L'uomo ha spiegato: "Il massimo che ho fatto è stato lavorare 393 ore in un mese," quando il governo giapponese, per legge, limita le ore lavorative mensili ad un massimo di 100.
un altro esempio di quanto il giappone abbia una politica tremenda per il lavoro e per il lavoratore
Certo che il Giappone può essere pure uno dei paesi più belli e avanzati tecnologicamente al mondo, ma come al solito per quanto riguarda i diritti e lo sfruttamento dei lavoratori stanno messi peggio del terzo mondo!!
Non vedo come il superlavoro possa causare un disordine neurologico innato qual è l'ADHD; ci si nasce, non ci si può diventare, come l'autismo (alla faccia delle caxxate antidiluviane dei no-vax), e nemmeno si "guarisce" perchè non è una malattia. E non è neanche una reazione psicogena. Di certo la citazione è incorretta, e al posto di ADHD semmai doveva esserci PTSD (disturbo da stress post-traumatico). Dopo un grosso stress come quello subito dal povero animatore l'ADHD sicuramente peggiora, ma solo se già lo si ha.La Clinica Mayo definisce una reazione psicogena, anche chiamata disordine neurologico-funzionale, come un problema che affligge il sistema nervoso che "non può essere paragonato ad una malattia neurologica. Ma, in ogni caso, i sintomi sono reali e seri e causano angoscia e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)."
Alcuni mi chiedono se abbia cercato di far fallire Madhouse
@2247 La cultura del superlavoro in Giappone, non è altro che una versione nuova del loro militarismo degli anni 30.
L'uomo ha spiegato: "Il massimo che ho fatto è stato lavorare 393 ore in un mese," quando il governo giapponese, per legge, limita le ore lavorative mensili ad un massimo di 100.
ma siamo sicuri che il governo giapponese limita a 100 ore al mese?... non mi sembra proprio un dato realistico visto che è poco più di 3 ore al giorno
@2247 La cultura del superlavoro in Giappone, non è altro che una versione nuova del loro militarismo degli anni 30.
@2247 La cultura del superlavoro in Giappone, non è altro che una versione nuova del loro militarismo degli anni 30.
Ha origini anche più vecchie. È il diretto retaggio del pensiero Meiji e del positivismo militante. Il continuo procedere storico-tecnico della massa verso il perfezionamento, lo "stato etico". Il paradiso di Hegel.
Non avviene la stessa cosa anche qui da noi? Dove a volte neanche ti calcolano gli straordinari? Purtroppo alcuni imprenditori non si rendono conto delle condizioni lavorative, e come al solito a rimetterci sono sempre i dipendenti...
PS, e comunque Boogiepop non era "minimamente soddisfacente" ed ora abbiamo capito tutti il perchè.
mettici pure che durante il '900 hanno subito gli influssi del modello capitalistico dagli altri paesi, per vari fattori, trovando terreno fertile, forse anche di più degli altri paesi che lo hanno ispirato, e vedi che i conti tornano tutti@2247 La cultura del superlavoro in Giappone, non è altro che una versione nuova del loro militarismo degli anni 30.
Ha origini anche più vecchie. È il diretto retaggio del pensiero Meiji e del positivismo militante. Il continuo procedere storico-tecnico della massa verso il perfezionamento, lo "stato etico". Il paradiso di Hegel.
PS, e comunque Boogiepop non era "minimamente soddisfacente" ed ora abbiamo capito tutti il perchè.
Complimenti per la sensibilità dimostrata, dalla tua risposta devo dedurre che te ne sarebbe fottuto meno di zero anche se il tiziofosse morto per il troppo lavoro?
No, perché da come hai risposto, al di là che secondo te il lavoratore se la "sia cercata" o meno, sembra più che te ne fotta solo di come appare un anime e non ti fotta nulla di cosa succeda a chi ci sta dietro...ti auguro di non ritrovarti mai in una situazione simile a/come quella vissuta dal tizio di cui parla la news, mai dire mai visto che potrebbe capitare a chiunque(anche a me o a te)! ^.^
In Italia è diverso, sono semplicemente i ricchi che se ne sbattono dei poveri. In Giappone, oltre che un fattore legato alla produttività, è anche una questione di cultura: essere produttivi "per la patria" (anche solo metaforicamente) e anche uniformarsi. Il lavoratore italiano può sempre accampare una scusa (che sia legittima o meno) per non fare gli straordinari. E nel caso venisse licenziato, può fare causa ai suoi superiori. Non è detto che vinca, ma se viene davvero licenziato ingiustamente è comunque percepito dalla società come la vittima che è. Qui di solito le morti sul lavoro sono causate da sfortunati incidenti o, nei casi peggiori, da mal gestione. In Giappone, dove il bene del singolo vale molto meno rispetto a quello comune e dove "il chiodo che sporge deve essere riaggiustato a martellate", chi non fa gli straordinari viene visto come un pelandrone, guardato male e spesso declassato. E se viene licenziato (massimo disonore in Giappone) per colpe non sue, è un rompiscatole sovversivo che non si adegua.Non avviene la stessa cosa anche qui da noi? Dove a volte neanche ti calcolano gli straordinari? Purtroppo alcuni imprenditori non si rendono conto delle condizioni lavorative, e come al solito a rimetterci sono sempre i dipendenti...
@Ataru Moroboshii. Non c'è nulla di ufficiale, ma pare proprio che la serie "incriminata" sia Diamond no Ace Act II. Mi dispiace per te, lol.In Italia è diverso, sono semplicemente i ricchi che se ne sbattono dei poveri. In Giappone, oltre che un fattore legato alla produttività, è anche una questione di cultura: essere produttivi "per la patria" (anche solo metaforicamente) e anche uniformarsi. Il lavoratore italiano può sempre accampare una scusa (che sia legittima o meno) per non fare gli straordinari. E nel caso venisse licenziato, può fare causa ai suoi superiori. Non è detto che vinca, ma se viene davvero licenziato ingiustamente è comunque percepito dalla società come la vittima che è. Qui di solito le morti sul lavoro sono causate da sfortunati incidenti o, nei casi peggiori, da mal gestione. In Giappone, dove il bene del singolo vale molto meno rispetto a quello comune e dove "il chiodo che sporge deve essere riaggiustato a martellate", chi non fa gli straordinari viene visto come un pelandrone, guardato male e spesso declassato. E se viene licenziato (massimo disonore in Giappone) per colpe non sue, è un rompiscatole sovversivo che non si adegua.Non avviene la stessa cosa anche qui da noi? Dove a volte neanche ti calcolano gli straordinari? Purtroppo alcuni imprenditori non si rendono conto delle condizioni lavorative, e come al solito a rimetterci sono sempre i dipendenti...
Il massimo è 100 ore al mese? Mi state dicendo che con 2 giorni di festa (mettiamo sabato e domenica) un dipendente può lavorare massimo 4 ore e mezza al giorno? Bah, a me sembra un po' poco
Il massimo è 100 ore al mese? Mi state dicendo che con 2 giorni di festa (mettiamo sabato e domenica) un dipendente può lavorare massimo 4 ore e mezza al giorno? Bah, a me sembra un po' poco
Attenzione, da quanto c'è scritto 100 non sono le ore lavorative totali al mese, ma le ore di straordinario massime. Significa che, oltre alle ore lavorative previste dal contratto, se ne possono fare massimo altre 100 di straordinari al mese.
@2247 La cultura del superlavoro in Giappone, non è altro che una versione nuova del loro militarismo degli anni 30.
Come dice in fondo all'articolo, purtroppo queste situazioni sono tutt'altro che rare e non riguardano solo la Madhouse o gli studi di animazione in generale.
Tra l'altro vorrei fare notare come escano spesso articoli che spiegano come i guadagni dell'industria degli anime siano in continuo aumento, mentre gli studi di animazione e i loro dipendenti stanno sempre peggio. Alla luce di ciò è ancora più chiaro che questi guadagni non vadano a finire a chi produce all'anime, anzi i guadagni crescenti potrebbero anche essere dovuti a una minore remunerazione di questi ultimi.
Cmq dato che lo studio in questione è Madhouse, potrebbe anche essere che la nuova serie di OPM sia stata affidata ad un altro studio perché la Madhouse ha dichiarato di non riuscire a produrla nei tempi richiesti da chi voleva la serie.
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