309 studi di animazione..... Sono troppi, è normale che certe società vanno in rosso. Poi non vorrei dire una cagata pazzesca ma non è da un po di anni che gli studi di animazione sfornano pochissime se non quasi zero serie originali e non tratte dal cartaceo? I diritti costano ed è logico perdere bei soldi, basti pensare anche a tutto il merchandising.
309 studi di animazione..... Sono troppi, è normale che certe società vanno in rosso. Poi non vorrei dire una cagata pazzesca ma non è da un po di anni che gli studi di animazione sfornano pochissime se non quasi zero serie originali e non tratte dal cartaceo? I diritti costano ed è logico perdere bei soldi, basti pensare anche a tutto il merchandising.
La maggior parte di questi sono piccoli studi di outsourcing, quindi ci sta. Il motivo per cui non si fanno anime originali è semplicemente che è più difficile ottenere finanziamenti.309 studi di animazione..... Sono troppi, è normale che certe società vanno in rosso. Poi non vorrei dire una cagata pazzesca ma non è da un po di anni che gli studi di animazione sfornano pochissime se non quasi zero serie originali e non tratte dal cartaceo? I diritti costano ed è logico perdere bei soldi, basti pensare anche a tutto il merchandising.
Il tuo discorso avrebbe senso se si stesse parlando degli studi di produzione, ma loro i soldi se li fanno eccome con gli isekai etc. Qui si parla di studi d'animazione: Wit è in debito di milioni, e non mi pare faccia isekai o "serie moe". Oltretutto ricordo che la serie più seguita della stagione è Lycoris Recoil. L'industria anime è vivissima più che mai, solo che non sono gli studi d'animazione ad arricchirsi. Il commento sulla CGI anche no, di certo non viene usata (sempre) perché lo vogliano...A parte la solita questione delle condizioni di lavoro disumane, nonchè gli inevitabili problemi presenti nelle aziende di qualsiasi tipo, direi che brutte abitudini certo non aiutano: insistere ad oltranza con isekai e fantasy copiaincolla, affidare titoli importanti a studi non altezza, proseguire serie di scarso seguito da una parte e non continuarne altre di più sicuro successo dall'altra...
Inoltre il target shoujo (e non mi riferisco a quelli scolastici, agli idol o ai reverse harem) e quello josei non vengono valorizzati a dovere da anni.
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La maggior parte di questi sono piccoli studi di outsourcing, quindi ci sta. Il motivo per cui non si fanno anime originali è semplicemente che è più difficile ottenere finanziamenti.
Certamente, che è un po' la causa e conseguenza dei pochi finanziamenti. Per fortuna ogni tanto ci sono casi come quello di LycoReco.È anche più facile floppare. Quanti anime originali ottengono anche solo un discreto successo? Perfino in tempi in cui il mercato home video era fiorente molti OAV non riuscivano a superare un paio di episodi perché non incontravano il favore del pubblico (e non necessariamente perché non fossero validi)
Certamente, che è un po' la causa e conseguenza dei pochi finanziamenti. Per fortuna ogni tanto ci sono casi come quello di LycoReco.È anche più facile floppare. Quanti anime originali ottengono anche solo un discreto successo? Perfino in tempi in cui il mercato home video era fiorente molti OAV non riuscivano a superare un paio di episodi perché non incontravano il favore del pubblico (e non necessariamente perché non fossero validi)
A parte la solita questione delle condizioni di lavoro disumane, nonchè gli inevitabili problemi presenti nelle aziende di qualsiasi tipo, direi che brutte abitudini certo non aiutano: insistere ad oltranza con isekai e fantasy copiaincolla, affidare titoli importanti a studi non altezza, proseguire serie di scarso seguito da una parte e non continuarne altre di più sicuro successo dall'altra...
Inoltre il target shoujo (e non mi riferisco a quelli scolastici, agli idol o ai reverse harem) e quello josei non vengono valorizzati a dovere da anni.
E' inutile, bisogna scremare e tornare, in un certo senso, al passato recente: meno studi, meno serie e ricominciare a puntare più al pubblico generalista da una parte e alla qualità dall'altra. Poi calcare meno la mano sui soliti clichè moe stra-abusati. Inoltre rendersi finalmente conto che l'animazione giapponese ha anche un pubblico internazionale non guasterebbe (a patto che non si mettano ad accontentare il pubblico americano "woke", lol).
Non farebbe male neanche buttare meno soldi in CGI, perchè tanto si sa che il fandom preferisce l'animazione tradizionale. E poi senza un budget consistente e animatori abili la CGI fa sanguinare gli occhi. Se non fosse tratto da un manga di Tsutomu Nihei, Knights of Sidonia non se lo sarebbe calcolato nessuno, compreso chi sta digitando questo commento.
Concordo in aprte sul tuo discorso
Sul CGI un pò meno onestamente
ci sono opere carine anche realzzate con tale grafica
Certamente, che è un po' la causa e conseguenza dei pochi finanziamenti. Per fortuna ogni tanto ci sono casi come quello di LycoReco.È anche più facile floppare. Quanti anime originali ottengono anche solo un discreto successo? Perfino in tempi in cui il mercato home video era fiorente molti OAV non riuscivano a superare un paio di episodi perché non incontravano il favore del pubblico (e non necessariamente perché non fossero validi)
non immagini quanto facciano fruttare isekai e fantasy. Comunque secondo me in sti discorsi c’è un fraintendimento di fondo: chi produce una serie poi non è la stessa società che alla fine crea l’anime. Tu puoi avere benissimo il gruppo di produzione che naviga nell’oro e lo studio d’animazione in profondo rosso. Chi decide di fare l’isekai con l’arem non è di certo lo studio di animazione, ma il comitato di produzione che ci mette sopra i soldi.insistere ad oltranza con isekai e fantasy copiaincolla
Non è quello il punto. È il modello "piramidale" che è completamente sbagliato. Gli studi sono pagati su commissione, ergo più serie fanno più guadagnano, indipendentemente dalla qualità (non è che ti pagano di più se la serie esce meglio, anzi lo studio deve fare attenzione a non sforare quel poco di budget che ha a disposizione altrimenti si indebita con il comitato).questo semplicemente vuol dire che questo tipo di intrattenimento sta diventando sempre più economico e di conseguenza gli studi già tirati all'osso che danno paghe da fame ai propri dipendenti sono destinate alla chiusura o a passare all'outsurcing totale
la soluzione per me e che sta funzionando anche in italia(in altri settori) è quella di diminuire l titoli e puntare di più sulla qualità tanto chi vuole spendere poco per vedere anime continuerà a spendere poco mentre gli utenti premium sono disposti a spendere di più e in maniera più costante per prodotti di qualità
Non è quello il punto. È il modello "piramidale" che è completamente sbagliato. Gli studi sono pagati su commissione, ergo più serie fanno più guadagnano, indipendentemente dalla qualità (non è che ti pagano di più se la serie esce meglio, anzi lo studio deve fare attenzione a non sforare quel poco di budget che ha a disposizione altrimenti si indebita con il comitato).
Come dicevo in precedenza, il mercato home video si è disintegrato molto tempo fa a causa della pirateria, lo streaming non è sufficiente a garantire un flusso di denaro sufficiente nella maggior parte dei casi. Ma non si pensi che sia un problema solo giapponese, anche gli studi che si occupano di CGI per grandi realtà come la Marvel si lamentano di paghe bassine e di ritmi di lavoro massacranti, il tutto mentre l'attore principale mostra le chiappe e guadagna milioni di dollari!
dai non diciamo c@zzate la pirateria conta poco o niente sugli utili delle società
dai non diciamo c@zzate la pirateria conta poco o niente sugli utili delle società
Se lo dici tu...come avevo scritto altrove, le entrate dell'industria musicale si erano ridotte ad 1/3 dopo l'avvento di Napster....credi sia andata meglio per gli anime?
dai non diciamo c@zzate la pirateria conta poco o niente sugli utili delle società
Se lo dici tu...come avevo scritto altrove, le entrate dell'industria musicale si erano ridotte ad 1/3 dopo l'avvento di Napster....credi sia andata meglio per gli anime?
io ho scritto gli utili non i ricavi e per le società conta di più l'utile che il valore dei ricavi
PAROLE SANTEInoltre il target shoujo (e non mi riferisco a quelli scolastici, agli idol o ai reverse harem) e quello josei non vengono valorizzati a dovere da anni.
Sinceramente pensavo peggio... 😂
Sinceramente pensavo peggio... 😂
peggio di questo c'è che poi vanno fallite e non vedi piu niente in streaming perche non fanno piu niente...vedi te........
Sinceramente pensavo peggio... 😂
peggio di questo c'è che poi vanno fallite e non vedi piu niente in streaming perche non fanno piu niente...vedi te........
Nah, anche se falliscono poi fondano nuovi studi, non c'è rischio di rimanere senza anime.
Tear Studios
Artland Studios
Studio Lagurus
Manglobe Studios
Radix Ace Entertainment
Hai Film Maker
Group TAC
Production IMS
Drop
per citarne alcuni che sono andati in bancarotta negli ultimi 10 anni o poco più.
Sinceramente pensavo peggio... 😂
peggio di questo c'è che poi vanno fallite e non vedi piu niente in streaming perche non fanno piu niente...vedi te........
Sinceramente pensavo peggio... 😂
peggio di questo c'è che poi vanno fallite e non vedi piu niente in streaming perche non fanno piu niente...vedi te........
più falliscono più ne vedrai solo che saranno copia incolla casomai non vedrai più anime di qualità cosa che comunque sta già avvenendo da tempo perchè la maggior parte degli utenti preferisce la quantità alla qualità difatti adesso stanno subendo il cambiamento di nome da anime a contenitori di intrattenimento anime
eh?adesso stanno subendo il cambiamento di nome da anime a contenitori di intrattenimento anime
eh?adesso stanno subendo il cambiamento di nome da anime a contenitori di intrattenimento anime
eh?adesso stanno subendo il cambiamento di nome da anime a contenitori di intrattenimento anime
adesso ci si riferisce agli anime come contenitori non come opere, stessa cosa sta avvenendo per i film girati per i servizi di streaming semplicemente perchè sono dei contenitori per riempire i canali di streaming e i canali specifici fortunatamente per adesso i manga non stanno subendo la stessa transizione
Oggi per riempire i palinsesti si producono tante serie. Un tempo che ce n'erano di meno le emittenti imponevano un numero minimo di episodi (e da qui le serie inutilmente lunghissime del passato). Oggi la situazione è indubbiamente peggiore, ma il succo è quello.adesso ci si riferisce agli anime come contenitori non come opere, stessa cosa sta avvenendo per i film girati per i servizi di streaming semplicemente perchè sono dei contenitori per riempire i canali di streaming e i canali specifici fortunatamente per adesso i manga non stanno subendo la stessa transizione
A parte la solita questione delle condizioni di lavoro disumane, nonchè gli inevitabili problemi presenti nelle aziende di qualsiasi tipo, direi che brutte abitudini certo non aiutano: insistere ad oltranza con isekai e fantasy copiaincolla, affidare titoli importanti a studi non altezza, proseguire serie di scarso seguito da una parte e non continuarne altre di più sicuro successo dall'altra...
Inoltre il target shoujo (e non mi riferisco a quelli scolastici, agli idol o ai reverse harem) e quello josei non vengono valorizzati a dovere da anni.
E' inutile, bisogna scremare e tornare, in un certo senso, al passato recente: meno studi, meno serie e ricominciare a puntare più al pubblico generalista da una parte e alla qualità dall'altra. Poi calcare meno la mano sui soliti clichè moe stra-abusati. Inoltre rendersi finalmente conto che l'animazione giapponese ha anche un pubblico internazionale non guasterebbe (a patto che non si mettano ad accontentare il pubblico americano "woke", lol).
Non farebbe male neanche buttare meno soldi in CGI, perchè tanto si sa che il fandom preferisce l'animazione tradizionale. E poi senza un budget consistente e animatori abili la CGI fa sanguinare gli occhi. Se non fosse tratto da un manga di Tsutomu Nihei, Knights of Sidonia non se lo sarebbe calcolato nessuno, compreso chi sta digitando questo commento.
Tutti i rebuild di Evangelion hanno scene in cgi, aot ha delle bellissime sequenze dinamiche con le case in cgi per facilitare il movimento. In sintesi abbandonare la cgi solo perché è cgi non ha senso, anzi io credo sia meglio spendere soldi per facilitare molto di più il lavoro degli animatori, che in certi casi senza cgi ci metterebbero il triplo del tempo
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