Minori, on the Brink
Scritto da Ryutaro Ninomiya e prodotto dalla Enbu Seminar (la scuola di recitazione e regia che ha prodotto "Zombie contro zombie"), "Minori, on the Brink" è un film giapponese che sembra rappresentare le istanze del movimento internazionalista #MeToo. Minori è una ragazza di 21 anni, occhi fiammeggianti e il broncio perennemente stampato sul volto. È diplomata alla scuola superiore ma non ha voglia di continuare a studiare e vive con sua nonna lavorando come cameriera in un locale di ramen a Kamakura. È una tipa abbastanza ordinaria, anche piuttosto carina, quanto meno i ragazzi la considerano attraente e la invitano in continuazione a uscire con loro. Ma questo anziché lusingare il suo amor proprio non fa che alimentare la rabbia e l’insofferenza che le covano dentro e che deflagrano ogni qualvolta si trova di fronte a qualche sopruso da parte degli uomini, come quando affronta da sola (venendo alle vie di fatto) un ragazzo accusato di aver molestato una sua amica. Ma dietro la facciata da dura si nasconde una persona molto fragile e insicura. Becero maschilismo, disparità di genere, rapporti umani estremamente fragili, famiglie dissolte e il vuoto di senso di una gioventù smarrita e disorientata: tutto questo è "Minori, on the brink", un film lento e alienante, con una sceneggiatura casuale costruita su un'impalcatura di dialoghi spesso inconcludenti o apparentemente poco significativi. Ritratto autentico e amarissimo di una generazione.