Rikei ga Koi ni Ochita no de Shōmei Shite Mita
Una serie senza troppe pretese, ma che riesce a divertire con imbarazzo e semplicità.
I protagonisti sono due promettenti studenti universitari del primo anno, che un giorno decidono di mettere in pausa un serio studio sulle funzioni polinomiali per intraprendere una ricerca in grado di fornire prove scientifiche sullo svilupparsi dell'amore tra due persone.
Ed è così che coinvolgono tutto i loro gruppo di lavoro nella raccolta di dati oggettivi riguardanti il battito cardiaco, la registrazione in tempo reale degli stati d'animo, l'implementazione di un algoritmo specifico, il tutto riassunto in grafici e tabelle che vengono niente di meno che presentati ai loro professori universitari, i quali, lungi dal criticare l'abbandono della ricerca in analisi matematica, lodano l'intento scientifico del gruppo di lavoro.
La serie non si prende ovviamente troppo sul serio ed è proprio con questo spirito che va guardata, per trascorrere un lieto pomeriggio sorridendo delle stranezze dell'applicazione di un approccio analitico a situazioni soggettive... Che così soggettive poi non sono, se si pensa che, a dirla tutta, studi del genere esistono effettivamente, applicati nella realtà con metodi ovviamente più ortodossi e gruppi di analisi e di controllo selezionati con oggettività.
Consigliata soprattutto a matematici, scienziati o appassionati di scienza, che potranno sorridere amabilmente ritrovando alcuni aspetti di se stessi, ovviamente estremizzati, nei due protagonisti.
I protagonisti sono due promettenti studenti universitari del primo anno, che un giorno decidono di mettere in pausa un serio studio sulle funzioni polinomiali per intraprendere una ricerca in grado di fornire prove scientifiche sullo svilupparsi dell'amore tra due persone.
Ed è così che coinvolgono tutto i loro gruppo di lavoro nella raccolta di dati oggettivi riguardanti il battito cardiaco, la registrazione in tempo reale degli stati d'animo, l'implementazione di un algoritmo specifico, il tutto riassunto in grafici e tabelle che vengono niente di meno che presentati ai loro professori universitari, i quali, lungi dal criticare l'abbandono della ricerca in analisi matematica, lodano l'intento scientifico del gruppo di lavoro.
La serie non si prende ovviamente troppo sul serio ed è proprio con questo spirito che va guardata, per trascorrere un lieto pomeriggio sorridendo delle stranezze dell'applicazione di un approccio analitico a situazioni soggettive... Che così soggettive poi non sono, se si pensa che, a dirla tutta, studi del genere esistono effettivamente, applicati nella realtà con metodi ovviamente più ortodossi e gruppi di analisi e di controllo selezionati con oggettività.
Consigliata soprattutto a matematici, scienziati o appassionati di scienza, che potranno sorridere amabilmente ritrovando alcuni aspetti di se stessi, ovviamente estremizzati, nei due protagonisti.