Quello che potrebbero fare invece gli editori è concedere il reso anche a loro, e vedrete che poi i fumetti non si esauriranno più come ora.
Il reso è un costo, soprattutto per serie che magari sono in perdita. Con il rischio che le fumetterie te ne chiedono X copie e ne vendono X/2 e ti ritrovi un sacco di copie invendute di cui non te ne fai niente e occupano pure spazio nel magazzino.
A quel punto quanti editori si prenderebbero il rischio invece di droppare direttamente la serie?
Quello che potrebbero fare invece gli editori è concedere il reso anche a loro, e vedrete che poi i fumetti non si esauriranno più come ora.
Scusate se riprendo il mio post...
Francamente non capisco come non si approfitti del boom di vendite attuale per concedere finalmente questo benedetto reso anche alle fumetterie.
Tanto bene o male la roba che ti rientra, se hai calcolato bene la tiratura, la vendi comunque.
Risolverebbe davvero tantissimi problemi di distribuzione e promozione dei manga.
Tant'è che poi lo fai per le edicole e non per le librerie.
Bisognerebbe imporre dei limiti al numero di copie acquistate dalle fumisterie perchè anche se aggiusti la tiratura con i numeri successivi poi devi bloccare gli ordini insensati.
In più bisognerebbe incominciare a mettere in moto la filiera per riciclare i tankobon invenduti.
Ok che la fumetteria di Canicattì può venderlo on-line, ma se tornasse al mittente il canale di rivendita risulterebbe comunque più efficiente
Mi sembra un po’ strano il discorso che alcuni fanno… io sono un grande usufritore di Amazon, ma per i manga, a parte qualche numero vecchio che non trovo da nessuna parte, non ne vedo l’utilità.
In fumetteria posso parlare con gente che ne capisce di serie che non conosco e avere dei consigli, mi fa lo stesso sconto di Amazon, mi tiene le serie che seguo e gli ordini sugli arretrati, e posso andare a prenderli quando voglio, ogni tanto tirano fuori vecchie serie complete iperscontate, in più alcuni manga della panini, goen, hikari, magic , su Amazon non li trovi o con molto ritardo…
Anch’io abito fuori città, circa 15 km dal centro, ma vado in fumetteria mentre faccio degli altri giri, tanto la roba me la tengono…
Stesso discorso per le librerie, quale sarebbe il vantaggio di andare lì rispetto alla fumetteria?
Potremmo fare un sondaggio su animeclick e vedere quanti comprano in fumetteria ancora, quanti in libreria e quanti solo online (con le sfumature del caso ovviamente).
Poi come detto se a Canicattì hanno quel volumetto la risposta sarebbe di incominciare a realizzare che siamo negli anni 20 del ventunesimo secolo e bisognerebbe mettere su in sitoweb della "fumetteria di Canicattì" per vederti quel volumetto anche a te che ti ritrovi dall'altra parte dello stivale
L'unico modo che noi consumatori abbiamo per aiutare le piccole e medie fumetterie è fare le caselle, così da dare certezza ai proprietari sui volumi di acquisto.
Quello che potrebbero fare invece gli editori è concedere il reso anche a loro, e vedrete che poi i fumetti non si esauriranno più come ora.
La faccenda dei consigli del libraio onestamente ne faccio a meno, visto che uno che lo fa di lavoro (e lo vuole fare bene) dovrebbe convincerti a comprare anche manga pessimi, in quanto tutti i prodotti devono essere valorizzati. Magari con i clienti più fedeli non lo fa, ma con quelli sconosciuti deve farlo se non vuole chiudere bottega.
La faccenda dei consigli del libraio onestamente ne faccio a meno, visto che uno che lo fa di lavoro (e lo vuole fare bene) dovrebbe convincerti a comprare anche manga pessimi, in quanto tutti i prodotti devono essere valorizzati. Magari con i clienti più fedeli non lo fa, ma con quelli sconosciuti deve farlo se non vuole chiudere bottega.
In un mondo ideale una persona prima di aprire una fumetteria dovrebbe avere tantissimi conoscenti nella propria città e in base a questo già dovrebbe sapere chi compra cosa, ed avere la fiducia dei vari lettori, farsi un sito per le prenotazioni fare da corriere all'inizio puntando sul rapporto personale di fiducia se non proprio amicizia e sempre sulla base delle prenotazioni organizzare le vendite e la futura fumetteria e da questo poi gli editori ragionare sopra lo stampare un numero di prenotazioni + un 10% 15% 20% in più, cosa che dovrebbe già accadere ora corregetemi se sbaglio, "diluire" la stampa un pò per volta mi sembra molto più sensato anche se capisco che porta altri problemi perchè richiede una conoscenza precisa dei numeri dei lettori che comprano un determinato fumetto e qui penso che la prima settimana di prenotazioni sia utile senza dimenticare una scorta, perchè non ci dimentichiamo che Dylan Dog la prima settimana non ando bene, ma mesi dopo fece il boom di vendite che tutti sappiamo.
Poi come detto se a Canicattì hanno quel volumetto la risposta sarebbe di incominciare a realizzare che siamo negli anni 20 del ventunesimo secolo e bisognerebbe mettere su in sitoweb della "fumetteria di Canicattì" per vederti quel volumetto anche a te che ti ritrovi dall'altra parte dello stivale
Non è pensabile farlo per ogni fumetteria, anche se cerco un volume da una vita non è che posso spendere mesi per girare ogni sito di fumetterie a cercarlo.
Ha senso fare un portale nazionale, oppure ha senso che la copia torni al distributore e che il distributore la ricollochi.
Piuttosto... e mi rivolgo allo staff di Animeclick.
Avete mai pensato, visto che il vostro database manga è ben fornito, di provvedere voi a creare un portale rivolto alle fumetterie dove dar loro la possibilità di mettere in vendita l'invenduto?
Secondo me potrebbe portare un bel po' di visibilità al sito.
La mia non è una critica alle fumetterie come a voler dire che non dovrebbero esistere. Se a voi sono utili mi fa piacere. A livello personale le trovo inutili (parlo del luogo fisico non dell'online). Non baso gli acquisti sui consigli degli altri, ma eventualmente cerco la trama in internet e valuto se può interessarmi o meno.
La mia non è una critica alle fumetterie come a voler dire che non dovrebbero esistere. Se a voi sono utili mi fa piacere. A livello personale le trovo inutili (parlo del luogo fisico non dell'online). Non baso gli acquisti sui consigli degli altri, ma eventualmente cerco la trama in internet e valuto se può interessarmi o meno.
Io nel periodo in cui ho potuto frequentare una fumetteria fisica compravo molto più di ora, perché la fumetteria diventa anche un luogo di incontro, di confronto e ti dà la possibilità di valutare a mano il prodotto prima di comprarlo. Non c'è paragone con l'on-line, assolutamente.
Se non sai regolarti sulle tirature, puoi comunque risolvere con le ristampe, come fa Panini per esempio.
2) vedo dagli ultimi commenti che il discorso è virato sulle fumetterie in crisi, ma sia da che si legge dall’articolo, sia per quel che ho visto io, la situazione attuale mi sembra proprio il contrario… rispetto ad anni fa vanno molto meglio.
Se non sai regolarti sulle tirature, puoi comunque risolvere con le ristampe, come fa Panini per esempio.
AH AH AH AH AH
Non credo. Il problema potresti averlo praticamente solo sui primi numeri, perché poi bene o male ci si regola sul numero di vendite.
Perdonami, ma il rischio d'impresa vale per tutti. Non lo puoi sempre scaricare sull'ultima ruota del carro che è pure quella che ti veicola il prodotto sul territorio. Tant'è che poi lo fai per le edicole e non per le librerie.
Se non sai regolarti sulle tirature, puoi comunque risolvere con le ristampe, come fa Panini per esempio.
Capisco se parlassimo di Goen o gente che fa oggettivamente fatica, ma che Star, Panini e J-Pop non ragionino sui resi lo trovo francamente fuori da ogni logica.
Un'opinione un po' più articolata?
Fatti raccontare da Marco il grande privilegio di gestire un'edicola.
Il rischio d'impresa ce l'hanno gli editori come ce lo hanno le fumetterie in ogni caso.
Se tu dai per buono che a piazzare i volumi debba essere l'editore
mentre le fumetterie devono essere una vetrina sul territorio e basta semplicemente l'editore aumenterà i prezzi per mettersi al sicuro, e alla fine a prenderlo nel sedere saranno sempre i lettori.
Per altro mi sa che tu non compri molta roba Panini perché le ristampe non risolvono quasi mai niente visto che in tantissime loro serie c'è sempre qualche volumetto esaurito.
Dall'idea che mi sono fatto io, tutti i prodotti con prezzi fissi danno margini di guadagno irrisori ad un'attività, i soldi si fanno con il prezzo libero. Un bar non fa soldi vendendo latte, ma li fa vendendo caffè, cappuccini, cornetti e bibite. Una tabaccheria non fa soldi vendendo tabacchi o gratta e vinci , ma vendendo accendini, ferrero, caramelle e roba varia. I cinema non fanno soldi vendendo i biglietti, ma vendendo pop-corn e bibite. Le cose a prezzo fisso servono per attirare il cliente, poi devi riuscire a vendergli dell'altro. Le edicole che hanno quasi tutto a prezzo fisso, stanno praticamente scomparendo.
Una fumetteria non ha tante altre cose da vendere oltre a fumetti, DVD, bluray, merchandising vario etc etc. Ci sono fumetterie che vanno avanti da oltre 25 anni vendendo solo quello che ho citato. Non è impossibile sopravvivere vendendo quello, nonostante i margini siano ridotti.
Il problema è che per quanto ci si sforzi, più di tanto non ci si può "rinnovare". Non ci sono molti servizi accessori "premium" possibili.
A meno che non inviti autori famosi come fanno alcune grandi librerie e fumetterie, per attirare clienti. Ma è roba effimera, costosa, non dura nel tempo.
Ma da quando poi il prezzo del latte sarebbe fisso? XD
Se non sai regolarti sulle tirature, puoi comunque risolvere con le ristampe, come fa Panini per esempio.
AH AH AH AH AH
Come per tutte le attività commerciali fisiche che ancora oggi riescono a fatturare utili sul territorio, l'unica risposta sta nel non avere concorrenza.
Quando leggo "numero di attività Lombardia (67), Emilia-Romagna (51), Piemonte e Lazio (entrambe 48)" faccio in fretta a calcolare la media di 1 fumetteria ogni 100.000 abitanti. Nella fascia di età 15-40 anni sono 1 fumetteria ogni 40.000 persone.
La maggior parte sono aperte nelle grandi città, quindi se apri in una zona cmq ricca ma un poco più periferica (tipo Reggio-Emilia, Parma, Mantova o Treviso) offrendo oltre al fumetto anche gadget e uno spazio game, magari anche esport, fallire diventa solo questione di essere "antipatici" e "ladri".
Non capisco come un collezionista possa permettersi il lusso di comprare da Amazon. Non hai il controllo su cosa compri, fare resi è una sorta di incubo, non esiste praticamente l'usato e spesso i punti raccolta non sono comodi da raggiungere quindi devi aspettare i comodi dei corrieri. Chi colleziona seriamente se proprio acquista da negozi online specializzati che spesso corrispondono a negozi fisici e se quelli sono comodi, ci vai di persona. Poi se uno è uno di quelli che io definisco "archivisti" cioé gente che compra compulsivamente solo per accumulare, allora non si tratta di collezionismo e immagino comprino online indipendentemente dal servizio e dalla qualità della merce.
Come per tutte le attività commerciali fisiche che ancora oggi riescono a fatturare utili sul territorio, l'unica risposta sta nel non avere concorrenza.
Quando leggo "numero di attività Lombardia (67), Emilia-Romagna (51), Piemonte e Lazio (entrambe 48)" faccio in fretta a calcolare la media di 1 fumetteria ogni 100.000 abitanti. Nella fascia di età 15-40 anni sono 1 fumetteria ogni 40.000 persone.
Chi ha tenuto botta durante l'avvento del online, se non ha aperto in qualche grande città (dove ci sono competitors anche grossi), ma se ha aperto in una zona cmq ricca ma un poco più periferica (tipo Reggio-Emilia, Parma, Mantova o Treviso) offrendo oltre al fumetto anche gadget e uno spazio game, magari anche esport, fallire diventa solo questione di essere "antipatici" e "ladri".
colleziono solo manga in digitale ma a prescindere su una cosa sbagli tanto. Amazon è spettacolare lato resi, hai tantissime opzioni (ieri ad esempio sono andato nella posta vicina, senza dover neanche stampare l'etichetta ho avviato un reso in cui la posta ha letto un qr da telefono e mi ha ritirato il pacco), in passato ho avuto problemi sullo smartphone e richiesto un intervento in garanzia ad Amazon mi hanno detto di spedire direttamente il telefono per ricevere un pieno rimborso.Non capisco come un collezionista possa permettersi il lusso di comprare da Amazon. Non hai il controllo su cosa compri, fare resi è una sorta di incubo, non esiste praticamente l'usato e spesso i punti raccolta non sono comodi da raggiungere quindi devi aspettare i comodi dei corrieri. Chi colleziona seriamente se proprio acquista da negozi online specializzati che spesso corrispondono a negozi fisici e se quelli sono comodi, ci vai di persona. Poi se uno è uno di quelli che io definisco "archivisti" cioé gente che compra compulsivamente solo per accumulare, allora non si tratta di collezionismo e immagino comprino online indipendentemente dal servizio e dalla qualità della merce.
colleziono solo manga in digitale ma a prescindere su una cosa sbagli tanto. Amazon è spettacolare lato resi, hai tantissime opzioni (ieri ad esempio sono andato nella posta vicina, senza dover neanche stampare l'etichetta ho avviato un reso in cui la posta ha letto un qr da telefono e mi ha ritirato il pacco), in passato ho avuto problemi sullo smartphone e richiesto un intervento in garanzia ad Amazon mi hanno detto di spedire direttamente il telefono per ricevere un pieno rimborso.Non capisco come un collezionista possa permettersi il lusso di comprare da Amazon. Non hai il controllo su cosa compri, fare resi è una sorta di incubo, non esiste praticamente l'usato e spesso i punti raccolta non sono comodi da raggiungere quindi devi aspettare i comodi dei corrieri. Chi colleziona seriamente se proprio acquista da negozi online specializzati che spesso corrispondono a negozi fisici e se quelli sono comodi, ci vai di persona. Poi se uno è uno di quelli che io definisco "archivisti" cioé gente che compra compulsivamente solo per accumulare, allora non si tratta di collezionismo e immagino comprino online indipendentemente dal servizio e dalla qualità della merce.
Per il controllo autenticità non saprei ma di certo lato resi amazon è il top dei top.
"Happy" e "Yawara" bastano come esempio di come Panini gestisce le ristampe?
Su Ebay "Happy" è in vendita da 339 euro, "Yawara" da 470.
Non capisco come un collezionista possa permettersi il lusso di comprare da Amazon. Non hai il controllo su cosa compri, fare resi è una sorta di incubo, non esiste praticamente l'usato e spesso i punti raccolta non sono comodi da raggiungere quindi devi aspettare i comodi dei corrieri. Chi colleziona seriamente se proprio acquista da negozi online specializzati che spesso corrispondono a negozi fisici e se quelli sono comodi, ci vai di persona. Poi se uno è uno di quelli che io definisco "archivisti" cioé gente che compra compulsivamente solo per accumulare, allora non si tratta di collezionismo e immagino comprino online indipendentemente dal servizio e dalla qualità della merce.
Pfff, i "collezionisti" comprano online da una vita.
"Happy" e "Yawara" bastano come esempio di come Panini gestisce le ristampe?
Su Ebay "Happy" è in vendita da 339 euro, "Yawara" da 470.
Ti avviso che gli editori sono società, non enti benefici.
Se le richieste per un numero esaurito sono sufficienti, ristampano, altrimenti no, soprattutto considerando che devi sempre stamparne almeno un tot.
"Happy" e "Yawara" bastano come esempio di come Panini gestisce le ristampe?
Su Ebay "Happy" è in vendita da 339 euro, "Yawara" da 470.
Ti avviso che gli editori sono società, non enti benefici.
Se le richieste per un numero esaurito sono sufficienti, ristampano, altrimenti no, soprattutto considerando che devi sempre stamparne almeno un tot.
E le richieste dove le fai, su change.org?
Sempre più vicina di Fatima... non basta Međugorje?
Per la ristampa di Aku no Hana avevano fatto una petizione (non ricordo se su change.org) e poi effettivamente Panini l'aveva fatta.
Che poi non si trovavano solo il 2 e il 3. Beh, sì, si trovavano e vendendo un rene si potevano comprare!
"Happy" e "Yawara" bastano come esempio di come Panini gestisce le ristampe?
Su Ebay "Happy" è in vendita da 339 euro, "Yawara" da 470.
Ti avviso che gli editori sono società, non enti benefici.
Se le richieste per un numero esaurito sono sufficienti, ristampano, altrimenti no, soprattutto considerando che devi sempre stamparne almeno un tot.
E le richieste dove le fai, su change.org?
"Happy" e "Yawara" bastano come esempio di come Panini gestisce le ristampe?
Su Ebay "Happy" è in vendita da 339 euro, "Yawara" da 470.
Ti avviso che gli editori sono società, non enti benefici.
Se le richieste per un numero esaurito sono sufficienti, ristampano, altrimenti no, soprattutto considerando che devi sempre stamparne almeno un tot.
E le richieste dove le fai, su change.org?
"Happy" e "Yawara" bastano come esempio di come Panini gestisce le ristampe?
Su Ebay "Happy" è in vendita da 339 euro, "Yawara" da 470.
Ti avviso che gli editori sono società, non enti benefici.
Se le richieste per un numero esaurito sono sufficienti, ristampano, altrimenti no, soprattutto considerando che devi sempre stamparne almeno un tot.
E le richieste dove le fai, su change.org?
Ed è appunto qui che entra in gioco il circuito di vendita fisico.
Cosa che è quasi impossibile da fare invece tramite l'on-line.
E perché sarebbe "quasi impossibile"? 🤔
E perché sarebbe "quasi impossibile"? 🤔
Quanti siti conosci prendono prenotazioni per articoli esauriti?
Credo che la notizia di questo articolo vari molto a seconda delle regioni o province prese in considerazione.
Per esempio dalle mie parti le librerie chiudono e falliscono, quindi buone vendite di libri e manga non c'è n'è sono, figuriamoci un boom, anzi credo che i manga non s'è li fila nessuno dalle mie parti.
Quindi l'articolo va contestualmento, dipende dalle zone.
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Il reso è un costo, soprattutto per serie che magari sono in perdita.
Con il rischio che le fumetterie te ne chiedono X copie e ne vendono X/2 e ti ritrovi un sacco di copie invendute di cui non te ne fai niente e occupano pure spazio nel magazzino.
A quel punto quanti editori si prenderebbero il rischio invece di droppare direttamente la serie?
Ogni scelta ha pro e contro, la situazione non si risolve con il proiettile d'argento all'italiana.
E comunque penso che anche con il reso tutte le piccole fumetterie di provincia continuerebbero a non tenere molti manga, giusto quelli appena usciti (alcune tengono solo i più popolari) e le caselle, con praticamente 0 arretrati. Non avrebbe senso per loro riempire scaffali di roba difficile da vendere e con poco margine (il problema a monte è che i margini veramente buoni li hanno i colossi, i piccoli distributori hanno margini risicati, ancora minori se si riforniscono da diversi distributori, che poi è l'unico modo per avere tutti i titoli il giorno dell'uscita).