Un'opera bella lo è a prescindere dal target di riferimento o da qualunque altra forma di classificazione ci venga in mente, che producessero più opere di qualità.
È più facile cavalcare l'ignoranza del pubblico che cercare di porvi rimedio. Anche i nostri editori manga fino a pochi anni fa scrivevano in copertina target rigorosamente inventati per rifarsi agli stereotipi occidentali e non a quelli reali.target femminile? e quali per l'esattezza??? a parte che gli anime non hanno un vero target... ma è un target di rimando dalla rivista dove sta il prodotto originale. ma vabbè, poi se considerano le rom-com per i target femminili, quelli di cr dovrebbero cambiare mestiere, o per lo meno avere la decenza di taccere, così da non farci comprendere il loro livello di stupidità.
Benvengano più anime slice of life e simili, sono contento che anche questo genere di opere stia avendo più risonanza
Aspetto di vedere questa affermazione tradursi in fatti, perché per ora il panorama è pressoché desertico con qualche palla di polvere spinta dal vento, tipo adattamenti a budget ridottissimo come Requiem...
Parecchio OT quindi scrivo una risposta sola. Si è già avuto modo di discuterne a sufficienza in altre news, ma la mia risposta non cambia: il tuo ragionamento avrebbe senso se le serie sub non interessassero abbastanza, allora per attirare il pubblico devi fare i doppiaggi. Invece gli anime sub li guardano tutti, ma altrove, pur essendo stato Crunchyroll sempre gratuito. Non è che chi oggi pirata i sub domani non piraterà invece il doppiaggio (infatti la scusa del "non mi abbono per i sub, se facessero i doppiaggi lo farei" è appunto solo una scusa che mai si tramuterà in un vero abbonamento, oltre che essere un'enorme mancanza di rispetto a chi fa i sottotitoli di cui alla fine comunque si fruisce). Insomma facendo i doppiaggi potrebbero avere un'incremento per quelle serie più mainstream che molti guarderebbero solo ita, ma queste sono talmente poche che probabilmente partirebbe il "non mi abbono per guardare una sola serie" (ormai le scuse sono loro, che vengono usate a seconda della situazione xD). Inoltre ricordiamoci che fino a 4 mesi fa (prima della storia dei Giganti) in Italia si schifava e boicottava il doppiaggio e solo ora ci si è svegliati. Infine, Netflix (Amazon di suo non ha mai doppiato nulla a parte Eva) non fa neanche simulcast, perché punta su un pubblico ben diverso più generalista non abituato agli stagionali, mi pare un paragone sbagliato. D'accordo però sul fatto che almeno un paio di tentativi potrebbero farli. Questo è più o meno il mio pensiero in merito.vado un po' OT sul discorso doppiaggio, son completamente d'accordo col ragionamento che faceva qualche tempo fa Alessandro Ward (doppiatore di Eren), che ha evidenziato una piccola contraddizione sul tema: chiedi alle persone di abbonarsi dicendo che più ce ne sono, più possibilità si hanno di avere qualche doppiaggio, ma se tu vuoi ampliare la tua utenza pagante andando a pescare anche chi ti pagherebbe solo con doppiaggi italiani, perché non fai un investimento (che, come qualsiasi investimento, ha dei rischi) doppiando qualcosa? come puoi pretendere che questi ti paghino senza offrire ciò che vogliono?
citava Netflix e Amazon, ricordando che anni fa hanno iniziato a doppiare massicciamente di tutto, anche extra anime, ed evidentemente se continuano a farlo (sinceramente non mi aspettavo che un buon 90% degli anime su Netflix siano doppiati) vuol dire che hanno avuto un ritorno economico, altrimenti avrebbero smesso.
quindi perché non ci provano anche loro, per vedere che risposta c'è da parte dell'utenza? non credo vadano falliti per un investimento di qualche decina di migliaia di euro (forse anche meno) su una o due serie di punta... mistero.
Un'opera bella lo è a prescindere dal target di riferimento o da qualunque altra forma di classificazione ci venga in mente, che producessero più opere di qualità.
My dress up darling (che ricordo è uno shonen anche se ho visto molti considerarlo shojo)
My dress up darling (che ricordo è uno shonen anche se ho visto molti considerarlo shojo)
In realtà è un seinen.
Anche alla luce di scelte talvolta discutibili, come nel caso di My dress-up darling, secondo me ha più senso parlare di generi che di target.
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