Questo gioco è pura propaganda nazionalista e imperialista Giapponese, ma come è possibile che il resto dell'Asia non dica nulla? Non è un semplice fantasy racconta quello che ha fatto il Giappone colonialista ma al contrario...
Personalmente la voglio vedere tutta sta gente che va al cinema a vedere un film sottotitolato...già la gente ci va poco di suo
Un videogioco in lingua originale con i sottotitoli lo capisco, un film un po' meno anche perché non siamo tutti uguali e alcuni hanno difficoltà a leggere e guardate insieme
Mettici poi che se io pago voglio un prodotto comodo fatto e finito, frega poco del resto
Un pochino off-topic, ma devo dire che, sin dalla prima volta che ho visto quella citazione del regista Joon-ho Bong, ho subito pensato, "grazie per averlo detto!" Sulserio, mi piace un sacco quella frase e il fatto che è stata detta e in un evento così importante e così americanamente internazionale.
Dal punto di vista americano (che gli Oscar sono una cosa americana e va bene così, ma non bisogna mai scordasi proprio di tale fatto), ineffetti, sono abituati a contenuti prodotti in madrelingua e madreterra, e spesso si dimenticano che per il resto del mondo non-anglicano non è così.
Noi che proveniamo da paesi dove si utilizzano rispettive lingue non dominanti a livello internazionale, ci arrangiamo con vari tipi di adattamento.
Okay, sulla TV Italiana ricordo che tutto era doppiato, ma su quella croata (sono Istriana e sono cresciuta con entrambe), solo alcuni cartoni animati erano doppiati, il resto, tutto con sottotitoli.
Grazie a tutto questo, ho anche imparato presto a leggere e ho imparato pure varie lingue.
Cosa ne penserebbero se, poi, consideriamo che in molti stiamo leggendo sottotitoli in lingue a noi straniere per goderci contenuti in altre lingue straniere che purtroppo non siamo ancora riusciti ad imparare.... 😅
Questo gioco è pura propaganda nazionalista e imperialista Giapponese, ma come è possibile che il resto dell'Asia non dica nulla? Non è un semplice fantasy racconta quello che ha fatto il Giappone colonialista ma al contrario...
Un pochino off-topic, ma devo dire che, sin dalla prima volta che ho visto quella citazione del regista Joon-ho Bong, ho subito pensato, "grazie per averlo detto!" Sulserio, mi piace un sacco quella frase e il fatto che è stata detta e in un evento così importante e così americanamente internazionale.
Dal punto di vista americano (che gli Oscar sono una cosa americana e va bene così, ma non bisogna mai scordasi proprio di tale fatto), ineffetti, sono abituati a contenuti prodotti in madrelingua e madreterra, e spesso si dimenticano che per il resto del mondo non-anglicano non è così.
Noi che proveniamo da paesi dove si utilizzano rispettive lingue non dominanti a livello internazionale, ci arrangiamo con vari tipi di adattamento.
Okay, sulla TV Italiana ricordo che tutto era doppiato, ma su quella croata (sono Istriana e sono cresciuta con entrambe), solo alcuni cartoni animati erano doppiati, il resto, tutto con sottotitoli.
Grazie a tutto questo, ho anche imparato presto a leggere e ho imparato pure varie lingue.
Cosa ne penserebbero se, poi, consideriamo che in molti stiamo leggendo sottotitoli in lingue a noi straniere per goderci contenuti in altre lingue straniere che purtroppo non siamo ancora riusciti ad imparare.... 😅
Condivido del tutto il tuo parere. Soggiungo anche che sulla carta condivido anche il pensiero, le intenzioni e l'obiettivo di Stahelski, solo che, come dire... non mi piace molto il modo in cui il suo pensiero mi arriva, da come ne parla, magari sbaglio io a capirne la percezione.
A me sembra quasi come se stesse dicendo "io, che sono americano, saprò trovare il modo per far recitare i giapponesi così che la loro espressività arrivi anche a un utente americano." E okay... peccato che però a mio parere i film giapponesi recitati da giapponesi in lingua giapponese, di per sé sono già capacissimi di esprimersi perfettamente, di far emozionare come può riuscirci un film in qualunque altra lingua.
Dunque perché mai dovrebbe "mediare" un americano in un film giapponese fatto da giapponesi?
Perché "il pubblico americano se non si passa da questo passaggio non ci sente". E ho capito. Ma Parasite, allora, è stato girato da un "americano che capisce come far recitare i coreani così che la loro espressività venga recepita anche da un pubblico americano"?
E' questo "passaggio di mediazione" che a me fa sollevare un po' il sopracciglio.
Come se fossimo incapaci di guardare, capire e apprezzare i film di Kore'eda, o del sopra citato Kurosawa (o di mille altri registi meno noti), che sono giapponesi recitati da giapponesi in lingua giapponese. Senza "intermediari".
Penso che questo regista, se è effettivamente un appassionato di cinema asiatico e di Giappone, forse dovrebbe (o vorrebbe?) trovare il modo di osservare per bene e a lungo lo "stile giapponese" (antico e moderno) per poi inglobarlo in un suo personalissimo stile. Magari lo sta già facendo, ma mi domando come mai allora non abbia ritenuto importante citarlo in questa intervista, visto che non mi sembra un dettaglio di poco conto.
Questo gioco è pura propaganda nazionalista e imperialista Giapponese, ma come è possibile che il resto dell'Asia non dica nulla? Non è un semplice fantasy racconta quello che ha fatto il Giappone colonialista ma al contrario...
Quindi non si dovrebbe parlare dell'Impero mongolo che voleva conquistare il Giappone perché il Giappone 700 anni dopo farà una cosa simile? La storia quella è, ed è evidente che il gioco non l'hai sfiorato di striscio visto che i giapponesi non ne escono benissimo, anzi..
"il resto dell'Asia" tipo la Cina produce da anni film propagandistici come 800 Eroi e The Battle at Lake Changjin che incassano come Avengers, quindi dormi pure tranquillo.
Ben venga se girato interamente in Giappone e con giapponesi.
Invece sono un po' scettico sul fatto di mandarlo in sala esclusivamente sottotitolato, il pubblico generale pretende un prodotto tradotto, e hanno tutte le ragioni.
L'ultimo samurai ha la maggior parte delle scene girate in Nuova Zelanda eppure è doppiato ovunque, ma il suo messaggio arrivò chiaro e forte.
Poi per riguardarlo in originale c è sempre modo.Questo gioco è pura propaganda nazionalista e imperialista Giapponese, ma come è possibile che il resto dell'Asia non dica nulla? Non è un semplice fantasy racconta quello che ha fatto il Giappone colonialista ma al contrario...
Quindi?
Questo gioco è pura propaganda nazionalista e imperialista Giapponese, ma come è possibile che il resto dell'Asia non dica nulla? Non è un semplice fantasy racconta quello che ha fatto il Giappone colonialista ma al contrario...
The Battle at Lake Changjin che incassano come Avengers,
Il film Cinese se li può solo sognare gli incassi di Avengers. L'ultimo Avengers ha fatto quasi 3 miliardi, il film cinese 900 milioni.
Il film Cinese se li può solo sognare gli incassi di Avengers. L'ultimo Avengers ha fatto quasi 3 miliardi, il film cinese 900 milioni.
A livello mondiale è inevitabile, anche solo come marketing sono cose imparagonabili.
Ma in Cina ha guadagnato più del film disney quindi non mi sembra un paragone tanto campato in aria.
Perché nel caso dei manga dovrebbe "comandare" l'autore, mentre nel caso di un film specifico dovrebbe "comandare" il pubblico?
Non capisco perché noi europei dobbiamo pretendere che il film sia parlato in americano
Un pochino off-topic, ma devo dire che, sin dalla prima volta che ho visto quella citazione del regista Joon-ho Bong, ho subito pensato, "grazie per averlo detto!" Sulserio, mi piace un sacco quella frase e il fatto che è stata detta e in un evento così importante e così americanamente internazionale.
Cosa ne penserebbero se, poi, consideriamo che in molti stiamo leggendo sottotitoli in lingue a noi straniere per goderci contenuti in altre lingue straniere che purtroppo non siamo ancora riusciti ad imparare.... 😅
Io, invece, se pago, voglio un prodotto più possibilmente originale, in lingua originale e senza censure.
È questione di gusti personali.
Cmq è anche il motivo per cui non mi piace che devo guardare roba censurata su dei servizi streaming o IPTV. Sono cose che dovrebbero essere incluse tra i diritti del consumatore. Se io pago per un servizio, pretendo avere la scelta di guardarne i contenuti dell'offerta come piace a me.
Condivido del tutto il tuo parere. Soggiungo anche che sulla carta condivido anche il pensiero, le intenzioni e l'obiettivo di Stahelski, solo che, come dire... non mi piace molto il modo in cui il suo pensiero mi arriva, da come ne parla, magari sbaglio io a capirne la percezione.
A me sembra quasi come se stesse dicendo "io, che sono americano, saprò trovare il modo per far recitare i giapponesi così che la loro espressività arrivi anche a un utente americano." E okay... peccato che però a mio parere i film giapponesi recitati da giapponesi in lingua giapponese, di per sé sono già capacissimi di esprimersi perfettamente, di far emozionare come può riuscirci un film in qualunque altra lingua.
Dunque perché mai dovrebbe "mediare" un americano in un film giapponese fatto da giapponesi?
Perché "il pubblico americano se non si passa da questo passaggio non ci sente". E ho capito. Ma Parasite, allora, è stato girato da un "americano che capisce come far recitare i coreani così che la loro espressività venga recepita anche da un pubblico americano"?
E' questo "passaggio di mediazione" che a me fa sollevare un po' il sopracciglio.
Come se fossimo incapaci di guardare, capire e apprezzare i film di Kore'eda, o del sopra citato Kurosawa (o di mille altri registi meno noti), che sono giapponesi recitati da giapponesi in lingua giapponese. Senza "intermediari".
Penso che questo regista, se è effettivamente un appassionato di cinema asiatico e di Giappone, forse dovrebbe (o vorrebbe?) trovare il modo di osservare per bene e a lungo lo "stile giapponese" (antico e moderno) per poi inglobarlo in un suo personalissimo stile. Magari lo sta già facendo, ma mi domando come mai allora non abbia ritenuto importante citarlo in questa intervista, visto che non mi sembra un dettaglio di poco conto.
Non quoto il commento di sopra per motivi di lunghezza, voglio solo ringraziare per la risposta, ma anche aggiungere che l'influenza giapponese su di noi europei è più grande di quello sembri pensare.
Tutti noi che siamo cresciuti con la TV Italiana degli anni '80/90/00, maggior parte abbiamo respirato anime. Okay, erano adattamenti italiani, alcuni fatti meglio, altri peggio, ma in sostanza erano contenuti giapponesi.
Il fatto che poi erano adattamenti italiani riflette un po' anche sul tuo punto di "occidentalizzare" tutto.
Vivendo in Corea io stessa e vedendo che le varie culture asiatiche sono più collegate alle nostre europee di quello che si suol percepire, non mi trovo d'accordo del tutto con quel sentimento, PERÒ, si tratta cmq di un punto molto interessante che fa riflettere.
Alla fine, i due mondi si incrociano e impariamo gli uni dagli altri e questa, a mio parere, è una cosa meravigliosa.
Non quoto il commento di sopra per motivi di lunghezza, voglio solo ringraziare per la risposta, ma anche aggiungere che l'influenza giapponese su di noi europei è più grande di quello sembri pensare.
Tutti noi che siamo cresciuti con la TV Italiana degli anni '80/90/00, maggior parte abbiamo respirato anime. Okay, erano adattamenti italiani, alcuni fatti meglio, altri peggio, ma in sostanza erano contenuti giapponesi.
Il fatto che poi erano adattamenti italiani riflette un po' anche sul tuo punto di "occidentalizzare" tutto.
Vivendo in Corea io stessa e vedendo che le varie culture asiatiche sono più collegate alle nostre europee di quello che si suol percepire, non mi trovo d'accordo del tutto con quel sentimento, PERÒ, si tratta cmq di un punto molto interessante che fa riflettere.
Alla fine, i due mondi si incrociano e impariamo gli uni dagli altri e questa, a mio parere, è una cosa meravigliosa.
Vero, i nostri prodotti dell'infanzia sono per lo più giapponesi, salvo i film Disney, alcune serie americane e praticamente nessuna nostrana. Anche con le relative intromissioni, in noi si è creato l'immaginario di quei mondi. Infatti sostengo che anche con meno intromissioni e filtri avremmo comunque apprezzato quei prodotti (ci sono bambini che conoscono a memoria rose di squadre di calcio con nomi improponibili, non ci credo che si sentirebbero a disagio con qualche nome giapponese in un anime) e avremmo anche meno pretese e pregiudizi che magari ci limitano nel provare qualcosa di nuovo (come i film e le serie tv orientali).
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.
Incrocio le dita