Il protagonista è un inetto in confronto al resto dei personaggi. Le animazioni sono buone ma il protagonista rovina tutto.
Il protagonista è un idiota che non studia e vuole solo passare del tempo con la generazione platino.
Nell'anime vi sono diverse cose che non sono presenti nel romanzo originale e che fanno sembrare il protagonista un personaggio di grande talento. L'autore originale ha supervisionato l'anime, perciò sapendo che il protagonista è una proiezione dell'autore la cosa appare un po' patetica e imbarazzante. Le animazioni sono buone, perciò volevo dargli 2 stelle, ma la recitazione del protagonista e della sorella è pessima e ci sono troppe scene di fanservice ormai antiquate, perciò gli darò una stella.
Mi paiono critiche insensate.
I veri problemi, a mio avviso, sono le ultime puntate fin troppo rushate e alcune evidenti forzature soprattutto nell'ultimo episodio.
A me ricordano le critiche che ricevette Fantozzi quando uscì nel '75, tutte rivolte a demolire la caratterizzazione del protagonista e del suo "non essere reale".
Sappiamo tutti com'è andata.
A me ricordano le critiche che ricevette Fantozzi quando uscì nel '75, tutte rivolte a demolire la caratterizzazione del protagonista e del suo "non essere reale".
Sappiamo tutti com'è andata.
Ma non è vero, il problema dei Fantozzi è che la critica non ha mai troppo amato i film fatti di sketch comici, forse ritenendoli poco "cinematografici", senza cercare troppo di capire che con quella comicità Fantozzi era una caricatura ben rappresentativa dell'impiegato un po' inetto relegato ad uno status sociale alla fine abbastanza misero.
Era la caricatura dell'underachiever di fine anni 60-inizio 70.
Remake non è niente di tutto questo, e non trovo nemmeno così sbagliato sottolineare che ci sia del palese wish fulfillment nella storia, non che personalmente lo trovi un problema visto quanto sia comune la cosa tra le light novel.
E sì, secondo me un po' fa ridere che a 28 anni questo si disperi perché il percorso di studi gli ha impedito di trovare il lavoro dei suoi sogni, ma d'altronde si sono viste premesse ben più stupide quindi anche qui fatico a capire come mai prendersela così tanto.
Se permetti io quel periodo l'ho vissuto direttamente e qualsiasi persona nata alla fine degli anni '40 lo ha letteralmente ODIATO il personaggio di Villaggio.
Se permetti io quel periodo l'ho vissuto direttamente e qualsiasi persona nata alla fine degli anni '40 lo ha letteralmente ODIATO il personaggio di Villaggio.
Quindi il successo di pubblico chi lo ha decreato, quelli con più di 40 anni? I ragazzini?
Mi sembra una generalizzazione esagerata.
Ma a parte questo mi sembra che non cogli che le due opere non potrebbero essere più diverse.
Fantozzi ti fa vedere quanto è misero l'impiegato della supermegaditta, Remake ti fa vedere che ognuno ha del potenziale inespresso e infinite possibilità, perché alla fine sono pronto a scommettere che il titolo finirà con lui che cambia la propria vita nel suo "presente", dopo aver capito che i suoi fallimenti erano solo per il modo in cui si approcciava alla vita e agli altri, e anche a cambiare le scelte fatte nel passato avrai sempre pro e contro.
O mal che vada puoi sempre vivere nella realtà immaginaria consolatoria dove facendo scelte diverse avresti potuto fare tutt'altra vita.
A me ricordano le critiche che ricevette Fantozzi quando uscì nel '75, tutte rivolte a demolire la caratterizzazione del protagonista e del suo "non essere reale".
Sappiamo tutti com'è andata.
Ma non è vero, il problema dei Fantozzi è che la critica non ha mai troppo amato i film fatti di sketch comici, forse ritenendoli poco "cinematografici", senza cercare troppo di capire che con quella comicità Fantozzi era una caricatura ben rappresentativa dell'impiegato un po' inetto relegato ad uno status sociale alla fine abbastanza misero.
Era la caricatura dell'underachiever di fine anni 60-inizio 70.
Remake non è niente di tutto questo, e non trovo nemmeno così sbagliato sottolineare che ci sia del palese wish fulfillment nella storia, non che personalmente lo trovi un problema visto quanto sia comune la cosa tra le light novel.
E sì, secondo me un po' fa ridere che a 28 anni questo si disperi perché il percorso di studi gli ha impedito di trovare il lavoro dei suoi sogni, ma d'altronde si sono viste premesse ben più stupide quindi anche qui fatico a capire come mai prendersela così tanto.
Se permetti io quel periodo l'ho vissuto direttamente e qualsiasi persona nata alla fine degli anni '40 lo ha letteralmente ODIATO il personaggio di Villaggio.
La similitudine c'è, Fantozzi era odiato poiché colpiva certe "corde sensibili" dell'italiano medio del periodo tutto casa e lavoro, schiavo della ditta per cui lavorava che all'epoca pagavano meglio di un impiego statale.
Le critiche riportate nell'articolo mi ricordano quel tipo di critiche, incentrate soprattutto sul personaggio e su certi aspetti della società giapponese (la competizione esasperata in certi ambienti di lavoro - la questione dei 28 anni).
Ai miei occhi sembra un gran rodimento di culo da parte dell'utenza giapponese che ha criticato il titolo perché di argomenti validi non ce ne sono e non sono l'unico a dirlo.
Partiamo da una cosa che mi ha molto deluso della serie, il processo di creazione di un videogioco, a differenza di una serie come New Game è inesistente, non c'è alcun processo creativo vero e proprio arrivando anche ad ignorare il cuore dei giochi (gli script scritti dai programmatori) ancor più grave se si pensa che il tutto è ambientato in ambiente pre internet (o meglio agli inizi) momento in cui engine grafici ce ne sono pochi e mal documentati quindi anche videogiochi semplici come le VN avevano bisogno di qualcuno che conoscesse la materia.
A me ricordano le critiche che ricevette Fantozzi quando uscì nel '75, tutte rivolte a demolire la caratterizzazione del protagonista e del suo "non essere reale".
Sappiamo tutti com'è andata.
Ma non è vero, il problema dei Fantozzi è che la critica non ha mai troppo amato i film fatti di sketch comici, forse ritenendoli poco "cinematografici", senza cercare troppo di capire che con quella comicità Fantozzi era una caricatura ben rappresentativa dell'impiegato un po' inetto relegato ad uno status sociale alla fine abbastanza misero.
Era la caricatura dell'underachiever di fine anni 60-inizio 70.
Remake non è niente di tutto questo, e non trovo nemmeno così sbagliato sottolineare che ci sia del palese wish fulfillment nella storia, non che personalmente lo trovi un problema visto quanto sia comune la cosa tra le light novel.
E sì, secondo me un po' fa ridere che a 28 anni questo si disperi perché il percorso di studi gli ha impedito di trovare il lavoro dei suoi sogni, ma d'altronde si sono viste premesse ben più stupide quindi anche qui fatico a capire come mai prendersela così tanto.
Se permetti io quel periodo l'ho vissuto direttamente e qualsiasi persona nata alla fine degli anni '40 lo ha letteralmente ODIATO il personaggio di Villaggio.
La similitudine c'è, Fantozzi era odiato poiché colpiva certe "corde sensibili" dell'italiano medio del periodo tutto casa e lavoro, schiavo della ditta per cui lavorava che all'epoca pagavano meglio di un impiego statale.
Le critiche riportate nell'articolo mi ricordano quel tipo di critiche, incentrate soprattutto sul personaggio e su certi aspetti della società giapponese (la competizione esasperata in certi ambienti di lavoro - la questione dei 28 anni).
Ai miei occhi sembra un gran rodimento di culo da parte dell'utenza giapponese che ha criticato il titolo perché di argomenti validi non ce ne sono e non sono l'unico a dirlo.
Come hai fatto a viverlo direttamente? non sei nato in quegli anni....io neanche e credo di essere uno dei più archeologici qui dentro.
Sono però un impiegato da 20 e passa anni e sia io, che chi mi ha preceduto e insegnato il mestiere, abbiamo sempre portato Fantozzi a pietra di paragone ironica delle nostre vite lavorative (ancora oggi ...ebbene si).
Tra l'altro io lavoro nella stessa mega mega ditta dove lavorava e prese ispirazione il buon Villaggio..
Cmq penso sia proprio ot come discorso... torniamo a Remake
Io l'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli della generazione platino sembrano che siano stati salvati dal protagonista e mi viene da chiedere: ma nel mondo originale dove non si conoscevano come hanno fatto a risolvere i loro problemi?
Io l'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli della generazione platino sembrano che siano stati salvati dal protagonista e mi viene da chiedere: ma nel mondo originale dove non si conoscevano come hanno fatto a risolvere i loro problemi?Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)a me sembra in contrario, cioè, lui li ha distrutti XD
Io l'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli della generazione platino sembrano che siano stati salvati dal protagonista e mi viene da chiedere: ma nel mondo originale dove non si conoscevano come hanno fatto a risolvere i loro problemi?Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)a me sembra in contrario, cioè, lui li ha distrutti XDAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)non avevo ancora visto l'ultima puntata che cambia le carte in tavola
Io l'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli della generazione platino sembrano che siano stati salvati dal protagonista e mi viene da chiedere: ma nel mondo originale dove non si conoscevano come hanno fatto a risolvere i loro problemi?Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)a me sembra in contrario, cioè, lui li ha distrutti XDAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)non avevo ancora visto l'ultima puntata che cambia le carte in tavolaAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)No, ma per me è a prescindere dall'ultima puntata... da subito lui prende i talenti degli altri e li sfrutta per farsi accettare nel gruppo, ma facendolo va a sminuire il talento stesso di loro 3... quello che succede nell'ultima puntata è solo una diretta conseguenza
Io l'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli della generazione platino sembrano che siano stati salvati dal protagonista e mi viene da chiedere: ma nel mondo originale dove non si conoscevano come hanno fatto a risolvere i loro problemi?Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)a me sembra in contrario, cioè, lui li ha distrutti XDAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)non avevo ancora visto l'ultima puntata che cambia le carte in tavolaAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)No, ma per me è a prescindere dall'ultima puntata... da subito lui prende i talenti degli altri e li sfrutta per farsi accettare nel gruppo, ma facendolo va a sminuire il talento stesso di loro 3... quello che succede nell'ultima puntata è solo una diretta conseguenzaAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)Su questo hai ragione, ma l'illustratrice aveva una scarsa disistima tale da non far vedere i suoi disegni a nessuno, la cantante era addirittura stonata e lo sceneggiatore per mantenersi stava rimanendoci secco per il superlavoro e sarebbe comunque tornato a casa per motivi di salute. Nessuna obiezione sul fatto che il protagonista stia sfruttando i talenti di loro ma la domanda su come questi da soli siano diventati la generazione platino mi rimane.
Non mi sembra che tu ti sia anche solo minimamente informato sull'argomento.
Ci sono diversi engine per visual novel e quasi tutti i doujin game usano uno di quelli.
A parte le righe di scripting necessarie per far funzionare il tutto non è che per una VN ci sia dietro chissà quale programmazione.
Ed è roba che praticamente fanno senza alcun problema tutti quelli che si mettono a fare le versioni tradotte delle VN.
Non credo avesse senso dargli troppo focus (alla fine bastano le scene sul debugging per capire che comunque c'è dietro del lavoro per assemblare il tutto).
Io l'unica cosa che mi disturba è che tutti quelli della generazione platino sembrano che siano stati salvati dal protagonista e mi viene da chiedere: ma nel mondo originale dove non si conoscevano come hanno fatto a risolvere i loro problemi?Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)a me sembra in contrario, cioè, lui li ha distrutti XDAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)non avevo ancora visto l'ultima puntata che cambia le carte in tavolaAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)No, ma per me è a prescindere dall'ultima puntata... da subito lui prende i talenti degli altri e li sfrutta per farsi accettare nel gruppo, ma facendolo va a sminuire il talento stesso di loro 3... quello che succede nell'ultima puntata è solo una diretta conseguenzaAttenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)Su questo hai ragione, ma l'illustratrice aveva una scarsa disistima tale da non far vedere i suoi disegni a nessuno, la cantante era addirittura stonata e lo sceneggiatore per mantenersi stava rimanendoci secco per il superlavoro e sarebbe comunque tornato a casa per motivi di salute. Nessuna obiezione sul fatto che il protagonista stia sfruttando i talenti di loro ma la domanda su come questi da soli siano diventati la generazione platino mi rimane.Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)e infatti quella è la critica più grande che andrebbe fatta alla serie (non di certo il protagonista che ha 28 anni asd), ad inizio serie ci vengono date delle informazioni ma quest'ultime poi con l'andare avanti non hanno nessun riscontro effettivo su ciò che poi realmente succede.
per me la serie per essere quanto meno interessante doveva proprio camminare su due binari, mostrandoci entrambe le realtà e come le due linee temporali si differenziano fra loro per arrivare alla fine allo stesso risultato (con l'unica differenza che ci sia pure lui (e la rossa che non mi ricordo il nome) a far parte di quella generazione), invece è tutto un "succedono cose a cazzo di cane"
Il protagonista è un inetto in confronto al resto dei personaggi. Le animazioni sono buone ma il protagonista rovina tutto.
Dice che è già troppo tardi, ma ha solo 28 anni... non è nemmeno a metà della sua vita! Ciò che mi infastidisce di più in questo anime è questo protagonista, che torna indietro nel tempo per farsi coinvolgere dalla generazione del platino perché 'la sua vita è finita a 28 anni'.
La similitudine c'è, Fantozzi era odiato poiché colpiva certe "corde sensibili" dell'italiano medio del periodo tutto casa e lavoro, schiavo della ditta per cui lavorava che all'epoca pagavano meglio di un impiego statale.a
Il protagonista è un idiota che non studia e vuole solo passare del tempo con la generazione platino
ma mi chiedo perché Tokyo Revengers e Takemichi sì (e lui sto faticando realmente a reggerlo ormai) e questa non che
una persona di 28 anni è ancora giovane
Non stiamo parlando di oggi, è vero che c'erano degli engine anche all'epoca ma oggi sono molto documentati un tempo non lo erano per nulla.
Io ho vissuto l'epoca in cui internet era poco diffuso e non c'erano tutorial ovunque e neanche era pieno di script già pronti, senza contare i motori di ricerca che erano molto agli inizi
Poi da usare un engine a fare una VN senza scrivere una riga di codice ne passa, anche gli engine necessitano di una mano che si sappia muovere un minimo nel codice in particolare quelli di quell'epoca.
Per finire la mia era una critica che partiva dal cuore (il codice) e si estendeva a tutto il processo creativo. Scrittura a parte, dove si sono capiti a grandi linee i problemi per il resto non sono riusciti a far capire minimamente gli ostacoli limitandosi a mostrare qualche scena poco convincente nell'ultimo episodio.
io più che altro non so cosa sia la generazione platino
adesso a 28 anni si è ancora teenager e i 40 sono i nuovi 20
anch'io passati i quarantanni mi sono dovuto reinventare è fatico ma sono felice del cambiamento e vedo anche tanti miei coetanei che stanno facendo percorsi di cambiamento pensare che a 28 anni le tue scelte siano finite mi sembra una cazz@ta
solo per gli atleti a sopra i ventanni devi essere già esploso
Solo l'appunto dei 28 anni...
Ho conosciuto chi a oltre 40 anni ha mollato il lavoro da impiegato che aveva da anni per andare a vivere sulle spiagge in Brasile, come di chi a 28 anni era diventata nonna...
Posso solo dire che non importa in quale società si vive se pensi che a 28 anni la tua vita sia finita, non si è capito molto della vita (e se anche la rivivessi con capiresti nulla, devi prima diventare adulto). Quindi almeno questa critica di fondo la capisco. Che poi i tredicenni vedono un ventottenne come anziano, beh solo dimostri quell'età.
Voglio dire... Non sono "inetti" la stragrande maggioranza dei protagonisti maschili degli anime di questo genere?
Solo l'appunto dei 28 anni...
Ho conosciuto chi a oltre 40 anni ha mollato il lavoro da impiegato che aveva da anni per andare a vivere sulle spiagge in Brasile, come di chi a 28 anni era diventata nonna...
Posso solo dire che non importa in quale società si vive se pensi che a 28 anni la tua vita sia finita, non si è capito molto della vita (e se anche la rivivessi con capiresti nulla, devi prima diventare adulto). Quindi almeno questa critica di fondo la capisco. Che poi i tredicenni vedono un ventottenne come anziano, beh solo dimostri quell'età.
Ma perché tu lo vedi dal punto di vista occidentale, dove a 28 anni hai ancora tutti i modi di rifarti una vita. In Giappone non è purtroppo cosi, si vede anche in tantissimi altri opere dove gente di 28 anni viene etichettata come vecchia.
In un paese ultracompetitivo come il Giappone (sia nel mondo della scuola che quello lavorativo), chi appena uscito dall'università a difficolta a trovare lavoro, viene etichettato come un fallito.
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I veri problemi, a mio avviso, sono le ultime puntate fin troppo rushate e alcune evidenti forzature soprattutto nell'ultimo episodio.