Esprimere un pensiero però è diverso da affermare una cosa con certezza. La tua giustificazione sull'esprimere una tua impressione sarebbe stata corretta se avessi effettivamente espresso una tua opinione, ma nel tuo commento dici chiaramente "Non è LUI, tranquilli" e lo stesso hai fatto per le precedenti notizie in cui hai detto delle cose che poi sono state smentite.
Il doppiaggio a quello che sento mi piace : Tiziana Martello sulla narratrice e Agnese Marteddu su Ootomi mi avevano incuriosito, quello che mi ha colpito di più è stato Lorenzo Crisci su Eisuke che mi sa un po' il pezzo forte in quanto a simpatia della serie (mi ricorda un po' Bruce Harper/Ryo Ishizaki di Captain Tusbasa).
Cosa ti resta difficile da capire nella locuzione "nel caso del baseball giapponese, specie quello scolastico"?
Il doppiatore di Touma, Ezio Vivolo, non lo conosco. Da quanto leggo https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocievivol.htm dovrebbe essere un doppiatore milanese.
Dato che non copre tutta la storia (il manga è ancora in corso) l'anime di Mix risulta un po' fine a se stesso e perciò dimenticabile sul piano della storia, ma è ricchissimo di chicche e dall'atmosfera impagabile per i fan appassionatissimi di Adachi, quale io sono. Accolgo quindi con gioia la versione doppiata, se poi uscisse pure un cofanetto lo prenderei volentieri.
Non so però se sia in progetto una seconda parte della trasposizione animata. Quando vidi il simulcast era il 2019, e allora la pubblicazione del fumetto certo non avrebbe permesso di mettere in produzione due serie con pari numero di episodi.
E' ancora molto presto per pensare a un'eventuale seconda stagione dell'anime, visto che la storia (almeno per quanto riguarda il manga uscito in Italia) non ha neanche fatto chissà quali passi in avanti. Tuttavia, è un tipo di serie che in Giappone ha un peso particolare, che noi in Italia non possiamo capire. Il target di Mix in Giappone non sono i "Touma" e i "Soichiro" adolescenti ma sono gli "Eisuke" di mezza età, i loro padri, che tornano a casa dall'ufficio, si piazzano davanti alla tv a vedere il baseball con birra alla mano e ogni estate sono lì, a tifare al Koushien la squadra di quella che trenta, quarant'anni prima è stata la loro scuola. Gli "Eisuke" di mezza età che quarant'anni fa erano i "Tatsuya Uesugi", perciò Mitsuru Adachi, Touch, il baseball studentesco ricordano loro sogni e amori di gioventù che gli fa piacere rivivere, dato che ora sono stressatissimi e impegnatissimi col lavoro.
E' un tipo di target che in Italia non esiste, quindi con la nostra percezione differente si fa presto a bollare Mix come flop e Adachi come autore palloso, ma in Giappone invece è qualcosa che significa tanto.
E' un tipo di target che in Italia non esiste, quindi con la nostra percezione differente si fa presto a bollare Mix come flop e Adachi come autore palloso, ma in Giappone invece è qualcosa che significa.
Ragionandoci sopra credo sia facile intuire che Adachi è un tipo di autore che si rivolge ad un certo target di pubblico, e che quindi non può essere giudicato con i normali metri di giudizio che applichiamo agli anime e manga pensati per un pubblico di adolescenti/giovani adulti, però comunque andiamo a toccare un contesto culturale per noi difficile da immaginare.
ma poi andava in onda alle 9 di mattina di sabato
E' ancora molto presto per pensare a un'eventuale seconda stagione dell'anime, visto che la storia (almeno per quanto riguarda il manga uscito in Italia) non ha neanche fatto chissà quali passi in avanti. Tuttavia, è un tipo di serie che in Giappone ha un peso particolare, che noi in Italia non possiamo capire. Il target di Mix in Giappone non sono i "Touma" e i "Soichiro" adolescenti ma sono gli "Eisuke" di mezza età, i loro padri, che tornano a casa dall'ufficio, si piazzano davanti alla tv a vedere il baseball con birra alla mano e ogni estate sono lì, a tifare al Koushien la squadra di quella che trenta, quarant'anni prima è stata la loro scuola. Gli "Eisuke" di mezza età che quarant'anni fa erano i "Tatsuya Uesugi", perciò Mitsuru Adachi, Touch, il baseball studentesco ricordano loro sogni e amori di gioventù che gli fa piacere rivivere, dato che ora sono stressatissimi e impegnatissimi col lavoro.
E' un tipo di target che in Italia non esiste, quindi con la nostra percezione differente si fa presto a bollare Mix come flop e Adachi come autore palloso, ma in Giappone invece è qualcosa che significa tanto.
Non so però se sia in progetto una seconda parte della trasposizione animata. Quando vidi il simulcast era il 2019, e allora la pubblicazione del fumetto certo non avrebbe permesso di mettere in produzione due serie con pari numero di episodi.
Ancora oggi non ci sarebbe il materiale, ma comunque a suo tempo la serie non fu acquistata da nessun grande player per lo streaming mondiale, in più in Giappone i Blu-ray/dvd hanno venduto una miseria con meno di 200 copie, e se aggiungiamo che il manga non ha avuto nessun incremento di vendite, ma anzi gli ultimi volumi hanno avuto anche un leggero decremento le probabilità che riescano a trovare dei finanziatori per un seguito sono molto remote
Di fatto, a livello generale, esiste già: da oltre quindici anni continuano a farti il nuovo Ghostbusters, il nuovo Star Wars, il nuovo Rocky, il nuovo Indiana Jones perchè devono far leva sulla nostalgia di chi era bambino negli anni ottanta e ora è adulto.
Per quanto riguarda anime e manga, in Giappone esiste già dagli anni novanta (quasi tutti i manga di successo di Jump degli anni ottanta, dai più noti Dr. Slump, Kinnikuman, Hokuto no Ken, Capitan Tsubasa, City Hunter e Saint Seiya ai meno noti Ginga Nagareboshi Gin e Otoko Juku, hanno avuto il loro sequel per adulti) un target di adulti interessati a nuove storie dei loro eroi d'infanzia ("lo shounen di ieri è il seinen di oggi" dico io). Che questo tipo di target prenda piede in Italia è più difficile, nel caso di Mix proprio per una questione culturale (da noi il baseball non è uno sport così popolare, non abbiamo i club scolastici e non abbiamo il Koushien), nel caso di altre serie sequel di vecchie glorie perché gli adulti italiani appassionati di anime e manga hanno il culto di ciò che hanno visto da piccoli e detestano qualsiasi nuova incarnazione di quelle storie e quei personaggi che devii in qualsiasi modo da ciò che hanno visto da piccoli (vedi tutti quelli, più di quanto si pensi, che non amano il remake di Capitan Tsubasa perché si chiama Capitan Tsubasa e non Holly e Benji) e non sono per niente interessati a scoprire nuove storie scritte in quegli anni ma non legate a cose che hanno visto da piccoli in tv (vedi il flop di Otoko Juku e l'enorme mancanza di titoli vintage inediti).
Ancora oggi non ci sarebbe il materiale
E' ancora molto presto per pensare a un'eventuale seconda stagione dell'anime, visto che la storia (almeno per quanto riguarda il manga uscito in Italia) non ha neanche fatto chissà quali passi in avanti. Tuttavia, è un tipo di serie che in Giappone ha un peso particolare, che noi in Italia non possiamo capire. Il target di Mix in Giappone non sono i "Touma" e i "Soichiro" adolescenti ma sono gli "Eisuke" di mezza età, i loro padri, che tornano a casa dall'ufficio, si piazzano davanti alla tv a vedere il baseball con birra alla mano e ogni estate sono lì, a tifare al Koushien la squadra di quella che trenta, quarant'anni prima è stata la loro scuola. Gli "Eisuke" di mezza età che quarant'anni fa erano i "Tatsuya Uesugi", perciò Mitsuru Adachi, Touch, il baseball studentesco ricordano loro sogni e amori di gioventù che gli fa piacere rivivere, dato che ora sono stressatissimi e impegnatissimi col lavoro.
E' un tipo di target che in Italia non esiste, quindi con la nostra percezione differente si fa presto a bollare Mix come flop e Adachi come autore palloso, ma in Giappone invece è qualcosa che significa tanto.
E' un peccato che in Italia questo tipo di target non esista o comunque è troppo ridotto numericamente per far testo, io sento di farne parte al 100%.
Anche se non ho vissiuto in Giappone nè ho giocato a Baseball da adolescente gli anime a tema come Touch e simili mi hanno accompagnato in quegli anni e li ho vissuti in quel senso come tanti miei coetanei e meno coetanei che ne hanno subito l'influenza durante la crescita fino alla maturità ed oltre.
Spero che un giorno anche qui da noi prenda sempre più piede questa tipologia di target, considerato il numero sempre più folto di appassionati che si è aggiunto nel frattempo in questi ultimi decenni.
Credo che entrambe le tendenze di mercato siano esistenti.
Da un lato, ogni medium "invecchia" con la generazione dei suoi entusiasti. Vediamo per esempio che i giocattoli sono diventati modellini, perché il più vasto pubblico di acquirenti è in sostanza lo stesso.
Allo stesso modo, ci sono "classici" che vengono riproposti per il loro "vecchio pubblico", cresciuto.
Per contro, talaltri "classici" vengono rinnovati e proposti a un "nuovo pubblico".
L'esempio classico è proprio Star Wars. Checché se ne pensi, la trilogia originale era concepita e proposta come un prodotto per bambini e ragazzi. Guardando gli special e i servizi televisivi americani degli anni è evidente. Idem per la produzione di giocattoli (non modellini).
La "seconda trilogia" venne pensata da Lucas per i "nuovi piccoli" (ep1), poi ragazzi (ep2) poi giovani (ep3). Non a caso i fan dell'originale, ormai invecchiati, la trovarono infantile, insulsa, deludente.
La "terza trilogia" è stata invece costruita anche con un abbondante fattore nostalgico, direi. Non esclusivo, ma abbondante.
Ancora oggi non ci sarebbe il materiale
Sono andato a verificare anime (in simulacast) e https://gekkansunday.net/work/415/(pubblicazioni giapponesi originali).
https://gekkansunday.net/work/415/
I 24 episodi dell'animecoprono esattamente 10 volumi del manga, più un singolo capitolo (il 59) "anticipato" (secondo me in modo geniale) dal volume 11.
Attualmente il manga è giunto al 18 volume, che uscirà - se ho ben capito - tra tre giorni (il 10 dicembre).
Su rivista si è arrivati fino al capitolo 109, non so se sia già incluso nel tankoubon numero 18, ma in ogni caso con il 109 si è conclusa la semifinale col Seinan (wow! era da Touch che si aspettava di vedere questa partita!). Dopodiché ci sarà la finale con la Kenjou, ovvero il rematch con il Tecnico Sumi. Che prenderà di certo tutto il tankoubon numero 19.
Non so se a questo punto il fumetto si chiuderà, oppure proseguirà per il terzo anno di superiori dei fratelli Tachibana. Questo perché l'anno successivo in squadra non ci sarebbe più Imagawa, per dire. Ma in ogni caso, sembra naturale che una "seconda serie" animata arrivi fin qui. Se mai la faranno.
Oh, si può di nuovo commentare.
Volevo aggiungere che già ai tempi di Lucky Red boicottare non è servito a nulla, poi ognuno è libero di comprare o meno.
A me invece ricorda il nome di una certa protagonista che diventa...Idol."Tsukishima" fa pensare a un personaggio specialmente delizioso, di nome Shizuku.
Visti i primi 3 episodi. L'adattamento é davvero... diciamo che, come per altri adattamenti, non fa per me, per evitare polemiche. Andró di Sub Eng, come al solito.
Peccato. Essendo mega fan di Adachi avrei voluto comprare un eventuale cofanetto da Yamato.
Visti i primi 3 episodi. L'adattamento é davvero... diciamo che, come per altri adattamenti, non fa per me, per evitare polemiche. Andró di Sub Eng, come al solito.
Peccato. Essendo mega fan di Adachi avrei voluto comprare un eventuale cofanetto da Yamato.
Su yt trovi la versione sub ita fatta da yamato in simul e non curata da cannarsi
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Anche a me è sembrato nella fattispecie simile a Garbolino, veramente molto azzeccato.