Eater
Mi aspettavo di più sotto tutti i punti di vista da questa pubblicazione GP, soprattutto visto il coinvolgimento dei KB nel progetto iniziale della casa editrice; mi aspettavo magari non un capolavoro, ma una miniserie ad alta tensione con spunti narrativi interessanti sì!
Invece, purtroppo Eater è una storia abbastanza scialba, né carne né pesce, che a mio avviso commette l'errore di mescolare troppe carte senza approfondire nessuno dei temi proposti.
Non c'è suspance, non c'è originalità, non c'è un canovaccio narrativo convincente e i personaggi sono anonimi, anzi, a volte addirittura snervanti. I ritmi sono alterni, si passa da combattimenti che vorrebbero essere adrenalinici ma che in realtà, più che tensione, provocano sbadigli, a sessioni in cui la trama sembra evolversi in maniera più approfondita, senza però mai stupire, anzi, semmai confonde solo di più le cose.
Devo dire di essere arrivato a fatica alla lettura del quarto volume e questo è segno di quanto la lettura sia stata tutt'altro che piacevole... Se il voto non è più basso è solo grazie ai disegni, che ho trovato gradevoli e adatti all'atmosfera generale del manga.
L'edizione non è delle migliori, la sovracoperta è orrenda, scivola via di continuo e non aderisce bene all'albo, la carta utilizzata è ruvida e sporca e non mi sembra della miglior qualità, e se a questo aggiungiamo il prezzo, per nulla contenuto, di 6,90 euro... fate voi!
Invece, purtroppo Eater è una storia abbastanza scialba, né carne né pesce, che a mio avviso commette l'errore di mescolare troppe carte senza approfondire nessuno dei temi proposti.
Non c'è suspance, non c'è originalità, non c'è un canovaccio narrativo convincente e i personaggi sono anonimi, anzi, a volte addirittura snervanti. I ritmi sono alterni, si passa da combattimenti che vorrebbero essere adrenalinici ma che in realtà, più che tensione, provocano sbadigli, a sessioni in cui la trama sembra evolversi in maniera più approfondita, senza però mai stupire, anzi, semmai confonde solo di più le cose.
Devo dire di essere arrivato a fatica alla lettura del quarto volume e questo è segno di quanto la lettura sia stata tutt'altro che piacevole... Se il voto non è più basso è solo grazie ai disegni, che ho trovato gradevoli e adatti all'atmosfera generale del manga.
L'edizione non è delle migliori, la sovracoperta è orrenda, scivola via di continuo e non aderisce bene all'albo, la carta utilizzata è ruvida e sporca e non mi sembra della miglior qualità, e se a questo aggiungiamo il prezzo, per nulla contenuto, di 6,90 euro... fate voi!
Decisi di acquistare questo manga dopo aver visionato alcune tavole e dopo aver letto una trama che sembrava originale, volevo così colmare, almeno in parte, la mia lacuna di manga horror, ma dopo la lettura del primo volume rimasi basito. I copyright datavano il manga 2003, ma dallo stile di disegno ed altri piccoli particolari avrei giurato che fosse più vecchio, così dopo una veloce ricerca su Internet venni a scoprire che questo manga è stato il primo serializzato e raccolto in tankoubon dell’autore di Desert Punk, difatti l’edizione originale è composta da 5 volumetti targati Shueisha nell’anno 1991, mentre questa versione in 4 volumi è stata ristampata nel 2003 dalla Enterbrain e portata successivamente in Italia dalla GP Publishing, e questo spiega il perché di alcuni particolari presenti nelle tavole, ma ovviamente non è nulla che comprometta il giudizio generale del manga, era solo una piccola curiosità!
La storia sembra iniziare su una linea banale, ma dopo aver conosciuto meglio i vari poteri di Benimaru e dopo aver scoperto alcuni risvolti interessanti il lettore sarà incuriosito nel continuare la storia, ma purtroppo questo avverrà a fasi alterne, quindi partiamo dall’inizio.
Aoko Shimizu è una diciassettenne (fidatevi, può sembrare più piccola, ma si dichiara diciassettenne!) con la capacità di vedere gli spiriti ed i demoni, ed è decisa a seguire le orme della madre e del padre che girano per il mondo cacciandoli, così una sera Aoko vede due mostri combattere, si chiamano Kuromaru e Benimaru, e proprio quest’ultimo rischierà la sua vita per proteggere la ragazza, che successivamente gli presterà le cure necessarie a casa sua dove faranno amicizia e Aoko scoprirà la vera natura del ragazzo-demone. Questi mostri sono alieni, vengono a nutrirsi della forza vitale degli umani e per riprodursi depositano il loro seme dentro alcune donne, così, assorbendo l’energia del corpo ospite, i neonati nasceranno con un corpo umano e raggiunta l’età adulta inizia la trasformazione, ma non tutto va come deve: infatti Benimaru è uno dei rari esemplari, definiti “imperfetti”, che si rifiutano di mangiare anime umane, così la metamorfosi non si completerà e il vero istinto di Benimaru non verrà mai a galla, quindi questo “imperfetto” si nutrirà di piccoli animali e anche dei suoi stessi simili.
Assisteremo così alla vendetta di Benimaru su suo padre e successivamente ad una vera e propria caccia all’alieno, dove scopriremo sempre più aspetti inquietanti della storia ed assisteremo a qualche (raro) colpo di scena.
Un grave difetto di questo manga è la gestione del ritmo narrativo della storia.
Nel primo volume troveremo il prologo e l’inizio dello scontro che si prolungherà per tutto il secondo volume e una piccola parte del terzo, mentre il resto sarà dedicato al pezzo finale che sarà la parte più interessante del manga, ma purtroppo, vuoi per l’inesperienza dell’autore, il tutto verrà sfruttato molto male. Dopo l’inizio intrigante comincerà lo scontro dove verremo a conoscenza dei molteplici poteri degli alieni e ci saranno trovate geniali che l’autore saprà sfruttare bene, soprattutto per gettare le basi della seconda parte, ma il tutto viene allungato troppo ed ha il sapore di vino annacquato, così ci troveremo annoiati ed assisteremo a una lunga serie di rapidi combattimenti che ci daranno un esaustivo esempio dei poteri, ma allo stesso tempo ci saranno scarsissimi scambi di battute che possano interessare o impegnare il lettore.
Alla fine del secondo volume ho saputo che molti hanno sospeso la lettura, e lo avrei voluto fare anche io se non fosse che non mi piace lasciare le cose incomplete, si arriva ad un punto che il lettore dice “Basta, mi ha stufato, che senso ha tutto ciò?”.
Ebbene il meglio deve arrivare e risolleva almeno in parte il giudizio. Dopo che leggerete il terzo volume non potete fare a meno di leggere il quarto, oramai vorrete sapere la verità, per quanto malamente verrà raccontata; infatti, nella più intricata ed elaborata seconda parte assisteremo a meno combattimenti, anche se più dinamici, e molti dialoghi, troppi, dove l’autore darà una quantità di informazioni eccessiva rischiando solo di far confondere il lettore, che si sentirà attratto dall’improvviso approfondimento della trama ma allo stesso tempo sarà confuso da come gli saranno mal dilazionate le spiegazioni.
Personalmente avrei preferito una più rapida conclusione della prima parte, mentre la seconda avrebbe dovuto essere dilungata per lasciare al lettore il tempo di elaborare tutto quello che avviene, ma oramai l’opera è così, e così dobbiamo tenerla.
Il comparto grafico è veramente ottimo, all’inizio il tratto può far storcere il naso a chi preferisce lo stile moderno dei nuovi autori, mentre farà la gioia dei fan dei manga anni '80, infatti i disegni ricordano la maggior parte degli autori di quegli anni, mentre gli alieni avranno un aspetto originale e da un certo lato anche affascinante, con scheletriti esterni simili ad armature, capaci inoltre di mutare forma in base agli oggetti con cui viene a contatto il corpo.
Le scene d’azione son fluide, non avranno passaggi difficili ma non saranno nemmeno nulla di eccezionale, però avremo una qualità media abbastanza elevata, di questo non potremo lamentarci, e l’autore saprà deliziarci gli occhi con ottimi effetti grafici, dati anche da un ottimo lavoro dei retini, usati spesso, ma senza esagerare, creando così giochi di luci ed ombre, nonché sfumature, veramente azzeccati.
Peccato che alcune scene siano veramente troppo crude, ci saranno vari smembramenti e docce ematiche, ma nulla di esagerato per i fan del genere, però certe volte può disturbare il lettore con alcune scelte, come quella di mostrare dei bambini che vengono trucidati o arsi vivi, quelli son stati eccessi che non ho tollerato.
I particolari che hanno tradito l’età di questo manga son piuttosto semplici, oltre allo stile in sé basterà notare quando Aoko gioca con un Famicom o un Gameboy, senza contare i vecchi stereo che i ragazzi portano a spalle, o altri piccoli particolari notabili sui cartelloni pubblicitari! Uno degli indizi fondamentali però sta nel vestiario dei protagonisti: Aoko indosserà spesso una gonna lunga a vita alta mentre Benimaru avrà indosso magliette smanicate infilate dentro i pantaloni a vita alta.
Insomma, avremo un dolce ricordo dei cari vecchi manga di altri tempi che ci hanno tanto emozionato e tenuto compagnia!
Tirando le somme potrei dire che Eater mi abbia stufato, anche se la fine era interessante avevo fretta di raggiungere la conclusione, però se un’opera spinge il lettore a voler raggiungere la fine in fretta solo per posarlo il prima possibile e non per curiosità non è un buon segno; d'altronde sotto un altro aspetto mi è piaciuto, quello dei combattimenti, veloci, dinamici e con buone trovate, raramente vi stuferanno, soprattutto se siete fan dello sci-fi o dello splatter, in questo caso vi consiglio la lettura, altrimenti difficilmente troverete giustificata la spesa di 6,90 € a volume per 4 numeri con una carta di dubbia qualità e con una quantità d’inchiostro che ogni tanto cala e pare insufficiente a rendere al meglio i tanti retini (sperando comunque che sia un difetto delle mie copie), senza contare il finale davvero scioccante, rimarremo con vari punti interrogativi e il tutto lascia intendere che ci sarà un seguito, ma oramai son passati 19 anni dall’uscita di questo manga e sperare che l’autore ci rimetta mano e concluda definitivamente l’opera son veramente scarse, il che è un peccato, perché un buon seguito avrebbe potuto scusare, almeno in parte, i difetti di quest’opera.
Un’idea ottima ma elaborata e sviluppata male, un vero peccato.
La storia sembra iniziare su una linea banale, ma dopo aver conosciuto meglio i vari poteri di Benimaru e dopo aver scoperto alcuni risvolti interessanti il lettore sarà incuriosito nel continuare la storia, ma purtroppo questo avverrà a fasi alterne, quindi partiamo dall’inizio.
Aoko Shimizu è una diciassettenne (fidatevi, può sembrare più piccola, ma si dichiara diciassettenne!) con la capacità di vedere gli spiriti ed i demoni, ed è decisa a seguire le orme della madre e del padre che girano per il mondo cacciandoli, così una sera Aoko vede due mostri combattere, si chiamano Kuromaru e Benimaru, e proprio quest’ultimo rischierà la sua vita per proteggere la ragazza, che successivamente gli presterà le cure necessarie a casa sua dove faranno amicizia e Aoko scoprirà la vera natura del ragazzo-demone. Questi mostri sono alieni, vengono a nutrirsi della forza vitale degli umani e per riprodursi depositano il loro seme dentro alcune donne, così, assorbendo l’energia del corpo ospite, i neonati nasceranno con un corpo umano e raggiunta l’età adulta inizia la trasformazione, ma non tutto va come deve: infatti Benimaru è uno dei rari esemplari, definiti “imperfetti”, che si rifiutano di mangiare anime umane, così la metamorfosi non si completerà e il vero istinto di Benimaru non verrà mai a galla, quindi questo “imperfetto” si nutrirà di piccoli animali e anche dei suoi stessi simili.
Assisteremo così alla vendetta di Benimaru su suo padre e successivamente ad una vera e propria caccia all’alieno, dove scopriremo sempre più aspetti inquietanti della storia ed assisteremo a qualche (raro) colpo di scena.
Un grave difetto di questo manga è la gestione del ritmo narrativo della storia.
Nel primo volume troveremo il prologo e l’inizio dello scontro che si prolungherà per tutto il secondo volume e una piccola parte del terzo, mentre il resto sarà dedicato al pezzo finale che sarà la parte più interessante del manga, ma purtroppo, vuoi per l’inesperienza dell’autore, il tutto verrà sfruttato molto male. Dopo l’inizio intrigante comincerà lo scontro dove verremo a conoscenza dei molteplici poteri degli alieni e ci saranno trovate geniali che l’autore saprà sfruttare bene, soprattutto per gettare le basi della seconda parte, ma il tutto viene allungato troppo ed ha il sapore di vino annacquato, così ci troveremo annoiati ed assisteremo a una lunga serie di rapidi combattimenti che ci daranno un esaustivo esempio dei poteri, ma allo stesso tempo ci saranno scarsissimi scambi di battute che possano interessare o impegnare il lettore.
Alla fine del secondo volume ho saputo che molti hanno sospeso la lettura, e lo avrei voluto fare anche io se non fosse che non mi piace lasciare le cose incomplete, si arriva ad un punto che il lettore dice “Basta, mi ha stufato, che senso ha tutto ciò?”.
Ebbene il meglio deve arrivare e risolleva almeno in parte il giudizio. Dopo che leggerete il terzo volume non potete fare a meno di leggere il quarto, oramai vorrete sapere la verità, per quanto malamente verrà raccontata; infatti, nella più intricata ed elaborata seconda parte assisteremo a meno combattimenti, anche se più dinamici, e molti dialoghi, troppi, dove l’autore darà una quantità di informazioni eccessiva rischiando solo di far confondere il lettore, che si sentirà attratto dall’improvviso approfondimento della trama ma allo stesso tempo sarà confuso da come gli saranno mal dilazionate le spiegazioni.
Personalmente avrei preferito una più rapida conclusione della prima parte, mentre la seconda avrebbe dovuto essere dilungata per lasciare al lettore il tempo di elaborare tutto quello che avviene, ma oramai l’opera è così, e così dobbiamo tenerla.
Il comparto grafico è veramente ottimo, all’inizio il tratto può far storcere il naso a chi preferisce lo stile moderno dei nuovi autori, mentre farà la gioia dei fan dei manga anni '80, infatti i disegni ricordano la maggior parte degli autori di quegli anni, mentre gli alieni avranno un aspetto originale e da un certo lato anche affascinante, con scheletriti esterni simili ad armature, capaci inoltre di mutare forma in base agli oggetti con cui viene a contatto il corpo.
Le scene d’azione son fluide, non avranno passaggi difficili ma non saranno nemmeno nulla di eccezionale, però avremo una qualità media abbastanza elevata, di questo non potremo lamentarci, e l’autore saprà deliziarci gli occhi con ottimi effetti grafici, dati anche da un ottimo lavoro dei retini, usati spesso, ma senza esagerare, creando così giochi di luci ed ombre, nonché sfumature, veramente azzeccati.
Peccato che alcune scene siano veramente troppo crude, ci saranno vari smembramenti e docce ematiche, ma nulla di esagerato per i fan del genere, però certe volte può disturbare il lettore con alcune scelte, come quella di mostrare dei bambini che vengono trucidati o arsi vivi, quelli son stati eccessi che non ho tollerato.
I particolari che hanno tradito l’età di questo manga son piuttosto semplici, oltre allo stile in sé basterà notare quando Aoko gioca con un Famicom o un Gameboy, senza contare i vecchi stereo che i ragazzi portano a spalle, o altri piccoli particolari notabili sui cartelloni pubblicitari! Uno degli indizi fondamentali però sta nel vestiario dei protagonisti: Aoko indosserà spesso una gonna lunga a vita alta mentre Benimaru avrà indosso magliette smanicate infilate dentro i pantaloni a vita alta.
Insomma, avremo un dolce ricordo dei cari vecchi manga di altri tempi che ci hanno tanto emozionato e tenuto compagnia!
Tirando le somme potrei dire che Eater mi abbia stufato, anche se la fine era interessante avevo fretta di raggiungere la conclusione, però se un’opera spinge il lettore a voler raggiungere la fine in fretta solo per posarlo il prima possibile e non per curiosità non è un buon segno; d'altronde sotto un altro aspetto mi è piaciuto, quello dei combattimenti, veloci, dinamici e con buone trovate, raramente vi stuferanno, soprattutto se siete fan dello sci-fi o dello splatter, in questo caso vi consiglio la lettura, altrimenti difficilmente troverete giustificata la spesa di 6,90 € a volume per 4 numeri con una carta di dubbia qualità e con una quantità d’inchiostro che ogni tanto cala e pare insufficiente a rendere al meglio i tanti retini (sperando comunque che sia un difetto delle mie copie), senza contare il finale davvero scioccante, rimarremo con vari punti interrogativi e il tutto lascia intendere che ci sarà un seguito, ma oramai son passati 19 anni dall’uscita di questo manga e sperare che l’autore ci rimetta mano e concluda definitivamente l’opera son veramente scarse, il che è un peccato, perché un buon seguito avrebbe potuto scusare, almeno in parte, i difetti di quest’opera.
Un’idea ottima ma elaborata e sviluppata male, un vero peccato.
Trama fornita da GP: La missione del Columbia rimarrà nella storia per tante ragioni, ma una è sconosciuta alla maggior parte dell’umanità. Una brutale entità proveniente dallo spazio esterno approfitta dello Space Shuttle per raggiungere il nostro mondo e usarne gli abitanti come incubatrici viventi per generare nuovi membri della propria specie, veri e propri abomini genetici, da impiegare in una guerra senza fine. E la razza umana non ha alcun mezzo per contrastare - o anche solo comprendere - la mostruosa e cieca violenza di questa orripilante invasione dall’interno...
Trama reale: Gli alieni si sono impossessati dei corpi di alcuni uomini e vivono in mezzo a noi cibandosi degli umani dopo aver perso la guerra di invasione centinaia di anni prima(e non si parla di nessuna Columbia). Una ragazza medium incontra uno di questi alieni, chiamato incompleto, che ha mantenuto l'animo umano e combatte contro gli alieni completi che per sopravvivere si cibano delle creature viventi presenti sul pianeta...
Si parla dello Space Shuttle che c'è veramente nella storia
<b>[Attenzione, questa parte contiene spoiler.]</b>
ma non porta nessuna razza aliena sulla terra visto che già è presente da centinaia di anni! Precipitano insieme all'astronave due alieni che si stanno combattendo sulla terra che volano nello spazio scontrandosi con questo Shuttle.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Dopo tutti i proclami e la pubblicità dei Kappa pensavo di trovare dei bei manga per la GP, ma questo non è un cult, anzi! La storia inizia benino, ma poi si perde pagina dopo pagina...
I disegni non sono male, ma la storia è stata terminata troppo presto.
Ma il fatto veramente grave è che la trama di presentazione che fornisce la GP non rispecchia quella del manga!
Come se ciò non bastasse, l'edizione è mediocre sotto tutti gli aspetti: la carta è scadente, la sovraccoperta messa a confronto tra i 4 volumi è diversa, le numero 1-3-4 hanno all'interno la scritta EATER, la 2 invece non ha nulla, almeno facessero le edizioni per bene! È vero che i volumi contano sempre più di 200 pagine, ma il prezzo elevato e la scarsa qualità dell'edizione sono un insulto a chi legge manga da anni!
Trama reale: Gli alieni si sono impossessati dei corpi di alcuni uomini e vivono in mezzo a noi cibandosi degli umani dopo aver perso la guerra di invasione centinaia di anni prima(e non si parla di nessuna Columbia). Una ragazza medium incontra uno di questi alieni, chiamato incompleto, che ha mantenuto l'animo umano e combatte contro gli alieni completi che per sopravvivere si cibano delle creature viventi presenti sul pianeta...
Si parla dello Space Shuttle che c'è veramente nella storia
<b>[Attenzione, questa parte contiene spoiler.]</b>
ma non porta nessuna razza aliena sulla terra visto che già è presente da centinaia di anni! Precipitano insieme all'astronave due alieni che si stanno combattendo sulla terra che volano nello spazio scontrandosi con questo Shuttle.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Dopo tutti i proclami e la pubblicità dei Kappa pensavo di trovare dei bei manga per la GP, ma questo non è un cult, anzi! La storia inizia benino, ma poi si perde pagina dopo pagina...
I disegni non sono male, ma la storia è stata terminata troppo presto.
Ma il fatto veramente grave è che la trama di presentazione che fornisce la GP non rispecchia quella del manga!
Come se ciò non bastasse, l'edizione è mediocre sotto tutti gli aspetti: la carta è scadente, la sovraccoperta messa a confronto tra i 4 volumi è diversa, le numero 1-3-4 hanno all'interno la scritta EATER, la 2 invece non ha nulla, almeno facessero le edizioni per bene! È vero che i volumi contano sempre più di 200 pagine, ma il prezzo elevato e la scarsa qualità dell'edizione sono un insulto a chi legge manga da anni!
Comincio con il rapporto qualità-prezzo: basso, è troppo caro, 6.90 € a volume sono veramente troppi (per fortuna che sono 4) per una stampa di qualità veramente mediocre. La carta non è delle migliori e l'inchiostro non è uniforme.
Per quanto riguarda la storia, parte veramente bene ma perde di consistenza verso la fine, apparendo a volte confusionaria. Poteva essere sicuramente sviluppata meglio in tanti suoi aspetti, allungandone le vicende per permetterci di capire meglio molte cose.
I disegni sono ben curati e sono l'unica cosa che tirano su il valore di questo manga.
Un 6 da intendersi come un 6.5, appena sopra la sufficienza.
Per quanto riguarda la storia, parte veramente bene ma perde di consistenza verso la fine, apparendo a volte confusionaria. Poteva essere sicuramente sviluppata meglio in tanti suoi aspetti, allungandone le vicende per permetterci di capire meglio molte cose.
I disegni sono ben curati e sono l'unica cosa che tirano su il valore di questo manga.
Un 6 da intendersi come un 6.5, appena sopra la sufficienza.
Eater è pubblicato in Italia dalla GP MANGA con il costo di 6.90€ in 4 volumi. Incomincio specificando di essere un amante dell’horror e dell’animazione. Eater è un manga horror, le basi iniziali sono quelle, ma in alcuni casi la trama si contraddice. I disegni sono veramente ben fatti, una tecnica incredibile, che contempla anche l'utilizzo del computer. L’autore di quest’opera è Masatoshi Usune, che l'ha scritta e disegnata nel 1991. Devo però avanzare due critiche: il prezzo lo ritengo troppo elevato e la carta troppo gialla e grossa. Consiglio questo manga a tutti gli amanti dell’horror.
Premetto che sono un grande amante dell'horror e dei b-movie... ma questo manga proprio non l'ho gradito.
Sarà perché i mostriciattoli in copertina mi ricordavano il più atroce Berserk che mi sono lasciato convincere a leggere questa opera, ma il risultato alla fine è stato scarso: tensione minima, trama non esaltante, stile normale.
Non lo continuerò di sicuro
Sarà perché i mostriciattoli in copertina mi ricordavano il più atroce Berserk che mi sono lasciato convincere a leggere questa opera, ma il risultato alla fine è stato scarso: tensione minima, trama non esaltante, stile normale.
Non lo continuerò di sicuro
In questi giorni mi son letto i primi 2 volumi di questo manga che mi sembrava molto interessante, dato che sono un amante dell'horror, ma ho dovuto ricredermi. Infatti il manga si sviluppa in una maniera che non mi piace per niente, sembra quasi che si voglia allungare lo scontro iniziale che sembrava epico, ma dopo poche pagine si rivela uno scontro banale e forzato. Un manga composto da 4 volumi che ormai credo di portare a termine, ma se non avessi acquistato i primi 2 volumi di sicuro non procederei con il recupero.
Non ci sono molti dialoghi e per questo il tempo di lettura si riduce inesorabilmente, inoltre in certi tratti mi pare un po' confusionario. Una nota di merito ai disegni perchè sono molto curati e ricchi di particolari, anche se si vede subito che sono stati "ritoccati" al computer.
Speriamo che i prossimi volumi siano migliori anche se non nutro molta fiducia al riguardo.
Non ci sono molti dialoghi e per questo il tempo di lettura si riduce inesorabilmente, inoltre in certi tratti mi pare un po' confusionario. Una nota di merito ai disegni perchè sono molto curati e ricchi di particolari, anche se si vede subito che sono stati "ritoccati" al computer.
Speriamo che i prossimi volumi siano migliori anche se non nutro molta fiducia al riguardo.
Prendete in mano la vostra copia di “Eater”, ignorate il design scandaloso dell’albo, superate il trauma dei 6.9€ spesi e lasciatevi prendere dalla lettura di questo manga.
Ecco.
Ora: c’è qualcosa che non va; la trama parlava chiaro e la copertina confermava il tutto: il genere era quello fantascientifico. Perché, allora, il primo capitolo si apre con uno spirito? Cosa c’entra una medium con gli alieni?
Riordiniamo le idee e facciamo il punto della situazione con un veloce, e privo di spoiler, riassunto:
la storia si apre con una ragazzina, Aoko Shimizu, che, con grande originalità da parte dell’autore, vede gli spiriti e riesce a “captare” l’aura della gente. Orsù, gentile pubblico, trattieni i mormorii di stupore; la trovata è assai ingegnosa e nuova! Non saranno rare frasi come <i>“non sento alcuna energia negativa provenire da te…”</i> o <i>“fai paura ma ho capito che, alla fin fine, sei un tesoro di ragazzo”</i>; eccetera, eccetera. [*]
Aoko, dopo tre pagine, si ritrova davanti ad uno scontro tra due alieni, incontrando per la prima volta Benimaru.
Ma chi è Benimaru? Benimaru è il protagonista del manga: dall’indole buona caotica; cattivo fuori tenero dentro; mezzo alieno, mezzo umano. A pagina 20 il lettore avrà già gustato la fine della battaglia, lo scaturire dell’amicizia tra medium e extraterreste e verrà a conoscenza del progetto alieno <i>“magniamo i terrestri”</i>.
Un piano acuto e ben congeniato in cui gli alieni depongono “semi” a caso in alcune donne; queste partoriscono un, a prima vista, sano pargoletto; il pargoletto, una volta adulto, si mostrerà essere un demonio mangiatore di uomini e in grado di trasformarsi in mostro.
Nel secondo capitolo si vedranno concludere le vicende prima iniziate.
Ecco: Usune Masatoshi poteva fermarsi qui.
Un bel one-shot, tendente allo splatter e al soprannaturale, con protagonisti scontatissimi (la “ragazza impiccio” diversamente divertente e il protagonista “buono ma cattivo”) e con combattimenti già visti... Invece no: l’autore decide di proseguire separando la fantastica coppia medium/alieno e mantenendo uno stile di narrazione alquanto noioso e prevedibile; condendo il tutto con scene insensate e di dubbio gusto. Dal terzo capitolo in poi la sceneggiatura diventa un “ammazza ammazza, trucida trucida, bambini squartati bambini squartati…” poco allettante e accompagnata da un umorismo tipicamente orientale.
L’idea leggermente fantascientifica scompare pian piano (forse non s’è mai vista) lasciando al lettore un non so chè di disgusto e noia.
Il tratto è carino: ben fatto nei dettagli, negli sfondi e nella corporatura degli alieni (se ne vedono 4 in tutto il volume, copertina esclusa) ma grezzo e poco piacevole nella rappresentazione delle figure “umane”: qui, infatti, il character design è pari a zero: privo d’originalità, spoglio e ripetitivo. Antitesi di quello particolarmente ispirato degli extraterrestri.
L’edizione non vale il prezzo: carta giallognola, sovra copertina e rilegatura resistente. Punto. La china in alcune pagine sembra quasi sbiadita e mal resa.
<i>Springald</i> è distante anni luce.
Complessivamente:
l’opera mi strappa un bel 4.5 arrotondato a 5; la GP aveva promesso un titolo coi fiocchi ma, a fine lettura, mi sono domandato se non avessero sbagliato a dare la trama, riferendosi, forse, ad un altro manga... no, è proprio lui.
Un applauso d’ammirazione a Usune Masatoshi per aver creato l’unica protagonista femminile ad avermi fatto scaturire un profondo odio dalla prima, sacrosanta, pagina.
Che dire… speriamo che si riprenda col secondo volume, che, certamente, non comprerò.
[*]: il volume l’ho subito esiliato dalla libreria, non avendo or ora voglia di tirarlo fuori le frasi citate possono non essere alla lettera.
Ecco.
Ora: c’è qualcosa che non va; la trama parlava chiaro e la copertina confermava il tutto: il genere era quello fantascientifico. Perché, allora, il primo capitolo si apre con uno spirito? Cosa c’entra una medium con gli alieni?
Riordiniamo le idee e facciamo il punto della situazione con un veloce, e privo di spoiler, riassunto:
la storia si apre con una ragazzina, Aoko Shimizu, che, con grande originalità da parte dell’autore, vede gli spiriti e riesce a “captare” l’aura della gente. Orsù, gentile pubblico, trattieni i mormorii di stupore; la trovata è assai ingegnosa e nuova! Non saranno rare frasi come <i>“non sento alcuna energia negativa provenire da te…”</i> o <i>“fai paura ma ho capito che, alla fin fine, sei un tesoro di ragazzo”</i>; eccetera, eccetera. [*]
Aoko, dopo tre pagine, si ritrova davanti ad uno scontro tra due alieni, incontrando per la prima volta Benimaru.
Ma chi è Benimaru? Benimaru è il protagonista del manga: dall’indole buona caotica; cattivo fuori tenero dentro; mezzo alieno, mezzo umano. A pagina 20 il lettore avrà già gustato la fine della battaglia, lo scaturire dell’amicizia tra medium e extraterreste e verrà a conoscenza del progetto alieno <i>“magniamo i terrestri”</i>.
Un piano acuto e ben congeniato in cui gli alieni depongono “semi” a caso in alcune donne; queste partoriscono un, a prima vista, sano pargoletto; il pargoletto, una volta adulto, si mostrerà essere un demonio mangiatore di uomini e in grado di trasformarsi in mostro.
Nel secondo capitolo si vedranno concludere le vicende prima iniziate.
Ecco: Usune Masatoshi poteva fermarsi qui.
Un bel one-shot, tendente allo splatter e al soprannaturale, con protagonisti scontatissimi (la “ragazza impiccio” diversamente divertente e il protagonista “buono ma cattivo”) e con combattimenti già visti... Invece no: l’autore decide di proseguire separando la fantastica coppia medium/alieno e mantenendo uno stile di narrazione alquanto noioso e prevedibile; condendo il tutto con scene insensate e di dubbio gusto. Dal terzo capitolo in poi la sceneggiatura diventa un “ammazza ammazza, trucida trucida, bambini squartati bambini squartati…” poco allettante e accompagnata da un umorismo tipicamente orientale.
L’idea leggermente fantascientifica scompare pian piano (forse non s’è mai vista) lasciando al lettore un non so chè di disgusto e noia.
Il tratto è carino: ben fatto nei dettagli, negli sfondi e nella corporatura degli alieni (se ne vedono 4 in tutto il volume, copertina esclusa) ma grezzo e poco piacevole nella rappresentazione delle figure “umane”: qui, infatti, il character design è pari a zero: privo d’originalità, spoglio e ripetitivo. Antitesi di quello particolarmente ispirato degli extraterrestri.
L’edizione non vale il prezzo: carta giallognola, sovra copertina e rilegatura resistente. Punto. La china in alcune pagine sembra quasi sbiadita e mal resa.
<i>Springald</i> è distante anni luce.
Complessivamente:
l’opera mi strappa un bel 4.5 arrotondato a 5; la GP aveva promesso un titolo coi fiocchi ma, a fine lettura, mi sono domandato se non avessero sbagliato a dare la trama, riferendosi, forse, ad un altro manga... no, è proprio lui.
Un applauso d’ammirazione a Usune Masatoshi per aver creato l’unica protagonista femminile ad avermi fatto scaturire un profondo odio dalla prima, sacrosanta, pagina.
Che dire… speriamo che si riprenda col secondo volume, che, certamente, non comprerò.
[*]: il volume l’ho subito esiliato dalla libreria, non avendo or ora voglia di tirarlo fuori le frasi citate possono non essere alla lettera.