Purtroppo, l'unico difetto sta nel fatto che è Magic Press e quindi non si sa mai quando escono i volumi, problema condiviso anche col collega Skip Beat che uno dei manga che ultimamente mi piacciono di più ma non si sa mai quando esce.
Incuriosito dalla trama l'ho preso senza informarmi più di tanto e devo dire che dopo aver letto il primo volume sono parecchio curioso di come si svilupperà la storia, spero solo che i time skip siano finiti
ok le riviste shojo di Hakusensha abbiamo capito che forse possono funzionare anche in Italia, dopo Yona, e poi Skip Beat (bellissimo!), Shirayuki, La principessa sacrificale e ora Last Game.
Bene, però mi chiedo: possibile che nel variegatissssssimo mondo degli shojo bisogna puntare tutto sulla stessa rivista e su titoli che, se pur con i dovuti distinguo, hanno comunque molto in comune? Non si può proprio provare a diversificare, rischiare, cercare un pubblico italiano nuovo, diverso, curioso, anzichè, come sempre battere il ferro finchè è caldo e finire per relegare lo Shojo manga, come spesso in passato è già avvenuto, a noioso, stereotipato fenomeno di nicchia?
Mi spiego meglio, sono maschio e ho più di 40 anni, certo non è il mio target, ma per curiosità, e anche perchè oggettivamente sono opere graziose, forse pure davvero molto belle, leggo regolarmente Shirayuki e Skip Beat, quest'ultima, tra tutti gli Shojo affini, mi sembra il migliore, nettamente.
Ma dobbiamo insistere a riproporre lo stesso editore, la stessa rivista finchè il pubblico non ne potrà più o forse si può tentare di diversificare e proporre qualcosa di fresco e nuovo anche per un pubblico nuovo e disincantato?
Chiedo per un amico...
ok le riviste shojo di Hakusensha abbiamo capito che forse possono funzionare anche in Italia, dopo Yona, e poi Skip Beat (bellissimo!), Shirayuki, La principessa sacrificale e ora Last Game.
Bene, però mi chiedo: possibile che nel variegatissssssimo mondo degli shojo bisogna puntare tutto sulla stessa rivista e su titoli che, se pur con i dovuti distinguo, hanno comunque molto in comune? Non si può proprio provare a diversificare, rischiare, cercare un pubblico italiano nuovo, diverso, curioso, anzichè, come sempre battere il ferro finchè è caldo e finire per relegare lo Shojo manga, come spesso in passato è già avvenuto, a noioso, stereotipato fenomeno di nicchia?
Mi spiego meglio, sono maschio e ho più di 40 anni, certo non è il mio target, ma per curiosità, e anche perchè oggettivamente sono opere graziose, forse pure davvero molto belle, leggo regolarmente Shirayuki e Skip Beat, quest'ultima, tra tutti gli Shojo affini, mi sembra il migliore, nettamente.
Ma dobbiamo insistere a riproporre lo stesso editore, la stessa rivista finchè il pubblico non ne potrà più o forse si può tentare di diversificare e proporre qualcosa di fresco e nuovo anche per un pubblico nuovo e disincantato?
Chiedo per un amico...
Sarò di parte ma per me Hakusensha ha attualmente gli shojo migliori in circolazione, almeno per quanto riguarda le commedie/scolastiche/slice. Insomma, io sono ben contenta che arrivi in massa roba da Lala e Hana to yume che non da un Cheese o Dessert (di quest'ultimo almeno qualcosa la salvo). Inoltre, Star ha da poco chiuso con Betsucomi (Sunset light) e ha in corso un Betsufure (Policeman and me), un Dessert (Matsunaga), un Betsucomi in corso (Queen's quality), un Princess (Requiem) e in arrivo un altro Princess (Rosen blood) e un altro Dessert (A sign of affection). Un Betsucomi lo ha annunciato anche JPop (Yuzuki-san). Vero che anche Planet ha annunciato un Hana to yume (Namaikizakari) e ha in corso altri due Hakusensha (Vampire knight memories e Natsume) e Goen ne ha appena iniziati due (Alice music academy e La nuova vita di Nina) ma al contempo tra le nuove uscite ci sono un Avarus (Donten ni warau) e un Betsucomi (Called game), inoltre hanno un Asuka (Momogumi plus senki), e un Zero sum in corso (Karneval, anche se siamo in campo josei) e un altro appena finito (Devils and realist). Probabilmente mi sto scordando qualcosa ma se è vero che c'è più Hakusensha, e a mio modesto parere meno male perche sono appunto manga validi, non è che il resto manchi del tutto. Certo se poi si prendesse più da Akita shoten non mi farebbe schifo, idem per Ichijinsha. Una volta ero una fan di Asuka ma mi pare che con il passare degli anni abbia perso mordente la rivista. Tieni anche conto che appena qualche anno fa pure Planet ci ha provato a (ri)proporre qualcosa di nuovo con la collana spicy ma non penso sia andata benissimo. Per carità a me quel tipo di shojo o josei dà l'orticaria, ma era pur sempre qualcosa di diverso, quindi la apprezzo come mossa.
È indubbio che attualmente non ci sia una varietà enorme, ma siamo anche in un periodo di ripresa dello shojo, mi pare corretto puntare su titoli innanzitutto validi ma anche con un'accoglienza sicura (o almeno spero), magari bisogna solo avere pazienza e le cose si espanderanno.
Certo però che, dopo aver letto capolavori totali come Himitsu (di cui colpevolmente parliamo troppo poco), Attack no.1 (vecchio classico ormai introvabile e dimenticato) o persino roba come Baptism che sì, è uno Shojo... ^^ uno si chiede perchè spendere ben 6.50 eurini su un manghino che ok, stile Hakusensha, carino, però anche forse già visto?
Insomma, il pubblico maturo ora c'è, decisamente si può rischiare, ora o mai più
Certo però che, dopo aver letto capolavori totali come Himitsu (di cui colpevolmente parliamo troppo poco), Attack no.1 (vecchio classico ormai introvabile e dimenticato) o persino roba come Baptism che sì, è uno Shojo... ^^ uno si chiede perchè spendere ben 6.50 eurini su un manghino che ok, stile Hakusensha, carino, però anche forse già visto?
Insomma, il pubblico maturo ora c'è, decisamente si può rischiare, ora o mai più
Giusto per rimanere in tema anche Himitsu è Hakusensha! 🤣 È un manga che adoro e ho spammato in ogni nostra live, e ho tormentato il buon Ciotola ogni volta che lo abbiamo avuto ospite anche per quanto riguarda il sequel, quindi mi trovi perfettamente d'accordo sul concetto, ma come vedi alla fine è più questione di generi che non di editori o rivista, pur rimanendo vero che ogni rivista abbia delle linee guida che si riflettono poi nei suoi manga.
Sulla maturità del pubblico non mi esprimerei ancora, ripeto, abbiamo avuto un periodo di magra dello shojo e se pensi che roba come lo stesso Himitsu o Our little sister (che è josei), manga oggettivamente ottimi, non abbiano avuto il successo che meritavano, capisci che è meglio andarci con calma e "rinascere" con la giusta pazienza. Per adesso abbiamo anche i fantasy, che in Italia non hanno mai tirato tanto in campo shojo, le commedie più scialle e anche della roba più datata che spazia dal sentimentale alla fantascienza, vedasi la Moto Hagio di Jpop, mi pare che siamo instradati su un'ottima strada.
Ps anche Proteggi la mia terra, di cui è stata annunciata la riedizione, viene da Hakusensha (Hana to yume), ma vogliamo rinunciarci perché abbiamo troppo "Stile Hakusensha" sugli scaffali? 😋
Niente. Alla fine sono passata in fumetteria e l'ho preso. I miei buoni propositi sono durato 6 ore neanche 😑
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