Blaster Knuckle
"Blaster Knuckle" è un manga seinen, scritto e disegnato da Shizuya Wazarai, iniziato nel 1992 e terminato nel 1995, con tre volumi.
In Giappone il manga è stato pubblicato dalla casa editrice Hakusensha, e i singoli capitoli sono stati pubblicati sulla rivista "Young Animal", la stessa che ha ospitato "Berserk" di Kentaro Miura. Le similitudini tra le due opere non finiscono qui, ma andiamo per ordine.
La storia si svolge in America, sul finire del 1800, nel cosiddetto "far west". Il protagonista è Victor Freeman, un uomo nero, ex pugile, ricercato per l'omicidio di alcune persone bianche, donne e bambini inclusi. Victor ha ucciso quelle persone perché si trattava di alcuni razzisti, che non solo disprezzano i neri, ma addirittura li cacciano e dopo averli catturati, li mangiano.
In realtà, quelli uccisi da Victor sono dei mostri mangia uomini, delle creature demoniache, che al calare della notte rivelano la loro vera natura, e che usano il razzismo come espediente per potersi assicurare facili prede. Victor ha le capacità per batterli, e un'arma speciale per ucciderli: uno speciale tirapugni in ottone modificato, in grado di sparare proiettili d'argento quando il pugno impatta sulla faccia del nemico. La blaster knuckle del titolo.
Il suo obiettivo è quello di vendicare la morte di suo padre, ucciso e mangiato dai mostri, e non si fermerà fino a che non li avrà uccisi tutti.
"Blaster Knuckle" non è un manga adatto a tutti, ed è ovviamente rivolto ad un pubblico adulto, sia per la sua trama horror, che per le scene splatter di cui è pieno. Nel corso dei suoi tre volumi, infatti, "Blaster Knuckle" non risparmia la violenza e il sangue, pieno com'è di mostri che mangiano le persone, Victor che fa esplodere teste con il suo tirapugni esplosivo, e altre uccisioni a base di pistole e fucili perché siamo nel far west.
Torniamo però alle similitudini con "Berserk".
Per chi legge i due manga in questione è abbastanza facile rendersi conto di alcuni punti in comune tra le due opere. Victor è praticamente la versione nera di Guts, in alcune vignette ed espressioni il personaggio è molto simile al protagonista di "Berserk", in particolare a quello visto nei primi volumi. Anche il suo obiettivo, il voler rintracciare e uccidere i mostri, è simile alla ricerca di Guts degli apostoli della Mano di Dio, nonché l'aspetto mostruoso dei demoni, somiglianti ai già citati apostoli. Infine abbiamo la blaster knuckle, il pugno di ferro in grado di sparare, simile al braccio cannone di Guts.
Tali similitudini non hanno però portato fortuna a Victor e al suo creatore, dato che, a differenza di "Berserk", "Blaster Knuckle" è durato appena tre volumi, ed è stato chiuso anticipatamente a causa del poco successo riscosso.
Niente paura però, anche se sospeso, il manga non s'interrompe di colpo, e l'autore è riuscito a dare un finale alla sua opera, anche se si capisce che la storia sarebbe potuta essere molto più lunga. Davvero un peccato, perché le potenzialità c'erano ed erano molto interessanti.
Per quel che riguarda i disegni, "Blaster Knuckle" non delude affatto. L'autore è bravo, ed è in grado di disegnare ottime scene d'azione, sia per quel che riguarda i combattimenti a mani nude, con Victor che usa le sue abilità da pugile, che in quelle dove i personaggi usano le armi da fuoco. Quando Victor tira un pugno in pieno volto all'avversario di turno, umano o mostro che sia, si riesce a percepire la forza e il peso del colpo. Le scene dove volano i proiettili sono altrettanto chiare e facili da seguire, merito anche di belle "inquadrature" d'effetto o in alcuni casi d'illustrazioni a doppia pagina.
La parte più debole per quel che riguarda i disegni è l'aspetto dei mostri demoniaci affrontati da Victor: spaventosi e mostruosi al punto giusto, sono però molto poco originali, e come detto prima, fin troppo simili a quelli del già citato "Berserk", in particolare a quelli che si vedono durante la famosa Eclissi.
Purtroppo l'opera di Shizuya Wazarai è inedita in Italia, e non è stata pubblicata in nessun paese al di fuori del natio Giappone.
Fortunatamente ne esiste una traduzione in inglese fatta da un gruppo di appassionati, e si tratta di un lavoro di grande qualità, che non ha niente da invidiare a quello fatto da editori professionisti. Basta cercare, e la si trova facilmente.
Per concludere, "Blaster Knuckle" è un gran bel fumetto, con una storia abbastanza originale e interessante, con tanta violenza (per quelli a cui piace), ottime scene d'azione e bei disegni. Il fatto che l'opera non sia stata fortunata e sia durata solo tre volumi è trascurabile. Se considerata come una miniserie, è estremamente valida e soddisfacente. Anzi, il problema è che arrivati alla fine, si ha ancora voglia di proseguire ma non c'è altro. Nonostante ciò, vale sicuramente la pena di leggerlo.
In Giappone il manga è stato pubblicato dalla casa editrice Hakusensha, e i singoli capitoli sono stati pubblicati sulla rivista "Young Animal", la stessa che ha ospitato "Berserk" di Kentaro Miura. Le similitudini tra le due opere non finiscono qui, ma andiamo per ordine.
La storia si svolge in America, sul finire del 1800, nel cosiddetto "far west". Il protagonista è Victor Freeman, un uomo nero, ex pugile, ricercato per l'omicidio di alcune persone bianche, donne e bambini inclusi. Victor ha ucciso quelle persone perché si trattava di alcuni razzisti, che non solo disprezzano i neri, ma addirittura li cacciano e dopo averli catturati, li mangiano.
In realtà, quelli uccisi da Victor sono dei mostri mangia uomini, delle creature demoniache, che al calare della notte rivelano la loro vera natura, e che usano il razzismo come espediente per potersi assicurare facili prede. Victor ha le capacità per batterli, e un'arma speciale per ucciderli: uno speciale tirapugni in ottone modificato, in grado di sparare proiettili d'argento quando il pugno impatta sulla faccia del nemico. La blaster knuckle del titolo.
Il suo obiettivo è quello di vendicare la morte di suo padre, ucciso e mangiato dai mostri, e non si fermerà fino a che non li avrà uccisi tutti.
"Blaster Knuckle" non è un manga adatto a tutti, ed è ovviamente rivolto ad un pubblico adulto, sia per la sua trama horror, che per le scene splatter di cui è pieno. Nel corso dei suoi tre volumi, infatti, "Blaster Knuckle" non risparmia la violenza e il sangue, pieno com'è di mostri che mangiano le persone, Victor che fa esplodere teste con il suo tirapugni esplosivo, e altre uccisioni a base di pistole e fucili perché siamo nel far west.
Torniamo però alle similitudini con "Berserk".
Per chi legge i due manga in questione è abbastanza facile rendersi conto di alcuni punti in comune tra le due opere. Victor è praticamente la versione nera di Guts, in alcune vignette ed espressioni il personaggio è molto simile al protagonista di "Berserk", in particolare a quello visto nei primi volumi. Anche il suo obiettivo, il voler rintracciare e uccidere i mostri, è simile alla ricerca di Guts degli apostoli della Mano di Dio, nonché l'aspetto mostruoso dei demoni, somiglianti ai già citati apostoli. Infine abbiamo la blaster knuckle, il pugno di ferro in grado di sparare, simile al braccio cannone di Guts.
Tali similitudini non hanno però portato fortuna a Victor e al suo creatore, dato che, a differenza di "Berserk", "Blaster Knuckle" è durato appena tre volumi, ed è stato chiuso anticipatamente a causa del poco successo riscosso.
Niente paura però, anche se sospeso, il manga non s'interrompe di colpo, e l'autore è riuscito a dare un finale alla sua opera, anche se si capisce che la storia sarebbe potuta essere molto più lunga. Davvero un peccato, perché le potenzialità c'erano ed erano molto interessanti.
Per quel che riguarda i disegni, "Blaster Knuckle" non delude affatto. L'autore è bravo, ed è in grado di disegnare ottime scene d'azione, sia per quel che riguarda i combattimenti a mani nude, con Victor che usa le sue abilità da pugile, che in quelle dove i personaggi usano le armi da fuoco. Quando Victor tira un pugno in pieno volto all'avversario di turno, umano o mostro che sia, si riesce a percepire la forza e il peso del colpo. Le scene dove volano i proiettili sono altrettanto chiare e facili da seguire, merito anche di belle "inquadrature" d'effetto o in alcuni casi d'illustrazioni a doppia pagina.
La parte più debole per quel che riguarda i disegni è l'aspetto dei mostri demoniaci affrontati da Victor: spaventosi e mostruosi al punto giusto, sono però molto poco originali, e come detto prima, fin troppo simili a quelli del già citato "Berserk", in particolare a quelli che si vedono durante la famosa Eclissi.
Purtroppo l'opera di Shizuya Wazarai è inedita in Italia, e non è stata pubblicata in nessun paese al di fuori del natio Giappone.
Fortunatamente ne esiste una traduzione in inglese fatta da un gruppo di appassionati, e si tratta di un lavoro di grande qualità, che non ha niente da invidiare a quello fatto da editori professionisti. Basta cercare, e la si trova facilmente.
Per concludere, "Blaster Knuckle" è un gran bel fumetto, con una storia abbastanza originale e interessante, con tanta violenza (per quelli a cui piace), ottime scene d'azione e bei disegni. Il fatto che l'opera non sia stata fortunata e sia durata solo tre volumi è trascurabile. Se considerata come una miniserie, è estremamente valida e soddisfacente. Anzi, il problema è che arrivati alla fine, si ha ancora voglia di proseguire ma non c'è altro. Nonostante ciò, vale sicuramente la pena di leggerlo.