Guarda la destra americana trova anche il tempo durante il loro congresso più importante di parlare della Hasbro che cambia il nome alla alla loro linea di giocattoli da mrpotatohead a potetohead, non farei proprio affidamento su di loro per sapere su cosa i politici dovrebbero o non dovrebbero concentrarsi.Io non sono un esponente politico e dato che i politici di parte opposta il tempo per commentare lo trovano (o gli stessi politici di sinistra progressista trovano il tempo di commentare altre cose) significa che così impossibile non ècose che non commento è perchè non me ne frega una cippa e viceversa commento qualunque cose alla quale sono minimamente interessato, soprattutto nel caso di polemiche
Quindi un politico DEVE parlare di una cosa che interessa a te se no è complice, ma se te non parli di tutte le notizie che succedono nel mondo tutto a posto non succede niente perchè non te ne frega una cippa.
Sei tu che hai detto "Chi non si ribella è complice" non io, per me le persone possono non pensare ad un'argomento e non esprimere la propria opinione, ma non per te no quindi sono interessatissimo: sei complice dei campi di concentramento cinesi? Sei complice dei femminicidi? Sei complice dei Me too?
Io mi considero complice di tutte le cose di cui non parlo, perchè non faccio nulla per cambiarle.
Ma dato che non me ne frega una cippa allora non mi turba l'esserne complice.
Non mi sembra un concetto difficile da capire, non pretendo parlino di tutto ciò che mi interessa ma se non ne parlano (e non intendo singolarmente ma anche solo come gruppo) assumo vada loro bene così e posso criticare questo fatto.
PS Cosa ne sai tu che non parlo della situazione degli Uiguri, del tema del femminicidio o del tema del me Too? O anche della situazione in Myanmar, Siria, Libia? Della politica estera USA e del tema dei test di ingresso all'università? Mi segui forse su ogni social? E se si come fai a sapere il mio vero nome? O pretendi forse io parli di politica cinese su un sito di anime e manga?
PPS Fidati quando ti dico che commento tutto e solo quello a cui sono interessato]
Io mi considero complice di tutte le cose di cui non parlo, perchè non faccio nulla per cambiarle.
Ma dato che non me ne frega una cippa allora non mi turba l'esserne complice.
Non mi sembra un concetto difficile da capire, non pretendo parlino di tutto ciò che mi interessa ma se non ne parlano (e non intendo singolarmente ma anche solo come gruppo) assumo vada loro bene così e posso criticare questo fatto.
PS Cosa ne sai tu che non parlo della situazione degli Uiguri, del tema del femminicidio o del tema del me Too? O anche della situazione in Myanmar, Siria, Libia? Della politica estera USA e del tema dei test di ingresso all'università? Mi segui forse su ogni social? E se si come fai a sapere il mio vero nome? O pretendi forse io parli di politica cinese su un sito di anime e manga?
PPS Fidati quando ti dico che commento tutto e solo quello a cui sono interessato]
Dicasi mitomania, la tua.
Recentemente un libro di poesie americano (scritto da una poetessa americana nera) è finito sotto i riflettori perché la casa editrice ha rifiutato il traduttore europeo inizialmente scelto (uomo e bianco).
Successivamente anche la traduttrice scelta come alternativa è stata attaccata sui social tanto che ha rinunciato solo perché bianca.
Nota bene l'uomo inizialmente scelto è catalano quindi di un etnia a lungo repressa.
Se non vedete anche voi l'assurdo non saprei più come spiegarlo.
L'idea di raggiungere la parità tra uomini e donne, tra neri e bianchi ecc... Non dovrebbe essere quella di discriminare con gli stessi principi che si usavano prima solo al contrario ma piuttosto quella di smettere di discriminare.
Allo stesso modo vanno presi i vari scherzi più o meno razzisti /sessisti come semplici scherzi senza più malizia a cui se ne possono aggiungere altri senza aver paura di osare.
Il modo in cui si sta cercando di porre rimedio ai problemi di "ieri" è semplicemente infantile e altrettanto razzista.
Io voglio una società che dia le stesse opportunità a tutti non voglio una società che mi tratti meglio o peggio a seconda del periodo. Allo stesso modo in cui sostengo che si debba fare di più per dare più opportunità alle donne sul luogo di lavoro, non penso che si debba escludere a priori un uomo capace.
Stesso discorso per l'etnia.
Bisogna trattare tutti come esseri umani. Senza fare distinzioni.
Sapevo solo della scrittrice, non sapevo che prima era stato chiamato un'altro scrittore!
@ALUCARD80 Condivido totalmente quello che pensi. Si valuta caso per caso, motivo per cui io posso benissimo essere contro la censura retroattiva in un prodotto del passato ma ascoltare perlomeno che hanno da dire i neri sulla scelta di mettere loro a doppiare i personaggi della loro etnia prima di farmi un'idea mia, dato che sono loro al centro della questione. Se è una cavolata, vorrei fossero loro a dirmelo con le dovute argomentazioni dato che vivono l'essere neri in prima persona, altrimenti io italiana e bianca sinceramente non so quanto capirei di qualcosa oltreoceano e generatosi in una società radicalmente diversa dalla nostra (e postilla, non so quanto capirei ≠ non potrò MAI capire nei secoli dei secoli). Poi mi farò il mio giudizio. Ma il "politically correct" odierno viene usato da via col vento ai doppiatori neri a lola bunny alla puzzola come se fossero casi tutti uguali. Il primo è intervenire su un prodotto concluso del passato, cosa che un remake non fa. La censura toglie, il remake accosta una versione diversa all'originale, che però resta là integro per chi voglia vederselo e apprezzarlo. I doppiatori neri possono sembrare razzismo o ghettizzazione nei loro ruoli, ma vorrei sapere se prima intanto c'erano nell'industria del doppiaggio o meno. Se c'erano, ghettizzarli è grave e condannerei l'azione. Se non c'erano, dovremmo farci due domande e forse per quanto forzato può essere un primo passo per includerli in quell'industria e quindi potrei essere favorevole all'azione. In tutti questi casi, nelle discussioni si è tirato in ballo il politically correct; e lo capisco, chi è in malafede vuole che resti ambiguo come termine, così lo può appioppare a qualsiasi cosa non gli vada giù.
Sapevo solo della scrittrice, non sapevo che prima era stato chiamato un'altro scrittore!
l'ho sentito al tg. e la dichiarazione che ha fatto sul fatto che fosse catalano (appunto discriminato per lungo periodo) mi ha fatto riflettere sull'assurdità del periodo attuale in cui chi combatte contro le discriminazioni senza farlo con testa finisce per discriminare.
Ritrovarsi in un mondo che richiede che i neri interpretino i neri, le donne interpretino le donne, le donne nere interpretino le donne nere, i catalani interpretino i catalani ecc... non mi sembra molto meglio di un mondo dove tutto viene interpretato da maschi bianchi...
Penso che sia necessario finirla con le discriminazioni in tutti i sensi, tutti possono interpretare tutti (in base a semplice meritocrazia, chi è più bravo/a ottiene il posto e fa il suo lavoro) e le battute, anche se leggermente offensive, non vanno prese seriamente (quindi niente censura).
Demonizzare tutto e restringere la visione a tal punto da discriminare per sesso e colore della pelle in modo simile a come si faceva prima è una ricetta che porterà alla sopravvivenza del razzismo e del sessismo che è esattamente il contrario dell'obbiettivo che si dovrebbe perseguire.
Ricordo anche come negli anni 90 dicevano che Kenshiro incitava i giovani a lanciare pietre dal cavalcavia (evento mai avvenuto nel manga); allora ogni cartone in cui viene fatto esplodere un candelotto di dinamite in faccia ad un personaggio sarebbe un incitamento all'omicidio.
O Dei, questa me l'ero persa al tempo. Ma che senso ha se non è mai accaduto nel manga? XDRicordo anche come negli anni 90 dicevano che Kenshiro incitava i giovani a lanciare pietre dal cavalcavia (evento mai avvenuto nel manga); allora ogni cartone in cui viene fatto esplodere un candelotto di dinamite in faccia ad un personaggio sarebbe un incitamento all'omicidio.
Ricordo anche come negli anni 90 dicevano che Kenshiro incitava i giovani a lanciare pietre dal cavalcavia (evento mai avvenuto nel manga); allora ogni cartone in cui viene fatto esplodere un candelotto di dinamite in faccia ad un personaggio sarebbe un incitamento all'omicidio.
Si disse (notizia non so quanto fondata) che tra le letture di quei giovani ci fosse proprio Ken il Guerriero. Da qui la tesi di stampo werthamiano della "seduzione degli innocenti".O Dei, questa me l'ero persa al tempo. Ma che senso ha se non è mai accaduto nel manga? XD
O Dei, questa me l'ero persa al tempo. Ma che senso ha se non è mai accaduto nel manga? XDRicordo anche come negli anni 90 dicevano che Kenshiro incitava i giovani a lanciare pietre dal cavalcavia (evento mai avvenuto nel manga); allora ogni cartone in cui viene fatto esplodere un candelotto di dinamite in faccia ad un personaggio sarebbe un incitamento all'omicidio.
Posso solo immaginare che i media avevano bisogno di un capro espiatorio, e quale meglio dei cartoni? Corrompono i giovini e li trasformano in adulti viulenti!
Beh tecnicamente nell'anime c'erano cavalcavia, e Ken ogni tanto lanciava massi giganti (ma non dai suddetti cavalcavia), quindi alcuni geni hanno fatto 2+2=...5!
Sono esempi di cattiveria pura, esiste anche quella e un bambino la riconosce, ed è giusto che sappia riconoscerla per poterla evitare nella vita reale.
Ma davvero qualcuno vede cattiveria o crudeltà, o strani messaggi pericolosi in personaggi che sono perlopiù buffi e comici?
Qui il problema è dei censori, non di chi guarda queste opere per quello che sono.
@ALUCARD80 Condivido totalmente quello che pensi. Si valuta caso per caso, motivo per cui io posso benissimo essere contro la censura retroattiva in un prodotto del passato ma ascoltare perlomeno che hanno da dire i neri sulla scelta di mettere loro a doppiare i personaggi della loro etnia prima di farmi un'idea mia, dato che sono loro al centro della questione. Se è una cavolata, vorrei fossero loro a dirmelo con le dovute argomentazioni dato che vivono l'essere neri in prima persona, altrimenti io italiana e bianca sinceramente non so quanto capirei di qualcosa oltreoceano e generatosi in una società radicalmente diversa dalla nostra (e postilla, non so quanto capirei ≠ non potrò MAI capire nei secoli dei secoli). Poi mi farò il mio giudizio. Ma il "politically correct" odierno viene usato da via col vento ai doppiatori neri a lola bunny alla puzzola come se fossero casi tutti uguali. Il primo è intervenire su un prodotto concluso del passato, cosa che un remake non fa. La censura toglie, il remake accosta una versione diversa all'originale, che però resta là integro per chi voglia vederselo e apprezzarlo. I doppiatori neri possono sembrare razzismo o ghettizzazione nei loro ruoli, ma vorrei sapere se prima intanto c'erano nell'industria del doppiaggio o meno. Se c'erano, ghettizzarli è grave e condannerei l'azione. Se non c'erano, dovremmo farci due domande e forse per quanto forzato può essere un primo passo per includerli in quell'industria e quindi potrei essere favorevole all'azione. In tutti questi casi, nelle discussioni si è tirato in ballo il politically correct; e lo capisco, chi è in malafede vuole che resti ambiguo come termine, così lo può appioppare a qualsiasi cosa non gli vada giù.
Il politically correct è un incubo. Ormai si vive nel costante terrore di deliranti accuse mosse da giornalisti e/o opinionisti svitati. L'unica soluzione sarebbe ignorarli e andare avanti con la propria visione, ma sono troppo spaventati per farlo. Questo film nasce male, nel tentativo di non "offendere" nessuno finirà per non avere neanche un'anima.
La puzzola non mi ha mai fatto particolarmente ridere per via della ripetitività, ma non l'ho mai trovata fastidiosa e sinceramente non ho l'ho mai accostata allo stupro. E' un personaggio estremizzato come tanti altri.
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Stavo pensando esattamente a questa scena mentre leggevo, grazie!
E concordo con chi ha detto che, con tutti questi paletti, sarebbe quasi meglio non fare un sequel.