Concordo sulla narrazione, lasciata a volte in secondo piano. I disegni e le espressioni sono meravigliosi, ma manca quel quid per fare il salto di qualità. Sicuramente resta un buon manga da leggere, ma per i veterani del genere farà storcere un pochino il naso.
Concordo con la recensione. Alla fine una buona introduzione alle opere dell'autrice. Sicuramente poteva dare di più, però pone tematiche serie, e spesso (ma non sempre) senza trovare facili scappatoie narrative.
Penso che tra le mangaka yaoi la Ogeretsu sia tra le più brave in assoluto, e lo era anche ai tempi in cui scrisse questo volume, che ripeto, perfetto non è ma è decisamente superiore ai lavori di molte colleghe. Quello che decisamente non ho digerito di questo manga è
il fatto che il distacco tra Yumi e Kan sia davvero troppo rapido e semplice, Non intendo il percorso per arrivare al distacco ma il momento esatto in cui Kan chiede a Yumi di andare via a e lui esegue l'ordine. Sul momento ci sta, ma sti due hanno avuto per un sacco di tempo una relazione e un legame così profondo e malato che Yumi va via semplicemente dicendosi due paroline? Per buttarsi tra le braccia di un vecchio amore mai dimenticato? Proprio il fatto che il loro fosse un rapporto malato di cui Yumi era complice passivo dovrebbe averlo legato, psicologicamente, in maniera molto forte e Kan, c'era una sorta di dipendenza, anche da quelle botte, e non si chiude un rapporto contorto di questo tipo con "ok, hai ragione tu, meglio filarsela, ciao". Penso che la reazione di Yumi allo spezzarsi del legame con Kan avrebbe meritato più spazio, più approfondimento psicologico, più strascichi in un certo senso, mentre qui c'è un passaggio dall'inferno al paradiso senza troppe complicazioni. E mi dispiace perché penso che la mangaka avrebbe saputo farlo, ma decisamente ci voleva più tempo e una struttura un po' diversa di quella parte di storia.
Poco dopo aver scritto questa recensione ho letto The proper way to write love e mi è piaciuto di più, non tanto per la storia della coppia nuova quanto più per la parte dedicata a Kan e Shuna (quanto sei bello? ). Spero che presto portino anche Hadakeru Kaibutsu, in modo da chiudere per bene tutta la storia di Kan.
A me è piaciuto: non solo per il bel tratto e le tavole ben costruite, ma anche per il tentativo di dar vita ad una storia che non fosse solo "pucciosa e romantica", anche se, come appunto sottolineato dalla recensione, il manga è un po' grezzo e manca quello spunto che possa consentire di "fare il salto" di qualità.
Ad esempio mi sarei aspettata una riflessione maggiore di Yumi, una volta uscito dalla storia malata e invece no, si mostra la violenza, si mostra la reazione autolesionista di Yumi, ma non c'è una riflessione sui perchè ciò è accaduto o sul significato di questa parola "amore" (che senza il rispetto non si può parlare di "amore"): a me ha dato l'impressione proprio di un pezzetto mancante...