Non c'è bisogno di essere semiologi o antropologi per trovare un minimo di tematiche in cose come Nadia o Evangelion.
Basta cercare. O volerle cercare.
Articolo riportato male da un fonte anch'essa tradotta male.
E' palese che ciò che vuole dire Mamoru Oshii è che in alcune produzioni dei registi che ha menzionato il tema principale non sia una tematica o le tematiche trattate, o perlomeno lo è, ma la sua critica sta nel fatto che un regista non dovrebbe riversare le sue esperienze personali, il suo vissuto, nell'opera che si appresta a produrre.
Sottolineo inoltre che non è la prima volta che fa delle dichiarazioni del genere, le ha già fatte in passato.
E' una sua visione, condivisibile o meno, ma di certo non è ciò che l'articolo originale dice, evidenziando la pochezza e la supponenza con cui è stato scritto.
Detto ciò la pletora di commenti qualunquisti alla news (anche di chi si professa appassionato del medium, che approfitta di queste uscite per corroborare le sue opinioni di pancia più che di sostanza) dimostrano qualora ve ne fosse ancora di bisogno che invece di approfondire ed informarsi meglio, si preferisce fermarsi al titolo ed indignarsi, come consuetudine ormai divenuta.
Quindi "è palese" perchè lo hai letto in lingua originale dall'intervista originale?
Perchè mi sembri solo un po' saccente, vuoi smentire noi qualunquisti?
sostiene che semplicemente Anno ha fatto quelle produzioni non per comunicare qualcosa al pubblico ma per fare un prodotto di cui lui stesso è fan [...] Il che non vuol dire che Evangelion o Nadia non comunichino niente, ma che il processo creativo è diverso.
Oshii semplicemente ci dice che lui fa anime per dire qualcosa mentre ormai tutti i registi più moderni no, lo fanno perché è il loro lavoro e la loro passione, e finiscono quindi per parlare di loro stessi.
E la differenza è tutta lì, Evangelion parla di com'è Anno, Patlabor 2 parla delle idee di Oshii, l'intento dietro le due opere non potrebbe essere più differente.
Lo stesso Toriyama definì Dragon Ball un prodotto vuoto... lo stesso si può dire di Evangelion? Ni, tratta dell'io quindi di qualcosa parla... ma l'io è soggettivo e dunque ne può parlare chiunque senza però portare ad una crescita del/gli interlucutore/i.
Invece una tematica forte è molto importante, una visione del mondo, uno spunto sull'esistenza dell'uomo.
Lo dicono alcuni degli stessi fan di Anno che tutti sti Evangelion stanno nascendo dalla volontà del regista di fare soldi.
Articolo riportato male da un fonte anch'essa tradotta male.
E' palese che ciò che vuole dire Mamoru Oshii è che in alcune produzioni dei registi che ha menzionato il tema principale non sia una tematica o le tematiche trattate, o perlomeno lo è, ma la sua critica sta nel fatto che un regista non dovrebbe riversare le sue esperienze personali, il suo vissuto, nell'opera che si appresta a produrre.
Sottolineo inoltre che non è la prima volta che fa delle dichiarazioni del genere, le ha già fatte in passato.
E' una sua visione, condivisibile o meno, ma di certo non è ciò che l'articolo originale dice, evidenziando la pochezza e la supponenza con cui è stato scritto.
Detto ciò la pletora di commenti qualunquisti alla news (anche di chi si professa appassionato del medium, che approfitta di queste uscite per corroborare le sue opinioni di pancia più che di sostanza) dimostrano qualora ve ne fosse ancora di bisogno che invece di approfondire ed informarsi meglio, si preferisce fermarsi al titolo ed indignarsi, come consuetudine ormai divenuta.
Che il regista di Ghost in the Shell non colga un tema simile mi suona alquanto strano.
Punto di vista interessante, attendo la replica dell'esimio collega
Beh dai ognuno ha la sua visione delle cose, Per Oshii fare un film non è solo business e ci deve essere un reale motivo e messaggio, Ad altri magari interessa solo fare soldi senza avere chissà quale tematica principale. E qui dico "why not both?" mi piace che ci sia una diversità di questo tipo nel mondo del cinema, un giorno voglio vedere qualcosa d'impegnato guardo Oshii, una sera magari non c'ho voglia e mi guardo un film di Anno. Viva le diversità del mondo cinematografico
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