Molto interessante questa recensione con tutti i dettagli da appassionato 'reale' di sumo rispetto a chi, come me, ha imparato quasi tutto con quest'animeXD.
Sui contenuti della serie non posso che condividere tutto (o quasi, le sigle non mi hanno fatto impazzire ma sono dettagli secondari), Hinomaru Sumo l'ho definita una serie sorprendentemente interessante considerato quanto sia legato ai crismi del genere a cui appartiene, eppure funziona, funziona nei personaggi, ben costruiti e tutti apprezzabili, funziona nella storia, molto classica ma non per questo meno coinvolgente, funziona nella rappresentazione del sumo reso appassionante e credibile negli scontri nonostante qualche escamotage classico volto a esaltare il momento decisivo del personaggio impegnato, insomma è stata veramente una bella sorpresa dell'anno scorso che poteva meritare anche più attenzione di quanta ne ha raccolta, è passata un po' in sordina, schiacciata da una concorrenza importante, ma penso che abbia la possibilità di andare incontro ai gusti di un pubblico molto più vasto, anche di generazioni diverse, e spero che questa recensione possa convincere qualcuno che magari l'aveva scartato velocemente a provare a dargli un'occasione.
Gia' dal titolo della serie lo sapevo che il recensore sarebbe stato Kotaro
Che dire? La serie merita tutte le lodi che le sono state fatte, nella sua semplicita' ricorda una serie di trent'anni fa e questo e' bene. E' realizzata con tanta perizia che si riesce addirittura a perdonarle l'eresia di far vincere un ometto di un metro e mezzo contro i giganti del sumo: ma del resto e' questo il fascino del vecchio spokon.
Se ne faranno un seguito lo vedro', senno' va bene cosi'
Serie su cui sono partito curioso ma titubante, e che si è guadagnata un posto speciale nel mio cuore passo passo. A difesa della "perfezione" del protagonista mi viene da dire che, con quella statura, non può concedersi di essere meno che straordinario, perché nella sua situazione o è eccezionale, o è fuori. Recensione, comunque, meravigliosa, per mano di uno che ha "toccato con mano" il lato di Giappone che questa serie racconta.
Recensione azzeccata anime bello, sapevo che gli atleti di sumo in Giappone sono considerati dei, non sapevo che i più famosi sono mongoli e non giapponesi.
Ho potuto vedere solo qualche puntata iniziale per mancanza di tempo, ma mi è piaciuto tantissimo. Il contesto era ottimo e la grafica pure. Spero di recuperarlo presto, perchè è un buon prodotto da vedere!
Bella recensione, ho adorato questo anime davvero uno spokon vecchia scuola, spero in una seconda stagione/serie, voglio vedere ancora questi personaggi ben caratterizzati!!! Non sono d'accordo sul protagonista, finalmente dopo anni di protagonisti scarsoni che in poco tempo diventano "Dei" cosa molto poco credibile finalmente torniamo al protagonista "eletto" e carismatico pur con un grande handicap per lo sport che pratica, ma io ho adorato Hinomaru, anche se il mio personaggio preferito rimane Chihiro Kunisaki ^^
Non ho mai potuto vedere un vero e proprio incontro di sumo se non in tv, dato che i tornei si tengono in posti e orari un po' scomodi e sono abbastanza cari (ma rimedieremo presto, spero). In compenso, ho potuto, per due anni di fila, assistere agli allenamenti mattutini dei lottatori e pranzare insieme a loro, chiacchierandoci un po', in modo da farmi raccontare un po' di cose riguardanti il loro sport, che ho riversato in questa recensione "a tema" per una serie che, come detto su, si è rivelata una bellissima sorpresa anche se non era partita proprio col piede giusto (Abarenbou Rikishi Matsutarou e Aah! Harimanada, che trattano del sumo professionistico, mi avevano fatto un'impressione migliore). Mi sono affezionato a tutti i personaggi, a tal punto che quello che mi è piaciuto di più è stato quello che odiavo di più in un primo momento, il teppista Yuma, che ha avuto un inaspettato e graditissimo percorso di redenzione attraverso lo sport. Non ho amato tanto quanto gli altri il protagonista, ma in un certo senso è la norma che succeda così, negli shounen quasi sempre i comprimari risultano più interessanti (bellissime però le riflessioni di @the narutimate hero a cui non avevo effettivamente mai pensato ma ha ragione). In generale è una serie che mi è piaciuta tantissimo. Sono soddisfatto e non sento il bisogno di averne ancora, una volta tanto, ma se arriverà una continuazione non ci dispiacerà. Una serie molto classica nella sua struttura e nei suoi elementi, ma che riesce a incantare con dei bellissimi personaggi e delle lotte molto esaltanti. Sicuramente consigliatissima a chi ama le serie sportive, vista anche la brevità che la rende abbastanza pratica rispetto ad altre serie più impegnative.
Bravo Kotato, bellissima recensione, condivido tutto quello che hai scritto (tranne il positivo giudizio sulla seconda ending, ma sono gusti...io adoravo l'opening e l'ending iniziali). Alla prossima recensione
........Effettivamente non l'avevo neppure considerata. Ma hai ragione, i Jap quando vogliono sanno far diventare appassionante qualunque sport, anche uno così particolare come il SUmo. Non ne hai accennato non mi sembra ci sia stato un riferimento all'annosa polemica sui lottatori stranieri di Sumo. Annoso ed anche un pochino insensata.
Sui contenuti della serie non posso che condividere tutto (o quasi, le sigle non mi hanno fatto impazzire ma sono dettagli secondari), Hinomaru Sumo l'ho definita una serie sorprendentemente interessante considerato quanto sia legato ai crismi del genere a cui appartiene, eppure funziona, funziona nei personaggi, ben costruiti e tutti apprezzabili, funziona nella storia, molto classica ma non per questo meno coinvolgente, funziona nella rappresentazione del sumo reso appassionante e credibile negli scontri nonostante qualche escamotage classico volto a esaltare il momento decisivo del personaggio impegnato, insomma è stata veramente una bella sorpresa dell'anno scorso che poteva meritare anche più attenzione di quanta ne ha raccolta, è passata un po' in sordina, schiacciata da una concorrenza importante, ma penso che abbia la possibilità di andare incontro ai gusti di un pubblico molto più vasto, anche di generazioni diverse, e spero che questa recensione possa convincere qualcuno che magari l'aveva scartato velocemente a provare a dargli un'occasione.