Ricordo che l'anno scorso fu premiata come "La città più sicura al mondo"...
Ora, se chicchessia, fa un sondaggio con dei parametri, credo che li abbiano analizzato a fondo tutti per tutti i soggetti coinvolti, c'è poco da discuterne, tutti sono stati trattati con le medesime condizioni, si chiama statistica...
Poi se vogliamo parlare in maniera soggettiva sono d'accordo, ma almeno apriamo le virgolette!
Ricordo che l'anno scorso fu premiata come "La città più sicura al mondo"...
Ora, se chicchessia, fa un sondaggio con dei parametri, credo che li abbiano analizzato a fondo tutti per tutti i soggetti coinvolti, c'è poco da discuterne, tutti sono stati trattati con le medesime condizioni, si chiama statistica...
Poi se vogliamo parlare in maniera soggettiva sono d'accordo, ma almeno apriamo le virgolette!
La statistica è un conto, e nessuno credo la metta in dubbio. Il fatto è che qui si sta prendendo in esame “la miglior città in cui VIVERE”, non da visitare. E in questo caso solo questi dati non sono sufficienti. Poi se prendiamo la percentuale dei suicidi e la società giapponese in generale, la qualità della vita (come scritto sopra) è quella che è (a meno che non hai i sordazzi, ovvio).
Concordo.Una classifica che lascia il tempo che trova a mio avviso. Questi parametri non bastano a definire la qualità della vita in una determinata città, e mi fermò qui.
Ricordo che l'anno scorso fu premiata come "La città più sicura al mondo"...
Ora, se chicchessia, fa un sondaggio con dei parametri, credo che li abbiano analizzato a fondo tutti per tutti i soggetti coinvolti, c'è poco da discuterne, tutti sono stati trattati con le medesime condizioni, si chiama statistica...
Poi se vogliamo parlare in maniera soggettiva sono d'accordo, ma almeno apriamo le virgolette!
La statistica è un conto, e nessuno credo la metta in dubbio. Il fatto è che qui si sta prendendo in esame “la miglior città in cui VIVERE”, non da visitare. E in questo caso solo questi dati non sono sufficienti. Poi se prendiamo la percentuale dei suicidi e la società giapponese in generale, la qualità della vita (come scritto sopra) è quella che è (a meno che non hai i sordazzi, ovvio).
In base a quello che leggo ed ai dati di questo specifico caso, e solo di questo, evidentemente è così, se vogliamo fare un sondaggio sul "miglior paese da visitare", va bene, ma in quel caso, logicamente, avremo altri parametri...
NOn c'è neanche da commentare, stronzate!
E poi sta storia dei contagiati, ma basta, in Giappone non fanno tamponi!
Ma quando mai, chi ha pagato per questo risultato? Tokyo è un agglomerato urbano caotico ed invivibile, ci sono stato.
FaKeNeWs!!!!! È tUtTo uN gOmBlOtTo!!!! VoGlIoNo FaRcI CrEdErE ChE ToKyO sIa BeLlA!!! AiUtO!!!
Vabbè va, meglio che a certi commenti basati su stereotipi, spesso senza neanche esserci mai stati, non risponda neanche...
Contare i contagi del covid non vale, dato che il modo in cui i giapponesi stanno affrontando la cosa è decisamente particolare rispetto al resto del mondo, ma tanto se anche Tokyo fosse l'oasi magica dove non ti becchi il covid tu dall'estero ora come ora non ci puoi andare
Ho vissuto a Tokyo per circa un anno e non posso dire che sia la miglior città del mondo dove vivere. Come tutte, ha i suoi pregi e i suoi difetti. E' una città enorme, dove ogni quartiere ha le sue particolarità ed è come se fosse composta da infinite città diverse, ha mille eventi e mille cose fighe, per certe cose è modernissima ed è sicuramente un sogno per molti di noi che in Italia magari non hanno mai visto un grattacielo in vita loro. Certi scorci e certe cose mi mancano tantissimo, me le sogno ancora la notte e mi spiace un sacco averle abbandonate.
Tuttavia, è estremamente dispersiva, affollatissima; devi farti mezz'ora minimo di treno per andare ovunque; puoi passare un giorno intero nella stazione di Shinjuku senza trovare l'uscita; è cara; a volte è decisamente fredda e non ti addolcisce molto la pillola per molte cose; avendo duecentomila cose gli spazi sono quelli che sono e perciò ti può capitare di dover vivere in una stanzetta minuscola e pagarla pure profumatamente; è talmente grande e pulsante, ricchissima di cose, che a volte hai la sensazione che non la conoscerai mai appieno, che non la farai mai "tua" e che tu per lei sarai soltanto uno tra i tanti.
E' grande, tanto, troppo più grande di te e ci vuole tanta pazienza, determinazione e una buona dose di pazzia per poterci vivere, come canta Takehara Pistol nella sua "Tokyo Ichinensei" ("Tu che sei al tuo primo anno a Tokyo"):
E' difficile viverci
Ma non è colpa della città
E' difficile viverci
Ma tu ce la farai, perché hai un sogno
Probabilmente non puoi vincere contro Tokyo, ma ci puoi scendere a patti, in un eterno ripetersi di amore e odio, di yin e di yang che fa sì che quando volgi lo sguardo dalla striminzita finestra della tua stanza di 7 metri quadrati di cui metà è un muro che ti rende impossibile muovertici dentro, e vedi la Sky Tree stagliarsi in lontananza, un po' ti fai coraggio e pensi che nonostante tutto una parte di te Tokyo la ama.
Contare i contagi del covid non vale, dato che il modo in cui i giapponesi stanno affrontando la cosa è decisamente particolare rispetto al resto del mondo, ma tanto se anche Tokyo fosse l'oasi magica dove non ti becchi il covid tu dall'estero ora come ora non ci puoi andare
Ho vissuto a Tokyo per circa un anno e non posso dire che sia la miglior città del mondo dove vivere. Come tutte, ha i suoi pregi e i suoi difetti. E' una città enorme, dove ogni quartiere ha le sue particolarità ed è come se fosse composta da infinite città diverse, ha mille eventi e mille cose fighe, per certe cose è modernissima ed è sicuramente un sogno per molti di noi che in Italia magari non hanno mai visto un grattacielo in vita loro. Certi scorci e certe cose mi mancano tantissimo, me le sogno ancora la notte e mi spiace un sacco averle abbandonate.
Tuttavia, è estremamente dispersiva, affollatissima; devi farti mezz'ora minimo di treno per andare ovunque; puoi passare un giorno intero nella stazione di Shinjuku senza trovare l'uscita; è cara; a volte è decisamente fredda e non ti addolcisce molto la pillola per molte cose; avendo duecentomila cose gli spazi sono quelli che sono e perciò ti può capitare di dover vivere in una stanzetta minuscola e pagarla pure profumatamente; è talmente grande e pulsante, ricchissima di cose, che a volte hai la sensazione che non la conoscerai mai appieno, che non la farai mai "tua" e che tu per lei sarai soltanto uno tra i tanti.
E' grande, tanto, troppo più grande di te e ci vuole tanta pazienza, determinazione e una buona dose di pazzia per poterci vivere, come canta Takehara Pistol nella sua "Tokyo Ichinensei" ("Tu che sei al tuo primo anno a Tokyo"):
E' difficile viverci
Ma non è colpa della città
E' difficile viverci
Ma tu ce la farai, perché hai un sogno
Probabilmente non puoi vincere contro Tokyo, ma ci puoi scendere a patti, in un eterno ripetersi di amore e odio, di yin e di yang che fa sì che quando volgi lo sguardo dalla striminzita finestra della tua stanza di 7 metri quadrati di cui metà è un muro che ti rende impossibile muovertici dentro, e vedi la Sky Tree stagliarsi in lontananza, un po' ti fai coraggio e pensi che nonostante tutto una parte di te Tokyo la ama.
Grazie di aver, come sempre con pacatezza e senza alcuna sbavatura, condiviso la tua ennesima esperienza @Kotaro. Penso che con Tokyo, così come tutte le città metropolitane (dalla mia posso portare l'esperienza vissuta a Milano) devi scendere inevitabilmente a compromessi ed adattarti al suo ritmo, altrimenti ti ritrovi in una lotta persa in partenza.
Sulla classifica non mi esprimo più di tanto, lascia il tempo che trova, specie se consideriamo i dati giapponesi sulla pandemia.
Ho vissuto 3 anni a Milano e lavoravo come assistente alla poltrona con un buon stipendio rispetto a molti. Affitto e bollette non li pagavo dato che abitavo in casa nella famiglia del mio ex ma dopo 3 anni ho mollato tutto e ero ritornata in Moldavia per uno stipendio piu basso ma molto meno caotica e problematica. Rimpianti? Nessuno, vivo un po peggio rispetto a dov'ero prima ma piu felice di testa.
Si, d'accordo pure io, pensiero poetico e romantico, che pensavo pure io un tempo.
Poi mi sono svegliato.
Comunque Ekros è proprio lo scendere a compromessi che non mi va giù, mi spiego:
potrei anche adattarmi, chiudere gli occhi, sopportare, ma quello che non accetterò mai è un qualcosa che solo in Giappone, credo, esista. L'inglobamento è totale, non hai vie d'uscita. Che sia Tokyo o qualunque altra città del Giappone.
Hai mai visto gli italiani che vivono qui? Hai visto come si comportano? Hai visto come parlano? Come gesticolano? Magari guarda qualche youtuber o quelli ospitati in qualche programma tv (osceni, e ci lamentiamo della nostra!) per farti un'idea. Sono deliranti, tra mille inchini, faccine kawaii, quando ridono si mettono la mano davanti la bocca, fanno espressioni tipicamente giapponesi che mai prima nella loro vita hanno fatto, ecc.ecc.
Dunque sono giapponesizzati totalmente. L'80% di chi vive qui è così.
Na roba simile io non l'ho mai vista in altre parti del mondo, un italiano resta italiano, come uno spagnolo o tedesco o americano in ogni parte del mondo, ma non in Giappone!
Ok, posso adattarmi e cercare di mantenere il loro ritmo (cosa difficile, e perchè, poi?), ma così snaturo il mio essere, la mia anima. E io non lo accetto. QUindi più che essere inglobato (in uno stile di vita, di società, distante dal mio pensiero anche per come sono cresciuto) preferisco resistere che appoggiare, e magari anche spezzarmi.
Poi, quell'utente che citava Tokyo come città sicura, altro sondaggio che lascia perplessi. Raccontano con con dati, e lo dicevo anche io in passato, delle solite storielle sulla bassa microcriminalità, fino a quando, col tempo, non scopri tante magagne che non li vedi mica nel telegiornale! E' questo che mi manda in bestia, NON DICONO nulla neanche nei tg.
Hanno un traffico di macchine rubate devastante, con i porti di Hokkaido (tipo il nostro Gioia Tauro per la droga, per fare un esempio) che "spediscono" a getto continuo in Russia.
Per non parlare delle biciclette - ad Osaka, almeno nella zona dove sto io, quasi tutti hanno subito un furto di bici.
Topi di appartamento ci sono eccome, specialmente nelle zone popolate per lo più da anziani ...
GUidano come pazzi, sempre incidenti, vedi gente che si ficca dentro i 7eleven con tutta la macchina, anziani che sfrecciano perchè a 90 anni ancora li fanno guidare fuori di testa che provocano continuamente (questi almeno in tv li mostrano) ecc.ecc.
PEr non parlare della droga. Basta andare in certi quartieri di Tokyo ...
Ora, dico io, come fanno certe classifiche?
E si che loro sono maestri nel nascondere tutto. Suicidi a go go e neanche un articolino nei giornali! BLeah.
Meglio godersi il Giappone da turista.
Ricordo che l'anno scorso fu premiata come "La città più sicura al mondo"...
Ora, se chicchessia, fa un sondaggio con dei parametri, credo che li abbiano analizzato a fondo tutti per tutti i soggetti coinvolti, c'è poco da discuterne, tutti sono stati trattati con le medesime condizioni, si chiama statistica...
Poi se vogliamo parlare in maniera soggettiva sono d'accordo, ma almeno apriamo le virgolette!
La statistica è un conto, e nessuno credo la metta in dubbio. Il fatto è che qui si sta prendendo in esame “la miglior città in cui VIVERE”, non da visitare. E in questo caso solo questi dati non sono sufficienti. Poi se prendiamo la percentuale dei suicidi e la società giapponese in generale, la qualità della vita (come scritto sopra) è quella che è (a meno che non hai i sordazzi, ovvio).
Si, d'accordo pure io, pensiero poetico e romantico, che pensavo pure io un tempo.
Poi mi sono svegliato.
Comunque Ekros è proprio lo scendere a compromessi che non mi va giù, mi spiego:
potrei anche adattarmi, chiudere gli occhi, sopportare, ma quello che non accetterò mai è un qualcosa che solo in Giappone, credo, esista. L'inglobamento è totale, non hai vie d'uscita. Che sia Tokyo o qualunque altra città del Giappone.
Meglio godersi il Giappone da turista.
Sono sicuro che nelle classifiche sui luoghi migliori in cui vivere, al primo posto millenni fa c'era sempre Atlantide. E fra qualche secolo sarà Krypton.
Osaka al 18° posto mi sta comunque benissimo
Temo paghi lo scotto di un'attenzione assai minore a (una certa parte del) le infrastrutture (se Tokyo non ' a posto' lato accessibilità per disabili, Osaka è veramente indietro anni luce al confronto purtroppo), al verde e agli spazi pubblici etc, però come respiro e vivibilità, l'ho respirata per certi versi migliore di Tokyo. Tokyo è bellissima perché ha tanti volti e offre tutte le opportunità del mondo, al contempo però non so se onestamente ci vivrei... quasi certamente preferirei i quartieri ben fuori dalla città, ma quelli lontani lontani, quelli per i quali ti serve un'oretta di treno o quasi per arrivare a Shibuya o shinjuku, e allora è quasi come vivere in campagna e non certo più in metropoli
E poi (da turista, comunque) l'ho trovata anch'io 'fredda e poco ospitale', la percezione che ho avuto a Osaka è stata diversissima. Nessuna delle due è perfetta, ma da nessuna delle due vorrei stare lontana, in effetti...
Tokyo è impossibile non amarla, "I can't hate you, Tokyo" come recita una canzone che amo (scritta da un Osakense, per cui )
Ma per questioni di opportunità credo che preferirei i dintorni di tokyo... magari una bella yokohama, o meglio ancora kamakura giusto per stare fuori città (sono innamorato di quel “paesino”)
Ho vissuto 3 anni a Milano e lavoravo come assistente alla poltrona con un buon stipendio rispetto a molti. Affitto e bollette non li pagavo dato che abitavo in casa nella famiglia del mio ex ma dopo 3 anni ho mollato tutto e ero ritornata in Moldavia per uno stipendio piu basso ma molto meno caotica e problematica. Rimpianti? Nessuno, vivo un po peggio rispetto a dov'ero prima ma piu felice di testa.
Complimenti per il coraggio di mollare tutto!
Si, d'accordo pure io, pensiero poetico e romantico, che pensavo pure io un tempo.
Poi mi sono svegliato.
Comunque Ekros è proprio lo scendere a compromessi che non mi va giù, mi spiego:
potrei anche adattarmi, chiudere gli occhi, sopportare, ma quello che non accetterò mai è un qualcosa che solo in Giappone, credo, esista. L'inglobamento è totale, non hai vie d'uscita. Che sia Tokyo o qualunque altra città del Giappone.
Hai mai visto gli italiani che vivono qui? Hai visto come si comportano? Hai visto come parlano? Come gesticolano? Magari guarda qualche youtuber o quelli ospitati in qualche programma tv (osceni, e ci lamentiamo della nostra!) per farti un'idea. Sono deliranti, tra mille inchini, faccine kawaii, quando ridono si mettono la mano davanti la bocca, fanno espressioni tipicamente giapponesi che mai prima nella loro vita hanno fatto, ecc.ecc.
Dunque sono giapponesizzati totalmente. L'80% di chi vive qui è così.
Na roba simile io non l'ho mai vista in altre parti del mondo, un italiano resta italiano, come uno spagnolo o tedesco o americano in ogni parte del mondo, ma non in Giappone!
Ok, posso adattarmi e cercare di mantenere il loro ritmo (cosa difficile, e perchè, poi?), ma così snaturo il mio essere, la mia anima. E io non lo accetto. QUindi più che essere inglobato (in uno stile di vita, di società, distante dal mio pensiero anche per come sono cresciuto) preferisco resistere che appoggiare, e magari anche spezzarmi.
Poi, quell'utente che citava Tokyo come città sicura, altro sondaggio che lascia perplessi. Raccontano con con dati, e lo dicevo anche io in passato, delle solite storielle sulla bassa microcriminalità, fino a quando, col tempo, non scopri tante magagne che non li vedi mica nel telegiornale! E' questo che mi manda in bestia, NON DICONO nulla neanche nei tg.
Hanno un traffico di macchine rubate devastante, con i porti di Hokkaido (tipo il nostro Gioia Tauro per la droga, per fare un esempio) che "spediscono" a getto continuo in Russia.
Per non parlare delle biciclette - ad Osaka, almeno nella zona dove sto io, quasi tutti hanno subito un furto di bici.
Topi di appartamento ci sono eccome, specialmente nelle zone popolate per lo più da anziani ...
GUidano come pazzi, sempre incidenti, vedi gente che si ficca dentro i 7eleven con tutta la macchina, anziani che sfrecciano perchè a 90 anni ancora li fanno guidare fuori di testa che provocano continuamente (questi almeno in tv li mostrano) ecc.ecc.
PEr non parlare della droga. Basta andare in certi quartieri di Tokyo ...
Ora, dico io, come fanno certe classifiche?
E si che loro sono maestri nel nascondere tutto. Suicidi a go go e neanche un articolino nei giornali! BLeah.
Meglio godersi il Giappone da turista.
Io giudico dalle fonti non per sentito dire da chiunque su un sito di anime che dice cose...Poi il fatto che TU dici di saperne, che TU porti esempi (non so presi da dove), va bene... Andrà bene per te, l'articolo sulla "città più sicura" c'è, esiste, il sondaggio anche, è documentato, usa Google e vedi che le cose le trovi...
I fatti della quale TU parli dove sono? Portaci degli articoli, portaci delle valide argomentazioni... Ah no ti nascondono le cose, hai ragione!!! Non puoi documentare niente.
Ma mettiamo fosse anche vero, ma che ce ne frega a noi, stiamo parlando di altro in questo articolo e ogni volta arrivi tu con questi fatti di dubbia provenienza...
Altrimenti, consiglio personale, se sei così frustrato dal non sapere le cose e tutti complottano alle tue spalle perché non ti dicono e nascondono le cose...
Torna a divertirti qui insieme a noi (se è vero quello che ormai ci scrivi sotto ogni articolo) che sfortunatamente o fortunatamente per te, qui ti dicono tutto con articoli e numeri alla mano, vedi che non scappi...
E qui chiudo perché mi hai stancato...
Si, d'accordo pure io, pensiero poetico e romantico, che pensavo pure io un tempo.
Poi mi sono svegliato.
Comunque Ekros è proprio lo scendere a compromessi che non mi va giù, mi spiego:
potrei anche adattarmi, chiudere gli occhi, sopportare, ma quello che non accetterò mai è un qualcosa che solo in Giappone, credo, esista. L'inglobamento è totale, non hai vie d'uscita. Che sia Tokyo o qualunque altra città del Giappone.
E' la globalizzazione bro, o ti adatti ed accetti i suoi pro ed i suoi contro e scendi a patti, oppure torni indietro con le ossa rotte.
Non puoi lottare contro il mondo da solo così come nessun uomo è un'isola, sono dati di fatto non pugnette o frasi di contesto.
Detto questo mi trovi d'accordo sul fatto che la cultura nipponica porta a nascondere la maggior parte delle cose negative che accadono nella loro nazione, lo si fa anche qua per certi versi, ma come percentuale di omertà ce la giochiamo, anzi forse ci battono pure (e prima che i jappom****ia parlino a vanvera dico che sono siciliano, ho visto e vissuto certe realtà, pertanto so di cosa parlo).
Detto ciò è palese che parli però con astio e stizza, sicuramente non hai avuto belle esperienze, ti aspettavi prima di andare lì una realtà diversa, ed avresti in parte la mia comprensione, ma sarebbe sicuramente meglio per te cambiare, sempre se sei nella condizione di poterlo fare, ne gioveresti non poco.
@goonie La mia esperienza a Tokyo non è stata tutta rose e fiori, anzi sul lavoro mi sono trovato malissimo e di quello ho un pessimo ricordo. Tuttavia, non mi sento di voler demonizzare tutto il Giappone solo per questo, dato che nel frattempo mi sono anche fatto degli amici, ho fatto esperienze, mi sono ambientato nel (fortunatamente vivibilissimo) quartiere di Tokyo dove vivevo, ho visitato posti, partecipato a eventi, incontrato gente, ammirato bei luoghi, mi sono divertito e mi sono tolto qualche sfizio.
E' una cultura totalmente diversa e non è facile ambientarsi. Loro vogliono che tu lo faccia. Per inserirti nel mondo del lavoro pretendono che tu superi esami di lingua che a detta di qualsiasi giapponese loro stessi non sanno fare, e pretendono che tu impari mille salamelecchi in keigo senz'anima quando potresti dire le cose con più semplicità e più trasporto. Non è facile, non è bello, ma è così che funziona, non possiamo cambiargli la società noi.
Ci sta che vivendo lì tu assumi determinati loro atteggiamenti, del resto se parli la loro lingua e la incameri sentendola parlare da loro 24 ore su 24 finirai per assorbire anche tu determinate espressioni o modi di fare, questo succederebbe in qualsiasi paese (personalmente mi succede anche solo con i vari dialetti italiani quando mi sposto o frequento a lungo persone di una determinata zona). Non significa che tu debba rinunciare al tuo essere italiano, perché tanto ai loro occhi sempre quello sarai, non potrai mai diventare un "giapponese" al 100% per quanto tu possa avere visti, residenze ecc. Ma (mi è successo) potrebbero pure dirti che "non sei abbastanza italiano" perché non sei casanova, cuoco e guascone stile Girolamo Panzetta ^^'
Sono strani, e sicuramente molte cose della loro cultura possono non farci piacere, ma sono così, non gliele possiamo cambiare noi, se scegli di vivere in Giappone sono tutte cose che devi mettere in conto, e presumo tu lo sappia meglio di me.
Capisco benissimo che tu abbia avuto una brutta esperienza e che magari il mito del Giappone ti sia calato, in parte è successo anche a me, ma il percorso di studi che ho scelto mi ha portato in Giappone e nonostante tutte le sue innumerevoli magagne (che non nego, anzi) continuo ad amarlo e tornerei a viverci se trovassi lì un nuovo lavoro degno di questo nome. Invidio chi c'è l'ha fatta, chi ha messo su famiglia lì ed è felice (o quantomeno così appare, se poi la pensa diversamente non mi è dato sapere), come i vari Tommaso in Giappone, Laura Imai Messina e simili. Io ci ho provato e non è andata, ma non è stato uno shock così grande da farmi passare la voglia di provarci di nuovo, perché al netto di tante cose negative ce ne sono state tante altre positive che hanno compensato, e credo che sia così per la maggior parte degli abitanti di Tokyo, che continuo a considerare una città il cui fascino è proprio dato da questo continuo alternarsi di amore e odio che riesce a darti e a farti provare, perché per una giornata orribile al lavoro che te la fa odiare c'è uno show di wrestling al Korakuen Hall (una cosa che qui in Italia non potresti vedere, per esempio) a ricordarti perché la ami, e così via.
Beh, la penso come te. Ma io sono sempre stato contro la globalizzazione. Sono uno che si adatta eccome ma come detto prima non do retta a certe notizie. Se tu sei siciliano, io sono calabrese, quindi anche io so di cosa parlo, visto dove sono cresciuto e le guerre che ci sono state nella mia città.
Purtroppo alcune cose non li accetterò mai. Le esperienze negative si hanno in ogni luogo. Non parlo per astio e non mi aspettavo nulla di diverso da quello che già sapevo. Sono vent'anni che vado avanti e indietro e da un bel pò che ci vivo, so quello che dico. E non si finisce mai di imparare. INfatti nell'ultimo decennio ho approfondito il lato "nero" del Giappone, perchè nessuno ne parla, perchè di lodi e jappomi...a ne siamo pieni. (parlando di animeclick, anche qui, finalmente, agni tanto si parla dell'altra faccia della medaglia).
Un ultimo esempio. Ho diversi amici a Tokyo. Io ci sono stato parecchie volte (stavo a Musashi Sakai, prima, Mitaka dopo) e tutti i miei amici jap, tutti, 20 anni fa dicevano che la migliore città al mondo era TOkyo. Felicissimi di abitare in quella metropoli. C'è tutto. Non manca niente. E quante opportunità! A livello di eventi culturali poi non ne parliamo. Questo 20 anni fa e per diversi anni sempre ad ascoltare la solita cantilena. Poi qualcosa è cambiato. Non elogiavano più la propria città. Oggi, arrivati ai 40, chi più chi meno, tutti, dico tutti, non la sopportano. Trai le tue conclusioni.
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E poi sta storia dei contagiati, ma basta, in Giappone non fanno tamponi!