Non capisco nulla di questo discorso. Sia lo Stato che la nazione stanno per scomparire economicamente, socialmente e culturalmente... e qui c'è che si lamenta del fatto che in Italia si comprano meno fumetti italiani che giapponesi? Facciamo splendere il nostro orgoglio nazionale in queste scemenze? Mentre cinesi, americani e chi più ne ha più ne metta compra tutto il resto?
Va bene, e sia, ma la risposta è alquanto semplice se davvero vogliamo averne una; l'offerta sul mercato fumettistico da parte degli autori italiani è scarsa. Mi dispiace, ma io non compro nulla, neppure se è un fumetto "soltanto perché è italiano". Iniziassero a investire sugli autori validi, su più autori soprattutto. Facessero come fanno in Giappone, dove ce ne è per tutti i gusti, e allora il mercato sarà più attivo. Ma, se neppure le aziende stesse ci credono, il consumatore lo farà anche meno. E non basta la dicitura "Made in Italy" per vendere.
Non capisco nulla di questo discorso. Sia lo Stato che la nazione stanno per scomparire economicamente, socialmente e culturalmente... e qui c'è che si lamenta del fatto che in Italia si comprano meno fumetti italiani che giapponesi? Facciamo splendere il nostro orgoglio nazionale in queste scemenze? Mentre cinesi, americani e chi più ne ha più ne metta compra tutto il resto?
Va bene, e sia, ma la risposta è alquanto semplice se davvero vogliamo averne una; l'offerta sul mercato fumettistico da parte degli autori italiani è scarsa. Mi dispiace, ma io non compro nulla, neppure se è un fumetto "soltanto perché è italiano". Iniziassero a investire sugli autori validi, su più autori soprattutto. Facessero come fanno in Giappone, dove ce ne è per tutti i gusti, e allora il mercato sarà più attivo. Ma, se neppure le aziende stesse ci credono, il consumatore lo farà anche meno. E non basta la dicitura "Made in Italy" per vendere.
Chi ve lo ha detto chi che in Italia si comprano più manga che italiani? Bao e Bonelli hanno fatto il loro anno record durante la prima fase della pandemia, Bonelli è da sempre la leader nel settore in Italia (non considerando magari Panini che una grossa fetta di fumetti li importa dall'estero, ma comunque sia se non è primo è secondo). E di certo la Disney non sta soffrendo la fame, non ho i dati ma ne sono più che sicuro.
Tutti sti discorsi sull'italico protezionismo quando per decenni i manga sono stati la quarta scelta a discapito più che degli italiani dei fumetti americani. Godetevi le cose senza creare problemi inutili e anche abbastanza ridicoli.
Quindi chi non apprezza il tuo pensiero e i tuoi gusti non ha i mezzi per apprezzarli...
Direi Galvan che al solito meglio non mettersi a discutere con te perchè tanto sempre questi sono i tuoi presupposti
Buona vita in Giappone...
magari e' semplicemente che tu non hai i mezzi per apprezzare fumetti che non siano manga
magari e' semplicemente che tu non hai i mezzi per apprezzare fumetti che non siano manga
Detta cosi' sembra che chi non apprezza il fumetto italiana sia un minus habens. Anche messa in forma di dubbio e' offensiva. Comunque come detto in precedenza anche i fumetti italiani hanno beneficiato dalla pandemia, quindi dovremmo essere tutti contenti, no?
Siccome in passato molti lettori di fumetti non manga perculavano i lettori dei manga ora non vorrei che iniziasse il contrario. E che da vittime si passasse a fare i carnefici.
Chi ve lo ha detto chi che in Italia si comprano più manga che italiani? Bao e Bonelli hanno fatto il loro anno record durante la prima fase della pandemia, Bonelli è da sempre la leader nel settore in Italia (non considerando magari Panini che una grossa fetta di fumetti li importa dall'estero, ma comunque sia se non è primo è secondo). E di certo la Disney non sta soffrendo la fame, non ho i dati ma ne sono più che sicuro.
Tutti sti discorsi sull'italico protezionismo quando per decenni i manga sono stati la quarta scelta a discapito più che degli italiani dei fumetti americani. Godetevi le cose senza creare problemi inutili e anche abbastanza ridicoli.
Quello che ha fregato il mercato italiano è la morte delle riviste negli anni 90', riviste di tutti i tipi e tutti i gusti, dove si sperimentava, si scoprivano nuovi autori e si portavano avanti a puntate progetti seriali. A differenza del Giappone che tale mezzo non lo ha mai fatto venir meno, noi invece lo abbiamo fatto e ne paghiamo le conseguenze negative.
Quello che ha fregato il mercato italiano è la morte delle riviste negli anni 90', riviste di tutti i tipi e tutti i gusti, dove si sperimentava, si scoprivano nuovi autori e si portavano avanti a puntate progetti seriali. A differenza del Giappone che tale mezzo non lo ha mai fatto venir meno, noi invece lo abbiamo fatto e ne paghiamo le conseguenze negative.
A me piacevano le riviste tipo Kappa Magazine, c'erano un sacco di informazioni interessanti, ma poi con l'avvento di internet sono diventate sempre meno fondamentali per reperire informazioni, che fossero novità o approfondimenti di vario tipo di autori e le loro opere.
A me piacevano le riviste tipo Kappa Magazine, c'erano un sacco di informazioni interessanti, ma poi con l'avvento di internet sono diventate sempre meno fondamentali per reperire informazioni, che fossero novità o approfondimenti di vario tipo di autori e le loro opere.
Quello che ha fregato il mercato italiano è la morte delle riviste negli anni 90', riviste di tutti i tipi e tutti i gusti, dove si sperimentava, si scoprivano nuovi autori e si portavano avanti a puntate progetti seriali. A differenza del Giappone che tale mezzo non lo ha mai fatto venir meno, noi invece lo abbiamo fatto e ne paghiamo le conseguenze negative.
A me piacevano le riviste tipo Kappa Magazine, c'erano un sacco di informazioni interessanti, ma poi con l'avvento di internet sono diventate sempre meno fondamentali per reperire informazioni, che fossero novità o approfondimenti di vario tipo di autori e le loro opere.
Con riviste intendevo le riviste di fumetti come ci sono in Giappone tipo Shonen Jump ad esempio, solo che da noi erano i vari Linus, Corto Maltese, Alter, Frigidaire etc...
Siete entrati recentemente in qualche grosso negozio Mondadori o Feltrinelli?
Mi hai fatto venire in mente una volta che ero su un treno stipato che mi leggevo un manga in beata tranquillità, e quando il ragazzo seduto davanti a me ha notato che si trattava di un manga mi ha rivolto la parola chiedendomi un parere, dicendo che era interessato anche a lui a leggerlo ecc. Altro che prese in giro, per fortuna tra i giovani c'è tutt'altra mentalità.Quello che vogliamo tutti è la libertà di leggere un manga in pace, che sia in treno o dove vogliamo, senza venire etichettati come "strani", vogliamo magari poter persino consigliare ai nostri amici la lettura di un qualcosa senza paura, condividere opinioni, pareri... ora lentamente stanno riconoscendo un qualcosa che per noi è sempre stato normale: un manga è come un libro, un manga è arte... e spero tanto che questo sogno continui.
Io, invece, molto banalmente mi chiedo se e in che misura l'attuale boom dei manga in Italia sta causando la crisi (sicuramente in termini di vendite) del fumetto italiano, Disney e Bonelli soprattutto. A me pare che gli italiani siano fin troppo permeabili a storie "altrui" quando invece i giapponesi sono completamente "autarchici". Abbiamo provato a portare Zerocalcare ed e' stato un fallimento. Quest'anno ci proviamo con PK e MMMM...avranno maggiore fortuna? Me lo auguro ma ho paura di no. E intanto assistiamo "compiaciuti" al boom dei manga in Italia...mah...
Galvan siamo un sito che parla di manga e anime e fatto di fan e lettori di manga in Italia, francamente la tua critica fa un po' sorridere. Se non festeggiamo qui un risultato del genere dove dovremmo farlo?
...detto che i fumetti di Zerocalcare e soci in Italia (dove vedo non hai ben presente la situazione) sono pompati a dismisura dal Mondo intellettuale e spacciati come qualcosa di "alto" perchè sono graphic novel....
tra l'altro ho cercato anche di farmi un'idea dei numeri di vendita visto che in Italia non sono pubblici.. Cioè: Il corriere della sera fornisce, fatto 100% il libro più venduto della settimana, la proporzione di vendita a scalare di tutti quelli successivi, quindi basterebbe fare una proporzione se si conoscesse il dato di vendita di almeno uno dei titoli in classifica. Bene, questa cosa la ritrovo nella sezione Cultura online de Il Giornale che ahimè non è un quotidiano che ammiro però solo quello dà dei dati in termini assoluti. Non è precisissimo perchè a volte mi trovo dei dati confliggenti con il corriere, però magari può dare un'idea dell'ordine di grandezza delle vendite.
Qualcuno altrimenti ha delle fonti più certe/affidabili sui dati di vendita? anche dei libri per fare il calcolo della proporzione con il corriere della sera. grazie ciao!
Che il popolo italiano sia esterofilo di natura non lo scopriamo di certo con i manga, è un qualcosa di vecchio da decenni, che origina sin dalla seconda guerra mondiale. Se la Francia ha fatto delle leggi a tutela della lingua e per preservare il prodotto culturale autoctono, l'Italia non ha mai sentito la necessità di farlo, questo non denota ovviamente una maggior apertura mentale del popolo italiano, quanto semmai una scarsa identità culturale nazionale.
Se voglio cercare dalla Bonelli un qualcosa ambientato in Italia non lo trovo affatto se non talvolta in Julia che fa un salto in Italia ma lasciamo perdere le storie, mentre invece trovo dei manga ambientati in Italia anche a livello storico, per non parlare dei fumetti francesi alcuni di ambientazione italiana.
Perchè devo rivolgermi all'estero per trovare un qualcosa di mainstream seriale ambientato nel mio paese e la principale casa editrice nostrana di fumetti non lo fa?
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Se voglio cercare dalla Bonelli un qualcosa ambientato in Italia non lo trovo affatto se non talvolta in Julia che fa un salto in Italia ma lasciamo perdere le storie, mentre invece trovo dei manga ambientati in Italia anche a livello storico, per non parlare dei fumetti francesi alcuni di ambientazione italiana.
Perchè devo rivolgermi all'estero per trovare un qualcosa di mainstream seriale ambientato nel mio paese e la principale casa editrice nostrana di fumetti non lo fa?