forse certe opere non vanno "tradotte" ma "adattate". La cosa non è la stessa.
Adattare vuol dire rendere fruibile il prodotto di una lingua a chi di quella lingua non conosce nulla, per fargli capire e fargli comunque arrivare lo stesso messaggio o significato.
Esempi in tal proposito sono molteplici e in tutte le lingue.
Ad esempio in italiano la domanda "quanto una fragola più una fragola? Fa 30"; è illogico, ma in giapponese ichigo + ichigo (uno cinque + uno cinque) ha più senso.
In inglese se un personaggio pronuncia una frase con la "r", potrò dire che ha la "r" moscia, ma se in italiano quella frase non ha la "r"?
Purtroppo, universalmente, si è affermato il concetto che una lingua vada tradotta e non adattta.
L'esempio che hai messo delle fragole, io l'avrei tenuto così in italiano mettendo una nota che spiega il gioco di parole. Se si iniziano a cambiare tutti i giochi di parole e le battute, quello che stai leggendo non è più l'opera originale
L'esempio che hai messo delle fragole, io l'avrei tenuto così in italiano mettendo una nota che spiega il gioco di parole. Se si iniziano a cambiare tutti i giochi di parole e le battute, quello che stai leggendo non è più l'opera originale, ma qualcosa di nuovo.
L'esempio che hai messo delle fragole, io l'avrei tenuto così in italiano mettendo una nota che spiega il gioco di parole. Se si iniziano a cambiare tutti i giochi di parole e le battute, quello che stai leggendo non è più l'opera originale
Io dico che dipende... perché si può voler decidere di tradurre e trascurare l'emozione che ne deve far scaturire quella battuta, o adattare dicendo altro ma mantenendo l'emozione, in entrambi i casi si non stai leggendo l'opera originale, perché in modo o nell'altro cmq qualcosa cambia dall'opera originale
Se si "adatta" allora tanto vale non portare questo manga in Italia, visto che sarebbe completamente stravolto.
Chiamate Cannarsi!
Come ho già avuto modo di dire, avendo provato a seguire per alcuni capitoli il manga su Manga+, questo è un manga ad uso e consumo dei giapponesi.
Non c'è nulla di male e sono convinto che sia molto apprezzato la ma, purtroppo, per apprezzarlo, è necessaria una profonda conoscenza non solo della lingua giapponese ma anche della loro cultura.
Una anche buonissima traduzione non basta e capisco la frustrazione dei traduttori.
Chiamate Cannarsi!
Credo si tratti di descrivere il manga usando solo alcune sillabe e non tutte altre.
In Italiano sarebbe una cosa tipo "descrivi One piece senza usare la lettera R e P" (essendoci poche lettere e tante sillabe per noi è più facile dire cosa non puoi usare e non cosa puoi usare)
E quindi devi dire qualcosa tipo "un giovane sogna la qualifica di miglior navigante illegale"
Sulla questione, visto che hai citato Eco, consiglio l'ottimo e non troppo difficile "Dire quasi la stessa cosa" di Umberto Eco appunto....meglio una traduzione alla lettera del testo che se ne infischia allegramente dell’adattamento, oppure meglio un adattamento il più attinente possibile che però rischia di travisare, se non snaturare, la traduzione?
l
Allora non lamentatevi delle traduzioni di Cannarsi, che sono letterali appunto per salvaguardare l'esatto significato della frase in giapponese.
...meglio una traduzione alla lettera del testo che se ne infischia allegramente dell’adattamento, oppure meglio un adattamento il più attinente possibile che però rischia di travisare, se non snaturare, la traduzione?
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.
Da noi presuppongo non arriverà mai, visto che non riescono nemmeno a tradurre i 4 Koma, dove giochi di parole sono presenti in gran quantità, senza perdere la battuta originale.