Ogni volta che vedo questi annunci ripenso a quell'editore (non farò nomi) che anni fa ad una conferenza disse
"Non porteremo mai yaoi perché in Italia non venderebbero"
Ogni annuncio per me è una doppia soddisfazione, l'annuncio in sé, e lo 'gne gne gne' mentale che rivolgo a quel tizio
Sono sicura di averlo letto in inglese ma sinceramente non me lo ricordo.
Sono sicura di averlo letto in inglese ma sinceramente non me lo ricordo.
Quindi non indimenticabile !!
Sono sicura di averlo letto in inglese ma sinceramente non me lo ricordo.
Quindi non indimenticabile !!
Comunque, difficilmente i volumi unici lo sono. Ci sono eccezioni, ma...
C'è poi da dire che ne ho letto decine in poco tempo. Ad un certo punto tutto si confonde.
Ogni volta che vedo questi annunci ripenso a quell'editore (non farò nomi) che anni fa ad una conferenza disse
"Non porteremo mai yaoi perché in Italia non venderebbero"
Ogni annuncio per me è una doppia soddisfazione, l'annuncio in sé, e lo 'gne gne gne' mentale che rivolgo a quel tizio
Ogni volta che vedo questi annunci ripenso a quell'editore (non farò nomi) che anni fa ad una conferenza disse
"Non porteremo mai yaoi perché in Italia non venderebbero"
Ogni annuncio per me è una doppia soddisfazione, l'annuncio in sé, e lo 'gne gne gne' mentale che rivolgo a quel tizio
Ora però vorrei sapere il nome dell'editore :O
E bada bene, io capisco il clima dell'epoca, capisco cosa vuol dire rischio d'impresa, capisco che è facile ora nel 2020 dare per scontate tante cose... E per carità con gli anni le idee cambiano, ci stà tutto... E di certo non condanno l'intera casa editrice, tanto più che io nel carrello amazon proprio in questo giorni ho Hitorijime my Hero (Star Comics), e pure Il mio dannato rivale (Planet Manga) ... Ma se non fosse stato per il "coraggio" di editori come i Kappa (con tutti i loro immensi difetti), la Magic Press e la JPOP etc. che hanno dimostrato che esiste un pubblico italiano per questi prodotti, interessato e pagante, ancora eravamo bloccati alle risposte di circostanza e alle dichiarazioni di stile, e all'annuncio di shoujo spacciati per yaoi.
E bada bene, io capisco il clima dell'epoca, capisco cosa vuol dire rischio d'impresa, capisco che è facile ora nel 2020 dare per scontate tante cose... E per carità con gli anni le idee cambiano, ci stà tutto... E di certo non condanno l'intera casa editrice, tanto più che io nel carrello amazon proprio in questo giorni ho Hitorijime my Hero (Star Comics), e pure Il mio dannato rivale (Planet Manga) ... Ma se non fosse stato per il "coraggio" di editori come i Kappa (con tutti i loro immensi difetti), la Magic Press e la JPOP etc. che hanno dimostrato che esiste un pubblico italiano per questi prodotti, interessato e pagante, ancora eravamo bloccati alle risposte di circostanza e alle dichiarazioni di stile, e all'annuncio di shoujo spacciati per yaoi.
Anche Flashbook si mollò tra le prime anche se non primissime, e continua per bene ancora oggi. Ed è vero, non si può condannare oggi Star per aver detto nel 2013 che non volevano imboccare la strada dello yaoi e per aver cambiato idea nel 2020. Ci sta, sono passati anni. Non sono stati lungimiranti ma anche arrivandoci in ritardo, per noi un simile cambio di rotta è solo tanto di guadagnato!
Però la stuzzicante novità che poi era Uragiri, me la ricordo benissimo! XD
Mi trovi assolutamente d'accordo sul fatto che i big siano stati (e su alcune cose lo sono ancora) poco coraggiosi e progressisti!
Ogni volta che vedo questi annunci ripenso a quell'editore (non farò nomi) che anni fa ad una conferenza disse
"Non porteremo mai yaoi perché in Italia non venderebbero"
Ogni annuncio per me è una doppia soddisfazione, l'annuncio in sé, e lo 'gne gne gne' mentale che rivolgo a quel tizio
Ora però vorrei sapere il nome dell'editore :O
Guarda si parla di una vita e mezzo fa... non ti saprei neanche ritrovare l'articolo/post dove se ne parlava, né il nome di chi disse quella cosa, comunque era la star comics. Mi sembra fosse il video di una conferenza ma vai a ritrovarlo... La ricordo perché era una frase buttata lì fra tante altre ma mi fece abbastanza indiavolare, da fan storica che da quasi un decennio aspettava di poter spendere soldi nel genere senza dover andare di import (i bei tempi dello shop sull'ysal, le doujinshi pagate decine e decine di euro...)
Storicamente, comunque, non era strano sentire dichiarazioni del genere. Il clima era questo:
La Panini per dire era sempre abbastanza aperta al tema, due milioni di anni fa qua su AC c'era la rubrica "Panini risponde" dove rispondevano alle domande dei fan, e su quelle poche che chiedevano degli yaoi si dimostravano aperti al tema ma comunque non intenzionati a pubblicare niente di esplicito
Ricordo che una volta ci stuzzicarono annunciando non ufficialmente "grandi novità sul delicato tema degli yaoi in Italia" e poi pubblicarono " Uragiri wa Boku no Namae", che è ufficialmente uno shoujo con elementi shonen ai ma decisamente non uno yaoi... E vennero giustamente redarguiti dal pubblico perché era un pò una presa per i fondelli
E da li in poi silenzio stampa fino agli anni più recenti. Quindi aperti nelle risposte, ma nelle intenzioni ti saluto.
I Kappa Boys erano gli unici a pubblicare qualcosa decentemente pre 2010 (fra i vari omicidi editoriali come quello ai danni di viewfinder, pubblicato coi dialoghi modificati per renderlo più porno e appetibile ad un pubblico di uomini gay - o almeno quello che loro pensavano fossero i gusti di quel target, che invece all'epoca si lamentava a gran voce del genere su siti come gay.it e affini)
Poi c'è stata la Magic Press nel.. 2011? Tipo? Che pubblicò il primo volume di Mi vergogno da Morire e ha dato il via successivamente alla prima collana dedicata al Boys Love, ma vabbeh, la MP pubblicava (sola in Italia) anche gli hentai quindi era un passo importantissimo ma non fatto di certo da una delle grandi case editrici.
Goen pubblicò Ze nel...2012? In una edizione soffertissima perché come tutte le cose Goen il problema era trovarla xD Poi hanno avuto i loro problemi, ma comunque non ci hanno più riprovato col genere (se non contiamo junjou e sekaichii anni dopo, che sono spariti dalla faccia del globo)(mi viene da piangere se penso a quanti volumi gli mancano)
Poi c'è stata Renbooks, morta nella culla (non ufficialmente ma... da quanto non fanno qualcosa?)
E poi Ronin Manga che erano di nuovo i kappa boys, anche questa ormai morta e sepolta... Fra l'altro qui su AC c'era stato un bel commento di uno dei loro responsabili in cui spiegava un pò il dietro le quinte di pubblicare materiale gay/yaoi in Italia nei primi anni 2000, il fatto che molte tipografie si rifiutavano addirittura di farti il lavoro etc.
Quoto: "Addirittura, restando più sul generico, ci additavano perché avevamo deciso di sperimentare nel manga generi ‘invendibili’ (!!!) come l’umoristico, lo shojo, lo yaoi, il manga storico e – udite udite – le light novel. Pensate che con il genere yaoi/boys love abbiamo addirittura avuto problemi a stamparli, perché alcuni tipografi rifiutavano categoricamente di mettere le mani su “quella roba”, come li definivano loro. A raccontarlo oggi sembra incredibile, ma per certi versi dieci-quindici anni fa eravamo ancora nel Medioevo." (https://www.animeclick.it/news/34432-animeclickit-intervista-i-kappa-di-ronin-mangakappa-edizioni articolo del 2013)
Invece Star Comics sul tema ha sempre fatto un pò la snob. Per carità non hanno bruciato al rogo nessuno, ma ricordo risposte come questa, domanda 10, quoto:
10- Che ne pensate dei manga hentai? Star Comics ha già pubblicato tempo fa diversi manga erotici. Adesso pensate che non siano adatti alla vostra linea editoriale?
E gli yaoi? Vende più la patata o la carota?
Gianni Greed
Ahhaha non saprei dirlo, in effetti in passato abbiamo pubblicato qualche manga erotico, ma la linea editoriale attuale, mirata principalmente ai giovani, ci obbliga a mantenere un certo stile, con qualche ‘scappatella’, vedi To love ru darkness o M di Katsura. Per il momento, dunque, non torneremo sulla strada dell’hentai, né imboccheremo quella dello Yaoi.
(https://www.animeclick.it/news/35271-langolo-della-posta-ufficiale-star-comics-12042013 anche questo del 2013)
E a onor del vero, dicevano le stesse identiche cose sullo shoujo. "Non portiamo shoujo perché non venderebbero". Grazie al cavolo, quello che portavano era quasi tutta monnezza sconosciuta. Poi si sono messi a pubblicare cose come Akatsuki no Yona, dopo anni che il pubblico gli rompeva le palle, e vista a nuova linea editoriale dove si sono finalmente aperti a generi che non sono lo shonen... insomma tanto male non può essere
Ci hanno messo decenni ma a quanto pare lo "stile" è cambiato
E bada bene, io capisco il clima dell'epoca, capisco cosa vuol dire rischio d'impresa, capisco che è facile ora nel 2020 dare per scontate tante cose... E per carità con gli anni le idee cambiano, ci stà tutto... E di certo non condanno l'intera casa editrice, tanto più che io nel carrello amazon proprio in questo giorni ho Hitorijime my Hero (Star Comics), e pure Il mio dannato rivale (Planet Manga) ... Ma se non fosse stato per il "coraggio" di editori come i Kappa (con tutti i loro immensi difetti), la Magic Press e la JPOP etc. che hanno dimostrato che esiste un pubblico italiano per questi prodotti, interessato e pagante, ancora eravamo bloccati alle risposte di circostanza e alle dichiarazioni di stile, e all'annuncio di shoujo spacciati per yaoi.
E questo pubblico c'era, esisteva, non lo ha creato la Magic Press, non lo hanno creato i Kappa, c'erano community vive e attive in Italia da prima addirittura che prendesse piede il fenomeno del fansub (figuriamoci i simulcast), da prima dei social, gente che andava di import sugli shop online da prima che prendessero piede amazon ed ebay, prima delle carte ricaricabili, ma ogni volta che provavi a chiedere un pò di considerazione ai grossi editori beh... eravamo semplicemente troppo "imbarazzanti" e scomodi per essere presi sul serio (e qui non accuso nessuno nello specifico, di nuovo parlo in generale)
Una spiegazione magistrale e dettagliata: grazie mille! Alcune vicissitudini e dichiarazioni mi erano completamente sconosciute. In ogni caso la cosa "buona" di tutto ciò è che oggi possiamo dare "per scontato" che determinate opere vengano pubblicate (magra consolazione, lo so, ma meglio tardi che mai). Per quanto riguarda la GOEN... NO COMMENT. Mi ritengo fortunato ad avere, attualmente, tutti e 5 i volumi pubblicati di Junjou e i primi 2 di Sekai-Ichi, è davvero ridicolo che un'azienda con tutti quei problemi di pubblicazione si sia accaparrata i diritti di una serie (specialmente Junjou) così longeva...
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dell'autrice mi piacciono molti i disegni.