Ho sempre considerato questo prodotto la succursale di Akira: esper incazzati, animazioni da urlo e stile di Otomo. Il problema di questo prodotto, a mio parere, è che è come vedere la puntata settantordici di una serie senza aver visto le precedenti: tutti fanno riferimento a fatti che tu non hai visto e il film da per scontato che tu sappia di cosa si parla. Insomma un casino capirci qualcosa. Si compensa con un lato tecnico superbo per l'appunto.
Il problema di questi OAV è che...il manga è decisamente meglio! Dovremmo averne una bella analisi nell'archivio. Riguardo Studio 4°C, fra i miei preferiti, ha avuto un'evoluzione particolare, grandi, grandissimi successi..e progetti senza infamia e senza lode. Forse è dovuto alla sua natura un gruppo basato molto sugli autori che lo hanno fondato,che però, a differenza di Studio Ghibli, si è anche aperto alla produzione di opere altrui.
Ha delle sequenza d'azione ancora bellissime ed eleganti, Yu si muove come un folletto con tanta grazia in mezzo a coltelli e proiettili. Però non aspettatevi una storia quadrata, sembra, come qualcuno ha già detto, una parte di qualcosa più grande.
La scena d'inseguimento è superlativa! Ma tutto il film ha una realizzazione coi fiocchi.
Concordo con chi lo paragona ad "Akira": non avendo mai letto il manga, quando lo acquistai in VHS, ricordo che dovetti guardarlo più e più volte, per cercare di capirci qualcosa (nel 1999 le ricerche in rete non erano così facili...). Comunque, per una serata disimpegnata, è una pellicola ancora decisamente valida.
Il film non lo ricordo benissimo avendolo visto ormai più di un decennio fa, ma non mi aveva colpito particolarmente per quanto riguarda storia e personaggi, suppongo anche perchè non avevo letto il manga originale e non conoscevo nulla sull'opera. Nulla da dire invece sul comparto tecnico.
Il Manga era davvero bello, se ne avete la possibilità recuperatelo IMMEDIATAMENTE !! Anche L'OAV è stato fatto bene e merita di essere visto, ma il manga è il manga..
Sinceramente, la lettura del manga originale Spriggan non mi è mai sembrata imprescindibile alla comprensione dell'omonimo lungometraggio. Il manga ha una struttura episodica che converge sul finale. Il film traspone uno degli episodi del manga sfruttando lievemente la sottotrama dei Cosmos. Nessuno rimando o strizzatine d'occhio a una trama più ampia sacrificata dal minutaggio. Semmai la possibilità lasciata concreta di futuri seguiti, eh. Punto. Cosa ci sia di complicato da capire resta un mistero.
Certo, se uno ha letto il manga può dire magari che quello è più approfondito e porta a un finale del percorso del protagonista, ok. Ma se si vuol giudicare il film come opera a se, questa è perfettamente conclusa e autonoma.