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Rumiko

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
In questo volume unico le celeberrime CLAMP reinterpretano alla loro maniera la leggenda di Chun Hyang, popolarissima eroina della tradizione mitologica coreana. La leggenda narra della sua storia d'amore con Mong Ryong, contrastato dalle differenze di classe e dalle rigide regole di contatta sociale della Corea dell'Epoca.
La Chung Hyang delle CLAMP, tuttavia, non è la delicata (e sottomessa) donnina nella tradizione, così come Mong Ryong non è l'uomo tutto d'un pezzo e senza macchia del mito. Maschiaccio irascibile lei, spassoso mangione lui, si ritroveranno alle prese con un sistema politico corrotto, che opprime i poveri cittadini del regno di Goryeo. Si alternerà, pertanto, una narrazione a tratti leggera e divertente a momenti particolarmente drammatici ed intensi, il tutto condito da elementi magici e fantastici che rendono la storia interessante e mai noiosa.
Si nota, inoltre, una particolare cura del dettaglio, con ricostruzioni fedeli degli abiti dell'epoca. In questo aiuta moltissimo, ovviamente, anche il meraviglioso stile di disegno delle autrici, qui particolarmente raffinato (soprattutto se confrontato con XXXHolic e Tsubasa Reservoire Chronicles, opere che io non amo molto).

Ottima è anche l'edizione della J-Pop, con sovraccoperta, pagine interne a colori (anche in carta patinata) e recensione finale a sorpresa, oltre ad una buonissima traduzione ed un utile glossario.

L'unica pecca dell'opera è la sua brevità. La scelta del volume unico impedisce, infatti, di delineare al meglio la psicologia dei personaggi e far luce sul loro passato, lasciando qualche mistero irrisolto.

Nel complesso è un manga che mi sento di consigliare, anche a chi non è fan delle CLAMP (io stesso ho un rapporto di amore-odio con loro). Buona lettura!


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samvise74

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Non potevo non leggere un manga delle grandi Clamp, ma questo volumetto mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca. Stupendi i disegni, puliti, precisi e con un qualcosa di magico ed etereo che meritano il sei dato.
Il personaggio maschile (Mong Ryong) è davvero bellissimo e affascinante.
La storia mi ha preso fin dal primo capitolo, e l'ho letto tutto d'un fiato. Ci sono anche dei passi molto divertenti e simpatici. Ma i capitoli successivi mi hanno lasciato con tante domande che non avranno mai risposta visto che è stato fatto solo un volumetto. Restano molti punti irrisolti e una mancanza di finale che ti delude non poco. Non sembra proprio un manga autoconclusivo, ma un primo volume alla quale dovrebbero seguire altri volumi.
Mi spiace dare un voto così basso, ma non me la sento di dare di più. Lo consiglio sicuramente ma non aspettatevi chissà che.


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riko akasaka

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Chun Hyang è un ragazzina di 14 anni molto brava nell'arte del combattere e che lotta sempre per una giusta causa. Un giorno il suo destino si intreccia a quello di Mong Ryong, un misterioso viaggiatore. Troviamo così la classica coppia: lei infantile e testa calda, lui pacato e gentile. Dipende molto dai gusti personali, a me le coppie di questo tipo risultano simpatiche e il loro modo di interagire diverte, ma per chi le trova irritanti è meglio girare alla larga da questo manga. Nonostante apprezzi i protagonisti mi risulta difficile esprimere un'opinione positiva su quest'opera: non sembra affatto un volume unico, finito di leggerlo si ha l'impressione di aver concluso solamente il prologo di una lunga serie, "niente di eccezionale, ma potrebbe migliorare nei prossimi numeri" sarebbe in questo caso la mia opinione, invece "La leggenda di Chun Hyang" si conclude (?) così, con un nulla di fatto e a me è rimasta l'impressione di aver perso tempo per una storia senza capo nè coda.


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Nimwen

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
La leggenda di Chung Hyang è un volume unico delle Clamp con tre brevi storie che prendono spunto da una leggenda coreana.
Nel paese del Koryo, in un'epoca non precisata, ci sono più di trecento città ognuna delle quali è governata da uno Yang Ban. Gli Yang Ban sono nobili alle dipendenze di un organismo di controllo chiamato Jung-Ang. Purtroppo alcuni Yang Ban si sono lasciati travolgere e corrompere dal potere, provocando miseria e vessazione nella popolazione. Per controllare e punire questi cattivi governatori, lo Jung-Ang ha investito di autorità suprema un corpo di guardia composto da agenti segreti, gli Amen-Osa.
Nella città Ryeonheui la popolazione vive sotto le angherie del figlio dello Yang Ban ed è oppressa da imposte molto pesanti. Le uniche persone che riescono ad opporsi alla tirannia del governatore sono Chung Hyang, una ragazzina vivace ed energica, esperta di arti marziali, e sua madre, una sciamana specializzata nelle arti curative.

La prima storia del manga è incentrata sullo scontro tra lo Yang Ban e Chung Hyang aiutata da un misterioso viaggiatore, Mong Ryong. L'incontro con il giovane sarà molto importante per Chung Hyang e tra i due nasce subito complicità e affiatamento, nonostante numerosi bisticci divertenti e piccoli scontri. Chung Hyang deve affrontare prove molto dure, ma il suo carattere forte e battegliero le permette di superarle con determinazione.
Il secondo capitolo vede i due giovani, Chung Hyang e Mong Ryong, in viaggio per una missione segreta. Sulla strada incontrano due stupende sciamane che li portano nel villaggio di Suwol, dove non piove da moltissimo tempo. Anche in questo villaggio c'è una Yang Ban che cerca di fare solo i propri interessi e non si preoccupa minimamente della popolazione. Lo scontro in questo caso sarà più con le arti magiche e sciamaniche che fisico, ma altrettanto spettacolare.
L'ultima storia è un breve flashback sulla vita di Chung Hyang, quando aveva sei anni ed era solo una bambina, ma già mostrava forza e carattere.

Il plot è molto semplice e lineare, ma nel complesso non è concluso. Sarebbe bello vedere altri volumi delle Clamp su Chung Hyang perchè le premesse sono molto buone. Gli episodi hanno un loro inizio e una fine, ma l'intreccio lascia alcune cose in sospeso, come l'identità del padre di Chung Hyang che non è svelata e la storia con Mong Ryong che prevede ulteriori sviluppi ed è appena accennata.
Una nota va fatta per quanto riguarda i disegni, vero punto di forza del volume. Lo stile delle Clamp è inconfondibile e curatissimo sia per i personaggi che per ambienti e animali. C'è una tavola completa che ritrae il Dio del Drago e un'altra più piccola sulla danza della pioggia delle sciamane che sono di una bellezza mozzafiato. Molta attenzione anche ai dettagli, soprattutto a quelli floreali, alle nubi, alle vesti e alle architetture dei palazzi. Le scene d'azione sono dinamiche, fluide e per nulla ripetitive. Molto simpatici sono i commenti che le autrici hanno posto ogni tanto a margine della storia con autoritratti buffi e ironici.
L'edizione Star Comics è molto buona, dotata di sovracoperta e curata. Consiglio il manga agli appassionati delle Clamp che si ritroveranno il personaggio di Chung Hyang anche in Tsubasa Reservoir Chronicle.


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Mitsuki_92

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Non posso astenermi dallo scrivere questa recensione, essendo una fan accanita del quartetto di Ōsaka.
Questa rivisitazione de "La Leggenda di Chun Hyang" di derivazione coreana, possiede qualcosa di mistico, evanescente, incompleto. Quest'ultimo aggettivo non a caso l'ho scritto poiché questo manga è palesemente incompleto. Purtroppo le CLAMP non l'hanno mai portato avanti, ma io confido in una ritrattazione, poiché le basi per un ottimo lavoro ci sono tutte.

Premesso ciò, la storia ha come protagonista una ragazzina tutto pepe, dai lunghi capelli neri di nome Chun Hyang. Figlia della mudang del suo villaggio, cerca, al massimo delle sue capacità, di aiutare le persone a far fronte alle tante difficoltà della vita quotidiana causate dello Yangban. Lo spirito combattivo di Chun Hyang si scatena contro gli scagnozzi del tirannico signore al fine di riportare la libertà, ma ciò spetta solo all'Amenosa, una figura incaricata di svelare e punire i misfatti degli Yangban. E in quel villaggio ne arriva uno: Mong Ryong.
Il resto della storia lo scoprirete da voi, leggendo questo volume unico. Non fatemi dire più del dovuto.

Vogliamo parlare dei disegni? Potrei stare qui a scrivere righi su righi sulla bellezza delle tavole presentate dalle CLAMP. Non c'è che dire, che sia un manga del '92 o che sia Gate 7 (ultima opera in corso, 2011) le differenze sono minime (con le dovute eccezioni). Quello stile caratteristico, quei tratti, quei particolari, sono propri del quartetto. Amo davvero i loro disegni, trasmettono tutte le emozioni che i personaggi provano. In questo frangente, non ci posso fare nulla, sono davvero di parte.

Sebbene questo grande punto in favore, il voto finale è un 7 data la mancanza di una fine degna di questo nome. Non c'è affatto. È un inizio, un inizio davvero interessante, non c'è che dire, ma è pur sempre incompleto. Peccato. Mi darete ragione leggendo per intero tutto l'albo.

Consiglio questo volume unico, dall'edizione favolosa (grazie JPOP) a tutti i fan - accaniti o meno - delle CLAMP. Vale la pena affrontare una lettura scorrevole, piacevole e ben disegnata. Anche se il voto non è dei più alti, credo che "La leggenda di Chun Hyang" possa in qualche modo riempire un pomeriggio noioso e vuoto con allegria e ragionamenti non fuori dalla realtà: la lotta contro il potere politico che danneggia il popolo. È un tema attuale e non in molti manga si può leggere di ciò.


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roByna

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Ho comprato questo volume autoconclusivo per caso, cedendo ai bei disegni e alla bella edizione, fattori secondari visto che comunque è la storia quella che conta, ma che tuttavia non mi hanno fatto pentire dell'acquisto.
Come ben si sa le CLAMP sono famose per spaziare da un genere ad un altro, e in questo caso particolare ci troviamo di fronte alla rivisitazione di una famosa leggenda coreana: quella di Chun Hyang.

La storia si divide in quattro racconti: il primo ci fa fare la conoscenza di Chun Hyang, una ragazza dal carattere forte che si ribella agli ingiusti sistemi presenti nel luogo in cui vive, in cui lo Yangban (un'entità politica che lavora per il governo) fa vivere in maniera infelice il suo popolo riscuotendo più tasse del dovuto. Nel racconto conosceremo anche la madre della ragazza che è una "mudang", ossia una sciamana che pratica l'esorcismo e un ragazzo, Mong Ryong, che intreccerà col tempo un bel rapporto con la nostra protagonista. Dopo varie disavventure i due decideranno di viaggiare, viaggio che inizierà a partire dal secondo racconto.
Nella terza storia assisteremo ad un flashback in cui vedremo una piccola Chun Hyang battersi col figlio dello Yangban, nell'ultima invece verranno spese poche pagine per far vedere qualche gag comica tra i due protagonisti.

Nel complesso "La leggenda di Chun Hyang" è una storia graziosa e ben orchestrata in cui troviamo il famoso quartetto di Osaka più in forma che mai, anche a livello grafico, in cui possiamo apprezzare delle tavole ricche di dettagli e disegni sublimi. I temi trattati sono interessanti, soprattutto per chi, come me, non ha mai avuto modo di avvicinarsi alla cultura coreana. Unico neo della storia è un finale troppo affrettato: non esiste infatti una conclusione vera e propria e questa cosa è probabilmente dovuta al fatto che "La Leggenda di Chun Hyang" era stato concepito non come oneshot bensì come opera più lunga, e questo è un vero peccato: a parer mio poteva venir fuori una bellissima opera anche in tre o quattro volumetti.

L'edizione targata Jpop non delude come al solito: presenta sovraccoperta, pagine a colori sia ad inizio albo sia nell'introduzione del secondo capitolo per un prezzo comunque onesto.

Un'opera piacevole che consiglio, magari è meglio che se ne tengano alla larga coloro a cui non piacciono i finali inconcludenti, ma per quelli che cercano un volume unico senza troppe pretese, questo fa per voi!


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SweetBeast

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Non ho potuto lasciarlo sullo scaffale, attratta dall'idea che le quattro autrici avessero messo mano ad una affascinante leggenda coreana: "La leggenda di Chun Hyang".
I disegni colpiscono per la loro bellezza sin da subito e personalmente ho apprezzato enormemente il character design dei diversi personaggi femminili presenti. Davvero affascinanti!
Il tratto è pulito, i dettagli curati e lo stile richiama quello usato in Tokyo Babylon e Magic Knight Rayearth (a mio parere quello più calzante per questo tipo di storia).

Il primo episodio riesce a coinvolgere sin da subito, seguendo un filo narrativo piuttosto chiaro e delineato, con delle buone basi per poter risultare un ottimo capitolo auto-conclusivo, ma col proseguire la confusione narrativa fa la sua comparsa. Sembra che la storia sia in funzione del disegno in questa seconda parte e non viceversa (come dovrebbe essere). Molti degli interrogativi che gli stessi personaggi insinuano nel lettore non ottengono risposta e letta la parola fine, non si può che restare in qualche modo delusi. Un forte potenziale sprecato a mio parere, dove le pagine invece di dare spazio ad una trama con un inizio, uno svolgimento ed una fine si frammenta in momenti presi a casaccio dallo scatolone dei ricordi di Chun Hyang.

Presi singolarmente sono sicuramente "slice of life" validi, ma poco si prestano a comporre un volume unico, dove i dubbi insinuati e l'interesse destato è costretto a morire dopo ogni capitolo per la mancanza di continuità.
Un volume sicuramente particolare, che va inteso più come opera celebrativa dell'originale leggenda che come trasposizione in manga della stessa.


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BioNeon

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Solitamente a me le storie brevi, specie volumetti unici, non garbano, poiché spesso le storie sono inconcludenti. In questo caso però le CLAMP han preso spunto da un classico della letteratura coreana e l'han reso molto bene sulle tavole a fumetto. Graficamente parlando siam agli albori delle CLAMP, quindi lontani da Kobato. e company, ma ragazzi, io adoro questo stile mezzo grezzo mezzo elegante. Personaggi unici simpatici. Avrei di certo preferito qualche volumetto in più perché veramente la storia l'avrebbe meritato. L'edizione Jpop mi è piaciuta molto. Insomma un bel 9 non glielo leva nessuno. Brave CLAMP!


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Nina

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Questa opera delle CLAMP in due capitoli, più uno ambientato nel passato, è forse anche troppo breve.
La storia è interessante ma lascia il lettore con un grosso interrogativo sul padre della protagonista, che viene spesso citato, ma del quale non ci viene detto niente.
Nel primo capitolo le tavole sono semplici, poco curate. I tratti migliorano nel secondo capitolo dove non possiamo non ammirare bellissimi disegni a pagina intera ricchi di particolari nel puro stile clamp. Se la protagonista emerge con la sua personalità, infatti, i disegni riportano l'attenzione sui vari personaggi secondari, soprattutto femminili, davvero ben disegnati.
E' un volume senza pretese che si fa leggere bene, lo consiglio soprattutto a chi è un'appassionato delle Clamp.

Una parola sull'edizione: il volume con sovraccoperta l'ho trovato molto maneggevole.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Nella mia dura (e dispendiosa) scelta di leggere ogni opera CLAMP, mi sono imbattuto in questo volume unico molto particolare!
Le CLAMP hanno creato un manga ispirandosi ad una leggenda coreana, chissà cosa ne hanno tirato fuori!
La leggenda originale narra di una ragazza di nome Chun Hyang che viene sposata da Mong Ryong, un nobile (da qui in poi Yang Ban). Chung vivrà amando solo Mong, anche quando fu imprigionata per aver rifiutato l’amore di un altro uomo.
Questo e il riassunto della leggenda che ci riportano le CLAMP all’inizio del volume, ma subito dopo avvisano i lettori, avvertendoli che la Chun di questa storia è un po’ diversa, anche se a dire il vero della leggenda originale rimangono solo i nomi e la scala gerarchica di questo mondo dal sapore di antico oriente!

Esiste un paese chiamato Koryo, dove le trecento città presenti sono comandate dallo Jung-ang che assegna ogni villaggio ad uno Yang Ban, che avrà il compito di sorvegliare e di far crescere in prosperità il suo villaggio. Però non tutti cercheranno di fare il meglio per il villaggio, ovviamente c’è chi privilegia se stesso a discapito degli altri. Questo è quello che succede a Ryeonheui, dove lo Yang Ban e suo figlio dominano e spadroneggiano, contrastati solo dalla giovane Chun Yang, la figlia quattordicenne della sciamana del villaggio, che cerca sempre di tarpare le ali agli atti disonorevoli compiuti dal figlio dello Yang Ban, evitando sempre di farsi catturare e di fargli del male, per non essere messa alla gogna dalle leggi.
Stufo di Chung che continua a mettergli i bastoni fra le ruote, il figlio spinge il padre Yang Ban a prendere la sciamana con la forza, perché da quando il padre di Chung è scomparso lo Yang Ban ha sempre cercato di portare la sciamana a palazzo per molto tempo ma invano. Cosi finalmente riesce ad avere la sua vendetta, il padre porta via la madre di Chung con la forza e la povera ragazza rimane da sola, in preda al dolore.
Tutto finirebbe così se non fosse per l’arrivo di Mong Ryong, che di professione fa… il viaggiatore! Così aiuterà Chun ad andare a riprendersi la madre, svelando di avere grandi abilità di guerriero e un compito molto importante da portare a termine!
Così, assisteremo alla partenza di questo duo, che viaggerà nel Koryo alla ricerca di Yang Ban da spodestare dal trono.

I disegni nel primo capitolo sembrano pressappochisti ed un po’ poveri, ma già nel secondo capitolo la situazione migliora, portandolo su livelli grafici ottimi e d’atmosfera, soprattutto grazie a piccole scelte estetiche, troveremo le nuvole disegnate come nelle antiche tele orientali, così come i palazzi, pennellati ottimamente.
Forse l’aspetto migliore sono le creature mistiche, soprattutto il dragone, che vengono letteralmente pitturati, grazie a dei magistrali colpi di pennello! Sembrano uscire dalle tele del miglior pittore coreano vissuto all’epoca dei tre regni!
Fantastiche soprattutto le scene dove troviamo le varie protagoniste delle storie avvolte dai fiori, dalle folte chiome o dai loro stessi vestiti, in pose plastiche che si uniscono per creare delle tavole fantastiche!

Un manga che parte leggero ma comincia a prendere il lettore fino alla fine. Quasi, visto che la fine non c’è!
Praticamente il volume è formato dalla prima storia di 80 pagine, la seconda (e meglio riuscita) di 100 ed infine una storia breve sul passato di Chun Hyang.
Il problema è che nel cominciare ad appassionare il lettore il volume finisce e non ha seguito, ma rimangono molti dubbi, molte volte viene citato il padre di Chung e il suo passato misterioso, ma non ci sarà più concesso di sapere cosa accadde, e non potremmo mai nemmeno sapere come finisce la storia tra Chung e Mong!
Un gran potenziale buttato al vento, dove avrebbero potuto trovare posto ancora 1 o 2 volumi, giusto per poter dare una fine degna di tal nome.
Detto questo darei al volume una sufficienza stirata, ma grazie alle ambientazioni e ad alcune scelte grafiche, insieme alle storie piene di forti sentimenti, riesce a recuperare qualche punto, migliorando un po’ in graduatoria.
Consigliato caldamente a chi cerca un manga non impegnativo e non si curi della mancanza di un finale, oppure a chiunque voglia essere rapito dai rimandi all’antica pittura orientale.

Francesca Akira89

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Francesca Akira89

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Bei disegni della Clamp (come sempre) e spunto interessante, peccato che la storia risulti incompleta e diversi interrogativi restino aperti, magari se continuasse... dopotutto prima o poi le Clamp si stancheranno di inventare sempre roba nuova e prenderanno in mano la vecchia, no?
Sarebbe ora di concludere questa (nonostante sia presentata come un volume unico è di fatto una serie lasciata in sospeso) ed altre storie.