Una grande perdita. Condoglianze alla famiglia.
Quoto tutto, io sono arrivato dopo quindi non sono stato troppo preso dal fermento di quegli anni ma trovo appunto innegabile l'importanza che questa casa editrice ha avuto (ed ha tuttora) nel panorama del mercato manga in Italia, grazie per l'articolo. Condoglianze alla famiglia.Mi spiace. Non ricordo di averlo visto nelle ultime fiere a cui ho partecipato, ma è stato per anni uno degli appuntamenti fissi del mio giro degli editori. Sempre disponibile a fare quattro chiacchiere sul fumetto, sull'editoria e sui suoi autori.
Se oggi diamo Tezuka quasi per scontato e tutti lo conoscono almeno nella nostra nicchia molto lo dobbiamo a lui e ad Hazard... nel 1995 debuttare con Adolf fu davvero un azzardo (fortunatamente ripagato). E al di fuori di Tezuka, è stato al momento l'unico ad averci portato Shirato in Italia, portò Junji Ito quando ancora nessuno lo conosceva e i due titoli più belli di Matsumoto che ho letto finora (Bar Miraggio e Queen Emeraldas) portano il marchio Hazard.
Una persona a cui il mercato italiano del fumetto giapponese (ma non solo) deve davvero tanto.
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