Eccco questa è una bella mostra. Probabilmente qualcuno dirà...va bhè ma è "soltanto un produttore" che deve la sua fama a due grandi maestri ...però dobbiamo dare a Cesare quel che è di cesare. Se certamente Studio Ghibli nasce dalla teste di Hayao Miyazaki e Isao Takahata, dalla loro voglia di fare film DIVERSI dai soliti clichè, attenti al reale, altrettanto certamente non sarebbe durato senza il fiuto di Suzuki. ( e tralasciamo il contenuto di professionalità di tanti artisti che hanno fato parte dello Studio). Un produttore non può limitarsi soltanto a riempire di caffè ( o nel caso di Thè) degli artisti che coordina. Deve dare un tono alle sue produzioni. Certo alcune sue scelte sono sindacabili - ricordate l'insana diatriba fra Padre e figlio ( Goro ed Hayao) ai tempi di terramare?? Però questa mostra è un giusto tributo al terzo cofondatore di Studio Ghibli.
Un produttore non può limitarsi soltanto a riempire di caffè ( o nel caso di Thè) degli artisti che coordina. Deve dare un tono alle sue produzioni.
Certo alcune sue scelte sono sindacabili - ricordate l'insana diatriba fra Padre e figlio ( Goro ed Hayao) ai tempi di terramare?? Però questa mostra è un giusto tributo al terzo cofondatore di Studio Ghibli.