Watashi to Otto to Otto no Kareshi

Un'opera emotivamente intricata, adatta a chi è interessato a seguire l'evoluzione di sentimenti umani complessi. Si tratta qui di poliamore e bisessualità, ma lo si fa in un contesto drammatico, per nulla leggero seppur nell'assenza di drammi familiari rilevanti. Tutti i protagonisti nascondono qualcosa ad almeno uno degli altri e una situazione di tradimento che inizialmente sembra chiara allo spettatore si rivela in verità essere più complessa di quello che sembra all'apparenza. Yuki nasconde a Misaki la sua relazione con Shuhei, ma Misaki nasconde a Yuki parti del suo passato che la legano a Shuhei, e quest'ultimo fa lo stesso. In definitiva ciascuno dei protagonisti riconosce di non provare sentimenti univoci verso uno solo degli altri, anche se secondo modalità diverse per quanto riguarda Misaki e Yuki, mentre estremamente chiara è fin da almeno metà della serie la posizione di Shuhei. Un punto totalmente a favore della serie è che, anche nelle complessità e nelle incomprensioni, Yuki e Misaki restano per tutta la serie un supporto l'uno per l'altro e non si colpevolizzano a vicenda, anche quando la tentazione di farlo sarebbe fortissima.

Non si tratta di una serie che complessivamente potrebbe essere utilizzata come rinforzo positivo dell'immagine delle relazioni poliamorose, poiché non sembra essere stata concepita per questo, quanto piuttosto per sfruttare questo tipo di situazione per l'esplorazione della complessità dei sentimenti e delle relazioni umane. Per chi è alla ricerca di questo, non deluderà. Il mio giudizio complessivo è influenzato nel suo allontanarsi dall'eccellenza per una certa lentezza complessiva e per un'eccessiva cripticità e leggerezza del personaggio di Shuhei, che non ho apprezzato completamente.