*Alexiel* - 4 anni fa

5 3

Leggendo la recensione non avrei mai pensato un punteggio così alto. Già solo per il finale non eccellente e la trama scontata, avrei pensato al massimo 7/7.5

Kimiko252 - 4 anni fa

3 2

Malgrado i suoi difetti il film è molto ben riuscito. Ero scettica la principio ma mi sono ricreduta

MayuriK - 4 anni fa

8 1

Mi sembra un po' alto come voto, io gli darei un 7, massimo 7,5.

Max Zeus - 4 anni fa

4 1

Finale un po' forzato ma almeno è stata la parte più originale e matura della storia. Per il resto un film da 7,5 per me

rubber761 - 4 anni fa

2 1

Sodisfacente

Panssj - 4 anni fa

15 1

Rapporto padre-figlio... o rapporto tra fratelli?

Onestamente non capisco questo contro. L'ho trovato un aspetto bellissimo, il migliore del film, e forse l'unico punto in cui lo stesso si eleva a qualcosa di più.

Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)

il plot-twist che alla fine ciò che è non dico più importante, ma necessario, era il riconoscimento dell'amore che già si aveva e del suo valore piuttosto che quello di un padre mai conosciuto e ideallizzato... la realizzazione che non conta solo la propria felicità ma anche quella degli altri, e della gratitudine verso di loro da parte di un ragazzo non cattivo o egoista ma come tutti gli adolescenti molto concentrato su di sé e i propri bisogni... Tutto questo riassunto con molta grazia nel rapporto fra due fratelli che superficialmente sembra uno fra tanti - e lo è - ma poi si rivela anche ben altro... Ecco io non lo metterei mai come contro, poi opinione mia. Semplicemente il punto del film non era il rapporto con il padre, non lo è mai stato.
Il punto era la crescita di Ian come persona, e quella crescita non poteva passare per un evento astratto e "non alla portata" del pubblico... nessuno di noi può incontrare genitori morti anche se lo vorremmo, ma possiamo e dobbiamo riconoscere l'affetto dei nostri cari e della forza che ci danno... Personalmente se avessero scelto di risolverla con il padre lo avrei trovato un film di minor valore.

Fra l'altro geniale la spiegazione di come un mondo fantasy possa evolversi in uno pseudo-moderno

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semplicemente in un mondo dove non tutti riescono ad usare la magia, questa inevitabilmente diventerà obsoleta rispetto a soluzioni più comode e immediate, senza bisogno di guerre o drammi

Detto ciò... Penso sia un film che possa piacere molto a chi ruola a d&d, come dice l'articolo. O a chi ruola giochi da tavolo in generale. A parte tutte le palesi citazioni, dietro certi svincoli narrativi si sentiva proprio il "qui uno dei giocatori ha dichiarato un'azione e lanciato i dadi" e NON in senso negativo anzi, tutte le soluzioni erano divertentissime e geniali

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porterò dentro di me l'ingrandimento della patatina usata come barchetta

Come abbiamo detto con il mio gruppo di d&d, "qui gli sceneggiatori hanno deciso la trama facendo una campagna e divertendosi di brutto" :'D

Kyøn - 4 anni fa

4 0

Rapporto padre-figlio... o rapporto tra fratelli?

Onestamente non capisco questo contro. L'ho trovato un aspetto bellissimo, il migliore del film, e forse l'unico punto in cui lo stesso si eleva a qualcosa di più.

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il plot-twist che alla fine ciò che è non dico più importante, ma necessario, era il riconoscimento dell'amore che già si aveva e del suo valore piuttosto che quello di un padre mai conosciuto e ideallizzato... la realizzazione che non conta solo la propria felicità ma anche quella degli altri, e della gratitudine verso di loro da parte di un ragazzo non cattivo o egoista ma come tutti gli adolescenti molto concentrato su di sé e i propri bisogni... Tutto questo riassunto con molta grazia nel rapporto fra due fratelli che superficialmente sembra uno fra tanti - e lo è - ma poi si rivela anche ben altro... Ecco io non lo metterei mai come contro, poi opinione mia. Semplicemente il punto del film non era il rapporto con il padre, non lo è mai stato.
Il punto era la crescita di Ian come persona, e quella crescita non poteva passare per un evento astratto e "non alla portata" del pubblico... nessuno di noi può incontrare genitori morti anche se lo vorremmo, ma possiamo e dobbiamo riconoscere l'affetto dei nostri cari e della forza che ci danno... Personalmente se avessero scelto di risolverla con il padre lo avrei trovato un film di minor valore.

Fra l'altro geniale la spiegazione di come un mondo fantasy possa evolversi in uno pseudo-moderno
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semplicemente in un mondo dove non tutti riescono ad usare la magia, questa inevitabilmente diventerà obsoleta rispetto a soluzioni più comode e immediate, senza bisogno di guerre o drammi

Detto ciò... Penso sia un film che possa piacere molto a chi ruola a d&d, come dice l'articolo. O a chi ruola giochi da tavolo in generale. A parte tutte le palesi citazioni, dietro certi svincoli narrativi si sentiva proprio il "qui uno dei giocatori ha dichiarato un'azione e lanciato i dadi" e NON in senso negativo anzi, tutte le soluzioni erano divertentissime e geniali

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porterò dentro di me l'ingrandimento della patatina usata come barchetta

Come abbiamo detto con il mio gruppo di d&d, "qui gli sceneggiatori hanno deciso la trama facendo una campagna e divertendosi di brutto" :'D
Panssj

Concordo tutto quello che hai detto.
Per me è stato una bella soluzione finale per Ian che

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ha capito davvero l’importanza del fratello.

Ironic74 - 4 anni fa

5 1

Primo film del dopo lockdown. A me non è dispiaciuto e neanche a mio figlio

Juggern@ut - 4 anni fa

2 1

L'ho visto non mi è dispiaciuto, mi è piaciuta in particolare la parte dei giochi di ruolo, chi ci gioca capirà... Però non gli avrei dato un voto cosi alto un 75 per me andava bene.

bob71 - 4 anni fa

2 2

Se assomiglia anche solo lontanamente a quel capolavoro di Monsters & Co. lo vedrò senz'altro.

Kotaro - 4 anni fa

1 2

@panssj Dopo che tutto il film è stato "il mito del padre", "voglio conoscere il padre", "mi sento le cassette del padre", "mi faccio la lista delle cose che vorrei fare col padre", "mi metto in viaggio per resuscitare il padre", "rompo al fratello perché mi fa perdere tempo alla mia resurrezione del padre" e poi quando finalmente è il momento

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ti fai da parte per lasciare che a incontrare il padre sia il fratello e non tu

permetti che un po' ci resto male

E' un po' come se alla fine di Naruto, dopo averla menata tutto il manga con la storia che vuole essere hokage, Naruto

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lasciasse il titolo di hokage a Sasuke perché tanto lui ha ottenuto l'amicizia di Sasuke in cambio che è molto più importante

... che presa a male

nodisco - 4 anni fa

1 1

A me è piaciuto pur non essendo mai stato un giocatore di GdR.
Non è un capolavoro come alcuni titoli della Pixar, ma è decisamente meglio di certi altri (qualcuno ha detto "Cars"?)
Visivamente è splendido (eccezionale il drago fatto coi detriti) ed ho apprezzato la non totale prevedibilità della trama, che viste le premesse poteva risultare scontata e lineare. Un po' sottotono i personaggi di contorno, potevano essere sfruttati maggiormente.

Chibi Goku - 4 anni fa

2 1

@Kotaro Certo, perché per lui è una novità, è quel qualcosa di sconosciuto che prima ancora di poter toccare scatena l'immaginazione.
Faccio un paragone un po' scemo, ma quante volte avete comprato qualche qualcosa immaginandone molteplici utilizzi salvo poi abbandonare tutto in fretta appena la "novità" era sparita.
Tornando al film

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Quanto sarebbe stato brutto dopo che il fratello:
1) aveva dovuto rinunciare a evocare il padre, ma era comunque felice per Ian
2) aveva sacrificato il proprio furgone
3) dalla morte del madre si portava dietro il rimorso di non averlo salutato sul letto di morte
se Ian avesse incontrato il padre (uno sconosciuto per lui) da solo mentre Barley distraeva il drago.
O, meno peggio, un lieto fine che non sa di niente.
Almeno il finale dà un senso al viaggio e ai sacrifici di Barley, e davvero non vedo il problema se Ian si rende conto che il suo desiderio di incontrare il padre non può avere lo stesso valore che rendere felice la persona con cui ha passato tutta la vita.

-Soel- - 4 anni fa

1 1

Visto e adorato anch'io. All'inizio pensavo che l'aspetto nerd mi avrebbe colpito di più (e tuttora trovo l'idea alla base dell'ambientazione geniale), ma poi c'era così tanto altro intorno che ho finito quasi per dimenticarmene.
Forse l'ho trovato un gradino sotto a quelli che ritengo i capolavori dello studio, ma mi ha dato tutto ciò che cerco in un film Pixar, ed è quello che conta. Mi è piaciuto molto anche il finale, che proprio nel suo essere atipico rappresenta un ottimo coronamento emotivo del percorso dei due protagonisti.
Alla fine sono uscito dalla sala commosso, sorridente e affezionato ai personaggi. E quando un film mi fa sentire così, beh, non posso proprio lamentarmene

Panssj - 4 anni fa

1 0

@panssj Dopo che tutto il film è stato "il mito del padre", "voglio conoscere il padre", "mi sento le cassette del padre", "mi faccio la lista delle cose che vorrei fare col padre", "mi metto in viaggio per resuscitare il padre", "rompo al fratello perché mi fa perdere tempo alla mia resurrezione del padre" e poi quando finalmente è il momento
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ti fai da parte per lasciare che a incontrare il padre sia il fratello e non tu
permetti che un po' ci resto male
E' un po' come se alla fine di Naruto, dopo averla menata tutto il manga con la storia che vuole essere hokage, Naruto
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lasciasse il titolo di hokage a Sasuke perché tanto lui ha ottenuto l'amicizia di Sasuke in cambio che è molto più importante
... che presa a male
Kotaro

Mah guarda, se Naruto fosse finito a quel modo forse quel finale mi sarebbe piaciuto di più.

Scherzi a parte, è il contesto che è importante, e capire quale è lo "scopo" di questa storia.

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E lo scopo per me non era tanto conoscere il padre, quanto crescere come persona e diventare qualcuno in grado di avere cura degli altri, capace di mettere il prossimo prima di sé stesso e di conseguenza acquisire fiducia senza farsi paralizzare dalle proprie ansie. Questo era un percorso di crescita interiore che solo le esperienze potevano dare, non l'incontro con il padre, che per Ian non avrebbe risolto nulla se non ribadire quello che era ovvio anche a lui - ovvero che il padre amava i suoi figli, punto chiarito da quando i ragazzi hanno scoperto che sbattimento è prepare un incantesimo del genere (e lui l'ha fatto da malato moribondo e senza l'aiuto di nessuno), e che era una persona brava e un pò stramba (confermato da tutto il mondo).

Inoltre ripeto, c'è la questione di rendere il pubblico capace di empatizzare con quello che succede nel film. Ovvero in tutto il marasma di fantasy e magia, rendere possibile questa crescita non tramite un evento per noi spettatori impossibile da vivere (parlare con una persona morta) ma tramite azioni e prese di coscienza che chiunque nel pubblico potrebbe realizzare.

Insomma lo scopo della trama non era portare a compimento questo incontro con il padre. E non era Ian il personaggio che avrebbe dovuto incontrarlo. Da quando il fratello gli confessa i suoi sentimenti circa il non essere riuscito a salutare il padre morente perché vederlo in ospedale lo faceva soffrire troppo, le priorità circa quell'incontro sono cambiate (ergo era il fratello che ne aveva più bisogno come "conclusione" di un qualcosa lasciato appeso) mentre per Ian era rimasto insoluto il percorso di crescita che si è poi compiuto alla perfezione.

Per fare un esempio che penso conosciamo un pò tutti: quando alla fine di Dragon Ball Vegeta "accetta" la forza di Kakarot, "accetta" di essere diventato un uomo che tiene alla famiglia e agli amici, quello è il naturale compimento di un percorso del personaggio e ciò che rende bella DB come opera - secondo me - anche se questo va contro quello che era lo "scopo" strombazzato da Vegeta stesso e dalla trama fino a quel punto (ovvero il superare Goku)

Per ricollegarmi al tuo esempio di Naruto, è come dire che siccome lo "scopo" esplicitato dal protagonsita era diventare Hokage, se la trama lo avesse messo davanti alla scelta "o la vita/il bene di Sasuke o il suo ruolo di Hokage" sarebbe stato più soddisfacente scegliere la seconda. E invece avrebbero snaturato il personaggio di Naruto e reso inutile tutto il percorso di crescita fatto.

Il ruolo di Hokage, l'orgoglio di Vegeta, l'incontro con il padre di Ian - sono quelle cose che per il 90% la trama ti vuol far passare come obbiettivi, quando in verità alla fine non sono altro che il prezzo da pagare per un bene superiore... la soddisfazione personale vuota vs il bene degli altri che porta in ultimo al benessere interiore di chi si sacrifica... e va bene così, perché alla fine non sono quelle le cose importanti e il capirlo è lo scopo della storia.

Comunque oh son solo opinioni e non critiche eh ci mancherebbe

Jak89 - 4 anni fa

0 0

A me non è piaciuto, purtroppo. E' pieno dei medesimi stereotipi della società contemporanea, in tutti suoi tristi risvolti, una trama che mi ha emozionato a singhiozzo, e un finale che dire amaro e deludente è dire poco.
La Pixar dal mio punto di vista è deceduta dopo "UP!".
Sono seguiti film banalissimi che ritritano i difetti del nostro mondo non dandone mai soluzione oppure film Disney spacciati per Pixar, vedi "Brave" e "Coco".

Confido in "Soul".