Confermo per il malato terminale ( NON sto facendo spoiler XD )Oddio, porelli, io capisco la buona volontà, lo sforzo produttivo-artistico ecc......però a me fa tutto ridere! ?
A cominciare da Krone, che sembra una povera colf sotto acidi, fino a Isabella che sembra Zhang Ziyi pronta a tirare fuori il Destino Verde...
Ray sarebbe pure caruccio volendo. Ma Emma sembra una idol e Norman un malato terminale di cancro pure un po' inquietante.
Sì io capisco tutti i problemi però...non riesco a smettere di ridere. ?
é cosa comune ed accettata da tutti che gli asiatici di colore siano bianchi di natura (sarcasmo del tipo "mi dissocio" ).Peccato che Krone nel manga sia nera lol
Peccato che Krone nel manga sia nera lol
Ma hanno preso dei trentenni per impersonare dei bambini?
Immagino che se nel trio di protagonisti tutti gli attori avessero avuto i capelli neri "alla giapponese", ora saremmo qui a discutere del perché i giapponesi non siano capaci di rappresentare i personaggi di una serie anime/manga esattamente come li vediamo in originale (es. con i capelli rossi o bianchi); precisamente come si sta giudicando Krone non per la sua (presunta) incapacità di "essere nel personaggio", bensì per il colore della sua pelle, e suppongo che dunque il colore della pelle in Krone sia l'elemento che più di tutti "fa" il personaggio, a giudicare da quanto leggo qui, non il suo aspetto fisico, né la sua personalità, bensì il colore della pelle.
Su Naomi Watanabe già ho detto a suo tempo; nel definirla cicciona incompetente, credo ci voglia davvero tanto coraggio. Sorrido ironicamente.
Chi avesse tempo da perdere, magari vada a riguardarsi le notizie precedenti che abbiamo dedicato al tema, le pubblicità con cui hanno scelto di tappezzare Shibuya sia in video che attraverso poster e altro. Perché sì, i giapponesi sono ignoranti, senza cervello e anche auto-lesionisti, nel scegliere una "grassona" per tappezzare la piazza più frequentata e trendy del mondo.
Sì, da competenti esperti massimi di adattamento, stiamo giudicando il colore della pelle, e il colore dei capelli, sempre per il concetto che sicuramente una persona occidentale con i capelli bianchi "stonerebbe meno" su un personaggio come Norman, e che sempre una persona occidentale (magari di capigliatura scura) tinta di arancione in testa stonerebbe poco o nulla, perché "tanto è occidentale". Tutto il resto non esiste, suppongo; di tutto il resto, in fondo, che c'importa?
Suppongo anche che tutti qui abbiano visto Minami "Emma" Hamabe all'epoca del live action di Anohana, appena quindicenne, dove per Menma si scelse in quel caso di non adottare la capigliatura bianca del personaggio originale. Suppongo tutti ricordino come ne uscì una Menma "inguardabile" (da leggersi con ironia), semplicemente perché non aveva i capelli bianchi.
La delicatezza, l'espressività e tutto il resto, sono cose che non contano nulla. Tanto non aveva i capelli bianchi, dov'è la fedeltà al personaggi.
Ma no, di fronte a un curriculum di titoli impressionanti per una ragazzina di appena vent'anni, conta di più il colore di capelli rispetto al domandarsi se possa questa ragazza essere una buona scelta per Emma o meno.
Non conta il regista, che è davvero un signor nessuno, dopo aver lavorato tra le altre cose su quel capolavoro che è Ikebukuro West Gate Park (talmente brutto che a distanza di vent'anni decidono di riprendere il progetto per farci un anime, si pensi un po'), e sui distopici Erased e Never Let Me go (che sempre immagino qui abbiano visto tutti, per giudicare di cosa si sta parlando). Non conta la sceneggiatrice. Non conta nessuno.
I capelli posticci al di sopra di ogni cosa, certamente.
Come per tutti i progetti e tutti gli adattamenti, giapponesi e non, dal Signore degli Anelli a Harry Potter a Fullmetal Alchemist e compagnia bella, anche questo film ha buone chance per fallire le aspettative (talora contrastanti tra loro) dei fan e altrettante per provare a soddisfarle. Nessuno mette in dubbio che se il film fallirà, come ha fallito L'Attacco dei Giganti, non ci saranno attrici o registi o curriculum che tengano. Su questo, nessuno può dire nulla.
E tuttavia, quello che si vede nel primo trailer, a me personalmente sembra un po' pochino per gridare allo scandalo. Non vedo CG assurda. Non vedo scene che non stiano in piedi. Non vedo momenti apocalittici che mi facciano urlare al "ma che caspita stanno facendo qui??"
Non ne vedo. Mi sono sforzata. L'ho rivisto più e più volte, questo trailer. Non ne vedo proprio, di abomini. Immagino sarò cieca io.
Concludo ricordando che è sempre suggeribile leggere le informazioni riportate nelle notizie (non fossero importanti, non le riporteremmo), dove si precisa e sottolinea che l'età dei protagonisti è stata innalzata.
Per tutto il resto, fate vobis.
Vedo questi trailer dei live action di anime famosi e mi fanno sempre cagare, specialmente se si trattano elementi fantastici che su carta ed animati funzionano ma riportate fisicamente nella realtá sono un pugno in un occhio. Da grande fan di The Promised Neverland me lo guarderó (come feci a suo tempo con il film di bleach e death note, tengo a precisare che quello di netflix XD), ma so che vomiteró dopo i titoli di coda.
Forse é questa forzatura di utilizzare attori giapponesi che puó dare fastidio, non saprei, poiché si discostano molto dai personaggi disegnati nel manga (non basta fare il cosplay per essere uguale ad un personaggio, anche la fisionomia del corpo e del viso é importante).
Emma e Norman non si possono guardare, invece Ray ci puó stare (classico giapponese medio coi capelli neri, non potevano sbagliare piú di tanto XD). Invece con Krone si scocciavano di pagare un'attrice di colore. E pensare che nel mondo di The Promised Neverland non sono tutti categorizzati come persone giapponesi, un minimo di sforzo di diversa razza ed etnia la potevano fare, invece fanno come al solito il minimo indispensabile : specialmente su questo fantastico manga mi dispiace moltissimo.
Immagino che se nel trio di protagonisti tutti gli attori avessero avuto i capelli neri "alla giapponese", ora saremmo qui a discutere del perché i giapponesi non siano capaci di rappresentare i personaggi di una serie anime/manga esattamente come li vediamo in originale (es. con i capelli rossi o bianchi); precisamente come si sta giudicando Krone non per la sua (presunta) incapacità di "essere nel personaggio", bensì per il colore della sua pelle, e suppongo che dunque il colore della pelle in Krone sia l'elemento che più di tutti "fa" il personaggio, a giudicare da quanto leggo qui, non il suo aspetto fisico, né la sua personalità, bensì il colore della pelle.
Su Naomi Watanabe già ho detto a suo tempo; nel definirla cicciona incompetente, credo ci voglia davvero tanto coraggio. Sorrido ironicamente.
Chi avesse tempo da perdere, magari vada a riguardarsi le notizie precedenti che abbiamo dedicato al tema, le pubblicità con cui hanno scelto di tappezzare Shibuya sia in video che attraverso poster e altro. Perché sì, i giapponesi sono ignoranti, senza cervello e anche auto-lesionisti, nel scegliere una "grassona" per tappezzare la piazza più frequentata e trendy del mondo.
Sì, da competenti esperti massimi di adattamento, stiamo giudicando il colore della pelle, e il colore dei capelli, sempre per il concetto che sicuramente una persona occidentale con i capelli bianchi "stonerebbe meno" su un personaggio come Norman, e che sempre una persona occidentale (magari di capigliatura scura) tinta di arancione in testa stonerebbe poco o nulla, perché "tanto è occidentale". Tutto il resto non esiste, suppongo; di tutto il resto, in fondo, che c'importa?
Suppongo anche che tutti qui abbiano visto Minami "Emma" Hamabe all'epoca del live action di Anohana, appena quindicenne, dove per Menma si scelse in quel caso di non adottare la capigliatura bianca del personaggio originale. Suppongo tutti ricordino come ne uscì una Menma "inguardabile" (da leggersi con ironia), semplicemente perché non aveva i capelli bianchi.
La delicatezza, l'espressività e tutto il resto, sono cose che non contano nulla. Tanto non aveva i capelli bianchi, dov'è la fedeltà al personaggi.
Ma no, di fronte a un curriculum di titoli impressionanti per una ragazzina di appena vent'anni, conta di più il colore di capelli rispetto al domandarsi se possa questa ragazza essere una buona scelta per Emma o meno.
Non conta il regista, che è davvero un signor nessuno, dopo aver lavorato tra le altre cose su quel capolavoro che è Ikebukuro West Gate Park (talmente brutto che a distanza di vent'anni decidono di riprendere il progetto per farci un anime, si pensi un po'), e sui distopici Erased e Never Let Me go (che sempre immagino qui abbiano visto tutti, per giudicare di cosa si sta parlando). Non conta la sceneggiatrice. Non conta nessuno.
I capelli posticci al di sopra di ogni cosa, certamente.
Come per tutti i progetti e tutti gli adattamenti, giapponesi e non, dal Signore degli Anelli a Harry Potter a Fullmetal Alchemist e compagnia bella, anche questo film ha buone chance per fallire le aspettative (talora contrastanti tra loro) dei fan e altrettante per provare a soddisfarle. Nessuno mette in dubbio che se il film fallirà, come ha fallito L'Attacco dei Giganti, non ci saranno attrici o registi o curriculum che tengano. Su questo, nessuno può dire nulla.
E tuttavia, quello che si vede nel primo trailer, a me personalmente sembra un po' pochino per gridare allo scandalo. Non vedo CG assurda. Non vedo scene che non stiano in piedi. Non vedo momenti apocalittici che mi facciano urlare al "ma che caspita stanno facendo qui??"
Non ne vedo. Mi sono sforzata. L'ho rivisto più e più volte, questo trailer. Non ne vedo proprio, di abomini. Immagino sarò cieca io.
Concludo ricordando che è sempre suggeribile leggere le informazioni riportate nelle notizie (non fossero importanti, non le riporteremmo), dove si precisa e sottolinea che l'età dei protagonisti è stata innalzata.
Per tutto il resto, fate vobis.
Se mi permette di controbattere, vorrei ricordarle che non tutt* studiano cinematografia, sono appasionat* in merito o semplicemente sanno cosa significhi avere determinati attori/registi piuttosto che altri. Il pubblico a cui queste opere sono dirette, non è formato solo da esperti ed esperte del campo - per non dire che mi sembra alquanto impossibile che l'arte sia diretta solo a chi ne "capisce" - quindi mi sembra logico che una persona come me giudichi quello che può giudicare e non si immerga in argomenti che non le appartengono; se tutt* dovessero essere al suo livello, si perderebbe il gusto dell'intrattenimento e della libera espressione, non crede? Se lei è più propensa a notare queste cose, ben venga, anzi, sarò lieta di ascoltare il suo punto di vista, ma che questo non vada ad invalidare cause portate da altre persone perché ritenute da lei superflue. Il colore della pelle non fa il personaggio, È il personaggio e mi sembra GIUSTO che questo fattore venga rispettato, e mi sembra anche giusto che io, come tante altre persone, sia libera di esprimere il mio dissenso senza sentirmi la scema di turno.
Immagino che se nel trio di protagonisti tutti gli attori avessero avuto i capelli neri "alla giapponese", ora saremmo qui a discutere del perché i giapponesi non siano capaci di rappresentare i personaggi di una serie anime/manga esattamente come li vediamo in originale (es. con i capelli rossi o bianchi); precisamente come si sta giudicando Krone non per la sua (presunta) incapacità di "essere nel personaggio", bensì per il colore della sua pelle, e suppongo che dunque il colore della pelle in Krone sia l'elemento che più di tutti "fa" il personaggio, a giudicare da quanto leggo qui, non il suo aspetto fisico, né la sua personalità, bensì il colore della pelle.
Su Naomi Watanabe già ho detto a suo tempo; nel definirla cicciona incompetente, credo ci voglia davvero tanto coraggio. Sorrido ironicamente.
Chi avesse tempo da perdere, magari vada a riguardarsi le notizie precedenti che abbiamo dedicato al tema, le pubblicità con cui hanno scelto di tappezzare Shibuya sia in video che attraverso poster e altro. Perché sì, i giapponesi sono ignoranti, senza cervello e anche auto-lesionisti, nel scegliere una "grassona" per tappezzare la piazza più frequentata e trendy del mondo.
Sì, da competenti esperti massimi di adattamento, stiamo giudicando il colore della pelle, e il colore dei capelli, sempre per il concetto che sicuramente una persona occidentale con i capelli bianchi "stonerebbe meno" su un personaggio come Norman, e che sempre una persona occidentale (magari di capigliatura scura) tinta di arancione in testa stonerebbe poco o nulla, perché "tanto è occidentale". Tutto il resto non esiste, suppongo; di tutto il resto, in fondo, che c'importa?
Suppongo anche che tutti qui abbiano visto Minami "Emma" Hamabe all'epoca del live action di Anohana, appena quindicenne, dove per Menma si scelse in quel caso di non adottare la capigliatura bianca del personaggio originale. Suppongo tutti ricordino come ne uscì una Menma "inguardabile" (da leggersi con ironia), semplicemente perché non aveva i capelli bianchi.
La delicatezza, l'espressività e tutto il resto, sono cose che non contano nulla. Tanto non aveva i capelli bianchi, dov'è la fedeltà al personaggi.
Ma no, di fronte a un curriculum di titoli impressionanti per una ragazzina di appena vent'anni, conta di più il colore di capelli rispetto al domandarsi se possa questa ragazza essere una buona scelta per Emma o meno.
Non conta il regista, che è davvero un signor nessuno, dopo aver lavorato tra le altre cose su quel capolavoro che è Ikebukuro West Gate Park (talmente brutto che a distanza di vent'anni decidono di riprendere il progetto per farci un anime, si pensi un po'), e sui distopici Erased e Never Let Me go (che sempre immagino qui abbiano visto tutti, per giudicare di cosa si sta parlando). Non conta la sceneggiatrice. Non conta nessuno.
I capelli posticci al di sopra di ogni cosa, certamente.
Come per tutti i progetti e tutti gli adattamenti, giapponesi e non, dal Signore degli Anelli a Harry Potter a Fullmetal Alchemist e compagnia bella, anche questo film ha buone chance per fallire le aspettative (talora contrastanti tra loro) dei fan e altrettante per provare a soddisfarle. Nessuno mette in dubbio che se il film fallirà, come ha fallito L'Attacco dei Giganti, non ci saranno attrici o registi o curriculum che tengano. Su questo, nessuno può dire nulla.
E tuttavia, quello che si vede nel primo trailer, a me personalmente sembra un po' pochino per gridare allo scandalo. Non vedo CG assurda. Non vedo scene che non stiano in piedi. Non vedo momenti apocalittici che mi facciano urlare al "ma che caspita stanno facendo qui??"
Non ne vedo. Mi sono sforzata. L'ho rivisto più e più volte, questo trailer. Non ne vedo proprio, di abomini. Immagino sarò cieca io.
Concludo ricordando che è sempre suggeribile leggere le informazioni riportate nelle notizie (non fossero importanti, non le riporteremmo), dove si precisa e sottolinea che l'età dei protagonisti è stata innalzata.
Per tutto il resto, fate vobis.
Immagino che se nel trio di protagonisti tutti gli attori avessero avuto i capelli neri "alla giapponese", ora saremmo qui a discutere del perché i giapponesi non siano capaci di rappresentare i personaggi di una serie anime/manga esattamente come li vediamo in originale (es. con i capelli rossi o bianchi); precisamente come si sta giudicando Krone non per la sua (presunta) incapacità di "essere nel personaggio", bensì per il colore della sua pelle, e suppongo che dunque il colore della pelle in Krone sia l'elemento che più di tutti "fa" il personaggio, a giudicare da quanto leggo qui, non il suo aspetto fisico, né la sua personalità, bensì il colore della pelle.
Su Naomi Watanabe già ho detto a suo tempo; nel definirla cicciona incompetente, credo ci voglia davvero tanto coraggio. Sorrido ironicamente.
Chi avesse tempo da perdere, magari vada a riguardarsi le notizie precedenti che abbiamo dedicato al tema, le pubblicità con cui hanno scelto di tappezzare Shibuya sia in video che attraverso poster e altro. Perché sì, i giapponesi sono ignoranti, senza cervello e anche auto-lesionisti, nel scegliere una "grassona" per tappezzare la piazza più frequentata e trendy del mondo.
Sì, da competenti esperti massimi di adattamento, stiamo giudicando il colore della pelle, e il colore dei capelli, sempre per il concetto che sicuramente una persona occidentale con i capelli bianchi "stonerebbe meno" su un personaggio come Norman, e che sempre una persona occidentale (magari di capigliatura scura) tinta di arancione in testa stonerebbe poco o nulla, perché "tanto è occidentale". Tutto il resto non esiste, suppongo; di tutto il resto, in fondo, che c'importa?
Suppongo anche che tutti qui abbiano visto Minami "Emma" Hamabe all'epoca del live action di Anohana, appena quindicenne, dove per Menma si scelse in quel caso di non adottare la capigliatura bianca del personaggio originale. Suppongo tutti ricordino come ne uscì una Menma "inguardabile" (da leggersi con ironia), semplicemente perché non aveva i capelli bianchi.
La delicatezza, l'espressività e tutto il resto, sono cose che non contano nulla. Tanto non aveva i capelli bianchi, dov'è la fedeltà al personaggi.
Ma no, di fronte a un curriculum di titoli impressionanti per una ragazzina di appena vent'anni, conta di più il colore di capelli rispetto al domandarsi se possa questa ragazza essere una buona scelta per Emma o meno.
Non conta il regista, che è davvero un signor nessuno, dopo aver lavorato tra le altre cose su quel capolavoro che è Ikebukuro West Gate Park (talmente brutto che a distanza di vent'anni decidono di riprendere il progetto per farci un anime, si pensi un po'), e sui distopici Erased e Never Let Me go (che sempre immagino qui abbiano visto tutti, per giudicare di cosa si sta parlando). Non conta la sceneggiatrice. Non conta nessuno.
I capelli posticci al di sopra di ogni cosa, certamente.
Come per tutti i progetti e tutti gli adattamenti, giapponesi e non, dal Signore degli Anelli a Harry Potter a Fullmetal Alchemist e compagnia bella, anche questo film ha buone chance per fallire le aspettative (talora contrastanti tra loro) dei fan e altrettante per provare a soddisfarle. Nessuno mette in dubbio che se il film fallirà, come ha fallito L'Attacco dei Giganti, non ci saranno attrici o registi o curriculum che tengano. Su questo, nessuno può dire nulla.
E tuttavia, quello che si vede nel primo trailer, a me personalmente sembra un po' pochino per gridare allo scandalo. Non vedo CG assurda. Non vedo scene che non stiano in piedi. Non vedo momenti apocalittici che mi facciano urlare al "ma che caspita stanno facendo qui??"
Non ne vedo. Mi sono sforzata. L'ho rivisto più e più volte, questo trailer. Non ne vedo proprio, di abomini. Immagino sarò cieca io.
Concludo ricordando che è sempre suggeribile leggere le informazioni riportate nelle notizie (non fossero importanti, non le riporteremmo), dove si precisa e sottolinea che l'età dei protagonisti è stata innalzata.
Per tutto il resto, fate vobis.
Perdonami, in che modo il colore della pelle è influente nel personaggio di Krone? Cosa cambia se è nera o no? Perchè fondamentalmente non ci trovo nulla che invalidi la storia...
Perdonami, in che modo il colore della pelle è influente nel personaggio di Krone? Cosa cambia se è nera o no? Perchè fondamentalmente non ci trovo nulla che invalidi la storia...
Avendo visto l'anime, non conosco il perché sia proprio nera (e non vedo quale sia il problema se non ce lo avesse), ma posso dirti che una mia mia amica, lettrice del manga, afferma che il colore della pelle è parte importante per il personaggio. Comunque rimane che spesso, per la rappresentanza di quelle chiamate "minoranze", vengono contattati attori o attrici che non hanno nulla a che vedere con i personaggi di partenza e se per te può sembrare una cosa insignificante, per la comunità che andavano a rappresentare ha un peso; per noi persone bianche, aventi alla portata sempre prodotti di intrattenimento in cui ci possiamo rivedere, può sembrare che una cosa valga l'altra e non capiamo fino in fondo cosa significhi e può portare a non essere mai rappresentati. Le minoranze, oltre a trovare pochi spazi in cui emergere (e pure ricchi di stereotipi), devono vedersi anche personaggi recitati da persone non di quella etnia, non di quella sessualità, non aventi quella disabilità e via discorrendo. Si tratta semplicemente di un discorso di rappresentazione perché la realtà non è (solo) bianca e nera, abile e non abile, etero e non etero, ma al suo interno ha una scala di grigi che spesso viene dimenticata e discriminata.
potrebbe essere un buon live action, ma questa forzatura nell' usare solo attori giapponesi che a me da fastidio, poiché nel manga vengono presentati e disegnati personaggi di razza ed etnia diversa dal classico stile giapponese. vedere krone in questo stato mi fa ribrezzo, mentre isabella é normale che vada bene (non per forza devono essere uguali e spiaccicati a personaggi di opere di fantasia come questo, ma almeno un minimo di sforzo dai). magari é il poco budget a disposizione, comunque stá di fatto che ci lamentiamo tanto della fedeltá di un opera e a molte persone gli stá bene vedere i tre personaggi principali che sembrano dei trentenni e neanche un bambino di colore/mulatto ( dov'é phil ? boh ). Peccato che il target non siamo noi ma principalmente il territorio l'oriente, altrimenti li distruggeremo a livello di critica mondiale perché é una cosa inaccettabile se vuoi rifarti paro paro all'opera originale.Vedo questi trailer dei live action di anime famosi e mi fanno sempre cagare, specialmente se si trattano elementi fantastici che su carta ed animati funzionano ma riportate fisicamente nella realtá sono un pugno in un occhio. Da grande fan di The Promised Neverland me lo guarderó (come feci a suo tempo con il film di bleach e death note, tengo a precisare che quello di netflix XD), ma so che vomiteró dopo i titoli di coda.
Forse é questa forzatura di utilizzare attori giapponesi che puó dare fastidio, non saprei, poiché si discostano molto dai personaggi disegnati nel manga (non basta fare il cosplay per essere uguale ad un personaggio, anche la fisionomia del corpo e del viso é importante).
Emma e Norman non si possono guardare, invece Ray ci puó stare (classico giapponese medio coi capelli neri, non potevano sbagliare piú di tanto XD). Invece con Krone si scocciavano di pagare un'attrice di colore. E pensare che nel mondo di The Promised Neverland non sono tutti categorizzati come persone giapponesi, un minimo di sforzo di diversa razza ed etnia la potevano fare, invece fanno come al solito il minimo indispensabile : specialmente su questo fantastico manga mi dispiace moltissimo.
A me stranamente il colore dei capelli non dà fastidio e penso che potrebbe essere un bel film. L'unica cosa che mi fa storcere un po' il naso è il fatto che sia così evidente la differenza di età tra Ray ed Emma, perchè Ray è un ragazzino come dovrebbe essere, mentre Emma è palesementre una donna adulta quindi mi fa un po' specie il fatto che finga di essere una bambina di 12 anni XD
la principale questione é il colore della pelle, che abbia i muscoli é irrilevante ai fini del live action (il tutto puó essere sistemato in post produzione, intendo quando krone inizia a fare danni tipo she-hulk, anche se in parte hai ugualmente ragione anche sull'aspetto fisico). a parte questo é l'obbligatorietà di usare solo attori giapponesi che dá fastidio, specialmente in questo manga in cui si mescolano razza ed etnie diverse : capisco che non viene trattata questa tematica a parole (é solo disegno e giustificazione di fondo) ma almeno uno sforzo nel rendere piú fedele l'opera, ed invece ci ritroviamo krone grassa bianca come una mozzarella, tre bambini principali che sembrano avere 30 anni ciascuno e.....phil..phil...dove sei ???????? peccato che non siamo noi il target, altrimenti lo avremo distrutto a livello di critica specialmente su questo punto.ancora a parlare del colore? Krone è una tizia tutta muscoli non una grassona, il fatto che nel live sia la seconda stravolge il personaggio indipendentemente se nera o no.
Non é la nazionalitá ma il non proporre personaggi che siano quantomeno simili all'opera originale (anche se di fantasia) : The Promiside Neverland ha numerosi personaggi principali e secondari di razza ed etnica diversa...questa tematica non viene trattata ma solo attraverso i disegni ed in una grossa giustificazione di fondo...se questo manga tratta persone di questo genere é d'obbligo per la fedeltá dell'opera di trattare questa diversificazione (sempre se non sia un remake ecc, in questo caso traggono tutto dall'opera cartacea), poiché é normale vedere esempio un bleach e death note con attori solo giapponesi, ma se facessero esempio vinland saga, lí ci sarebbe un problema (non so se mi sono spiegato bene).La nazionalità la considero un non problema in quanto non va ad intaccare la godibilità della storia, anche per chi conosce già la storia originale. Se per esempio l'opera originale fosse stata il live action non credo che qualcuno si sarebbe lamentato dell'attrice scelta per interpretare questo ruolo.
Al di là di questo non credo che il "problema" della nazionalità nei live action giapponesi sia risolvibile e anche per questo trovo inutile lamentarsene. Sicuramente esistono anche attori di nazionalità non giapponese, ma immagino che costituiscano una minoranza talmente piccola da rendere quasi impossibile fare una selezione (perchè oltre all'aspetto estetico bisogna considerare anche la bravura dell'attore). In America ci sono tantissime persone provenienti da ogni dove, ma in Giappone dubito altamente che ce ne anche solo un decimo (che tra l'altro devono parlare bene il giapponese se non vogliono rovinare il personaggio).
Se mi permette di controbattere, vorrei ricordarle che non tutt* studiano cinematografia, sono appasionat* in merito o semplicemente sanno cosa significhi avere determinati attori/registi piuttosto che altri. Il pubblico a cui queste opere sono dirette, non è formato solo da esperti ed esperte del campo - per non dire che mi sembra alquanto impossibile che l'arte sia diretta solo a chi ne "capisce" - quindi mi sembra logico che una persona come me giudichi quello che può giudicare e non si immerga in argomenti che non le appartengono; se tutt* dovessero essere al suo livello, si perderebbe il gusto dell'intrattenimento e della libera espressione, non crede? Se lei è più propensa a notare queste cose, ben venga, anzi, sarò lieta di ascoltare il suo punto di vista, ma che questo non vada ad invalidare cause portate da altre persone perché ritenute da lei superflue. Il colore della pelle non fa il personaggio, È il personaggio e mi sembra GIUSTO che questo fattore venga rispettato, e mi sembra anche giusto che io, come tante altre persone, sia libera di esprimere il mio dissenso senza sentirmi la scema di turno.
Se mi permette di controbattere, vorrei ricordarle che non tutt* studiano cinematografia, sono appasionat* in merito o semplicemente sanno cosa significhi avere determinati attori/registi piuttosto che altri. Il pubblico a cui queste opere sono dirette, non è formato solo da esperti ed esperte del campo - per non dire che mi sembra alquanto impossibile che l'arte sia diretta solo a chi ne "capisce" - quindi mi sembra logico che una persona come me giudichi quello che può giudicare e non si immerga in argomenti che non le appartengono; se tutt* dovessero essere al suo livello, si perderebbe il gusto dell'intrattenimento e della libera espressione, non crede? Se lei è più propensa a notare queste cose, ben venga, anzi, sarò lieta di ascoltare il suo punto di vista, ma che questo non vada ad invalidare cause portate da altre persone perché ritenute da lei superflue. Il colore della pelle non fa il personaggio, È il personaggio e mi sembra GIUSTO che questo fattore venga rispettato, e mi sembra anche giusto che io, come tante altre persone, sia libera di esprimere il mio dissenso senza sentirmi la scema di turno.
Precisamente perché molte persone si avvicinano alle notizie sui live action in riferimento agli adattamenti di opere famose, noi su questo sito ne scriviamo e ne informiamo adeguatamente, linkando schede, titoli, nomi e quant'altro.
Sono lì appositamente da aprire, consultare, valutare.
Non si tratta di essere cinefili o esperti, si tratta in primis di essere curiosi, interessati a leggere, guardare, imparare e perché no, magari anche ricredersi. Oppure confermare il proprio dissenso, ma a ragion veduta.
Chi scrive è l'ultima persona al mondo che possa definirsi esperta di cinematografia ma sì, curiosa senz'altro lo è, curiosa senza l'intento di denigrare a priori o a prescindere; e proprio con questo ribadisco l'invito a giudicare allargando gli orizzonti, senza fermarsi come già detto solo al colore di una parrucca o di una pelle. Gli adattamenti passano anche per queste cose, sono scelte che possono piacere o meno, si vedano gli "occhioni" di Alita in A. Last Order, o i mancati capelli biondi di Kaori nel film di Shigatsu wa kimi no uso. Alla fine, han fatto la differenza? No, perché ciò che contava di quei film era altrove, e non è stato "intaccato" dalla mancanza di determinati dettagli che alla fin fine si comprende che contano, ma solo fino ad un certo punto.
Questo il messaggio principale che è mio auspicio si potesse veicolare. Non tanto o non solo per questo trailer, ma in linea ben più generale.
Lascio qui una riflessione anche se non conosco l'opera perché ogni qualvolta si parla di trasposizioni (da manga ad anime, da anime a live action) rimango sempre sorpresa dal fatto che la "fedeltà all'originale" sia quasi universalmente ritenuta IL metro di giudizio.
Sarà che sono appassionata di teatro ma mio punto di vista è un poco diverso: ogni volta che vedo un nuovo adattamento quello che trovo interessante non è tanto quello che so già, ma quella frazione di novità introdotta da chi ha lavorato alla trasposizione (o in caso di teatro, chi ha lavorato a quella determinata messa in scena). Penso a "Dororo" manga di cui sono state realizzate due trasposizioni animate a molti anni di distanza, storia godibile in ogni declinazione e nessuna delle due ha lo stesso finale del manga (io mi auguro nuove trasposizioni perché è una di quelle storie che è sempre bello riascoltare).
Il teatro in Italia non è così diverso da queste produzioni giapponesi: gli attori devono saper parlare la lingua e ho visto Otello interpretato da attori convincenti anche se non troppo "mori", ho visto Giulietta e Romeo più vecchi della loro età nella storia, ho visto ambientazioni totalmente diverse, non credo che questo mi abbia mai rovinato uno spettacolo; voglio dire che l'importante è che il giudizio di Otello sia annebbiato dal "demone dagli occhi verdi", non il suo aspetto.
Riscritture totalmente diverse possono portare ad esiti interessantissimi come per la Medea di Christa Wolf (e Giasone, biondo o bruno che sia lo si riconosce per l'ottusità).
Chiaramente una trasposizione può risultare essere una vera schifezza, ma per come la vedo io se è la riproposizione 1:1 del manga difficilmente sarà soddisfacente ancorché sia fedelissima perché cambia il mezzo, quindi il linguaggio deve essere diverso. E poi perché ci sono persone nuove che danno il loro contributo: per essere soddisfatta voglio vedere i nuovi contributi, il nuovo punto di vista...
Scusa ma personalmente se fossi una ragazza di colore e amassi quel manga e magari mi immedesimassi in quel personaggio mi darebbe molto fastidio la cosa, non capisco come tu e altri, presumibilmente mi pare di capire privilegiati bianchi caucasici, possano permettersii di confutare la cosa di chi vive certi tipi di esperienze e discriminazioni sulla propria pelle
Non é la nazionalitá ma il non proporre personaggi che siano quantomeno simili all'opera originale (anche se di fantasia) : The Promiside Neverland ha numerosi personaggi principali e secondari di razza ed etnica diversa...questa tematica non viene trattata ma solo attraverso i disegni ed in una grossa giustificazione di fondo...se questo manga tratta persone di questo genere é d'obbligo per la fedeltá dell'opera di trattare questa diversificazione (sempre se non sia un remake ecc, in questo caso traggono tutto dall'opera cartacea), poiché é normale vedere esempio un bleach e death note con attori solo giapponesi, ma se facessero esempio vinland saga, lí ci sarebbe un problema (non so se mi sono spiegato bene).La nazionalità la considero un non problema in quanto non va ad intaccare la godibilità della storia, anche per chi conosce già la storia originale. Se per esempio l'opera originale fosse stata il live action non credo che qualcuno si sarebbe lamentato dell'attrice scelta per interpretare questo ruolo.
Al di là di questo non credo che il "problema" della nazionalità nei live action giapponesi sia risolvibile e anche per questo trovo inutile lamentarsene. Sicuramente esistono anche attori di nazionalità non giapponese, ma immagino che costituiscano una minoranza talmente piccola da rendere quasi impossibile fare una selezione (perchè oltre all'aspetto estetico bisogna considerare anche la bravura dell'attore). In America ci sono tantissime persone provenienti da ogni dove, ma in Giappone dubito altamente che ce ne anche solo un decimo (che tra l'altro devono parlare bene il giapponese se non vogliono rovinare il personaggio).
Peccato che il target non siamo noi, ci lamentiamo ma alla fine loro fanno quello che cavolo gli pare.
Scusa ma personalmente se fossi una ragazza di colore e amassi quel manga e magari mi immedesimassi in quel personaggio mi darebbe molto fastidio la cosa, non capisco come tu e altri, presumibilmente mi pare di capire privilegiati bianchi caucasici, possano permettersii di confutare la cosa di chi vive certi tipi di esperienze e discriminazioni sulla propria pelle
Scusa ma personalmente se fossi una ragazza di colore e amassi quel manga e magari mi immedesimassi in quel personaggio mi darebbe molto fastidio la cosa, non capisco come tu e altri, presumibilmente mi pare di capire privilegiati bianchi caucasici, possano permettersii di confutare la cosa di chi vive certi tipi di esperienze e discriminazioni sulla propria pelle
Già i lfatto di immedesimarsi perchè si è persone nere e il personaggio è nero lo trovo superficiale. Adesso l'immedesimazione è dato dal colore?
Sono la prima a dire di aver notato la differenza, ma non la trovo necessaria, ne andando avanti nel manga mni sembrasse fondamentale. Che ci siano diverse etnie concentrate in pochi luoghi, forse, è indice che la gente rimasta è poca e concentrata in quei piccoli luoghi.
Lo trovo un ragionamento superficiale tanto quanto il contrario.
L'immedesimazione è data dalla maestria dell'attore, a me manca questo principalmente. Non mi è apparso il personaggio che volevo e speravo di vedere.
L'immedesimazione è sicuramente (ma non completamente e non sempre) data dal gruppo culturale e sociale a cui si appartiene e non è di certo una cosa superficiale fa parte del nostro background
Poi certo è vero che non per forza una persona di colore si immedesima in qualsiasi persona di colore ma questo è un altro discorso, qua il problema è che il giappone SEMPRE E COMUNQUE nel 99% dei casi azzera le altre etnie e minoranze quando si parla di trasposizioni non è un caso sporadico (che ci potrebbe stare), E' UNA COSTANTE ed è una forte mancanza di rispetto. E' QUESTO IL PROBLEMA
Non stiamo parlando di opere occidentali dove nonostante la maggioranza rappresentata sia bianca etero caucasica fortunatamente comunque ogni minoranza ha sempre i suoi spazi, qua è un totalitarismo culturale che omologa tutto alla visione nipponica e se c'è lo straniero o il diverso viene stereotipato a mille
Poi mi chiedo, sei lgbt? sei di colore? fai parte di una qualsiasi minoranza discriminata o che non è comunque quella più diffusa?
Mi chiedo sempre se quando parlate di queste cose avete almeno un minimo di esperienza personale in materia o vi piace fare i tuttologi
Scusa ma personalmente se fossi una ragazza di colore e amassi quel manga e magari mi immedesimassi in quel personaggio mi darebbe molto fastidio la cosa, non capisco come tu e altri, presumibilmente mi pare di capire privilegiati bianchi caucasici, possano permettersii di confutare la cosa di chi vive certi tipi di esperienze e discriminazioni sulla propria pelle
Già i lfatto di immedesimarsi perchè si è persone nere e il personaggio è nero lo trovo superficiale. Adesso l'immedesimazione è dato dal colore?
Sono la prima a dire di aver notato la differenza, ma non la trovo necessaria, ne andando avanti nel manga mni sembrasse fondamentale. Che ci siano diverse etnie concentrate in pochi luoghi, forse, è indice che la gente rimasta è poca e concentrata in quei piccoli luoghi.
Lo trovo un ragionamento superficiale tanto quanto il contrario.
L'immedesimazione è data dalla maestria dell'attore, a me manca questo principalmente. Non mi è apparso il personaggio che volevo e speravo di vedere.
L'immedesimazione è sicuramente (ma non completamente e non sempre) data dal gruppo culturale e sociale a cui si appartiene e non è di certo una cosa superficiale fa parte del nostro background
Poi certo è vero che non per forza una persona di colore si immedesima in qualsiasi persona di colore ma questo è un altro discorso, qua il problema è che il giappone SEMPRE E COMUNQUE nel 99% dei casi azzera le altre etnie e minoranze quando si parla di trasposizioni non è un caso sporadico (che ci potrebbe stare), E' UNA COSTANTE ed è una forte mancanza di rispetto. E' QUESTO IL PROBLEMA
Non stiamo parlando di opere occidentali dove nonostante la maggioranza rappresentata sia bianca etero caucasica fortunatamente comunque ogni minoranza ha sempre i suoi spazi, qua è un totalitarismo culturale che omologa tutto alla visione nipponica e se c'è lo straniero o il diverso viene stereotipato a mille
Poi mi chiedo, sei lgbt? sei di colore? fai parte di una qualsiasi minoranza discriminata o che non è comunque quella più diffusa?
Mi chiedo sempre se quando parlate di queste cose avete almeno un minimo di esperienza personale in materia o vi piace fare i tuttologi
Pure qua insomma vedo i tuttologi che parlano di cose sulle quali non dovrebbero nemmeno potersi permettere di aprire bocca non avendole vissute sulla propria pelle
Tutto il web è paese
Pure qua insomma vedo i tuttologi che parlano di cose sulle quali non dovrebbero nemmeno potersi permettere di aprire bocca non avendole vissute sulla propria pelle
Tutto il web è paese
Qui si parla di anime e manga e intrattenimento giapponese, le tue accuse di razzismo non solo sono fuori luogi ma dimostrano che l' argomento su cui vuoi che chiudiamo la bocca tu non lo conosci...oppure trolli sapendo di trollare
Pure qua insomma vedo i tuttologi che parlano di cose sulle quali non dovrebbero nemmeno potersi permettere di aprire bocca non avendole vissute sulla propria pelle
Tutto il web è paese
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Sei un maschio bianco eterosessuale sentire te e simili parlare di discriminazioni e decidere cosa lo e o non lo è è semplicemente ridicolo
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Sei un maschio bianco eterosessuale sentire te e simili parlare di discriminazioni e decidere cosa lo e o non lo è è semplicemente ridicolo
Sei un maschio bianco eterosessuale sentire te e simili parlare di discriminazioni e decidere cosa lo e o non lo è è semplicemente ridicolo
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Forse é questa forzatura di utilizzare attori giapponesi che puó dare fastidio, non saprei, poiché si discostano molto dai personaggi disegnati nel manga (non basta fare il cosplay per essere uguale ad un personaggio, anche la fisionomia del corpo e del viso é importante).
Emma e Norman non si possono guardare, invece Ray ci puó stare (classico giapponese medio coi capelli neri, non potevano sbagliare piú di tanto XD). Invece con Krone si scocciavano di pagare un'attrice di colore. E pensare che nel mondo di The Promised Neverland non sono tutti categorizzati come persone giapponesi, un minimo di sforzo di diversa razza ed etnia la potevano fare, invece fanno come al solito il minimo indispensabile : specialmente su questo fantastico manga mi dispiace moltissimo.