Complimenti a Slanzard per questo articolo e lo stupendo sottotitolo "la genialità della limitazione" che racchiude in poche parole l'essenza di un artista, che in fede a questa qualifica era in grado di trasformare uno svantaggio in virtuosismo.
Slanzard è davvero tra le migliore penne del giornalismo italiano del settore "manga&anime".
Una straordinaria capacità di Komatsubara Kazuo, che non so neppure se attribuire a tutti i più grandi o solo ad alcuni di questi, era quella di sapere reinterpretare gli stili dei disegni originali che rielaborava per l'animazione in un modo del tutto fedele agli originali, ma al tempo stesso totalmente e delicatamente personale. Delicatamente. Questo ovviamente spicca nei suoi lavori su stili originali molto caratterizzati come quelli di mangaka quali Matsumoto Leiji o Nagai Gou, ma è lavorando sul tratto di un autore meno "esagerato" nelle sue caratterizzazioni come Miyazaki Hayao che Komatsubara Kazuo ha, secondo me, fatto vedere il suo incredibile talento e genio. Non sono in pochi ad ignorare che la Nausicaä animata venne ricaratterizzata per l'animazione da Komatsubara, e tutto sommato il dato non stupice: resta totalmente "miyazakiana", la più miyazakiana delle eroine, eppure eppure diventa al tempo stesso più umana, più giovane donna, più fisica, più tridimensionale. Il grande talento di Komatsubara Kazuo.
E poi, le illustrazioni, le colorazioni sospese tra le zone lasciate bianche, l'acquerello che sbiadisce dalla tinta forte al vuoto. Incredibile. Unico. Da riempirsene gli occhi sempre.
PS. Il pugno di disegnatori Ghibli che ha lavorato sopra a Laputa e Devilman si faceva chiamare Tokyo Momonga.
PSS. Consiglio caldamente anche il film "Junkers Come Here".