Uomo mite, discreto, dedito davvero all'arte del disegno.Se mi correte quel che potrebbe sommare strampalato assomiglia a Monkey punch - ho letto un ricordo del papà di lupin in questi giorni su Fumo Di China e ne evidenziava la dedizione al lavoro, l'humanitas, la simpatia elicottero taxi costo. La varietà di interessi, che contraddistingueva anche Alberico Motta.
Non era un tipo da "social" ma negli ultimi anni motta era stato intervistato diverse volte...parlando di Fumetti, Da Felix a Pinocchio! QUi un'intervista con Sandro Dossi ( Geppo!!)
E qui al Wow Museo del Fumetto
Alberico si convinse, e decise anzi di fare qualcosa di più: rimasterizzò tutto il suo lavoro, ripulendo le tavole digitalmente (scansionandole dagli originali), ricreando le parti tagliate nell’edizione precedente, e correggendo i dialoghi dove necessario, presentandoci infine un lavoro che vide la luce per la prima volta alla fine del 2012, trent’anni dopo l’edizione d'epoca.
Big Robot, di cui Kappalab ha recentemente ristampato in due volumi il primo ciclo di storie a fumetti, la "saga di Orkus", con dei ritocchi alle tavole e alla storia (ad esempio, il finale è differente rispetto alla prima pubblicazione).
Mi è stato presentato dallo staff di Kappalab, che mi ha convinto anche a leggere i due volumi di Big Robot, qualche Lucca fa. La lettura mi è piaciuta inaspettatamente tantissimo, tanto da dedicare alla serie l'articolo che ho linkato nella notizia.
Qualche tempo dopo, ho ricevuto dall'autore una bellissima, inaspettata, mail di congratulazioni per l'articolo.
Ho avuto modo di reincontrarlo poi al successivo Cartoomics di Milano, dove l'autore presenziava una conferenza proprio sul rilancio di Big Robot. "Sono quello dell'articolo" vado a salutarlo, e lui è stato talmente colpito da quell'articolo che mi ha fatto parlare in conferenza con lui, io che all'epoca della prima pubblicazione non c'ero e che di robottoni non ne so granché.
L'ultimo ricordo che ho del maestro è una mail che mi è arrivata qualche tempo dopo, mentre io ero su uno shinkansen che mi portava alla città giapponese dove avrei poi vissuto per diverso tempo, letta a sbafo col wifi del treno. Mi ringraziava per essergli stato accanto alla conferenza, a quel Cartoomics, per aver amato così tanto la sua opera, e mi augurava ogni bene per il mio futuro.
Non lo conosco abbastanza come artista, escluso quel Big Robot che mi è piaciuto così tanto, ma ricorderò sempre quell'uomo così gentile che ha speso splendide parole per me via mail. Riposi in pace...
fortunato davvero. Non è che quella conferenza del cartoomics si possa recuperare??
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Quando mi capitera' di rileggerli pensero' a lui.