Arms
<b> Attenzione: possibili spoiler! </b>
Manga molto valido e ben curato, disegni gradevoli anche se confusi in alcune parti della serie, non sempre si ha la piena comprensione di ciò che sta accadendo.
Ho letto questo manga tutto d'un fiato, 22 volumi nel giro di un mese circa, e mi è capitata una cosa molto strana.
Leggendo i primi due volumi ho cominciato ad appassionarmi alle vicende dei protagonisti, senza esaltanti o originali trovate narrative, ma comunque considerandole appropriate e appassionanti.
Quasi subito però ho avuto un cambio repentino di opinione, la storia (diciamo dal terzo volume in poi approssimativamente) diventa monotona e ripetitiva, i personaggi non vengono quasi per niente sviluppati nel corso della trama, e soprattutto, a parte il protagonista, sono abbastanza inutili, le vicende sembrano quasi buttate li in tutta fretta, senza un attimo di respiro; non fa in tempo a finire un episodio che ne inizia subito un altro.
Insomma la storia si comincia riempire dei cliché classici: il protagonista superfigo che non sbaglia mai un colpo, la successione di "boss" sempre più forti uno dopo l'altro, i ragazzi "come tutti gli altri" (quasi sempre 16enni) la cui vita viene stravolta da un dato avvenimento.
Certo, stiamo parlando comunque di un manga del '97, anzi è anche abbastanza innovativo per l'epoca, ma comunque non è riuscito a convincermi.
Fino a quando non succede una cosa (da qui comincerò a fare spoiler folli) :
Takeshi va nel mondo di Alice, e il coniglio bianco comincia a raccontare tutta la storia delle arms dal principio.
Ecco, ora ci siamo.
Allora quelle cose che all'inizio sembravano buttate lì per caso hanno un senso, allora c'è una ragione per cui le arms hanno i nomi dei personaggi di Alice, la serie Keith ha una ragione di esistere.
Insomma tutto prende forma e non solo a livello di trama ma anche e sopratutto di narrazione, tutto ciò che sembrava abbozzato, senza senso o affrettatamente considerato, diventa chiaro e sensato.
Da qui il manga prende un altra forma, la narrazione è un po più lenta(positivo), finalmente i personaggi "secondari" cominciano ad avere un utilità, Ryo non è sempre infallibile, si capisce di più perché e come.
Anche il disegno migliora.
C'è solo un problema: siamo al volume 14 e in tutto sono 22.
Per questo mi sento di dare "solo" 7, ho trovato questo manga estremamente lento a partire nonostante una narrazione quasi frenetica, per volumi e volumi succedono cose, si vedono personaggi, si dicono frasi che apparentemente sono sconnesse tra loro, fino a quando tutto viene spiegato.
E sarebbe stato anche molto bello come trovata letteraria se non fosse tutto molto confuso, poiché strutturate in un secondo momento.
Per concludere:
Arms è un manga molto bello, leggibile (assolutamente non shonen) che sente un po il peso degli anni, ma non troppo e che sopratutto poteva benissimo essere più corto di almeno 3 o 4 volumi.
7 che potrebbe essere un 8.
Manga molto valido e ben curato, disegni gradevoli anche se confusi in alcune parti della serie, non sempre si ha la piena comprensione di ciò che sta accadendo.
Ho letto questo manga tutto d'un fiato, 22 volumi nel giro di un mese circa, e mi è capitata una cosa molto strana.
Leggendo i primi due volumi ho cominciato ad appassionarmi alle vicende dei protagonisti, senza esaltanti o originali trovate narrative, ma comunque considerandole appropriate e appassionanti.
Quasi subito però ho avuto un cambio repentino di opinione, la storia (diciamo dal terzo volume in poi approssimativamente) diventa monotona e ripetitiva, i personaggi non vengono quasi per niente sviluppati nel corso della trama, e soprattutto, a parte il protagonista, sono abbastanza inutili, le vicende sembrano quasi buttate li in tutta fretta, senza un attimo di respiro; non fa in tempo a finire un episodio che ne inizia subito un altro.
Insomma la storia si comincia riempire dei cliché classici: il protagonista superfigo che non sbaglia mai un colpo, la successione di "boss" sempre più forti uno dopo l'altro, i ragazzi "come tutti gli altri" (quasi sempre 16enni) la cui vita viene stravolta da un dato avvenimento.
Certo, stiamo parlando comunque di un manga del '97, anzi è anche abbastanza innovativo per l'epoca, ma comunque non è riuscito a convincermi.
Fino a quando non succede una cosa (da qui comincerò a fare spoiler folli) :
Takeshi va nel mondo di Alice, e il coniglio bianco comincia a raccontare tutta la storia delle arms dal principio.
Ecco, ora ci siamo.
Allora quelle cose che all'inizio sembravano buttate lì per caso hanno un senso, allora c'è una ragione per cui le arms hanno i nomi dei personaggi di Alice, la serie Keith ha una ragione di esistere.
Insomma tutto prende forma e non solo a livello di trama ma anche e sopratutto di narrazione, tutto ciò che sembrava abbozzato, senza senso o affrettatamente considerato, diventa chiaro e sensato.
Da qui il manga prende un altra forma, la narrazione è un po più lenta(positivo), finalmente i personaggi "secondari" cominciano ad avere un utilità, Ryo non è sempre infallibile, si capisce di più perché e come.
Anche il disegno migliora.
C'è solo un problema: siamo al volume 14 e in tutto sono 22.
Per questo mi sento di dare "solo" 7, ho trovato questo manga estremamente lento a partire nonostante una narrazione quasi frenetica, per volumi e volumi succedono cose, si vedono personaggi, si dicono frasi che apparentemente sono sconnesse tra loro, fino a quando tutto viene spiegato.
E sarebbe stato anche molto bello come trovata letteraria se non fosse tutto molto confuso, poiché strutturate in un secondo momento.
Per concludere:
Arms è un manga molto bello, leggibile (assolutamente non shonen) che sente un po il peso degli anni, ma non troppo e che sopratutto poteva benissimo essere più corto di almeno 3 o 4 volumi.
7 che potrebbe essere un 8.
Arms è un manga creato da Kyoichi Nanatsuki e Ryoji Minagawa nel lontano 1997, che ha vinto niente meno che il premio Shogakukan, un riconoscimento per i manga molto importante.
La storia parla di un giovane chiamato Ryo Takatsuki, un liceale di 17 anni come tanti che un giorno scopre che al suo posto del suo braccio destro (per colpa della versione della Planet che ribalta le pagine il braccio al posto di essere quello destro è quello sinistro) è stata innestata un'arma letale capace di incredibili trasformazioni. Da quel momento sa di essere diventato un ARMS.
La storia prosegue con colpi di scena e scoperte una dopo l'altra, con un alone di mistero interessante. Un'opera molto originale che prendendo spunto dal romanzo di Alice il paese delle meraviglie, riesce a creare una storia avvincente piena di combattimenti e azione, un'avventura veramente fuori dal comune.
Nella storia gli ARMS protagonisti sono 4 e ognuno di loro ha un nome in codice: Ryo Takatsuki (Jabawack), Hayato Shingu (il Cavaliere), Takeshi Tomoe (il coniglio bianco) , Kei Kuruma (la regina di cuori). Questi quattro ARMS nel corso nella storia, collaborando tra di loro, sono riusciti a farmi divertire tantissimo, la loro amicizia e la volontà di voler tornare alla vita normale di tutti i giorni sono stati uno dei punti più belli della storia. Loro avversari sono la serie Keith e l'Egrigori, la società che manovra quasi tutto il mondo.
Secondo me un 10 pieno se lo merita, lo stile di disegno particolare forse è l'unica pecca, ma alla fine anche quello è si fa apprezzare. Personaggi e storia fantastica, niente di meglio per un manga come questo.
Sottolineo che non solo i protagonisti, ma anche i personaggi secondari della storia hanno un ruolo fondamentale, nessuno viene trascurato, anzi, se si va avanti diventeranno fondamentali per la conclusione di questo capolavoro.
Concludo dicendo che è davvero un peccato che questa storia in Italia non abbia avuto il successo che gli spetta, lo consiglio a tutti, un manga che merita tantissimo.
La storia parla di un giovane chiamato Ryo Takatsuki, un liceale di 17 anni come tanti che un giorno scopre che al suo posto del suo braccio destro (per colpa della versione della Planet che ribalta le pagine il braccio al posto di essere quello destro è quello sinistro) è stata innestata un'arma letale capace di incredibili trasformazioni. Da quel momento sa di essere diventato un ARMS.
La storia prosegue con colpi di scena e scoperte una dopo l'altra, con un alone di mistero interessante. Un'opera molto originale che prendendo spunto dal romanzo di Alice il paese delle meraviglie, riesce a creare una storia avvincente piena di combattimenti e azione, un'avventura veramente fuori dal comune.
Nella storia gli ARMS protagonisti sono 4 e ognuno di loro ha un nome in codice: Ryo Takatsuki (Jabawack), Hayato Shingu (il Cavaliere), Takeshi Tomoe (il coniglio bianco) , Kei Kuruma (la regina di cuori). Questi quattro ARMS nel corso nella storia, collaborando tra di loro, sono riusciti a farmi divertire tantissimo, la loro amicizia e la volontà di voler tornare alla vita normale di tutti i giorni sono stati uno dei punti più belli della storia. Loro avversari sono la serie Keith e l'Egrigori, la società che manovra quasi tutto il mondo.
Secondo me un 10 pieno se lo merita, lo stile di disegno particolare forse è l'unica pecca, ma alla fine anche quello è si fa apprezzare. Personaggi e storia fantastica, niente di meglio per un manga come questo.
Sottolineo che non solo i protagonisti, ma anche i personaggi secondari della storia hanno un ruolo fondamentale, nessuno viene trascurato, anzi, se si va avanti diventeranno fondamentali per la conclusione di questo capolavoro.
Concludo dicendo che è davvero un peccato che questa storia in Italia non abbia avuto il successo che gli spetta, lo consiglio a tutti, un manga che merita tantissimo.
Creato dalla fantasia magistrale di Kyoichi Nanatsuki e dalla superba matita di Ryoji Minagawa ci si imbatte in un mondo alquanto bizzarro, dove un gruppo di giovani "eroi" si troverà in un'estenuante lotta per la sopravvivenza e per la speranza di un futuro.
Sulla vicenda hanno una chiara influenza, voluta dall'autore stesso, Alice's adventures in wonderland e Through the looking glass and what Alice foud there - entrambe opere di Lewis Carroll -, il vecchio testamento e la mitologia legata al vaso di Pandora.
Intrigante e affascinante infatti è il capire, il collegare e il perché i vari personaggi si rispecchiano e hanno appunto i nomi tratti dalle opere di Carroll; a mio avviso un vero e proprio ingegnoso meccanismo di metafore.
Quattro sono i nostri Arms originali, ovvero esseri umani mutati dopo esperimenti genetici che sono sopravvissuti incolumi (si fa per dire) a i processi dell'insediamento nel proprio corpo di nanomacchine ricavate da meteoriti a base di silicio. Otto sono i componenti della serie di Keith nati dal Progetto Arms; cloni del primo Keith, creati e programmati tutti per agire con differenti idee per trovare la risposta a un'unica domanda: "Da dove veniamo e dove siamo diretti noi essere umani?".
Due fazioni nemiche, l'Egregori e la Bluemen, ognuna pronta a sacrificare ogni pedina della propria scacchiera per raggiungere il conseguimento del proprio obbiettivo, giusto o sbagliato che sia.
Un'avventura fuori da ogni schema logico, ricca di spunti e di riflessioni, di come a volte dietro a quello che a noi può sembrare il male e l'egoismo si possa nascondere il più banale bisogno del diritto dell'essere vivente: la libertà.
Dopo una partenza da decifrare e ingannevole ci si trova dentro ad una delle opere più coinvolgenti a livello di stile narrativo - e se vogliamo osare "filosofico" - dell'ultimo decennio.
Serie pubblicata dalla Planet manga dal 2001 al 2003, non ha conseguito i meriti che avrebbe potuto e dovuto.
Ottima è l'impaginazione, la qualità della carta, e l'inchiostratura è nitida e senza imperfezioni. Inoltre è dotato di sovracopetina che la rende davvero un'edizione deluxe, nella quale il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimale; quattro euro a volume direi ben spesi.
Voto globale dell'opera: 10.
Valutazione dovuta dall'articolata storia, dalla sua originalità e da i sentimenti reali e dalle considerazioni che questa serie è riuscita materialmente a trasmettermi.
Cit. "Perché crede che nella mitologia greca il vaso di Pandora, pieno di disgrazie, contenesse anche la speranza?"
"Perché per l'uomo è la speranza stessa la disgrazia più grande."
Sulla vicenda hanno una chiara influenza, voluta dall'autore stesso, Alice's adventures in wonderland e Through the looking glass and what Alice foud there - entrambe opere di Lewis Carroll -, il vecchio testamento e la mitologia legata al vaso di Pandora.
Intrigante e affascinante infatti è il capire, il collegare e il perché i vari personaggi si rispecchiano e hanno appunto i nomi tratti dalle opere di Carroll; a mio avviso un vero e proprio ingegnoso meccanismo di metafore.
Quattro sono i nostri Arms originali, ovvero esseri umani mutati dopo esperimenti genetici che sono sopravvissuti incolumi (si fa per dire) a i processi dell'insediamento nel proprio corpo di nanomacchine ricavate da meteoriti a base di silicio. Otto sono i componenti della serie di Keith nati dal Progetto Arms; cloni del primo Keith, creati e programmati tutti per agire con differenti idee per trovare la risposta a un'unica domanda: "Da dove veniamo e dove siamo diretti noi essere umani?".
Due fazioni nemiche, l'Egregori e la Bluemen, ognuna pronta a sacrificare ogni pedina della propria scacchiera per raggiungere il conseguimento del proprio obbiettivo, giusto o sbagliato che sia.
Un'avventura fuori da ogni schema logico, ricca di spunti e di riflessioni, di come a volte dietro a quello che a noi può sembrare il male e l'egoismo si possa nascondere il più banale bisogno del diritto dell'essere vivente: la libertà.
Dopo una partenza da decifrare e ingannevole ci si trova dentro ad una delle opere più coinvolgenti a livello di stile narrativo - e se vogliamo osare "filosofico" - dell'ultimo decennio.
Serie pubblicata dalla Planet manga dal 2001 al 2003, non ha conseguito i meriti che avrebbe potuto e dovuto.
Ottima è l'impaginazione, la qualità della carta, e l'inchiostratura è nitida e senza imperfezioni. Inoltre è dotato di sovracopetina che la rende davvero un'edizione deluxe, nella quale il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimale; quattro euro a volume direi ben spesi.
Voto globale dell'opera: 10.
Valutazione dovuta dall'articolata storia, dalla sua originalità e da i sentimenti reali e dalle considerazioni che questa serie è riuscita materialmente a trasmettermi.
Cit. "Perché crede che nella mitologia greca il vaso di Pandora, pieno di disgrazie, contenesse anche la speranza?"
"Perché per l'uomo è la speranza stessa la disgrazia più grande."
Non starò qui a raccontarvi di cosa parla questo manga, lo trovate già scritto sopra, ma anche io, come Basula, non capisco come mai quest'opera sia passata così inosservata... forse la copertina?
Quando l'ho preso dallo scaffale non ero molto convinto ma, per fortuna, il 'ragazzo dei fumetti' mi disse di provare il primo numero e di fargli sapere. Bellissimo!
L'idea è originale come anche la storia, forse un po' ripetitiva in qualche punto. I personaggi sono ben caratterizzati e la loro evoluzione molto ben strutturata.
Il disegno non è il solito (per fortuna) e si adatta perfettamente al tipo di fumetto, lo amerete senza dubbio.
L'unico difetto è che finisce. Ma dopo 22 numeri va bene, e poi costa anche il giusto, solo 4 €, oggi manga simili li paghiamo €5,90 e sono delle vaccate paurose. È uno dei pochissimi fumetti che ho riletto.
Conclusione? Uno dei migliori manga in circolazione a mio parere. Consigliatissimo.
Quando l'ho preso dallo scaffale non ero molto convinto ma, per fortuna, il 'ragazzo dei fumetti' mi disse di provare il primo numero e di fargli sapere. Bellissimo!
L'idea è originale come anche la storia, forse un po' ripetitiva in qualche punto. I personaggi sono ben caratterizzati e la loro evoluzione molto ben strutturata.
Il disegno non è il solito (per fortuna) e si adatta perfettamente al tipo di fumetto, lo amerete senza dubbio.
L'unico difetto è che finisce. Ma dopo 22 numeri va bene, e poi costa anche il giusto, solo 4 €, oggi manga simili li paghiamo €5,90 e sono delle vaccate paurose. È uno dei pochissimi fumetti che ho riletto.
Conclusione? Uno dei migliori manga in circolazione a mio parere. Consigliatissimo.
Sinceramente non capisco perché passi così inosservato questo manga, che è sicuramente uno dei migliori shonen che abbia mai letto in assoluto. Nettamente superiore a mio modo di vedere di molti altri shonen odierni ed istericamente idolatrati. Sicuramente la lettura è leggera e non eccessivamente impegnata ma è pur sempre uno shonen, seppur alcuni temi trattati e la crudezza di certe immagini possano far pensare ci si trovi davanti ad un seinen.
La storia è un susseguirsi di colpi di scena praticamente ininterrotto dall'inizio alla fine: un'associazione segreta, cinica e senza scrupoli, trama nell'ombra da ormai decine di anni ed ha come scopo finale un evoluzione artificiale dell'uomo tramite vari progetti. Il più importante di questi, il progetto ARMS, coinvolge i nostri protagonisti, che fino ad allora erano normalissimi liceali giapponesi.
L'intreccio è assai complicato e non sarebbe affatto semplice farne anche un breve riassunto. Tuttavia la storia ha una fluidità incredibile proprio grazie ai suoi continui colpi di scena. Combattimenti e power-up si susseguono di numero in numero ma senza mai cadere nella banalità o in una squallida ripetitività. Caratteristica essenziale della storia è sicuramente la spietatezza degli antagonisti e, in contrasto, il forte legame di amicizia dei protagonisti (un classico). In particolare il sentimento amoroso che lega il protagonista principale, Ryo Takatsuki, alla consueta amica d'infanzia, Katsumi Akagi, sarà il filo conduttore di tutta la storia.
Sebbene da queste mie ultime frasi possa sembrare tutt'altro che originale, la storia si accenderà subito tenendovi con il fiato sospeso fino alla sua conclusione. Diciamo che parte abbastanza piano, anche se la sua bellissima grafica lo fa apprezzare sin dall'inizio, ma dal terzo numero in poi non vi lascerà mai delusi. Il finale ha presentato qualche perplessità tra i miei amici perché, detto chiaramente, pareva che l'autore volesse allungare il brodo (pratica abbastanza consueta in molti shonen che finiscono per diventare prevalentemente un fenomeno commerciale). Ma dopo averlo letto e riletto, consumato direi, sono arrivato alla conclusione che non siamo di fronte ad un prolungamento della storia a solo scopo di continuare a vendere copie agli ormai fedeli fan. Il finale è tutto sommato coerente con la linea tenuta per 22 numeri e non del tutto scontato, con addirittura una chicca finale.
Oltre ad una trama avvincente ed originale questo fumetto ha (come accennavo) un disegnatore eccezionale che si adatta perfettamente al tema fantascientifico della storia. Uno stile preciso, netto e pulito come pochi se ne vedono in giro ancora oggi. Non a caso Ryoji Minagawa ha anche vinto il premio Shogakukan per questo suo lavoro. Sicuramente uno dei miei disegnatori preferiti.
Insomma questo manga ha tutto il necessario per poter essere definito un piccolo gioiello che forse è passato sotto i nostri occhi un po' troppo silenziosamente. A parer mio (so che sto rischiando grosso con questa affermazione) è perfino superiore del precedente lavoro di Minagawa, Spriggan, universalmente giudicato un ottimo manga non solo dai lettori di ARMS.
Stra-consigliato a tutti i lettori di fumetti in generale.
La storia è un susseguirsi di colpi di scena praticamente ininterrotto dall'inizio alla fine: un'associazione segreta, cinica e senza scrupoli, trama nell'ombra da ormai decine di anni ed ha come scopo finale un evoluzione artificiale dell'uomo tramite vari progetti. Il più importante di questi, il progetto ARMS, coinvolge i nostri protagonisti, che fino ad allora erano normalissimi liceali giapponesi.
L'intreccio è assai complicato e non sarebbe affatto semplice farne anche un breve riassunto. Tuttavia la storia ha una fluidità incredibile proprio grazie ai suoi continui colpi di scena. Combattimenti e power-up si susseguono di numero in numero ma senza mai cadere nella banalità o in una squallida ripetitività. Caratteristica essenziale della storia è sicuramente la spietatezza degli antagonisti e, in contrasto, il forte legame di amicizia dei protagonisti (un classico). In particolare il sentimento amoroso che lega il protagonista principale, Ryo Takatsuki, alla consueta amica d'infanzia, Katsumi Akagi, sarà il filo conduttore di tutta la storia.
Sebbene da queste mie ultime frasi possa sembrare tutt'altro che originale, la storia si accenderà subito tenendovi con il fiato sospeso fino alla sua conclusione. Diciamo che parte abbastanza piano, anche se la sua bellissima grafica lo fa apprezzare sin dall'inizio, ma dal terzo numero in poi non vi lascerà mai delusi. Il finale ha presentato qualche perplessità tra i miei amici perché, detto chiaramente, pareva che l'autore volesse allungare il brodo (pratica abbastanza consueta in molti shonen che finiscono per diventare prevalentemente un fenomeno commerciale). Ma dopo averlo letto e riletto, consumato direi, sono arrivato alla conclusione che non siamo di fronte ad un prolungamento della storia a solo scopo di continuare a vendere copie agli ormai fedeli fan. Il finale è tutto sommato coerente con la linea tenuta per 22 numeri e non del tutto scontato, con addirittura una chicca finale.
Oltre ad una trama avvincente ed originale questo fumetto ha (come accennavo) un disegnatore eccezionale che si adatta perfettamente al tema fantascientifico della storia. Uno stile preciso, netto e pulito come pochi se ne vedono in giro ancora oggi. Non a caso Ryoji Minagawa ha anche vinto il premio Shogakukan per questo suo lavoro. Sicuramente uno dei miei disegnatori preferiti.
Insomma questo manga ha tutto il necessario per poter essere definito un piccolo gioiello che forse è passato sotto i nostri occhi un po' troppo silenziosamente. A parer mio (so che sto rischiando grosso con questa affermazione) è perfino superiore del precedente lavoro di Minagawa, Spriggan, universalmente giudicato un ottimo manga non solo dai lettori di ARMS.
Stra-consigliato a tutti i lettori di fumetti in generale.
Questo è purtroppo uno dei manga più sconosciuti e sottovalutati del nostro paese. Venuto alla ribalta solo negli ultimi anni con l'avvento in Italia della serie animata di Yamato Video (arrivata nel nostro paese col titolo di Project ARMS), la serie ha acquistato un po' più di visibilità agli occhi degli otaku nostrani, tuttavia se vi siete appassionati all'anime e ancor di più, se non l'avete apprezzato, leggetevi il manga che è infinitamente meglio.
Personalmente, ritengo che a causa della complessità della trama e del registro dei dialoghi, la serie possa tranquillamente venire considerato un seinen a dispetto di uno shonen. Infatti, in ARMS, seguiamo le avventure di quattro ragazzi sconosciuti e solo all'apparenza come tanti altri, in realtà. Infatti, rispettivamente nel braccio destro, sinistro, nelle gambe e negli occhi, Ryo Takatsuki, Hayato Shingu, Takeshi Tomoe e Kei Kuruma hanno celati degli ARMS, incredibili e potenti nanomacchine in grado di trasformarsi e aiutarli nei momenti di difficoltà, così come in potentissime armi militari che una volta scatenate potrebbero portare il mondo di fronte ad un conflitto mondiale. Perché gli sono state trapiantate? Chi lo ha fatto? Riusciranno i nostri a tornare dei comuni esseri umani? Questo è davvero una briciola dell'incredibile plot narrativo che contraddistingue la bellissima e lunga storia di ARMS.
Se la sceneggiatura non stanca mai e riuscirà ad emozionare, coinvolgere e rapire i lettori con colpi di scena, combattimenti mozzafiato e un ritmo frenetico tutt'altro che prevedibile, lo stile di disegno adottato da Minagawa (lo splendido Spriggan, l'interrotto D-Live, il godibile Kyo), non è per tutti: sfugge dal canonico ed è piuttosto spigoloso e poco particolareggiato dal punto di vista della caratterizzazione visiva, per quanto si concentri maggiormente e diventi ancora più godibile sui fondali, veicoli e concitate scene d'azione che fanno sicuramente il loro dovere.
Se tuttavia siete in grado di passare sopra il mero gusto estetico, riuscirete nel tempo non solo ad affezionarvi allo stile di disegno, ma anche ad appassionarvi alla stupenda storyline che offre personaggi estremamente dettagliati, una fitta rete di sottotrame, enigmi, misteri e colpi di scena in grado di far impallidire i migliori prodotti statunitensi del genere sci-fi, action e thriller.
Va specificato che il manga racchiude principalmente due saghe: la prima in 20 numeri e l'ultima in 2, mai adattata in animazione.
Personalmente, ritengo che a causa della complessità della trama e del registro dei dialoghi, la serie possa tranquillamente venire considerato un seinen a dispetto di uno shonen. Infatti, in ARMS, seguiamo le avventure di quattro ragazzi sconosciuti e solo all'apparenza come tanti altri, in realtà. Infatti, rispettivamente nel braccio destro, sinistro, nelle gambe e negli occhi, Ryo Takatsuki, Hayato Shingu, Takeshi Tomoe e Kei Kuruma hanno celati degli ARMS, incredibili e potenti nanomacchine in grado di trasformarsi e aiutarli nei momenti di difficoltà, così come in potentissime armi militari che una volta scatenate potrebbero portare il mondo di fronte ad un conflitto mondiale. Perché gli sono state trapiantate? Chi lo ha fatto? Riusciranno i nostri a tornare dei comuni esseri umani? Questo è davvero una briciola dell'incredibile plot narrativo che contraddistingue la bellissima e lunga storia di ARMS.
Se la sceneggiatura non stanca mai e riuscirà ad emozionare, coinvolgere e rapire i lettori con colpi di scena, combattimenti mozzafiato e un ritmo frenetico tutt'altro che prevedibile, lo stile di disegno adottato da Minagawa (lo splendido Spriggan, l'interrotto D-Live, il godibile Kyo), non è per tutti: sfugge dal canonico ed è piuttosto spigoloso e poco particolareggiato dal punto di vista della caratterizzazione visiva, per quanto si concentri maggiormente e diventi ancora più godibile sui fondali, veicoli e concitate scene d'azione che fanno sicuramente il loro dovere.
Se tuttavia siete in grado di passare sopra il mero gusto estetico, riuscirete nel tempo non solo ad affezionarvi allo stile di disegno, ma anche ad appassionarvi alla stupenda storyline che offre personaggi estremamente dettagliati, una fitta rete di sottotrame, enigmi, misteri e colpi di scena in grado di far impallidire i migliori prodotti statunitensi del genere sci-fi, action e thriller.
Va specificato che il manga racchiude principalmente due saghe: la prima in 20 numeri e l'ultima in 2, mai adattata in animazione.
Acquistai il primo numero di Arms fresco fresco di uscita, molto titubante dopo una veloce sfogliata in fumetteria, non sapendo proprio cosa aspettarmi. Faccio una premessa, sono un amante dell'ambientazione gotico-psichedelica di "Alice nel paese delle meraviglie", e trovare così tanti riferimenti a quell'opera ha aumentato in me la curiosità.
Già dal primo numero mi sono trovato molto coinvolto nella storia, surreale quanto ben curata sotto molti aspetti.
Non voglio anticiparvi nulla per quanto riguarda la trama, ma posso solo dire che anche per un non grosso amante del genere fantascientifico come me Arms è risultato molto piacevole e avvincente, soprattutto la costruzione di alcuni personaggi è veramente tanto originale quanto inquietante, veramente ben definiti. La durezza in molte scene fa da padrona, complice il tratto raffinato del disegno.
In linea di massima, consigliato sicuramente agli appassionati del genere fantascientifico, a chi apprezza le storie di intrighi e cospirazioni, agli amanti di Alice nel Paese delle meraviglie, che potranno gustarsi decine di citazioni ambientali e di personaggi, e a chi non disdegna una buona dose di crudezza.
Nel mio caso, dopo aver perso la mia collezione durante un trasloco, appena l'ho trovata (perché purtroppo esaurita nelle fumetterie) me la sono ricomprata.
Già dal primo numero mi sono trovato molto coinvolto nella storia, surreale quanto ben curata sotto molti aspetti.
Non voglio anticiparvi nulla per quanto riguarda la trama, ma posso solo dire che anche per un non grosso amante del genere fantascientifico come me Arms è risultato molto piacevole e avvincente, soprattutto la costruzione di alcuni personaggi è veramente tanto originale quanto inquietante, veramente ben definiti. La durezza in molte scene fa da padrona, complice il tratto raffinato del disegno.
In linea di massima, consigliato sicuramente agli appassionati del genere fantascientifico, a chi apprezza le storie di intrighi e cospirazioni, agli amanti di Alice nel Paese delle meraviglie, che potranno gustarsi decine di citazioni ambientali e di personaggi, e a chi non disdegna una buona dose di crudezza.
Nel mio caso, dopo aver perso la mia collezione durante un trasloco, appena l'ho trovata (perché purtroppo esaurita nelle fumetterie) me la sono ricomprata.
Che dire di Arms? L'unica cosa che mi viene in mente è: leggetelo!
Io ho conosciuto questo titolo come anime, innamorandomene follemente, per poi passare al manga (non parliamo del reperimento che mi ha fatto impazzire, visto che alcuni volumi sono esauriti!).
La trama (ispirata spudoratamente ad "Alice nel paese delle meraviglie") è inizialmente di tipo studentesco, con tre ragazzi che iniziano a capire di avere dei poteri, imparando pian piano come sfruttarli. Il protagonista principale scopre di avere un entità distinta dentro di lui che esplode quando prova rabbia prendendo il sopravvento su di lui (tipo la volpe di Naruto) e distruggendo tutto indistintamente. Con il passare dei numeri riescono tutti a sfruttare i loro poteri al massimo e con coscienza; qui iniziano i problemi e l'ambientazione si sposta negli USA, dove scoprono che una organizzazione segreta chiamata Egrigori, li ha creati con uno scopo ben preciso, non nobile, quindi decidono di combatterli per essere liberi.
Arms fondamentalmente si struttura in due parti: la prima (che comprende i volumi 1-8 e copre la prima serie dell'anime) tratta di questi ragazzi che pian piano scoprono di avere dei poteri e di come utilizzarli; nella seconda invece, scoprono chi e perché ha dato loro tali poteri e tutto il contorno di esperimenti che c'è dietro.
I disegni sono molto belli e puliti, soprattutto quando si trasformano in mostroni, la storia è intensa, piena di sorprese e capovolgimenti; a volte ci spaventa nella crudezza di alcuni passaggi.
L'edizione italiana, pur curata da Planet Manga, è discreta (chi conosce la Planet sa cosa intendo).
In definitiva un ottimo manga fantascientifico da leggere e rileggere.
Io ho conosciuto questo titolo come anime, innamorandomene follemente, per poi passare al manga (non parliamo del reperimento che mi ha fatto impazzire, visto che alcuni volumi sono esauriti!).
La trama (ispirata spudoratamente ad "Alice nel paese delle meraviglie") è inizialmente di tipo studentesco, con tre ragazzi che iniziano a capire di avere dei poteri, imparando pian piano come sfruttarli. Il protagonista principale scopre di avere un entità distinta dentro di lui che esplode quando prova rabbia prendendo il sopravvento su di lui (tipo la volpe di Naruto) e distruggendo tutto indistintamente. Con il passare dei numeri riescono tutti a sfruttare i loro poteri al massimo e con coscienza; qui iniziano i problemi e l'ambientazione si sposta negli USA, dove scoprono che una organizzazione segreta chiamata Egrigori, li ha creati con uno scopo ben preciso, non nobile, quindi decidono di combatterli per essere liberi.
Arms fondamentalmente si struttura in due parti: la prima (che comprende i volumi 1-8 e copre la prima serie dell'anime) tratta di questi ragazzi che pian piano scoprono di avere dei poteri e di come utilizzarli; nella seconda invece, scoprono chi e perché ha dato loro tali poteri e tutto il contorno di esperimenti che c'è dietro.
I disegni sono molto belli e puliti, soprattutto quando si trasformano in mostroni, la storia è intensa, piena di sorprese e capovolgimenti; a volte ci spaventa nella crudezza di alcuni passaggi.
L'edizione italiana, pur curata da Planet Manga, è discreta (chi conosce la Planet sa cosa intendo).
In definitiva un ottimo manga fantascientifico da leggere e rileggere.