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Evangelion0189

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Ho sempre ritardato l'acquisto della presente opera: chissà, forse mi dava l'idea di déjà-vu o forse semplicemente non ero "ispirato". In un raptus di follia, qualche settimana fa ho deciso di togliermi il pensiero e di recuperarlo: adesso posso tranquillamente affermare di aver fatto uno dei migliori acquisti della mia vita.

Un cielo radioso, scritto e disegnato da Jirō Taniguchi a metà degli Anni Duemila, narra la singolare storia occorsa a Takuya, diciassettenne appassionato di motocross, e a Kazuhiro, uomo di mezza età stacanovista nel proprio lavoro: i due, scontratisi in un grave incidente stradale, entrano in coma, ma solo uno dei due è destinato a svegliarsi... O forse no? A uscire dal coma è comunque Takuya, il più giovane, che però non sembra ricordare nulla dei suoi amici e della sua famiglia. Al lettore il mistero è subito svelato: dentro il suo corpo risiede la coscienza di Kazuhiro, il quale risulta però ufficialmente deceduto. Come risolvere questo fenomeno paranormale? Come spiegare alla famiglia del ragazzo che lui non è il vero Takuya? Come cercare di comunicare con la propria moglie e la propria figlioletta senza essere preso per matto? Peraltro il lento ma inesorabile risveglio della coscienza di Takuya complica sempre più la faccenda...

Con una storia effettivamente non proprio originale (negli Anni Novanta uscirono un paio di pellicole dalla tematica in tutto e per tutto analoga), Taniguchi riesce comunque ad avvincere il lettore illustrando le difficoltà dei vivi di fronte alla perdita di una persona cara e il tentativo di portare a termine le questioni in sospeso da parte di uno spirito rimasto ancora sulla Terra. Il finale, particolarmente struggente e da brividi, è riuscito a commuovermi. Ecco che il lato intimista di Taniguchi trova in Un cielo radioso una delle sue espressioni più alte, complice il solito stile di disegno impeccabile e assolutamente calzante con la storia narrata. L'edizione italiana in mio possesso è la prima ristampa della Coconino Press distribuita, nel 2010, con una splendida sovraccoperta opaca. Inoltre, in appendice, troviamo una sorta di lettera dell'autore in cui vengono chiariti gli obiettivi prefissati e l'esperienza della perdita di un membro della sua famiglia durante la stesura dell'opera. Per concludere, Un cielo radioso, insieme a Al tempo di papà, Quartieri lontani e Seton, è probabilmente la mia opera preferita del maestro di Tottori e non posso fare altro che consigliarla a chiunque. Davvero toccante.


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GIGIO

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Una storia coinvolgente ed emozionante, diciamo in stile Taniguchi che in questo romanzo da il meglio di sé. Un volume unico che non mi avrebbe annoiato nemmeno se fosse durato qualche numero in più. La trama è qualcosa di già sentito per la verità, il classico scambio di identità con però di mezzo un incidente grave che purtroppo costerà la vita ad uno dei protagonisti. Il maestro però ci mette del suo, fa in modo che il tutto diventi a tratti poetico ed emozionante anche da dei semplici disegni senza baloon. In pochi come Taniguchi riescono a far comprendere l'emozione di un protagonista senza nemmeno farlo parlare. Ci si immedesima letteralmente. Con questo "Cielo radioso" si può imparare lo stile Taniguchi quindi ve lo consiglio sicuramente. Attenzione però, provoca dipendenza.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Senza dubbio chiunque riesca a trasformate in un'opera profonda qualsiasi spunto è un genio, in questa categoria si colloca sicuramente il maestro Jiro Taniguchi, un autore che si distacca da tutto il panorama fumettistico mondiale e crea delicate opere che toccano il cuore dei lettori e lo fanno riflettere, pensare ed evolvere. Anche Un cielo radioso riesce nell’intento.

Takuya è un ragazzo giovane, pronto a vivere tutta la giovinezza della sua vita, quando la sua passione per il motocross lo porta ad incrociare la strada di Kazuiro Kubota, un uomo con a casa ad attenderlo una moglie affettuosa e una piccola bambina che lo adora, peccato che le ore di lavoro extra accumulate gli procurano un malore durante la guida, facendolo sbandare ed investire il giovane ragazzo. Nei giorni seguenti il giovane esce incredibilmente presto dal coma, mentre il corpo, anzi l’involucro dell’uomo, perde la sua battaglia. I problemi iniziano a manifestarsi quando lo spirito dell’uomo si ritrova all’interno del giovane. Decide così di rivedere la moglie e la figlia per scusarsi e dirgli addio, prima di restituire il corpo alla mente di Takuya.
La storia dopo il movimentato inizio riprende i pacati e quasi onirici ritmi dell’autore, però la situazione in continua evoluzione ingaggia una strana tensione narrativa che impedisce al lettore di distrarsi e di poggiare il volume nemmeno per un secondo; verso il finale invece questa palpabile tensione si tramuta preoccupazione e sentimento quando sta per giungere la naturale e logica (per quanto possa essere tale in certe situazioni) conclusione.

Per quanto riguarda il profondo messaggio dell’autore si può dire che sia mutevole, almeno quanto la narrazione. Nei primi passaggi si evince la comprensibile voglia di rivedere i familiari da parte di Kubota che rende evidente il monito di non perdersi nemmeno un attimo di vita con le persone amate, perfetto per il pubblico più maturo, poi quando l’uomo decide di dare qualche dritta al ragazzo, per sdebitarsi del “prestito”, si capisce immediatamente come l’autore voglia aggiungere anche una piccola raddrizzata anche ai più giovani. Ma la natura dell’intera storia si rivela con il delicato finale, e la postfazione dell’autore, per sicurezza, aiuta a comprendere meglio il tutto.

I disegni di Taniguchi sono come sempre perfetti, il tratto pulito e deciso, lo stile realistico e tranquillo, con fondali sempre perfetti. La vera nota di merito in quest’occasione va fatta all’espressività dei personaggi, soprattutto quelli di Takuya. Inizialmente non si nota nulla, ma appena la storia prende piede si comincia a notare quanto siano stanchi, emaciati e carichi di preoccupazioni, che rivelano l’identità dell’ospite inatteso. Ottima anche l’ultima ventina di pagine in cui in ogni singola tavola si riesce a sentire il profumo e la brezza del vento comunemente chiamato libertà che donano sicurezza e leggerezza.

L’edizione firmata Coconino Press si nota come sempre per i pregi, i difetti e l’alto ed ingiusto prezzo. Materialmente potrebbe esserci poco o nulla da criticare. Sotto la sovraccoperta si nota la rilegatura, salda, resistente e flessibile, che racchiude pagine dal grande formato e dai toni giallastri (che a non tutti e gradita), peccato per l’eccessiva presenza di trasparenze che, nonostante la numerosa quantità di toni grigi, si notano fastidiosamente.
La stampa è altalenante, capitano pagine stampate in modo perfetto e altre meno riuscite, però è sempre presente l’effetto moiré nei retini, pessimamente resi.
L’adattamento come sempre non potrebbe essere gradito a tutti, sia per alcune scelte che per gli errori. Tutte le onomatopee sono tradotte, non in italiano ma letteralmente, quindi molti lettori potrebbero rimanere spaesati e magari portati alla risata (una mano che scivola sul vetro facendo “zzzit”, oppure un treno che sfreccia facendo “gogan gogon pooaah”, giusto per fare due esempi!). Le tavole sono state ribaltate per invertire il senso di lettura e capiterà che i baloon siano da leggere un paio di volte prima di capirne la giusta sequenza, ma la cosa peggiore è la presenza di frasi altamente dubbie, non modificano in modo pesante i dialoghi ma è evidente che ci siano passaggi raffazzonati.

“Basta un po’ di sensibilità per correggere tutto!”
Queste solo le parole di Kubota per Takuya che colpiranno come un martello anche l’ignaro lettore: con la sensibilità ed i sentimenti la vita assume toni più caldi ed intesi, e ci permette di comprendere i nostri cari e soprattutto noi stessi, solo in questo modo una persona può scoprire cosa conta di più per lei senza perdere tempo e in modo da non aver pentimenti quando sarà troppo tardi.
Ancora una volta il maestro Jiro Taniguchi commuove ed emoziona con una storia delicata, intensa e soprattutto ci parla ancora della vita, solo come lui sa fare.

Utente6677

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Utente6677

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Profonda commozione. Ecco il sentimento che ho provato leggendo questa stupenda storia. Un grande inno alla vita, a guardare cosa è veramente importante, cosa conta davvero rispetto a tutte le sovrastrutture superflue di cui ci si circonda durante la nostra permanenza su questa terra. Permanenza che non è eterna.

Kazuhiro Kubota è un buon padre di famiglia sfruttato oltremodo sul lavoro. Una sera, tornando a casa esausto ha un terribile scontro frontale con un motociclista, un diciassettenne di nome Takuya Onodera. Kazuhiro muore nello scontro, ma la sua grande forza vitale, il desiderio di vedere e dire addio alla moglie e alla figlia porta la sua coscienza a trasferirsi nel corpo di Takuya. Comincerà una lotta contro il tempo, per fare sapere alla moglie e alla bambina che è spiacente di lasciarle "senza niente" e di non avere "mai fatto niente per loro", prima che la coscienza di Takuya riprenda possesso del suo corpo e che Kubota debba lasciarlo. In realtà non è vero che lui non ha fatto niente per le sue donne, ha cercato di dedicare loro tutto quello che faceva, ha fatto in modo di provvedere a loro anche per il futuro. Vuole solo che gli credano, che lui è ancora vivo nel corpo di un altro - per poco, lo sente - perché vuole dire che ha sempre voluto bene a entrambe, che vorrebbe stare con loro, che non le dimenticherà mai.
La convivenza forzata ha effetto anche su Takuya: da ragazzino viziato, infastidito dalla presenza di "quel vecchio" nel suo corpo, piano piano si ritrova ad accettarlo, ad aiutarlo, a modificare il suo atteggiamento, a maturare. E alla fine gli farà un regalo personalissimo.

Taniguchi si mostra grandioso nel tratteggiare i caratteri dei personaggi, soprattutto di Kazuhiro e Takuya, così diversi tra loro, in completa antitesi; del resto, uno è un quarantenne padre di famiglia mentre l'altro è ancora un ragazzino capriccioso. I disegni, superlativi, sono degno arricchimento di una storia ben costruita, magistralmente raccontata e dal finale poetico. Mi sono commossa più di una volta leggendo degli sforzi di Kazuhiro di comunicare con la moglie e la figlia dall'interno del corpo di un altro.
Peccato che l'edizione non sia all'altezza del manga: nonostante il formato grande e la rilegatura solida, infastidiscono le prime tavole un po' sbiadite, i numerosi effetti moirè dei retini, le pagine un po' trasparenti e i non pochi errori tipografici; insomma, per 18€ mi aspettavo un po' più di cura.

In ogni caso, questi sono alla fine dettagli che si possono trascurare rapportati alla bellezza della storia e dei disegni. Il mio voto non può quindi essere inferiore a 10: un manga di formazione, emozionante e commovente, tocca profondamente l'animo di chi lo legge.


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Nina

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Dopo aver causato un incidente stradale investendo con il suo furgoncino un motociclista, Kazuhiro, si sveglia in ospedale dopo 22 giorni di coma. Il risveglio però, porta con se una brutta sorpresa: al posto della moglie e della figlia, volti sconosciuti sono al suo capezzale e l'uomo viene a conoscenza dell'amara verità. Il suo corpo è morto e la sua anima si è risvegliata nel corpo del motociclista, un giovane ragazzo appassionato di motocross.
Dal momento del risveglio, la coscienza del giovane Takuya tenterà di rimpossessarsi del proprio corpo ed entrerà in contatto con Kazuhiro. Le due vite, così, si intrecceranno inevitabilmente consentendo a entrambi i protagonisti di riflettere sull'esistenza.

Taniguchi attraverso una storia irreale, affronta il tema della vita e della morte. Accettare il vuoto provocato da una persona scomparsa non è mai facile, ma è quello che si deve fare per andare avanti. È un tema molto serio che induce il lettore alla riflessione.
La storia scorre velocemente portandosi dietro un velo di angoscia. Verrà fatta luce sulla vita dei due protagonisti scoprendo i retroscena di due famiglie all'apparenza perfette. Un susseguirsi di dubbi, angosce e timori, e il finale arriva, come da programma, commuovendo il lettore.
Una storia veramente bella, di due famiglie sconvolte da un incidente e di due persone perse nel piccolo spazio tra la vita e la morte.

I disegni sono puliti e realistici. Le espressioni dei volti trasmettono la sofferenza e le emozioni dei personaggi tanto quanto le parole. Alcuni paesaggi sono molto curati e ricchi di particolari: è l'inconfondibile tratto dell'autore.

L'edizione è molto curata: è un bel volume ben rilegato, con sovraccoperta e buona qualità della carta. All'interno anche la postfazione dell'autore, una riflessione sul tema della mancanza dovuta alla perdita di un caro.
Un volume che merita di essere recuperato nonostante il prezzo.
Buona lettura!


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Kotaro

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
In un terribile incidente stradale si scontrano il furgoncino dell’impiegato Kazuhiro Kubota e la moto di Takuya Onodera, liceale appassionato di motocross.
I due finiscono all’ospedale, dove Takuya si risveglia dal coma mentre nello stesso momento Kazuhiro si spegne.
Qualcosa di straordinario, tuttavia, accade: nel corpo di Takuya, si risveglia la coscienza di Kazuhiro.
Intrappolato nel corpo di un ragazzo, e senza capire come e perché questo sia successo, Kazuhiro si ritrova così a vivere una vita non sua e a conoscere non soltanto la famiglia e gli amici, ma le sensazioni e i problemi che l’adolescente Takuya affrontava quotidianamente, cercando, nel contempo, un modo per riavvicinarsi alla moglie e alla figliola che Kazuhiro aveva lasciato morendo, per dar loro un segno della sua tangibile presenza al mondo nel corpo di Takuya.
Nel frattempo, però, la coscienza del ragazzo comincia, lentamente, a riaffiorare, e vorrebbe riappropriarsi del corpo estromettendo quella dell’impiegato…

Anni addietro, Jiro Taniguchi ci aveva già raccontato di un adolescente che racchiude la coscienza di un adulto, nel superbo In una lontana città. Un cielo radioso raccoglie quell’eredità, narrandoci tuttavia una storia differente.
Se, allora, adulto e bambino coincidevano, qui si tratta di due personalità diverse, inizialmente in contrasto fra loro e che dovranno imparare a convivere, per il breve tempo in cui si trovano a condividere un solo corpo. Oltretutto, si tratta di due persone che appartengono a due mondi completamente diversi, il mondo del lavoro e delle responsabilità familiari per Kazuhiro e quello della scuola, dell’adolescenza, delle gare di motocross e dei contrasti coi genitori per Takuya.
La presenza di due anime nello stesso corpo porta i due individui a impegnarsi per risolvere i rispettivi problemi nel poco tempo che rimane prima che l’anima di Takuya torni a prendere il pieno controllo del corpo scacciando quella di Kazuhiro e facendolo, di fatto, scomparire definitivamente.

Un cielo radioso è una storia matura e toccante, nella piena tradizione di Jiro Taniguchi, dove l’elemento sovrannaturale è trattato con grazia e delicatezza e la storia si colora di tinte drammatiche ma anche piacevolmente toccanti.
Il lettore viene così coinvolto in una vicenda dalle premesse semplici, ma che riesce ad appassionarlo sviscerando i suoi personaggi in ogni loro aspetto e facendogli compiere un vicendevole percorso di crescita trattato in maniera credibile e per nulla affrettata, nonostante si tratti di un volume unico.
Il formato del volume unico, sappiamo bene, è congeniale a Taniguchi, che in questa occasione riesce a realizzare un nuovo, bellissimo, romanzo a fumetti dove ogni elemento è al suo posto, tutto quadra e la resa psicologica dei personaggi è straordinaria. La lettura appare così straordinariamente scorrevole e appassionante e Un cielo radioso si rivela essere un’opera veramente meritevole di un acquisto.
Come di consueto, anche il comparto grafico raggiunge ottimi livelli. Lo stile pulito e realistico di Taniguchi è perfettamente adatto alla storia e rende efficacemente sia i volti dei personaggi, che si fanno specchio dei loro tormenti interiori, sia i dettagliatissimi sfondi cittadini, sia la leggera parte “sovrannaturale” della vicenda.
L’edizione proposta da Coconino Press si mantiene in linea con i precedenti lavori dell’autore trattati da questo editore. Al volume è stata dedicata una cura maniacale e il risultato finale è un volume di grande formato, solido, resistente, magnificamente adattato al suo interno e comprensivo, come quasi sempre accade, di una poetica postilla realizzata dallo stesso autore.

Si tratta di un’opera indubbiamente molto bella e valida, che, a fronte di un prezzo forse un po’ troppo elevato dovuto al suo essere un’opera da libreria e non diretta ad un pubblico giovane e/o generalista, vedrei benissimo nelle librerie dei tanti lettori più grandicelli, magari proprio di quegli uomini in carriera a cui la storia, in origine, era rivolta.


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hideki20

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Come sempre il talento del maestro Jiro Taniguchi è imparagonabile. Con quest'ennesima opera, "Un Cielo Radioso" per me è il top del top proprio come "Al Tempo di Papà","L'Uomo che Cammina","In una Lontana Città" e "La Montagna Magica".
Il livello del racconto è altissimo, i sentimenti dei personaggi sprizzano da ogni foglio e la trama è bellissima.
I disegni come sempre sono molto curati e mantengono molto il tratto particolare del maestro.
Da leggere assolutamente, come tutte le sue altre opere. Devo dire che quest'autore l'ho scoperto molto in ritardo e per puro caso, leggendo le raccolte di Repubblica, precisamente leggendo "L'Uomo che Camminava".
Vi avverto subito che il costo è elevato ma, come dico sempre, i soldi ben spesi non sono mai persi.