E c'è ancora qualcuno che afferma che la Cina non è una dittatura comunista! Persino la reunion di Friends è stata visionata e censurata.
E c'è ancora qualcuno che afferma che la Cina non è una dittatura comunista! Persino la reunion di Friends è stata visionata e censurata.
Cina e' senza dubbio una dittatura, ma definirla comuinista mi sembra un ossimoro, visto che e' il paradiso dell capitalismo piu sfrenato con i diritti dei lavoratrtori ridotti a lumicino
E c'è ancora qualcuno che afferma che la Cina non è una dittatura comunista! Persino la reunion di Friends è stata visionata e censurata.
Cina e' senza dubbio una dittatura, ma definirla comuinista mi sembra un ossimoro, visto che e' il paradiso dell capitalismo piu sfrenato con i diritti dei lavoratrtori ridotti a lumicino
Come si chiama il partito al governo?
PCC = PARTITO COMUNISTA CINESE
E c'è ancora qualcuno che afferma che la Cina non è una dittatura comunista! Persino la reunion di Friends è stata visionata e censurata.
Cina e' senza dubbio una dittatura, ma definirla comuinista mi sembra un ossimoro, visto che e' il paradiso dell capitalismo piu sfrenato con i diritti dei lavoratrtori ridotti a lumicino
adesso ci sono sempre più casi nei quali dobbiamo consegnare tutti gli episodi insieme, ed il motivo principale è perché il nostro materiale deve essere prima revisionato per la programmazione in Cina.
adesso ci sono sempre più casi nei quali dobbiamo consegnare tutti gli episodi insieme, ed il motivo principale è perché il nostro materiale deve essere prima revisionato per la programmazione in Cina.
Io non capisco perché i Giapponesi accettano una cosa simile.
Si fanno revisionare i loro prodotti dai Cinesi 🤔
Capisco che il denaro fa gola, ma è una situazione che svilisce il lavoro fatto in Giappone 😶
Lacrime di coccodrillo.
È colpa della Cina o di chi sta al loro gioco e fa tutto quello che vogliono pur di fare soldi?
Da questo punto di vista è quasi meglio quando le cose venivano censurate e riadattate dal paese importatore, come succede(va) da noi. E quest'ultima frase è una considerazione amara.
, o chi invece non è mai soddisfatto dei guadagni (Hollywood) e vorrebbe sempre di più...
, o chi invece non è mai soddisfatto dei guadagni (Hollywood) e vorrebbe sempre di più...
Guarda che non si tratta di " volere di più " ma da una semplice regola economica ( roba del primo anno eh di università eh) se un mercato in crescita che non viene sfruttato andrà a qualcun altro che giocoforza verrà poi a toccare te, forte dei suoi numeri ( e qui si parla di un pubblico di un miliardo di persone, più di Europa e Stati Uniti messi insieme ).
, o chi invece non è mai soddisfatto dei guadagni (Hollywood) e vorrebbe sempre di più...
Guarda che non si tratta di " volere di più " ma da una semplice regola economica ( roba del primo anno eh di università eh) se un mercato in crescita che non viene sfruttato andrà a qualcun altro che giocoforza verrà poi a toccare te, forte dei suoi numeri ( e qui si parla di un pubblico di un miliardo di persone, più di Europa e Stati Uniti messi insieme ).
Quando si parla di rapporti fra Nato e Cina, l'economia non è la cosa che conta di più. Non sono gli economisti a criticare NBA, disney e facebook. Due imperi non si rapportano fra loro in modo economicistico.
, o chi invece non è mai soddisfatto dei guadagni (Hollywood) e vorrebbe sempre di più...
Guarda che non si tratta di " volere di più " ma da una semplice regola economica ( roba del primo anno eh di università eh) se un mercato in crescita che non viene sfruttato andrà a qualcun altro che giocoforza verrà poi a toccare te, forte dei suoi numeri ( e qui si parla di un pubblico di un miliardo di persone, più di Europa e Stati Uniti messi insieme ).
Quando si parla di rapporti fra Nato e Cina, l'economia non è la cosa che conta di più. Non sono gli economisti a criticare NBA, disney e facebook. Due imperi non si rapportano fra loro in modo economicistico.
Queste uscite ed il " eh ma per salvare le olimpiadi i soldi si trovano invece per salvare vite no " confermano ancora di più come una base di economia generale sia indispensabile nelle scuole.
E c'è ancora qualcuno che afferma che la Cina non è una dittatura comunista! Persino la reunion di Friends è stata visionata e censurata.
Vendere il prodotto all'estero permette di avere maggiori entrate, i cinesi sono circa un 1,4 miliardi mentre i giapponesi sono solo circa 126 milioni. Tutti sono interessati ad un mercato del genere e sono disposti a scendere a compromessi. Alla fine chi è del settore conosce le caratteristiche e quali problematiche hanno i singoli mercati e se vuoi venderci bisogna adattarsi. I giapponesi sono troppo nazionalisti ancora, molti non si rendono conto che non si può più pensare come se fossero nella prima metà del novecento... Non si possono perdere mercati perché il prodotto si deve finire il giorno prima della messa in onda, questa è una loro brutta abitudine che farebbero meglio a togliersi. Anche il fatto che le serie devono avere un multiplo di circa 12 puntate è una loro rigidità abbastanza inutile: ci sono serie che per arrivarci devono allungarsi inutilmente mentre altre, che avrebbero bisogno di qualche puntata in più, risultato affrettate. Non ha senso perdere qualità per queste cose. Poi producono un numero spropositato di opere: onestamente potrebbero produrne la metà aumentando nel frattempo la qualità di quelle che realizzano permettendo così di non intaccare gli incassi perché le potrebbero vendere al doppio.
E c'è ancora qualcuno che afferma che la Cina non è una dittatura comunista! Persino la reunion di Friends è stata visionata e censurata.
ma c'è qualcuno che l'ha guardata realmente quella reunion ?
poi ovvio che adesso tutte le trasmissioni generiche vengono visionate e censurate anche qui da noi perchè se ti esce una battuta o simile contro il politicaly correct lo sponsor di turno ti taglia i fondi
"Quando vorrò punire una provincia la farò governare da un filosofo"
cit. Federico II di Svevia
È una questione di profitto assecondare così la Cina? Sì
È una scelta corretta? Sì a meno che vengano fatte scelte che impatteranno i volumi di vendita e potenzialmente anche i ricavi connessi.
Il “venire a patti” con le richieste del mercato è cosa normale di tutti i settori...
E c'è ancora qualcuno che afferma che la Cina non è una dittatura comunista! Persino la reunion di Friends è stata visionata e censurata.
ma c'è qualcuno che l'ha guardata realmente quella reunion ?
poi ovvio che adesso tutte le trasmissioni generiche vengono visionate e censurate anche qui da noi perchè se ti esce una battuta o simile contro il politicaly correct lo sponsor di turno ti taglia i fondi
Ni, non siamo ancora ai livelli della Cina ma l'andazzo è quello. In TV la censura c'è eccome!
Il problema nasce quando un mercato diventa così importante da permettere di ignorare gli altri e quindi andare a plasmare un prodotto secondo parametri e criteri estranei sia ad autore che ad altri potenziali spettatori.
No, è una cavolata bella e buona...mi ricorda quando anni fa in un film di guerra hanno cambiato la nazionalità degli invasori da cinesi a nord-coreani, nella speranza di riuscire a vendere il film anche a n Cina...purtroppo per loro non ho è andata bene, ma i cambiamenti sono rimasto nella versione internazionale, rendendo il film alquanto implausibile perché anche solo immaginare nordcoreani che invadono (con successo) gli USA non è finzione, è proprio fantascienza!!
ed il fatto che tu ne sia cosi convinta, dimostra che è una causa persa
Una perfetta dimostrazione per assurdo!
Un pò come in Ghost of Tsushima che fa passare i mongoli come gli invasori cattivi quando di fatto è avvenuto il contrario? Eppure mi pare che sia un gioco che sia piaciuto a molti.
I giapponesi sono troppo nazionalisti ancora, molti non si rendono conto che non si può più pensare come se fossero nella prima metà del novecento... Non si possono perdere mercati perché il prodotto si deve finire il giorno prima della messa in onda, questa è una loro brutta abitudine che farebbero meglio a togliersi. Anche il fatto che le serie devono avere un multiplo di circa 12 puntate è una loro rigidità abbastanza inutile: ci sono serie che per arrivarci devono allungarsi inutilmente mentre altre, che avrebbero bisogno di qualche puntata in più, risultato affrettate. Non ha senso perdere qualità per queste cose. Poi producono un numero spropositato di opere: onestamente potrebbero produrne la metà aumentando nel frattempo la qualità di quelle che realizzano permettendo così di non intaccare gli incassi perché le potrebbero vendere al doppio.
No, è una cavolata bella e buona...mi ricorda quando anni fa in un film di guerra hanno cambiato la nazionalità degli invasori da cinesi a nord-coreani, nella speranza di riuscire a vendere il film anche a n Cina...purtroppo per loro non ho è andata bene, ma i cambiamenti sono rimasto nella versione internazionale, rendendo il film alquanto implausibile perché anche solo immaginare nordcoreani che invadono (con successo) gli USA non è finzione, è proprio fantascienza!!
Idem per altre produzioni, se significa che la versione internazionale di quel prodotto sarà uguale alla versione cinese.
Un pò come in Ghost of Tsushima che fa passare i mongoli come gli invasori cattivi quando di fatto è avvenuto il contrario? Eppure mi pare che sia un gioco che sia piaciuto a molti.
Le puntate di una serie sono 12/13 o generalmente un suo multiplo (ci sono anche serie da 23 o 24 puntate) per ragioni di palinsesto visto che è suddiviso a trimestri e 12 puntate coprono all'incirca tutto il trimestre. Stessa cosa per le serie americane ad esempio quelle prodotte da cbs (ncis,blue bloods ecc..) hanno sempre tra le 20 e 24 puntate a stagione solo in rari casi (che possono essere per bassi ascolti o problemi di budget) ne hanno di meno. Per le serie destinate allo streaming invece sembra non esserci problema sul numero degli episodi.
E vai di luoghi comuni e stereotipi, ovviamente sbagliati, visto che quello di cui ti lamenti si spiega con altre motivazioni tipo quella dei 12 episodi. Ma quelle più... ridicola è quella del diminuire la quantità per aumentare la qualità. Ovviamente gli studi di animazione lavorano con un budget, ed ovviamente guadagnano in base al numero di ciò che vendono, visto che il prezzo per l'utente finale è sempre lo stesso, sia che si parli di biglietti di cinema, sia che si parli delle pubblicità da piazzare durante la trasmissione (perché ovviamente se fai 12 episodi, il canale televisivo ci piazza in mezzo lo stesso numero di pubblicità, sia che essi siano costati allo studio di animazione 10, sia che siano costati 5. Come pure i prezzi dell'home video sono quelli.
Le puntate di una serie sono 12/13 o generalmente un suo multiplo (ci sono anche serie da 23 o 24 puntate) per ragioni di palinsesto visto che è suddiviso a trimestri e 12 puntate coprono all'incirca tutto il trimestre. Stessa cosa per le serie americane ad esempio quelle prodotte da cbs (ncis,blue bloods ecc..) hanno sempre tra le 20 e 24 puntate a stagione solo in rari casi (che possono essere per bassi ascolti o problemi di budget) ne hanno di meno. Per le serie destinate allo streaming invece sembra non esserci problema sul numero degli episodi.
Chiaramente conosco il motivo per cui una stagione dura in genere più o meno 12 puntate e so anche che succede in altri ambiti ma il punto che volevo evidenziare è che bisognerebbe adattare le puntate alle storie e non il contrario.
È una questione di profitto assecondare così la Cina? Sì
È una scelta corretta? Sì a meno che vengano fatte scelte che impatteranno i volumi di vendita e potenzialmente anche i ricavi connessi.
Il “venire a patti” con le richieste del mercato è cosa normale di tutti i settori...
No, è una cavolata bella e buona...mi ricorda quando anni fa in un film di guerra hanno cambiato la nazionalità degli invasori da cinesi a nord-coreani, nella speranza di riuscire a vendere il film anche a n Cina...purtroppo per loro non ho è andata bene, ma i cambiamenti sono rimasto nella versione internazionale, rendendo il film alquanto implausibile perché anche solo immaginare nordcoreani che invadono (con successo) gli USA non è finzione, è proprio fantascienza!!
Idem per altre produzioni, se significa che la versione internazionale di quel prodotto sarà uguale alla versione cinese.
È una questione di profitto assecondare così la Cina? Sì
È una scelta corretta? Sì a meno che vengano fatte scelte che impatteranno i volumi di vendita e potenzialmente anche i ricavi connessi.
Il “venire a patti” con le richieste del mercato è cosa normale di tutti i settori...
No, è una cavolata bella e buona...mi ricorda quando anni fa in un film di guerra hanno cambiato la nazionalità degli invasori da cinesi a nord-coreani, nella speranza di riuscire a vendere il film anche a n Cina...purtroppo per loro non ho è andata bene, ma i cambiamenti sono rimasto nella versione internazionale, rendendo il film alquanto implausibile perché anche solo immaginare nordcoreani che invadono (con successo) gli USA non è finzione, è proprio fantascienza!!
Idem per altre produzioni, se significa che la versione internazionale di quel prodotto sarà uguale alla versione cinese.
Se parliamo di tentativi con risultati “penosi” sono d’accordo con te, tuttavia il mio discorso era più generale... ti faccio un esempio: la soia OGM. Quanto stati l’hanno messa al bando eppure continua ad essere prodotta, perché? Perché comunque le aziende che la vendono trovavano acquirenti che li fanno guadagnare... e fino a che avranno profitto possiamo discutere quanto vogliamo sugli OGM... La questione censura e quindi revisione del “prodotto” anime è la stessa...
Chi produce anime per venderli ad un mercato “estero” deve valutare quali sono le “condizioni” e se non si adatta poi deve tenere conto che i suoi ricavi saranno collegati solo a chi accetta il prodotto così com’è...
E la Cina sono miliardi di potenziali clienti... quanti dovrebbero essere gli stati a cui vendere per compensare il non-acquisto dei cinesi?
Si può condividere o meno ma... capisco perché non sia così facile e che sarà difficilissimo migliorare/trovare un punto di incontro.
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