Beh, se penso che ho imparato l'inglese a 35 anni leggendo in inglese gli ultimi due libri della saga dei vampiri di Anne Rice e una marea di fanfiction di Harry Potter, al punto che ora mi arrampico sui muri quando leggo certi svarioni, posso testimoniare personalmente che leggere, specie qualcosa che interessa, è un ottimo sistema per imparare a leggere una lingua. Lo scritto è già più elusivo.
Ma il problema grave è che la pronuncia che hai nella testa non è "esattamente" quella corretta. Capire i dialoghi di un film o, peggio ancora, parlare con qualcuno, sono tutto un altro paio di maniche. Per non contare che, come noi abbiamo i nostri dialetti, senza stare a scomodare australiani o americani, nella stessa Gran Bretagna ci sono disparità di accento paurose. Non molto tempo fa alla TV ho sentito parlare uno scozzese, non sapendo che fosse scozzese. Beh, sono rimasta lì qualche minuto a cercare non dico di capire cosa dicesse, ma che razza di lingua parlasse!
E... sì, in teoria l'inglese l'avevo studiato a scuola, ma lo sappiamo come te lo insegnano a scuola,vero? Per quanto mi riguarda, l'ho praticamente imparato da sola.
Credo lo si possa definire un A1 (livello elementari/prima media italiano), già con l'A2 si comincia col passato.Beh, alla fine non è molto diverso da quelle edizioni semplificate dei classici della letteratura inglese per gli studenti di medie e superiori.
Dai testi mi sembra un inglese fin troppo semplice... però viste le (note) difficoltà che hanno i giapponesi in questa lingua ci sta anche, soprattutto per i ragazzi giovani. Inoltre se il fatto di essere un prodotto leggero invoglia alla lettura tanto meglio
Scritto tutto al presente e poi ti ritrovi un termine come hoofbeats che nel dizionario d'inglese del Mac nemmeno c'è (poi sono andata a vedere su Google e pare essere più comune la forma hoof beats). Non so bene la situazione giapponese ma mi ricorda come insegnavano inglese alla scuola cinese che frequentai, puntando tanto sui termini e poco sulla grammatica, col risultato che poi sapevano parole anche abbastanza desuete ma arrancavano nella costruzione delle frasi. L'idea del manga è carina ma secondo me sarebbe meglio qualcosa più simile all'inglese d’uso corrente.
C'è da dire che i livelli si basano più sul contenuto del testo che sulla grammatica, e ci sono molte differenze tra il livello di comprensione di scrittura, lettura, ascolto e produzione vocale. Però sono 178 pagine, è anche probabile che il livello dei testi aumenti progressivamente.Credo lo si possa definire un A1 (livello elementari/prima media italiano), già con l'A2 si comincia col passato.
Avevo letto questa cosa, simpatica come idea
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