Ma metti per esempio che ci sia una rivista che non metta un bollino esplicativo sulla copertina, ma i cui contenuti chiaramente non sono casti e puri; non faccio parte della schiera dei bigotti indiNNiati, e quindi non mi scandalizzo certo per nudi o scene di sesso, ma è chiaro che la rivista in questione ha qualcosa che non va.
E perchè? Se la rivista propone scene di nudi o di sesso invece dei contenuti casti e puri che dovrebbe avere significa che la rivista vende qualcos'altro. Se non è una questione di bigottismo, il fatto che manchi il bollino è un problema squisitamente giuridico. Ed è un problema di chi non ha messo il bollino (o lo ha eluso). Non è un problema della rivista in sé, dei suoi contenuti o di chi ne fruisce (anche perché per altri evidentemente sono necessari quei contenuti, altrimenti la rivista non li proporrebbe per venderli). Il lettore che si sente frodato chiude la rivista e ne cerca altre finché non trova quella coerente alle sue aspettative.
Se non è una questione di bigottismo, né di morale o di moralità è solo un problema di gusti. E sui gusti...
Ma secondo te cosa dovrebbe pensare uno che va al cinema per guardarsi un film di qualunque genere rientri in quella che viene definita la normalità, e ad un certo punto si trova una scena in cui un adulto si fa un/a ragazzino/a magari pure consenziente? E che suddetta scena sia completamente superflua per la trama del film?
Ma quanti sono questi anime/manga non classificati come hentai, ecchi, loli, shota ecc., cioè mainstream, sulla carta adatti ad ogni pubblico, dove gli adulti all'improvviso copulano con ragazzini e ragazzine come non ci fosse un domani? E numericamente sono la quasi totalità delle produzioni anime/manga di oggi?
Ma questo fenomeno ha inevitabilmente guastato la qualità generale (anche se, per fortuna, nell'ultimo quinquennio l'asticella è tornata a rialzarsi), senza contare che mette gli appassionati di anime e manga in una luce ancora più negativa.
Che cos'è la qualità generale? Un prodotto è di qualità quando non riporta alcun elemento "non necessario"? Ci sono un sacco di elementi "non necessari" in anime e manga da sempre. Ad esempio, perché il protagonista di Astroboy (che non è un manga ecchi o hentai o shotacon) nel manga deve ricaricarsi inserendosi un tubo energetico nell'ano? L'idea di un bambino (perché il personaggio è un'evidente imitazione di un bambino anche se è un robot) che deve ricaricarsi "analmente" non è forse qualcosa di non necessario, sostanzialmente inutile ai fini della trama, e assolutamente ambiguo? Astroboy è quindi un manga con elementi non necessari. Quindi non è un manga di qualità? Per me un anime come il recente Dororo è di buona qualità. Eppure vi campeggia costantemente una figura loli/shota, che può (e fa) scatenare le fantasie maniacali del più lubrico degli otaku. Non si può negare che il sottotesto loli (per quanto implicito) sia presente in questo anime. Perfino in parte eroticizzato sottotraccia, e per di più inserito nel contesto di un rapporto di mentoring, con una figura forse non adulta ma comunque passibile di ambigue interpretazioni relazionali. E coloro che vanno matti per questo tipo di sottotesti, reali o presunti, lo dimostrano riempiendo il web di fanart, doujinshi, ecc. dove quell'elemento ambiguo diviene esplicito e ossessivo. Questo per me non danneggia assolutamente la qualità dell'opera, per quanto ambigui o espliciti possano essere i suoi aspetti narrativi non necessari o chi li esalta fino a farne un culto.
la costante esposizione a prodotti del genere danneggia la percezione del reale dei soggetti più fragili, che possono già usufruire del supermarket del porno, il web. Dar loro anche una forma di intrattenimento più "normale" non mi sembra una pretesa educativa nè tantomeno censoria.
Ma i soggetti fragili sono la maggioranza o la minoranza dell'utenza? Se sono una minoranza significa che la normalità non è adattabile al loro modello, perché non la possono assumere, altrimenti non sarebbero fragili. Sarebbe solo un ostacolo che non possono superare. Il che significa che dargliela equivarrebbe ad un abuso per loro, come dare a dei disabili delle barriere architettoniche. Se sono una maggioranza allora sono loro la normalità, e il loro modo di concepire il confronto fra realtà e fantasia è quello canonico, e sono gli altri in errore.
Ormai è così, non ci si può fare niente. La società umana è in caduta libera verso il baratro. Ma se il "social" deve proprio sostiture il "sociale", un po' più di ordine (che non equivale a censura) non farebbe certo male.
Se la società è destinata al baratro a cosa serve l'ordine? Se un malato terminale di cancro ai polmoni smette di fumare guadagna solo qualche giorno in più di tosse e asma.
Il lettore che si sente frodato chiude la rivista e ne cerca altre finché non trova quella coerente alle sue aspettative.
Se non è una questione di bigottismo, né di morale o di moralità è solo un problema di gusti. E sui gusti...
Ma quanti sono questi anime/manga non classificati come hentai, ecchi, loli, shota ecc., cioè mainstream, sulla carta adatti ad ogni pubblico, dove gli adulti all'improvviso copulano con ragazzini e ragazzine come non ci fosse un domani? E numericamente sono la quasi totalità delle produzioni anime/manga di oggi?
Che cos'è la qualità generale? Un prodotto è di qualità quando non riporta alcun elemento "non necessario"?
Ci sono un sacco di elementi "non necessari" in anime e manga da sempre.
Ad esempio, perché il protagonista di Astroboy (che non è un manga ecchi o hentai o shotacon) nel manga deve ricaricarsi inserendosi un tubo energetico nell'ano?
L'idea di un bambino (perché il personaggio è un'evidente imitazione di un bambino anche se è un robot) che deve ricaricarsi "analmente" non è forse qualcosa di non necessario, sostanzialmente inutile ai fini della trama, e assolutamente ambiguo?
Astroboy è quindi un manga con elementi non necessari.
Quindi non è un manga di qualità?
Per me un anime come il recente Dororo è di buona qualità. Eppure vi campeggia costantemente una figura loli/shota, che può (e fa) scatenare le fantasie maniacali del più lubrico degli otaku. Non si può negare che il sottotesto loli (per quanto implicito) sia presente in questo anime. Perfino in parte eroticizzato sottotraccia, e per di più inserito nel contesto di un rapporto di mentoring, con una figura forse non adulta ma comunque passibile di ambigue interpretazioni relazionali. E coloro che vanno matti per questo tipo di sottotesti, reali o presunti, lo dimostrano riempiendo il web di fanart, doujinshi, ecc. dove quell'elemento ambiguo diviene esplicito e ossessivo.
Questo per me non danneggia assolutamente la qualità dell'opera, per quanto ambigui o espliciti possano essere i suoi aspetti narrativi non necessari o chi li esalta fino a farne un culto.
Ma i soggetti fragili sono la maggioranza o la minoranza dell'utenza?
Se sono una minoranza significa che la normalità non è adattabile al loro modello, perché non la possono assumere, altrimenti non sarebbero fragili. Sarebbe solo un ostacolo che non possono superare. Il che significa che dargliela equivarrebbe ad un abuso per loro, come dare a dei disabili delle barriere architettoniche.
Se sono una maggioranza allora sono loro la normalità, e il loro modo di concepire il confronto fra realtà e fantasia è quello canonico, e sono gli altri in errore.
Se la società è destinata al baratro a cosa serve l'ordine?
Se un malato terminale di cancro ai polmoni smette di fumare guadagna solo qualche giorno in più di tosse e asma.