A volte mi capita persino di non voler vedere le anticipazioni di un episodio.
Vorrei ritornare un attimo sugli spoiler delle sigle Mediaset.
Ragazzi in passato questo concetto di spoiler come viene inteso oggi proprio non esisteva! Il bambino di turno guardava il proprio cartone animato giapponese preferito senza conoscere gli sviluppi successivi.
Al massimo quando capitava il frame della sigla poteva scattare il collegamento...nulla di più però...
Quella dello spoiler mi sembra quasi una specie di "moda" nata negli ultimi anni, non è che prima non esistessero persone che rovinavano i finali, solo si chiamavano in altri modi tipo "tu sia dannato mi hai raccontato di nuovo il finaleeeee".
Quando parli con una persona di un film/libro ecc. credo sia buona educazione chiedere se l'altro l'ha visto o se vuole vederlo in modo da sapere cosa raccontare e cosa no e soprattutto lasciar fuori il finale!Vorrei ritornare un attimo sugli spoiler delle sigle Mediaset.
Ragazzi in passato questo concetto di spoiler come viene inteso oggi proprio non esisteva! Il bambino di turno guardava il proprio cartone animato giapponese preferito senza conoscere gli sviluppi successivi.
Al massimo quando capitava il frame della sigla poteva scattare il collegamento...nulla di più però...
Non so se ero ingenua io (probabile) o fossimo tutti così, le sigle spoileravano tutta la storia eppure non me ne rendevo conto OAO La scena finale di piccoli problemi di cuore era la scena di chiusura della sigla e non me ne sono mai resa conto mentre lo guardavo, e vedi lei con yu in ogni fotogramma eppure stavo lì a chiedermi con chi si sarebbe messa!
Ok, forse ero decisamente stupida ^^"
Ho un amico che purtroppo ucciderei ogni volta che lo vedo: deve per forza, altrimenti non è contento, dirti qualcosa, a tutti i costi, e farti ovviamente scavolare. A me piace la suspance del non sapere, e quando scopro le cose se è una serie che ho seguito con interesse mi scopro davvero sorpresa, e che mi si rovini questa sensazione mi da fastidio.
Non faccio spoiler e cerco di evitarli ma se me ne becco uno pazienza , poi comunque io compro sempre il manga se c'è in Italiano questo aiuta molto a evitare spoiler e in genere quando esce un episodio lo guarda se non subito entro qualche giorno.Ho un amico che purtroppo ucciderei ogni volta che lo vedo: deve per forza, altrimenti non è contento, dirti qualcosa, a tutti i costi, e farti ovviamente scavolare. A me piace la suspance del non sapere, e quando scopro le cose se è una serie che ho seguito con interesse mi scopro davvero sorpresa, e che mi si rovini questa sensazione mi da fastidio.
DaharaChronicles per persone cosi c'è solo una soluzione
È più dannoso il panico/fobia da spoiler che lo spoiler stesso, secondo me. Ritenere che la fruizione di un'opera sia irrimediabilmente compromessa dal sapere in anticipo determinati dettagli rivela che dell'opera stessa e dei suoi meccanismi narrativi importa davvero poco allo spoilerfobico.
È più dannoso il panico/fobia da spoiler che lo spoiler stesso, secondo me. Ritenere che la fruizione di un'opera sia irrimediabilmente compromessa dal sapere in anticipo determinati dettagli rivela che dell'opera stessa e dei suoi meccanismi narrativi importa davvero poco allo spoilerfobico.
Ce l'avete con questa "irrimediabilità"... Ma se io voglio che la fruizione non mi sia compromessa neanche un po'?
È più dannoso il panico/fobia da spoiler che lo spoiler stesso, secondo me. Ritenere che la fruizione di un'opera sia irrimediabilmente compromessa dal sapere in anticipo determinati dettagli rivela che dell'opera stessa e dei suoi meccanismi narrativi importa davvero poco allo spoilerfobico.
Ce l'avete con questa "irrimediabilità"... Ma se io voglio che la fruizione non mi sia compromessa neanche un po'?
Anch'io vorrei la pace nel mondo, purtroppo mi rendo conto che è quasi impossibile...
E invece non è troppo difficile, basta solo un po' di attenzione e rispetto per l'altro, soprattutto fra appassionati.
È più dannoso il panico/fobia da spoiler che lo spoiler stesso, secondo me. Ritenere che la fruizione di un'opera sia irrimediabilmente compromessa dal sapere in anticipo determinati dettagli rivela che dell'opera stessa e dei suoi meccanismi narrativi importa davvero poco allo spoilerfobico.
Ce l'avete con questa "irrimediabilità"... Ma se io voglio che la fruizione non mi sia compromessa neanche un po'?
E invece non è troppo difficile, basta solo un po' di attenzione e rispetto per l'altro, soprattutto fra appassionati.
Bisogna imparare anche a non farne un dramma, però...
A parte gli scherzi, la fruizione non viene compromessa in assoluto né oggettivamente. Se per alcuni ricevere spoiler è un problema, in un mondo in cui la gente non fa spoiler di proposito ma si limita a parlare serenamente di argomenti attuali e/o popolari, gli spoilerfobici dovrebbero avere l'intelligenza e l'accortezza di rimanere in un ambiente spoilerfree: il problema non è lo spoiler in sé, ma la percezione di esso e l'impossibilità di capire che nella comunicazione è praticamente impossibile evitare di fare spoiler di qualunque tipo.
In sostanza c'è un solo modo per non subire spoiler: isolarsi dagli altri nel mondo reale e virtuale in una dimensione solipsistica.
Tutt'altra questione è lo spoiler gratuito fatto con crudeltà.
La fruizione viene compromessa nel momento in cui si impedisce di fruire dell'opera nel modo pensato dall'autore. Se l'autore vuole che dettagli futuri della trama siano noti fin dall'inizio, inserisce un'anticipazione. Altrimenti, lo spoiler compromette oggettivamente la fruizione, per definizione.
Evitare di fare spoiler è possibilissimo: basta avere cognizione e rispetto degli interlocutori. Se durante una discussione esce fuori il titolo di un'opera, basta chiarirsi su quali aspetti di essa si vuole o non si vuole discutere. Non mi sembra così fantascientifico. E' ovvio che contesti in cui si discute di un'opera nel suo complesso vanno evitati da chi intende evitare spoiler, ma non credo che si stia discutendo di questo.
A meno che l'autore non abbia detto esplicitamente "non dovete ricevere informazioni sulla mia opera da altri se non da me e dai media creati" (cosa che francamente non ho mai visto) o che l'autore pretenda che la gente non parli della sua opera (cosa assurda), lo spoiler non compromette oggettivamente la fruizione dell'opera.
Il concetto stesso di spoiler è assurdo, a partire dal nome (che vorrebbe sottintendere che il "danno" sia oggettivo, cosa che non è, come ho appena spiegato). Il nome stesso è errato e elemento che favorisce questa psicosi immotivata.
Il punto è un altro e lo rappresenterò con una metafora: c'è chi ha paura dei cani, che siano grandi, piccoli, feroci, mansueti. È un problema che riguarda chi ha paura dei cani, e non i cani stessi o i loro padroni. Ora i proprietari di cani usano il guinzaglio e la museruola e raccolgono le deiezioni dei loro amici a 4 zampe, ma non possono conoscere in anticipo tutti coloro che hanno paura dei cani. Al contrario chi ha paura dei cani dovrebbe:
* stare lontano dalle aree in cui i cani possono correre liberi;
* cambiare marciapiede quando vede che c'è un proprietario di cane in compagnia del proprio animale;
* non pretendere di andare a casa del proprietario del cane sperando che il cane venga confinato in una stanza o fuori casa;
* non pretendere che tutti i cani vengano ammazzati o che la gente non possa avere cani.
D'altra parte il proprietario del cane deve far indossare al cane guinzaglio e museruola, e se aizza il cane contro qualcuno, allora è uno shtroumpf.
Breve storia triste. Mi è capitato di lavorare su uno scuolabus (e già qui la situazione è molto triste) con bambini delle elementari e medie. Quelli delle elementari sono bestiacce relativamente gestibili ma i ragazzini delle medie... Dio perché hai creato la fase pre-adolescente? Comunque mi capita un ragazzino piuttosto tranquillo e per rompere il ghiaccio ci mettiamo a parlare di videogiochi. Gli dico che ad esempio ho Life is strange, l'ho appena iniziato. E li il ragazzino apparentemente tranquillo getta la maschera e inizia a spoilerarmi TUTTA LA TRAMA di quel benedetto gioco (molto basato sulla trama), finali compresi. Invano ho cercato di spostarmi, di cambiare argomento, di parlare con altri, di fingere che non mi interessasse, ho finto addirittura di aver finito il gioco ma continuava , è stato tutto inutile. Per fortuna ho dimenticato varie informazioni ma solo dopo mesi ho ripreso a giocarci. I ragazzini delle medie sono il MALE.
E adesso che ci ho giocato grazie a questo articolo che mi ha ricordato la questione posso anche asserire che non era assolutamente un gioco adatto ad un ragazzino di quella età [...]
La tua logica è parecchio contorta. In assenza di specificazioni, mi sembra molto più sensato assumere che l'esperienza di fruizione di un'opera pensata dall'autore consista nell'apprendere i dettagli della trama così come presentati dall'autore stesso, e non in altro modo, piuttosto che assumere il contrario. Inoltre parlare di un'opera non implica necessariamente fare spoiler.
... fino a prova contraria i dettagli della trama di un'opera vanno appresi solo dall'opera stessa.
Assolutamente d'accordo. Io sto dicendo una cosa diversa però: se c'è un gruppo di persone in una stanza e ad un certo punto una di queste fa entrare un cane, potrebbe trovare qualcuno che ha paura dei cani. Per evitare problemi, basta prima chiedere alle persone nella stanza se c'è qualcuno che ha paura dei cani. Mi sembra un modo di comportarsi semplice e rispettoso degli altri.
Nessuna auctoritas, è semplicemente buon senso. Se io starnutisco (spoilero) in faccia ad una persona a me non crea nessun fastidio, è totalmente un problema di quella persona, non del resto del mondo. Eppure evito di farlo, per rispetto dell'altro. Poi magari c'è qualcuno a cui non importa o addirittura fa piacere se qualcuno gli starnutisce (spoilera) in faccia, ma la logica e il buon senso mi impongono di considerare queste persone come un'eccezione, e partire dal presupposto opposto. Se tu non sei d'accordo sei ovviamente libero/a di agire come preferisci, ma poi non ti stupire delle conseguenze, ovvero che le persone ti considerino maleducato/a e tendano ad isolarti.
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