Goth
"Goth" è un live-action di genere horror e mistero, ispirato all'omonimo romanzo di Otsuichi. Esso è classificato come un film horror, ma credo che le sue fondamenta siano basate sul mistero che avvolge i personaggi e le vicende raccontate, invece che sulle rarissime scene con vaghe sfumature dell'orrore.
I protagonisti sono Yoru Morino, una ragazza dai lunghi capelli con dei profondi tagli in rilievo sui polsi, e Itsuki Kamiyama, che crede fermamente nel fatto che la sua passione sia qualcosa di ordinario: questi due atipici liceali, attratti dall'oscurità che risiede in ogni uomo, verranno dunque coinvolti in una serie di omicidi crudeli che avvengono nella loro città. I due giovani inizieranno così a indagare in merito ai suddetti omicidi.
"Goth" cerca, senza riuscirci mai, di andare a creare quell'atmosfera che dovrebbe coinvolgere lo spettatore al punto tale da spingerlo a rimanere con il fiato sospeso, in attesa del prossimo avvenimento mentre la sua curiosità di conoscere la verità cresce a dismisura scena dopo scena.
L'unica cosa che cresce a dismisura scena dopo scena è la noia abissale: sono presenti, soprattutto nel corso della prima parte del live-action, diversi punti morti che inducono a sprofondare in un sonno profondo. La trama procede lentamente, singhiozzando, e districandosi in diverse strade che confluiranno nelle battute finali e nelle scene finali dove verrà svelato il segreto di Yoru Morino.
Sotto questo punto di vista "Goth" si rivela infatti un completo fallimento: il tedio dilaga, ma la seconda parte del film risulta alquanto interessante, coinvolge e sembra riprendersi finché non giunge la rivelazione finale abbastanza scontata a mio parere.
I personaggi principali risultano complessivamente caratterizzati nel modo giusto, ma a tratti il loro comportamento può apparire sia eccessivo sia piuttosto ridicolo. Nonostante la loro inusuale passione, il loro carattere singolare e il modo in cui affrontano la vita, Itsuki e Yoru godono comunque di una certa introspezione psicologica. Individualisti, solitari e a tratti inquietanti quando esternano i loro reali pensieri.
Le musiche sono l'elemento che ho apprezzato maggiormente, perché riescono a creare l'atmosfera che le scene impregnate di tedio smorzano di continuo.
Consiglio la visione di "Goth" a coloro che sono interessati a una storia basata prettamente sul genere mistero, laddove figurano due protagonisti inconsueti e la loro altrettanto inusuale passione per l'oscurità che si cela nell'animo umano.
I protagonisti sono Yoru Morino, una ragazza dai lunghi capelli con dei profondi tagli in rilievo sui polsi, e Itsuki Kamiyama, che crede fermamente nel fatto che la sua passione sia qualcosa di ordinario: questi due atipici liceali, attratti dall'oscurità che risiede in ogni uomo, verranno dunque coinvolti in una serie di omicidi crudeli che avvengono nella loro città. I due giovani inizieranno così a indagare in merito ai suddetti omicidi.
"Goth" cerca, senza riuscirci mai, di andare a creare quell'atmosfera che dovrebbe coinvolgere lo spettatore al punto tale da spingerlo a rimanere con il fiato sospeso, in attesa del prossimo avvenimento mentre la sua curiosità di conoscere la verità cresce a dismisura scena dopo scena.
L'unica cosa che cresce a dismisura scena dopo scena è la noia abissale: sono presenti, soprattutto nel corso della prima parte del live-action, diversi punti morti che inducono a sprofondare in un sonno profondo. La trama procede lentamente, singhiozzando, e districandosi in diverse strade che confluiranno nelle battute finali e nelle scene finali dove verrà svelato il segreto di Yoru Morino.
Sotto questo punto di vista "Goth" si rivela infatti un completo fallimento: il tedio dilaga, ma la seconda parte del film risulta alquanto interessante, coinvolge e sembra riprendersi finché non giunge la rivelazione finale abbastanza scontata a mio parere.
I personaggi principali risultano complessivamente caratterizzati nel modo giusto, ma a tratti il loro comportamento può apparire sia eccessivo sia piuttosto ridicolo. Nonostante la loro inusuale passione, il loro carattere singolare e il modo in cui affrontano la vita, Itsuki e Yoru godono comunque di una certa introspezione psicologica. Individualisti, solitari e a tratti inquietanti quando esternano i loro reali pensieri.
Le musiche sono l'elemento che ho apprezzato maggiormente, perché riescono a creare l'atmosfera che le scene impregnate di tedio smorzano di continuo.
Consiglio la visione di "Goth" a coloro che sono interessati a una storia basata prettamente sul genere mistero, laddove figurano due protagonisti inconsueti e la loro altrettanto inusuale passione per l'oscurità che si cela nell'animo umano.