I giapponesi non si piegano mai, anche se ci vorrà tempo, la scossa ė stata devastante.

In italia abbiamo ancora gli sfollati dell'Aquila e di Amatrice. Avessimo avuto il nucleare in una situazione simile avremmo fatto la fine di Černobyl....

3,3 milioni di euro diviso per 157 persone che hanno perso la casa sono spiccioli... Poco più di 21000 euro a cranio a fronte di una casa perduta e tutti i disagi correlati...

Capisco che magari la sentenza è storica per altri motivi ma quei 3 milioni dovevano essere a testa.

La normalità per chi è stato coinvolto non arriverà credo mai anche per i danni psicologici che un'evento del genere inevitabilmente comporta.

quei 3 milioni dovevano essere a testa.

Così ho capito io.
Se invece non è, si tratta di una storica presa per i fondelli considerata l'entità del danno subito.

Non mi sembra vero che siano già passati 8 anni, mi sembra quasi che sia successo solo ieri
E, anche se i media internazionali hanno spento i riflettori da tempo, l'emergenza è tutt'altro che conclusa.......e lo sarà ancora per chissà quanti decenni, a causa del nucleare

L'unica cosa che posso dire, è di farsi forza in queste situazioni e provare ad andare avanti. Lo so che è facile a parole e che contano i fatti, però i giapponesi sono un popolo che si danno da fare e che ci mettono impegno e costanza. Ovviamente la situazione non tornerà alla normalità, però già provare a superare questo disastro, è un passo avanti.

quei 3 milioni dovevano essere a testa.

Così ho capito io.
Se invece non è, si tratta di una storica presa per i fondelli considerata l'entità del danno subito.

Spero anch'io, purtroppo l'articolo non specifica se 3 milioni sono a testa o da dividere

Oltre alle notizie sulla ricostruzione delle case, mi ha colpito molto questo passaggio:

L'89% dei terreni coltivabili colpiti dallo tsunami è ora nuovamente sfruttabile e il 96% degli impianti di idrocoltura ha ripreso a pieno regime. Tra le società che hanno ricevuto sovvenzioni nelle aree colpite, il 46% è tornato ai guadagni di prima del terremoto

Per chi ha subito lo sfollamento l'abitazione in qualche modo si trova, ma se non si riesce a ripristinare le strutture economiche è quasi impossibile ripartire - chiedere a Norcia e ad Amatrice quali difficoltà incontrano per vendere quello che con grande difficoltà riescono a produrre.

Leggere ogni volta notizie al riguardo è sempre doloroso...

- Nel 2023 è previsto l'avvio delle operazioni di recupero del combustibile esaurito immagazzinato nei pool di stoccaggio dei reattori 1 e 2 (originariamente previsto per il 2020).
- Tra il 2030 e il 2040 vi sarà lo smantellamento totale dell'impianto (come inizialmente previsto).

A leggere programmi fin cosi' avanti, mi vien da aver paura... siamo ancora agli inizi del 2019.

Un articolo davvero molto bello, che tra l'altro spiega (e nemmeno troppo tra le righe) che neanche il Giappone è il Paese dei miracoli della ricostruzione: i problemi esistono, gli sfollati a distanza di anni pure, e molti.
E tuttavia si lavora a testa bassa e alacremente, perché se tanto si è fatto, altrettanto rimane ancora da fare e non ci si può fermare fino a quando non si saranno raggiunti gli obiettivi, anche se servirà ancora tanto, tanto tempo e risorse, e senza nessuna garanzia che -nel frattempo- non insorgano altri disastri (speriamo di no, ma solo a ricordare l'estate scorsa sappiamo quanto sia stato un periodo terribile...)
Seppur posticipati rispetto a quanto inizialmente previsto, gli obiettivi son là e son certa saranno raggiunti, con tanta pazienza e olio di gomito da parte di tantissime persone.
E questo è uno dei motivi che mi fa amare incredibilmente questo Paese e i suoi abitanti ç_ç

Purtroppo il fenomeno dello "sfollamento" non è molto facile, c'è bisogno di un'organizzazione e sopratutto munirsi di una pazienza assurda...