Chissà se anche Kentaro Miura non riesce a dormire per l’ansia... ?
Che i mangaka siano molto schivi è una cosa risaputa.
Anche quando hanno una famiglia mi pare che i contatti siano molto ridotti, Kishimoto ha dichiarato che lui e la moglie sono andati in luna di miele solo una volta che ha finito Naruto.
Pure Oda pare che viva nel suo studio e vada a casa solo durante le feste.
D'altro canto non è un caso che Araki quando credo Rohan Kishibe lo descrisse come una persona asociale e non molto simpatica....
La situazione è grave: questi lavorano a ritmi esasperanti e sempre con la pressione che un domani il manga può essere cancellato o non fruttare abbastanza.
Anche quando sono famosi e il manga stravende, il problema cambia di poco: il mangaka di successo è tallonato e spremuto dagli editori come limoni. S
secondo me esce tutte le sere con togashi vanno a braccetto i due XDXDChissà se anche Kentaro Miura non riesce a dormire per l’ansia... ?
secondo me esce tutte le sere con togashi vanno a braccetto i due XDXDChissà se anche Kentaro Miura non riesce a dormire per l’ansia... ?
Pero' a un certo punto questo tipo di articoli cominciano un po' a rompere. Nessuno ti ordina di fare il mangaka: se parli cosi' tanto male del tuo lavoro forse e' meglio che lo cambi, mica nessuno ti obbliga a farlo!
Probabilmente piu' onesto sarebbe dire: la situazione del lavoro in Giappone e' una merda, almeno faccio il mangaka che e' un lavoro creativo piuttosto che l'impiegato, che probabilmente e' subissato anche del piu' del mangaka
Pero' a un certo punto questo tipo di articoli cominciano un po' a rompere. Nessuno ti ordina di fare il mangaka: se parli cosi' tanto male del tuo lavoro forse e' meglio che lo cambi, mica nessuno ti obbliga a farlo!
Probabilmente piu' onesto sarebbe dire: la situazione del lavoro in Giappone e' una merda, almeno faccio il mangaka che e' un lavoro creativo piuttosto che l'impiegato, che probabilmente e' subissato anche del piu' del mangaka (lo sappiamo che mobbing e pressioni varie sono all'ordine del giorno in Giappone in tutte le professioni).
Pero' a un certo punto questo tipo di articoli cominciano un po' a rompere. Nessuno ti ordina di fare il mangaka: se parli cosi' tanto male del tuo lavoro forse e' meglio che lo cambi, mica nessuno ti obbliga a farlo!
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Per quanto mi riguarda, non mi spiego come possano continuare a trovare idee per le loro storie, se non hanno il tempo di vivere una vita reale (che per me è la principale fonte di idee e ispirazione). Tanto di cappello: a fissare un muro bianco tutto il giorno anche il mio cervello diventerebbe una tabula rasa.
Probabilmente piu' onesto sarebbe dire: la situazione del lavoro in Giappone e' una merda, almeno faccio il mangaka che e' un lavoro creativo piuttosto che l'impiegato, che probabilmente e' subissato anche del piu' del mangaka (lo sappiamo che mobbing e pressioni varie sono all'ordine del giorno in Giappone in tutte le professioni).
Queste persone le ammiro e stimo tantissimo, ma allo stesso tempo non so davvero come facciano a tenere ritmi di vita del genere...
Tendenzialmente un individuo si abitua, però non fa tanto bene alla salute!
Note da non dimenticare quando si legge un manga e lo si valuta...La vita dei disegnatori è sacrificata sul serio. Anche in occidente ma con un grano di sale in più, spero.
Queste persone le ammiro e stimo tantissimo, ma allo stesso tempo non so davvero come facciano a tenere ritmi di vita del genere...
Tendenzialmente un individuo si abitua, però non fa tanto bene alla salute!
Non saprei, i fumetti in occidente si vendono di meno, e a meno che non sei una superstar non te la passi benissimo. Leggevo qualche tempo fa che Peter David se la passa male...
La situazione è grave: questi lavorano a ritmi esasperanti e sempre con la pressione che un domani il manga può essere cancellato o non fruttare abbastanza.
Questo vale solo quando il mangaka è alle prime armi.
Se il manga sopravvive oltre i due anni allora il rischio è minimo, considerano quanto è sto il mercato dei manga, riuscire a far sopravvivere una serie è gia tanto.
Guarda Horikoshi, anche se nel giro di un anno o due chiudessero my Hero di certo non si potrebbe definire insoddisfatto visto il risultato che ha ottenuto !
Anche quando sono famosi e il manga stravende, il problema cambia di poco: il mangaka di successo è tallonato e spremuto dagli editori come limoni. S
Ed'è una cosa negativa ? .P
Il feedback è sempre esistito. Tezuk per dirla tutta cambiava le sue sterilizzazioni in base al riscontro del pubblico
Ecco la piaga d'Egitto.
Non saprei, i fumetti in occidente si vendono di meno, e a meno che non sei una superstar non te la passi benissimo.
Anche perché molti mangaka che si ritene vengano "sfruttati" , poi guadagnano tanti bei soldoni in cambio del loro duro lavoro.
Tutti vorremmo avere la botte piena e la moglie ubriaca , ovvero : lavorare facendo bei soldoni e anche il tempo libero per godersi la vita , ma di solito una esclude l'altra ( anche se non è chiaro come possa godermi la vita seza soldi) .
Faccio notare che il mangaka sopra è stato a un concerto, quindi il tempo che qualche distrazione ce l'ha .
Queste persone le ammiro e stimo tantissimo, ma allo stesso tempo non so davvero come facciano a tenere ritmi di vita del genere...
Tendenzialmente un individuo si abitua, però non fa tanto bene alla salute!
Tengono ritmi di vita simili perché c'è la passione per i manga a tenerli in piedi... perché un Oda che con OP ha fatti tanti di quei miliardi da campare per 3 vite, perché non molla tutto e si gode la vita ?
Perché evidentemente gli piace quello che fa .
E il discorso vale per tutti gli altri.
Anche perché molti mangaka che si ritene vengano "sfruttati" , poi guadagnano tanti bei soldoni in cambio del loro duro lavoro.
E ancora: molti non capisco che sfoghi come quelli del mangaka sopra sono dovuti allo stress del lavoro .
Il classico pensiero da stress/depressione che viene a tutti noi quando dopo tanta fatica pensiamo "ne vale la pena ? Che senso ha tutto ciò ?".
Tutti vorremmo avere la botte piena e la moglie ubriaca , ovvero : lavorare facendo bei soldoni e anche il tempo libero per godersi la vita , ma di solito una esclude l'altra ( anche se non è chiaro come possa godermi la vita seza soldi) .
Faccio notare che il mangaka sopra è stato a un concerto, quindi il tempo che qualche distrazione ce l'ha .Non saprei, i fumetti in occidente si vendono di meno, e a meno che non sei una superstar non te la passi benissimo. Leggevo qualche tempo fa che Peter David se la passa male...
Lì era dovuo al fatto che doveva pagare un frappo di tasse arretrate e non aveva soldi perché la moglie glieli aveva spesi tutti ( soldi che aveva guadagnato lavorando per la tv, manco per i fumetti )
2) cosa te ne fai di tutti quei soldi se lavori 30 ore al giorno 7 giorni a settimana?
2) cosa te ne fai di tutti quei soldi se lavori 30 ore al giorno 7 giorni a settimana?
Ma anche loro hanno le vacanze eh.
Ah beh, se guadagnano ( in pochi ) tanti soldi allora va bene. Dunque alla fine Vik Morrow ( attore ) ha meritato di morire decapitato perchè il regista non ha seguito le più basilari regole di sicurezza, era un attore milionario ben stipendiato, è giusto che la sua vita sia ad uso e consumo di chi lo dirige. Perchè gli attori porno per anni hanno protestato per il trattamento disumano a cui venivano sottoposti ( tra cui la totale mancanza di controlli sanitari ), guadagnavano bene.
2) cosa te ne fai di tutti quei soldi se lavori 30 ore al giorno 7 giorni a settimana?
Ma anche loro hanno le vacanze eh.
Anche ai bambini che lavoravano nelle cave di argilla era concesso il Natale, la Pasqua e la domenica per andare a messa.
2) cosa te ne fai di tutti quei soldi se lavori 30 ore al giorno 7 giorni a settimana?
2) cosa te ne fai di tutti quei soldi se lavori 30 ore al giorno 7 giorni a settimana?
Ma anche loro hanno le vacanze eh.
Anche ai bambini che lavoravano nelle cave di argilla era concesso il Natale, la Pasqua e la domenica per andare a messa.
Ah, i bei commenti pertinenti che aggiungono valore alla discussione come sempre.
Ma se lavori come uno schiavo per pochi euro cambia lavoro , no ?
I mangaka si lamentano , poi però vorrei davvero verdere come se la passano quelli che fanno il mestiere da anni e anni
E in jap non è solo il mangaka a fare la vita da schiavo, ma tante altre categorie .
E ancora : tutti a difendere i mangaka che lavorano troppo, però poi se uno di loro non fa uscire il suo capitolo settimanale o mensile, tutti a dargli dello scansafatiche.
La forza commerciale del manga, come disse Oda, è nella sua serialità settimanale fatta da un singolo autore (due con lo scenegiatore ).
Se i manga uscissero un capitolo ogni morte di Papa come i fumetti francesi, o uno al mese disegnato escritto da autori diversi ogni volta come in USA , non avrebbero mai fatto cifre di vendite simili in Jap.
Nessuno ti regala niente nella vita, e se vuoi certe cose , o hai qualche botta di chiulo pazzesca, o devi sputare sangue.
Fine.
Chissà come hanno avuto successo I giganti e Fullmetal alchemist allora.
Ma avere un trattamento lavorativo equo no? Cioè, rendiamoci conto che stai biasimando gli abusati eh.
Chissà come hanno avuto successo I giganti e Fullmetal alchemist allora.
Bello come metti sullo stesso piano l'impegno e la schiavitù.
Poi ripeto, se non si riesce a emergere in questo mestiere la colpa è solo tua che non hai creato il titolo giusto.
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