io vorrei capire una cosa.
ma questi sono assunti in azienda con contratti similari a quelli in italia? o sono a tipo partita iva?
reason: se uno è a partita iva, con 8k è una entrata, poi collaborerà con altro..o no?
quello di un inserimento prepotente di colossi occidentali negli studi di produzione nipponici è un discorso molto particolare. specialmente gli USA per motivi di guerra sono molto "poco amati" in Giappone e dintorni, quindi non so quanto sia effettivamente facile per un'azienda americana, per quanto grande, accaparrarsi la maggioranza della disponibilità degli studi. è anche vero che ogni cosa ha il suo prezzo e se veramente dovessero partire i famosi cifroni irrinunciabili allora ci potrebbe essere una mezza rivoluzione. paradossalmente potrebbe anche essere proprio in funzione di questo rischio se il governo giapponese si è improvvisamente svegliato sui salari minimi della dipendenza degli studi di animazione, il che beh, sarebbe molto triste.La speranza è che abbiano veramente capito il problema, che non riguarda solo l'aspetto sociale degli stipendi da fame. Secondo me c'è un problema per una delle più iconiche industrie giapponesi.
Continuando a pagare una miseria queste persone, ci si espone a due enormi problemi nel medio periodo:
1- La perdita di competenze a favore di altri Paesi (Cina e Corea del Sud su tutti, che già ora pagano meglio e con costo della vita inferiore), che significa perdita di professionalità emigranti e sviluppo di nuove direttamente in altri Stati.
2- Il rischio di venire totalmente annichiliti dalle piattaforme streaming americane. Netflix ha iniziato recentemente a darsi agli anime; nulla le vieta, considerando i capitali immensi di cui dispone, di alzare l'asticella ed entrare di prepotenza nel mondo degli studi di produzione (stipendi triplicati e saccheggia qualsiasi competenza di cui necessita). Del resto è noto che i Jap parametrino il successo di un anime secondo i dati del loro Paese, bollando come flop opere che negli USA sono un successo con incassi venti volte superiori, senza contare che spesso gli anime sono visti come trampolino di lancio per le novel e per i manga, sempre in una visione limitata al solo Giappone (ricordo tempo fa che la S2 di un anime si parametrava molto sui BD venduti nel mercato nazionale). Per questo potrebbe anche avvenire che le piattaforme decidano di fare soldi internazionalizzando (seriamente) gli anime fin dalla produzione. In questo caso trovo difficile pensare che possano esistere studi e produzioni anime capaci di poter tenere testa alla Disney o ad Amazon per dirne un paio.
Mah in realtà uno dei principali produttori di anime è la Warner Bros. (Jojo, Food Wars, Mob Psycho...) quindi la possibilità c'è eccome. Però Netflix ha più il ruolo che normalmente copre l'emittente televisiva, non è un produttore. Neanche Klaus o Arcane sono produzioni Netflix, ma sto mito è duro a morire purtroppo...e si traduce in gente che pensa che Netflix abbia prodotto Komi...si.quello di un inserimento prepotente di colossi occidentali negli studi di produzione nipponici è un discorso molto particolare. specialmente gli USA per motivi di guerra sono molto "poco amati" in Giappone e dintorni, quindi non so quanto sia effettivamente facile per un'azienda americana, per quanto grande, accaparrarsi la maggioranza della disponibilità degli studi. è anche vero che ogni cosa ha il suo prezzo e se veramente dovessero partire i famosi cifroni irrinunciabili allora ci potrebbe essere una mezza rivoluzione. paradossalmente potrebbe anche essere proprio in funzione di questo rischio se il governo giapponese si è improvvisamente svegliato sui salari minimi della dipendenza degli studi di animazione, il che beh, sarebbe molto triste.
vero però il nome di Netflix su un prodotto ora come offre delle garanzie a livello di visualizzazione enormi. poi vabbè l'ignoranza sulle produzioni è molto diffusa, in qualsiasi ambito tra l'altro. verissimo l'esempio di Warner BrosMah in realtà uno dei principali produttori di anime è la Warner Bros. (Jojo, Food Wars, Mob Psycho...) quindi la possibilità c'è eccome. Però Netflix ha più il ruolo che normalmente copre l'emittente televisiva, non è un produttore. Neanche Klaus o Arcane sono produzioni Netflix, ma sto mito è duro a morire purtroppo...e si traduce in gente che pensa che Netflix abbia prodotto Komi...si.quello di un inserimento prepotente di colossi occidentali negli studi di produzione nipponici è un discorso molto particolare. specialmente gli USA per motivi di guerra sono molto "poco amati" in Giappone e dintorni, quindi non so quanto sia effettivamente facile per un'azienda americana, per quanto grande, accaparrarsi la maggioranza della disponibilità degli studi. è anche vero che ogni cosa ha il suo prezzo e se veramente dovessero partire i famosi cifroni irrinunciabili allora ci potrebbe essere una mezza rivoluzione. paradossalmente potrebbe anche essere proprio in funzione di questo rischio se il governo giapponese si è improvvisamente svegliato sui salari minimi della dipendenza degli studi di animazione, il che beh, sarebbe molto triste.
Mah in realtà uno dei principali produttori di anime è la Warner Bros. (Jojo, Food Wars, Mob Psycho...) quindi la possibilità c'è eccome. Però Netflix ha più il ruolo che normalmente copre l'emittente televisiva, non è un produttore. Neanche Klaus o Arcane sono produzioni Netflix, ma sto mito è duro a morire purtroppo...e si traduce in gente che pensa che Netflix abbia prodotto Komi...si.quello di un inserimento prepotente di colossi occidentali negli studi di produzione nipponici è un discorso molto particolare. specialmente gli USA per motivi di guerra sono molto "poco amati" in Giappone e dintorni, quindi non so quanto sia effettivamente facile per un'azienda americana, per quanto grande, accaparrarsi la maggioranza della disponibilità degli studi. è anche vero che ogni cosa ha il suo prezzo e se veramente dovessero partire i famosi cifroni irrinunciabili allora ci potrebbe essere una mezza rivoluzione. paradossalmente potrebbe anche essere proprio in funzione di questo rischio se il governo giapponese si è improvvisamente svegliato sui salari minimi della dipendenza degli studi di animazione, il che beh, sarebbe molto triste.
Riguardo alla news, anche se non mi aspetto nulla nel breve termine, spero che qualcosa possa davvero iniziare a cambiare. Bisogna vendere però se si andranno ad intaccare solo i dipendenti o anche i freelence, altrimenti siamo punto a capo...
Per alcuni di questi è si nel comitato produttivo, ma meno presente di una qualsiasi emittente televisiva. Come non si parla di produzioni TV Tokyo ha ancora meno senso parlare di produzioni Netflix. Ad esempio Devilman è prima di tutto una produzione Aniplex e Dynamic Planning e sono loro ad averne i diritti, non Netflix.Ma Netflix oltre a distribuire non ha anche prodotto i seguenti anime (che mi pare vengano bollati come "originals"): super ladri, dragon pilot, Devilman Crybaby, the great pretender e diversi altri di cui non ricordo il nome?
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