The World God Only Knows
Che dire, dopo aver visto la versione animata, perlopiù dimenticabile, è passato molto tempo prima che riuscissi a trovarmi fra le mani il fumetto completo. Per qualche motivo mi era rimasta fissa in testa la sigla iniziale e, per forza di cose, mi ero anche incuriosito verso il vero finale della storia.
E non sono rimasto affatto deluso. Anzi, piacevolmente sorpreso.
Un racconto che partiva non coi migliori pronostici, visto che pareva un semplice dating sim senza null'altro da dire, si è invece rivelato sotto certi aspetti come curiosa storia di crescita personale.
Certe cose rimangono un po' fumose, avrei gradito uno sviluppo ulteriore per le sotto-trame di alcuni personaggi e qualche spiegazione ulteriore alla storia in background (l'impressione è che ci fosse il potenziale per aprire un paio di archi narrativi ulteriori), anche se c'è da dire che già i volumi non sono pochi quindi probabilmente aggiungerne altri avrebbe potuto appesantire la lettura quindi comprendo la scelta di non calcare troppo la mano.
I disegni all'inizio non sono proprio splendidi... ma, a parer mio, migliorano col passare dei volumi.
Quindi, fra alti e bassi, posso dire con certezza assoluta di essermi goduto questa storia. Il me stesso del passato che era rimasto ossessionato da questo titolo e che, dopo anni di peripezie, è riuscito a recuperare la versione italiana del manga, non si può che dire soddisfatto.
Al momento della stesura di questa recensione sono alla seconda lettura dell'intera storia; considerato quindi che l'effetto a sorpresa è quasi totalmente svanito e che, ancora una volta, sono riuscito a godermela lo stesso non fa che rendere ulteriormente onore all'opera.
E non sono rimasto affatto deluso. Anzi, piacevolmente sorpreso.
Un racconto che partiva non coi migliori pronostici, visto che pareva un semplice dating sim senza null'altro da dire, si è invece rivelato sotto certi aspetti come curiosa storia di crescita personale.
Certe cose rimangono un po' fumose, avrei gradito uno sviluppo ulteriore per le sotto-trame di alcuni personaggi e qualche spiegazione ulteriore alla storia in background (l'impressione è che ci fosse il potenziale per aprire un paio di archi narrativi ulteriori), anche se c'è da dire che già i volumi non sono pochi quindi probabilmente aggiungerne altri avrebbe potuto appesantire la lettura quindi comprendo la scelta di non calcare troppo la mano.
I disegni all'inizio non sono proprio splendidi... ma, a parer mio, migliorano col passare dei volumi.
Quindi, fra alti e bassi, posso dire con certezza assoluta di essermi goduto questa storia. Il me stesso del passato che era rimasto ossessionato da questo titolo e che, dopo anni di peripezie, è riuscito a recuperare la versione italiana del manga, non si può che dire soddisfatto.
Al momento della stesura di questa recensione sono alla seconda lettura dell'intera storia; considerato quindi che l'effetto a sorpresa è quasi totalmente svanito e che, ancora una volta, sono riuscito a godermela lo stesso non fa che rendere ulteriormente onore all'opera.
"Kami nomi zo Shiru Sekai", o trandotto in inglese " The World God Only Knows", è un manga che si è protratto per ben ventisei volumi, incominciato nel lontano 2008 e attualmente concluso. Una commedia sentimentale/scolastica, dai tratti harem e con un bel tocco di soprannaturale. Un'impostazione standard, quasi, che però troverà sviluppi assolutamente originali, per un'opera destinata a rimanere impressa nella storia.
Il mio rapporto con tale manga è risultato piuttosto controverso, ma, forse proprio per questo motivo, ancora più esaltante. Incominciato, poi smesso, e infine rincominciato dopo aver apprezzato moltissimo la serie anime. Forse sono stato poco costante, ma è anche vero che, a parer mio, il vero valore di " The World God Only Knows" lo si può ammirare solamente con il passare dei capitoli.
Ma, andando ad analizzare brevemente la storia, potremmo raccontare l'inizio delle disavventure di Keima. Questo, uno studente delle superiori, talmente ossessionato dai videogiochi da usarli pure in classe (durante le lezioni), si considera il "Dio delle Conquiste". La sua immensa abilità nel conquistare i cuori delle fanciulle bidimensionali è risaputa in tutto il mondo del web, e, a quanto pare, anche all'inferno.
Proprio da qui riceve una strana e-mail, che gli chiede aiuto per un'impressa tutta particolare. Lui, credendola una sfida di qualche utente, l'accetta, e subito si ritrova travolto da una strana ragazza caduta dal cielo. Elsie, questo il suo nome, è in realtà un demone; il suo compito (e anche quello di Keima) sarà quello di cacciare delle Anime Perdute dal cuore di alcune fanciulle. In caso di fallimento, ovviamente, sia Keima che Elsie troveranno la morte.
Un avvio turbolento, insomma, ma non proprio così originale. Quella della classica ragazza caduta dal cielo, dotata di poteri soprannaturali, non è poi così nuova come immagine. Tuttavia, con il passare dei capitoli, vari sviluppi renderanno il tutto ancor più intrigante.
Per prima cosa non posso che ammirare la maestria e la capacità di rendere al meglio i personaggi. Ogni protagonista ha un carattere forte e deciso, una personalità solida che lo rende più di un semplice disegno su carta. Keima è il migliore, anche perché, ad ogni nuova conquista, ha la capacità di cambiare forma e carattere, così da adattarsi meglio alle varie fanciulle incontrate. Questo harem atipico, inoltre, ha la difficoltà di dover affrontare ogni volta una ragazza nuova. Il problema? Il rischio di ripetitività e monotonia. Insomma, ventisei volumi tutti così potrebbero apparire strani. Ma Tamiki Wakaki, l'autore dell'opera, è stato in grado di saper variare e, soprattutto, di donare una profondità inaudita a dei personaggi che, all'apparenza, non avevano niente di speciale.
I disegni sono carini, anche se non proprio così esaltanti. Molto spesso si sceglie di renderli in maniera piuttosto semplice e stilizzata - scelta che, a lungo andare, si mostra azzeccata. Il clima da commedia sentimentale, perpetuato per così tanto tempo, avrebbe appesantito la lettura, ma le vignette ordinate e scandite, e i disegni semplici e chiari, facilitano certamente il lavoro.
La storia, come già detto, è fantastica. Un avvio ordinario e uno sviluppo intricato, capace di rendere la trama avvincente ed emozionante. Le fanciulle che si presenteranno di fronte a Keima offriranno ogni volta qualcosa di nuovo, sia a noi che al protagonista. Al termine della conquista la fanciulla dimenticherà tutto ciò che riguarda Keima e gli spiriti… ma siamo davvero sicuri di ciò?
Il finale costituisce la ciliegina sulla torta. Non solo porta il lettore a divorare i volumi come fossero caramelle, ma risulta anche appagante e gratificante. Dopo aver letto così tanto, sono riuscito a vedere la conclusione sperata. Keima ha fatto chiarezza con i suoi sentimenti e non c'è stata alcuna conclusione aperta. Quanto odio quando negli harem il protagonista non ne sceglie una… E' bello vedere gli scontri tra ragazze per accaparrarsi l'uomo di turno, ma alla fine ne deve restare solo una. E quando vince quella per cui tifavi… Ah! Che soddisfazione.
Voto finale: 9.
Il mio rapporto con tale manga è risultato piuttosto controverso, ma, forse proprio per questo motivo, ancora più esaltante. Incominciato, poi smesso, e infine rincominciato dopo aver apprezzato moltissimo la serie anime. Forse sono stato poco costante, ma è anche vero che, a parer mio, il vero valore di " The World God Only Knows" lo si può ammirare solamente con il passare dei capitoli.
Ma, andando ad analizzare brevemente la storia, potremmo raccontare l'inizio delle disavventure di Keima. Questo, uno studente delle superiori, talmente ossessionato dai videogiochi da usarli pure in classe (durante le lezioni), si considera il "Dio delle Conquiste". La sua immensa abilità nel conquistare i cuori delle fanciulle bidimensionali è risaputa in tutto il mondo del web, e, a quanto pare, anche all'inferno.
Proprio da qui riceve una strana e-mail, che gli chiede aiuto per un'impressa tutta particolare. Lui, credendola una sfida di qualche utente, l'accetta, e subito si ritrova travolto da una strana ragazza caduta dal cielo. Elsie, questo il suo nome, è in realtà un demone; il suo compito (e anche quello di Keima) sarà quello di cacciare delle Anime Perdute dal cuore di alcune fanciulle. In caso di fallimento, ovviamente, sia Keima che Elsie troveranno la morte.
Un avvio turbolento, insomma, ma non proprio così originale. Quella della classica ragazza caduta dal cielo, dotata di poteri soprannaturali, non è poi così nuova come immagine. Tuttavia, con il passare dei capitoli, vari sviluppi renderanno il tutto ancor più intrigante.
Per prima cosa non posso che ammirare la maestria e la capacità di rendere al meglio i personaggi. Ogni protagonista ha un carattere forte e deciso, una personalità solida che lo rende più di un semplice disegno su carta. Keima è il migliore, anche perché, ad ogni nuova conquista, ha la capacità di cambiare forma e carattere, così da adattarsi meglio alle varie fanciulle incontrate. Questo harem atipico, inoltre, ha la difficoltà di dover affrontare ogni volta una ragazza nuova. Il problema? Il rischio di ripetitività e monotonia. Insomma, ventisei volumi tutti così potrebbero apparire strani. Ma Tamiki Wakaki, l'autore dell'opera, è stato in grado di saper variare e, soprattutto, di donare una profondità inaudita a dei personaggi che, all'apparenza, non avevano niente di speciale.
I disegni sono carini, anche se non proprio così esaltanti. Molto spesso si sceglie di renderli in maniera piuttosto semplice e stilizzata - scelta che, a lungo andare, si mostra azzeccata. Il clima da commedia sentimentale, perpetuato per così tanto tempo, avrebbe appesantito la lettura, ma le vignette ordinate e scandite, e i disegni semplici e chiari, facilitano certamente il lavoro.
La storia, come già detto, è fantastica. Un avvio ordinario e uno sviluppo intricato, capace di rendere la trama avvincente ed emozionante. Le fanciulle che si presenteranno di fronte a Keima offriranno ogni volta qualcosa di nuovo, sia a noi che al protagonista. Al termine della conquista la fanciulla dimenticherà tutto ciò che riguarda Keima e gli spiriti… ma siamo davvero sicuri di ciò?
Il finale costituisce la ciliegina sulla torta. Non solo porta il lettore a divorare i volumi come fossero caramelle, ma risulta anche appagante e gratificante. Dopo aver letto così tanto, sono riuscito a vedere la conclusione sperata. Keima ha fatto chiarezza con i suoi sentimenti e non c'è stata alcuna conclusione aperta. Quanto odio quando negli harem il protagonista non ne sceglie una… E' bello vedere gli scontri tra ragazze per accaparrarsi l'uomo di turno, ma alla fine ne deve restare solo una. E quando vince quella per cui tifavi… Ah! Che soddisfazione.
Voto finale: 9.
"The World God Only Knows" (da adesso in poi TWGOK) è un manga del maestro Tamiki Wakaki che nelle sue parti iniziali mi aveva preso davvero tantissimo, ma che nel tempo, rimanendo comunque carino, ha suscitato in me sempre meno interesse, fino ad arrivare ad un volume conclusivo che ho trovato sostanzialmente noioso.
La trama è di per sé geniale. Keima è un protagonista atipico, cinico, freddo, geniale e completamente immerso nel mondo dei Gal Games (paragonabili a dei "simulatori di appuntamenti", con dinamiche però più complesse). Estraniato dalla realtà, non ha interesse a conoscere né uomini, né tanto meno ragazze della sua età. Però improvvisamente una giovane demone piomba nella sua casa, costringendolo a mettere in atto tutto ciò che ha imparato nei Gal Games per liberare delle ragazze "possedute" dai Katekama. I "Katekama" sono demoni che si infiltrano nelle ferite dell'animo delle ragazze, corrompendolo. L'unico modo per liberarle è l'amore, e chi meglio del così detto "Dio della Conquista" può farlo?
La prima metà della storia, i primi dodici volumi per intenderci, mi è piaciuta davvero tantissimo. In questa parte la storia si sviluppa su diverse conquiste per numerose ragazze ed il tutto è raccontato con umorismo, ma anche con delicatezza. Spesso le storie delle ragazze, ferite dalla vita, sono complesse, ma non banali nel cadere nella facile trappola dei "drammoni", bensì reali e presentate sottovoce con una storia semplice, ma ricca di significati. Alcune sono davvero incredibili, come la sofferenza di Chihiro per la sua mediocrità o di una madre che non trova pace per essere morta lasciando sola la figlia. Non sono temi banali e vengono trattati con adeguato approfondimento e dignità.
La seconda parte, purtroppo, la saga delle dee, mi ha deluso. Tutta l'azione, per quanto coinvolgente, non aveva dei fini di mio interesse oltre l'intrattenimento, e con il tempo leggere il titolo mi ha stancato sempre di più. Ho trovato anche alcuni intrecci forzati e macchinosi, addirittura la fine mi è sembrata affrettata e buttata giù quasi per forza, lasciandomi l'amaro in bocca come pochi altri titoli che io abbia mai letto.
Il disegno è pulito e molto metodico, l'ho apprezzato dall'inizio alla fine; anche se non è il migliore nel quale mi sia imbattuto è sicuramente comunque di buon livello. L'edizione Star comics è economica (4,30 euro) ma solida, con copertina bianca molto elegante e carta ben stampata ed incollata (personalmente non ho trovato albi rovinati né con carta di scarsa qualità).
Ho dato 7 per semplice matematica; valuterei con 9 i primi dodici volumi e con 5 i restanti quattordici. Lo consiglio comunque perché non è un brutto titolo, ma alla fine mi ha deluso così tanto che mi è sinceramente caduto dal cuore.
La trama è di per sé geniale. Keima è un protagonista atipico, cinico, freddo, geniale e completamente immerso nel mondo dei Gal Games (paragonabili a dei "simulatori di appuntamenti", con dinamiche però più complesse). Estraniato dalla realtà, non ha interesse a conoscere né uomini, né tanto meno ragazze della sua età. Però improvvisamente una giovane demone piomba nella sua casa, costringendolo a mettere in atto tutto ciò che ha imparato nei Gal Games per liberare delle ragazze "possedute" dai Katekama. I "Katekama" sono demoni che si infiltrano nelle ferite dell'animo delle ragazze, corrompendolo. L'unico modo per liberarle è l'amore, e chi meglio del così detto "Dio della Conquista" può farlo?
La prima metà della storia, i primi dodici volumi per intenderci, mi è piaciuta davvero tantissimo. In questa parte la storia si sviluppa su diverse conquiste per numerose ragazze ed il tutto è raccontato con umorismo, ma anche con delicatezza. Spesso le storie delle ragazze, ferite dalla vita, sono complesse, ma non banali nel cadere nella facile trappola dei "drammoni", bensì reali e presentate sottovoce con una storia semplice, ma ricca di significati. Alcune sono davvero incredibili, come la sofferenza di Chihiro per la sua mediocrità o di una madre che non trova pace per essere morta lasciando sola la figlia. Non sono temi banali e vengono trattati con adeguato approfondimento e dignità.
La seconda parte, purtroppo, la saga delle dee, mi ha deluso. Tutta l'azione, per quanto coinvolgente, non aveva dei fini di mio interesse oltre l'intrattenimento, e con il tempo leggere il titolo mi ha stancato sempre di più. Ho trovato anche alcuni intrecci forzati e macchinosi, addirittura la fine mi è sembrata affrettata e buttata giù quasi per forza, lasciandomi l'amaro in bocca come pochi altri titoli che io abbia mai letto.
Il disegno è pulito e molto metodico, l'ho apprezzato dall'inizio alla fine; anche se non è il migliore nel quale mi sia imbattuto è sicuramente comunque di buon livello. L'edizione Star comics è economica (4,30 euro) ma solida, con copertina bianca molto elegante e carta ben stampata ed incollata (personalmente non ho trovato albi rovinati né con carta di scarsa qualità).
Ho dato 7 per semplice matematica; valuterei con 9 i primi dodici volumi e con 5 i restanti quattordici. Lo consiglio comunque perché non è un brutto titolo, ma alla fine mi ha deluso così tanto che mi è sinceramente caduto dal cuore.
The World God Only Knows (Kami nomi zo shiru sekai) è un fumetto di Tamiki Wakaki composto da 26 volumi e pubblicato in Italia da Star Comics. La storia parla di Keima Katsuragi, diciassettenne con la passione per i Gal Games che viene individuato dal Nuovo Inferno come "Dio della Conquista" e per questo reputato idoneo ad accompagnare un Nuovo Demone nella ricerca dei Kaketama, demoni del Vecchio Inferno fuggiti alcuni anni prima dopo la rottura del sigillo che li teneva imprigionati.
L'edizione Star Comics è la classica sottiletta moderna, 26 albi a 4,20 euro (fino a 4,90 euro per gli ultimi numeri) senza sovracoperta e pagine a colori (se non sporadiche copertine di capitoli). Il primo volume inizialmente era stato proposto al prezzo di 1,90 euro nelle fumetterie aderenti all'iniziativa fino al 4 aprile 2012 come promozione al lancio della serie. Edizione quindi senza lode né infamia.
Il tratto di Tamiki non è tra i migliori: poche a mio avviso le tavole realmente degne di nota, lo stile adottato in alcuni casi l'ho reputato anche poco adatto a rappresentare alcuni personaggi che, in teoria, necessitavano di qualche ruga in più (esempi sono la madre di Meima o il "nonno" presente nell'ultima parte del manga). Nella media, abbastanza adatto al tipo di fumetto salvo i dubbi sopra riportati secondo la mia opinione.
La storia può essere suddivisa in 3 fasi ben distinte. La prima (che "termina" attorno al numero 13) è incentrata sulla pura caccia ai Kaketama in cui Keima sviluppa i rapporti con le varie ragazze "ospiti" ed Elsie (il Nuovo Demone a cui è legato letteralmente per la vita tramite una sorta di collare); la seconda (dal volume 13 al 21 circa), considerabile come la "Saga delle Divinità" in cui subentra una terza figura cardine del fumetto che rappresenta il Mondo Celeste; ed una terza parte finale in cui il "Tempo" (inteso come anni, mesi, giorni, ecc..) perde letteralmente d significato.
La struttura della prima parte è la classica a turni: "Eroe che trova nemico A e lo sconfigge per poi passare nei capitoli successivi al nemico B, ecc.."; l'elemento comico è parte importante di questa fase in cui viene rimarcato il ruolo del protagonista. Personalmente l'ho trovata ripetitiva e poco stimolante. Vengono analizzate diverse tipologie di ragazze con caratteristiche stereotipate del mondo dei manga.
La Saga delle Divinità sposta il focus su quest'ultime, sviluppando a ritmo serrato diverse evoluzioni in contemporanea. A mio parere è la parte migliore, sviluppata molto bene, con ottima regia e tocca a fondo l'anima del tema (Gal Games e humor che ci circola attorno). Il "finalino" di questa parte è molto valido; poteva esserci un maggiore approfondimento sulla conduzione finale delle divinità versus il nemico di turno (in questo caso un'associazione chiamata Vintage pro Vecchio Inferno), ma il tema principale viene ben esposto quindi è una mancanza sorvolabile.
La terza ed ultima parte è forse la peggiore; seppur vada a srotolare la matassa di dubbi sulla trama principale, l'ho trovata molto allungata e noiosa. Il ritmo cala vertiginosamente, alcuni personaggi inseriti risultano inutili e si sviluppa una certa confusione che lascia degli strascichi (comunque non fondamentali). Diciamo che poteva essere sintetizzata ed esposta meglio, anche se soddisfa abbastanza nell'insieme.
Note di merito sono le molteplici citazioni al mondo del fumetto in generale, non solo manga, ma anche classici come i Peanuts, per dire. Buoni anche gli approfondimenti dell'autore su personaggi e scenette intermedie: sono sempre un valore aggiunto quando sono presenti.
In sostanza l'ho trovata una lettura a tratti scorrevole ed interessante, in altri più lenta e poco stimolante. Valida per amanti del genere e per coloro che sappiano apprezzare un certo tipo di humor.
L'edizione Star Comics è la classica sottiletta moderna, 26 albi a 4,20 euro (fino a 4,90 euro per gli ultimi numeri) senza sovracoperta e pagine a colori (se non sporadiche copertine di capitoli). Il primo volume inizialmente era stato proposto al prezzo di 1,90 euro nelle fumetterie aderenti all'iniziativa fino al 4 aprile 2012 come promozione al lancio della serie. Edizione quindi senza lode né infamia.
Il tratto di Tamiki non è tra i migliori: poche a mio avviso le tavole realmente degne di nota, lo stile adottato in alcuni casi l'ho reputato anche poco adatto a rappresentare alcuni personaggi che, in teoria, necessitavano di qualche ruga in più (esempi sono la madre di Meima o il "nonno" presente nell'ultima parte del manga). Nella media, abbastanza adatto al tipo di fumetto salvo i dubbi sopra riportati secondo la mia opinione.
La storia può essere suddivisa in 3 fasi ben distinte. La prima (che "termina" attorno al numero 13) è incentrata sulla pura caccia ai Kaketama in cui Keima sviluppa i rapporti con le varie ragazze "ospiti" ed Elsie (il Nuovo Demone a cui è legato letteralmente per la vita tramite una sorta di collare); la seconda (dal volume 13 al 21 circa), considerabile come la "Saga delle Divinità" in cui subentra una terza figura cardine del fumetto che rappresenta il Mondo Celeste; ed una terza parte finale in cui il "Tempo" (inteso come anni, mesi, giorni, ecc..) perde letteralmente d significato.
La struttura della prima parte è la classica a turni: "Eroe che trova nemico A e lo sconfigge per poi passare nei capitoli successivi al nemico B, ecc.."; l'elemento comico è parte importante di questa fase in cui viene rimarcato il ruolo del protagonista. Personalmente l'ho trovata ripetitiva e poco stimolante. Vengono analizzate diverse tipologie di ragazze con caratteristiche stereotipate del mondo dei manga.
La Saga delle Divinità sposta il focus su quest'ultime, sviluppando a ritmo serrato diverse evoluzioni in contemporanea. A mio parere è la parte migliore, sviluppata molto bene, con ottima regia e tocca a fondo l'anima del tema (Gal Games e humor che ci circola attorno). Il "finalino" di questa parte è molto valido; poteva esserci un maggiore approfondimento sulla conduzione finale delle divinità versus il nemico di turno (in questo caso un'associazione chiamata Vintage pro Vecchio Inferno), ma il tema principale viene ben esposto quindi è una mancanza sorvolabile.
La terza ed ultima parte è forse la peggiore; seppur vada a srotolare la matassa di dubbi sulla trama principale, l'ho trovata molto allungata e noiosa. Il ritmo cala vertiginosamente, alcuni personaggi inseriti risultano inutili e si sviluppa una certa confusione che lascia degli strascichi (comunque non fondamentali). Diciamo che poteva essere sintetizzata ed esposta meglio, anche se soddisfa abbastanza nell'insieme.
Note di merito sono le molteplici citazioni al mondo del fumetto in generale, non solo manga, ma anche classici come i Peanuts, per dire. Buoni anche gli approfondimenti dell'autore su personaggi e scenette intermedie: sono sempre un valore aggiunto quando sono presenti.
In sostanza l'ho trovata una lettura a tratti scorrevole ed interessante, in altri più lenta e poco stimolante. Valida per amanti del genere e per coloro che sappiano apprezzare un certo tipo di humor.
Dopo aver letto l'intera opera, posso dire che questo è veramente un manga da leggere e che purtroppo risulta essere poco conosciuto. Inizialmente credevo fosse il solito harem, con il nerd di turno che conquista il cuore di tante belle ragazze, ma mi sono dovuto ricredere andando avanti nella lettura perché è veramente forte l'elemento crescita del protagonista. In mezzo a tutte le varie conquiste, le belle ragazze e i vari demoni c'è un lato di Keima che prova ad uscire fuori dal mondo virtuale in cui si è immerso, ma solo arrivando in fondo all'opera si capirà se riuscirà o meno in questo.
TRAMA. Keima è un otaku specializzato nei dating sims games (giochi di conquista di ragazze virtuali), tanto da essere chiamato il "Dio della Conquista". Un giorno riceve una mail in cui gli vien chiesto di conquistare delle ragazze, e credendo si tratti della richiesta di qualche altro ragazzo in difficoltà con qualche gioco, accetta.. ma apparirà una giovane demone che lo informerà che il patto è stato stipulato e che se non verrà rispettato lui perderà (letteralmente) la testa! Inizia così questa strana collaborazione, nella quale Keima dovrà conquistare ragazze vere in cui sono annidate le anime fuggite dei dannati. Attraverso l'esperienza nei videogiochi Keima porterà avanti la sua missione..
La trama è interessante e divertente; avanzando nella lettura ci saranno vari archi narrativi e si intrecceranno vicende amorose e altre legate al mondo dei demoni, creando una storia avvincente e godibile.
PERSONAGGI. Cliché? Forse sì: il protagonista è il classico otaku e un po' tutti co-protagonisti e personaggi secondari sembrano già visti, ma nella trama si inseriscono perfettamente e risultano essere comunque interessanti, divertenti e spesso anche profondi.
DISEGNI. La realizzazione grafica non è proprio quella che preferisco, anche se devo dire che migliora andando avanti. Comunque questo è il tratto di Wakaki, de gustibus.
Concludendo, mi riallaccio alla mia introduzione dicendo che questa è un'opera da leggere. A tratti potrà apparire fin troppo radicata coi soliti cliché, ma è anche un'idea dell'autore che cerca di dare una facciata da mondo virtuale e che invece sotto nasconde una storia con una bella evoluzione dell'interiorità del personaggio. Lo consiglio a tutti, ripetendo che non è il classico harem e saprà stupirvi positivamente.
TRAMA. Keima è un otaku specializzato nei dating sims games (giochi di conquista di ragazze virtuali), tanto da essere chiamato il "Dio della Conquista". Un giorno riceve una mail in cui gli vien chiesto di conquistare delle ragazze, e credendo si tratti della richiesta di qualche altro ragazzo in difficoltà con qualche gioco, accetta.. ma apparirà una giovane demone che lo informerà che il patto è stato stipulato e che se non verrà rispettato lui perderà (letteralmente) la testa! Inizia così questa strana collaborazione, nella quale Keima dovrà conquistare ragazze vere in cui sono annidate le anime fuggite dei dannati. Attraverso l'esperienza nei videogiochi Keima porterà avanti la sua missione..
La trama è interessante e divertente; avanzando nella lettura ci saranno vari archi narrativi e si intrecceranno vicende amorose e altre legate al mondo dei demoni, creando una storia avvincente e godibile.
PERSONAGGI. Cliché? Forse sì: il protagonista è il classico otaku e un po' tutti co-protagonisti e personaggi secondari sembrano già visti, ma nella trama si inseriscono perfettamente e risultano essere comunque interessanti, divertenti e spesso anche profondi.
DISEGNI. La realizzazione grafica non è proprio quella che preferisco, anche se devo dire che migliora andando avanti. Comunque questo è il tratto di Wakaki, de gustibus.
Concludendo, mi riallaccio alla mia introduzione dicendo che questa è un'opera da leggere. A tratti potrà apparire fin troppo radicata coi soliti cliché, ma è anche un'idea dell'autore che cerca di dare una facciata da mondo virtuale e che invece sotto nasconde una storia con una bella evoluzione dell'interiorità del personaggio. Lo consiglio a tutti, ripetendo che non è il classico harem e saprà stupirvi positivamente.
Grande desiderio o più che altro segreta ambizione del videogiocatore incallito, specialmente qualche tempo fa quando il videogame come hobby non era ancora sdoganato, era quello di mettere in pratica le proprie abilità con il pad magari compiendo delle imprese se non eroiche poco ci manca: sfidare i grandi sistemi dei militari come in Wargames o magari salvare il pianeta facendo alla Space Invaders come un certo Philip J. Fry (il quale poi però si scoprì che doveva chiamare il fratello per l'ultima navicella...).
Niente di più lontano da ciò per Keima Katsuragi. Egli è il "Dio della conquista", che ha portato a termine migliaia tra dating-sim, galge ed eroge e conquistato innumerevoli eroine virtuali. Per lui la "nostra realtà" è solo un'interfaccia attraverso interagire con i videogame; un luogo imperfetto, "mal programmato", imprevedibile, che meno s'interseca con quello ideal-virtuale, meglio è.
Ma tale abilità non passa inosservata e quindi ecco che dai "piani bassi" degli inferi lo scelgono per catturare i "kaketama", le anime perdute dei "vecchi demoni" sfuggite e insidiatesi nell'animo di giovani ragazze. Come liberarle? Conquistandone il cuore, ovviamente.
Ha inizio con queste premesse, The World God only Knows (in patria Kami nomi zo shiru Sekai) manga dell'attuale generazione che ha portato al successo internazionale il suo autore Tamiki Wakaki, generando anche tre serie animate più alcuni OVA e progetti collaterali.
Un manga non molto convenzionale. Parla di videogiochi? Non proprio. Parla delle conquiste sentimentali? Non del tutto. È una commedia o una parodia? Si, ma non soltanto. Magari, e più semplicemente, l'oggetto della storia risiede in quel "Mondo che solo Dio conosce" di cui si accenna nel titolo. Non si tratta però di un mondo esteriore come quello reale ove viviamo o di uno artificioso come può essere quello dei Gal-Games del Keima: il Mondo è l'Io, cioè l'animo umano, un entità dalle tante variazioni quante sono le persone stesse e quanto più vari sono gli intrecci fra di loro. Un mondo talmente vasto che, giustamente, solo un dio potrebbe conoscere a pieno e di cui, infine, neanche un dio in erba autoproclamato come il Katsuragi pare avere la piena dimestichezza.
Parrebbe proprio essere questo il messaggio di sottofondo che Tamiki Wakaki vuole lasciare con il suo manga, come si evince dalle brevi postfazioni con cui chiude diversi dei suoi volumi. Un'opera che dunque, senza pretese di sconfinare nella psicologia, nella filosofia o in chissà cos'altro, vuole si intrattenere ma anche sollecitare una qualche riflessione su come siamo e ciò che del mondo vediamo o forse crediamo di vedere.
Ma avanti a tutto ciò ci sono delle anime demoniache erranti da catturare. Un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo... E per noi quel qualcuno è nient'altri che Keima Katsuragi, un protagonista decisamente atipico, più vicino ai canoni dell'anti-eroe che del classico "main charachter". Un tipo cinico, egoista, fissato, scostante e burbero eppure in possesso di acume, intelligenza, per certi versi carisma, testardaggine e convinzione e di tutte le qualità necessarie a portare avanti la sua missione (di cui lui non vorrebbe saperne nulla per concentrarsi sui suoi giochi). Una dicotomia che crea un personaggio interessante ove risaltano forze e debolezze al contempo, ben rese nell'emblematico capitolo "Più di un dio, meno di un essere umano".
Accanto a lui la sua assistente e spalla Elsie, goffa quanto carina demone che supporta Keima nella caccia ai kaketama. Un vero e proprio "pezzo di pane", immeritatamente affezionata e devota al suo divin-fratello da cui è ben poco ricambiata e che addirittura in una occasione arriva a spedirla per posta al fine di non esserne disturbato.
Attorno a loro due gireranno poi tutta una serie di personaggi tra i più vari che si muovono sullo sfondo di una città dinamica e vitale. Saranno soprattutto le varie ragazze oggetto delle conquiste di Keima a emergere, dapprima in modo episodico poi più approfonditamente in una trama più misteriosa, offrendoci un cast molto ben assortito dalle personalità mai banali o scontate, con merito dell'autore nel saperle approfondire a dovere.
Il lavoro di Wakaki si rivela poi egregio anche nell'illustrare la sua storia. Il tratto è morbido e molto pulito, privo del ricorso a particolari stili ed effetti (sebbene sia pur vero che accade nella storia non ne richiede particolare uso). Le tavole ne escono perciò molto chiare e ordinate agevolando quindi la lettura. Uno stile che nella sua semplicità non è per questo privo di dettaglio e di varietà ma, anzi, dimostra di saper dare ai personaggi la giusta espressività in ogni situazione, dando il meglio nelle buffissime parti comiche presenti spesso nel manga ma mai inopportunamente.
The World God only Knows arriva in Italia con un edizione da parte di Star Comics seguendo l'ormai collaudato standard dell'editore che ci porta dei volumi dal rapporto qualità/prezzo molto buono dal punto di vista dei materiali. C'è qualche "asprezza" nell'adattamento di cose molto particolari (come il "fratello divino", "kaminii-sama" che comunque in italiano non ha un vero corrispondente) o termini molto specifici ma niente che possa pregiudicare la lettura o l'apprezzamento dell'opera. Assolutamente nulla al confronto dell'edizione francese orribilmente titolata ex-novo "Que sa volonté soit faite" (Sia fatta la sua volontà).
Giunto in Italia a un punto di svolta nella storia e tutt'ora in corso in Giappone, The World God Only Knows è un manga che possiede una buona dose di originalità, unita a un marcato approfondimento del carattere dei personaggi e a un gradevole umorismo che ne fa aumentare il gradimento della lettura in termini di leggerezza e fluidità.
Un titolo moderno nella propria accezione del termine, che pesca si nel mondo otaku attuale ma che non manca di strizzare l'occhio a fan, possibilmente videogiocatori, con qualche anno in più sulle spalle.
Forse non per tutti, ma per molti sì.
Niente di più lontano da ciò per Keima Katsuragi. Egli è il "Dio della conquista", che ha portato a termine migliaia tra dating-sim, galge ed eroge e conquistato innumerevoli eroine virtuali. Per lui la "nostra realtà" è solo un'interfaccia attraverso interagire con i videogame; un luogo imperfetto, "mal programmato", imprevedibile, che meno s'interseca con quello ideal-virtuale, meglio è.
Ma tale abilità non passa inosservata e quindi ecco che dai "piani bassi" degli inferi lo scelgono per catturare i "kaketama", le anime perdute dei "vecchi demoni" sfuggite e insidiatesi nell'animo di giovani ragazze. Come liberarle? Conquistandone il cuore, ovviamente.
Ha inizio con queste premesse, The World God only Knows (in patria Kami nomi zo shiru Sekai) manga dell'attuale generazione che ha portato al successo internazionale il suo autore Tamiki Wakaki, generando anche tre serie animate più alcuni OVA e progetti collaterali.
Un manga non molto convenzionale. Parla di videogiochi? Non proprio. Parla delle conquiste sentimentali? Non del tutto. È una commedia o una parodia? Si, ma non soltanto. Magari, e più semplicemente, l'oggetto della storia risiede in quel "Mondo che solo Dio conosce" di cui si accenna nel titolo. Non si tratta però di un mondo esteriore come quello reale ove viviamo o di uno artificioso come può essere quello dei Gal-Games del Keima: il Mondo è l'Io, cioè l'animo umano, un entità dalle tante variazioni quante sono le persone stesse e quanto più vari sono gli intrecci fra di loro. Un mondo talmente vasto che, giustamente, solo un dio potrebbe conoscere a pieno e di cui, infine, neanche un dio in erba autoproclamato come il Katsuragi pare avere la piena dimestichezza.
Parrebbe proprio essere questo il messaggio di sottofondo che Tamiki Wakaki vuole lasciare con il suo manga, come si evince dalle brevi postfazioni con cui chiude diversi dei suoi volumi. Un'opera che dunque, senza pretese di sconfinare nella psicologia, nella filosofia o in chissà cos'altro, vuole si intrattenere ma anche sollecitare una qualche riflessione su come siamo e ciò che del mondo vediamo o forse crediamo di vedere.
Ma avanti a tutto ciò ci sono delle anime demoniache erranti da catturare. Un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo... E per noi quel qualcuno è nient'altri che Keima Katsuragi, un protagonista decisamente atipico, più vicino ai canoni dell'anti-eroe che del classico "main charachter". Un tipo cinico, egoista, fissato, scostante e burbero eppure in possesso di acume, intelligenza, per certi versi carisma, testardaggine e convinzione e di tutte le qualità necessarie a portare avanti la sua missione (di cui lui non vorrebbe saperne nulla per concentrarsi sui suoi giochi). Una dicotomia che crea un personaggio interessante ove risaltano forze e debolezze al contempo, ben rese nell'emblematico capitolo "Più di un dio, meno di un essere umano".
Accanto a lui la sua assistente e spalla Elsie, goffa quanto carina demone che supporta Keima nella caccia ai kaketama. Un vero e proprio "pezzo di pane", immeritatamente affezionata e devota al suo divin-fratello da cui è ben poco ricambiata e che addirittura in una occasione arriva a spedirla per posta al fine di non esserne disturbato.
Attorno a loro due gireranno poi tutta una serie di personaggi tra i più vari che si muovono sullo sfondo di una città dinamica e vitale. Saranno soprattutto le varie ragazze oggetto delle conquiste di Keima a emergere, dapprima in modo episodico poi più approfonditamente in una trama più misteriosa, offrendoci un cast molto ben assortito dalle personalità mai banali o scontate, con merito dell'autore nel saperle approfondire a dovere.
Il lavoro di Wakaki si rivela poi egregio anche nell'illustrare la sua storia. Il tratto è morbido e molto pulito, privo del ricorso a particolari stili ed effetti (sebbene sia pur vero che accade nella storia non ne richiede particolare uso). Le tavole ne escono perciò molto chiare e ordinate agevolando quindi la lettura. Uno stile che nella sua semplicità non è per questo privo di dettaglio e di varietà ma, anzi, dimostra di saper dare ai personaggi la giusta espressività in ogni situazione, dando il meglio nelle buffissime parti comiche presenti spesso nel manga ma mai inopportunamente.
The World God only Knows arriva in Italia con un edizione da parte di Star Comics seguendo l'ormai collaudato standard dell'editore che ci porta dei volumi dal rapporto qualità/prezzo molto buono dal punto di vista dei materiali. C'è qualche "asprezza" nell'adattamento di cose molto particolari (come il "fratello divino", "kaminii-sama" che comunque in italiano non ha un vero corrispondente) o termini molto specifici ma niente che possa pregiudicare la lettura o l'apprezzamento dell'opera. Assolutamente nulla al confronto dell'edizione francese orribilmente titolata ex-novo "Que sa volonté soit faite" (Sia fatta la sua volontà).
Giunto in Italia a un punto di svolta nella storia e tutt'ora in corso in Giappone, The World God Only Knows è un manga che possiede una buona dose di originalità, unita a un marcato approfondimento del carattere dei personaggi e a un gradevole umorismo che ne fa aumentare il gradimento della lettura in termini di leggerezza e fluidità.
Un titolo moderno nella propria accezione del termine, che pesca si nel mondo otaku attuale ma che non manca di strizzare l'occhio a fan, possibilmente videogiocatori, con qualche anno in più sulle spalle.
Forse non per tutti, ma per molti sì.
Quando comprai il primo numero di "The World God only Knows" stavo in fumetteria e volevo incominciare uno shonen leggero, non troppo pesante. Girando tra gli scaffali mi sono imbattuto in questo titolo davvero originale; lì per lì pensai subito che fosse una delle solite cavolate manga, ma decisi di provarlo soprattutto per il fatto che stava in promozione a 1,90€.
Arrivato a casa incominciai a leggerlo e me ne innamorai letteralmente. Da quel giorno aspetto sempre con ansia il volume successivo di questa bellissima serie shonen di Tamiki Yakaki, pubblicata in patria nel 2008.
La trama:
La storia è molto semplice ma allo stesso tempo intrigante. Il personaggio principale è un ragazzo diciassettenne di nome Keima Katsuragi che è un amante dei GalGame, a tal punto da essere conosciuto in rete con il nome del Dio della conquista. Un giorno lui si imbatte in un demone proveniente dell'inferno di nome Elsie. Stringono un patto e a causa di ciò Il ragazzo è costretto a conquistare tutte le ragazze in cui dimorano dei Kaketama (esseri proveniente dall'inferno che dimorano nei cuori delle giovani fanciulle).
Da quel giorno inizia per la coppia una serie di relazioni collegate l'una all'altra.
I disegni:
Ad essere sincero, queste tavole sono davvero ben fatte, Ben strutturate e ben disegnate. I personaggi mi piacciono da impazzire, in particolar modo Tsukiyo con i suoi lunghi capelli biondi, la sua bambola che si porta sempre dietro e il suo atteggiamento che sembra portata in un altro mondo distaccato dalla Terra.
In conclusione dico che questa serie è veramente stupefacente in tutti i sensi. Non vedo l'ora che esca il nuovo volume per sapere come va avanti la storia, che sta prendendo una bella piega, secondo me.
Lo consiglio davvero a tutti; non ve ne pentirete! Fidatevi!
Arrivato a casa incominciai a leggerlo e me ne innamorai letteralmente. Da quel giorno aspetto sempre con ansia il volume successivo di questa bellissima serie shonen di Tamiki Yakaki, pubblicata in patria nel 2008.
La trama:
La storia è molto semplice ma allo stesso tempo intrigante. Il personaggio principale è un ragazzo diciassettenne di nome Keima Katsuragi che è un amante dei GalGame, a tal punto da essere conosciuto in rete con il nome del Dio della conquista. Un giorno lui si imbatte in un demone proveniente dell'inferno di nome Elsie. Stringono un patto e a causa di ciò Il ragazzo è costretto a conquistare tutte le ragazze in cui dimorano dei Kaketama (esseri proveniente dall'inferno che dimorano nei cuori delle giovani fanciulle).
Da quel giorno inizia per la coppia una serie di relazioni collegate l'una all'altra.
I disegni:
Ad essere sincero, queste tavole sono davvero ben fatte, Ben strutturate e ben disegnate. I personaggi mi piacciono da impazzire, in particolar modo Tsukiyo con i suoi lunghi capelli biondi, la sua bambola che si porta sempre dietro e il suo atteggiamento che sembra portata in un altro mondo distaccato dalla Terra.
In conclusione dico che questa serie è veramente stupefacente in tutti i sensi. Non vedo l'ora che esca il nuovo volume per sapere come va avanti la storia, che sta prendendo una bella piega, secondo me.
Lo consiglio davvero a tutti; non ve ne pentirete! Fidatevi!
Stanchi dei soliti protagonisti amorfi, senza personalità e tendenti a rifiutare le avances delle ragazze con fare vagamente gay? Stanchi dei soliti harem in cui le incalcolabili ragazze rincorrono per un motivo a caso il protagonista come se fosse l'unico maschio esistente? Cercate qualcosa di totalmente diverso, e che sia una vera e propria parodia all'ormai abusato genere harem? Allora "The World God Only Knows", anche conosciuto come "Kami nomi zo shiru sekai", è esattamente quello che fa per voi.
La trama è tanto semplice quanto azzeccata: Keima Katsuragi, studente noto come "Dio della conquista" a causa della sua bravura con i gal-games, o dating sim, viene contattato nientemeno che dall'inferno, che gli propone di conquistare delle ragazze. Accettando il misterioso invito, dall'inferno giunge una demonietta assistente, tale Elsie, che lo guiderà a conquistare ragazze reali, scacciando dai loro cuori dei demoni che si annidano nelle loro ferite emozionali; avendo accettato le condizioni dell'inferno, sarà costretto ad adempiere al suo compito, pena la decapitazione.
Ecco quello che definisco un vero e proprio reverse-harem, proprio perché in questo caso è lo stesso protagonista a conquistare una per una le proprie ragazze, o come definite da lui stesso "bersagli", e oltre ad essere un idea geniale è anche una sorta di presa in giro a tutti i classici harem, in cui accade esattamente l'opposto. E che dire dei personaggi? Keima è uno dei protagonisti più simpatici e originali che mi siano mai capitati, tanto imprevedibile quanto infallibile nelle sue conquiste, oltre ad essere l'otaku più incallito ed esperto che abbia mai visto in un manga. Elsie, invece, è la classica ragazza svampita che affianca sempre il protagonista, solo che la sua inutilità viene elevata all'ennesima potenza e addirittura le viene rinfacciata dallo stesso Keima, che sottolinea più volte quanto lei sia stata inefficiente per le sue conquiste. E tutte le altre ragazze? Sono state appositamente stereotipate, proprio per darci l'idea di un vero e proprio galgame, con tanto di schema da seguire per ogni tipo di ragazza e di consigli di Keima su come approcciarsi ad ognuna di loro - la tsundere, la kohai, la sportiva, la riservata e tutti le classiche personalità che possiamo ritrovare un po' ovunque. Peccato che qui il loro carattere abbia ragione di essere tale, e chissà perché ho apprezzato infinitamente di più le ragazze conquistate da Keima rispetto alle spasimanti del protagonista di un qualsiasi altro manga harem.
Che dire di tutto il resto? I disegni sono effettivamente un po' moe, ma totalmente adatti a questo tipo di manga. La trama pare inesistente nei primi volumi, visto che ci si dedica solo alle conquiste di Keima, ma andando avanti si delinea un filo narrativo piuttosto coinvolgente, che raggiunge l'apice nella saga che va dal dodicesimo al diciassettesimo volume (l'arco delle divinità, per intenderci). Inoltre, anche dopo qualche volume raramente vi capiterà di annoiarvi o perdere qualche passaggio. E l'umorismo è sempre eccezionale, con diversi riferimenti anche ad opere straniere come i Peanuts, di cui sono rimasto piacevolmente sorpreso, e che denota la cultura in campo fumettistico dell'autore.
Come concludere quindi? The World God Only Knows è un'opera fresca, frizzante, originale, divertente, e a tratti anche coinvolgente, ed è uno di quei manga che possono essere apprezzati da qualsiasi tipo di lettore. Dunque non posso fare a meno che consigliarlo a chiunque. Non vedo una sola ragione per la quale non dargli una chance.
La trama è tanto semplice quanto azzeccata: Keima Katsuragi, studente noto come "Dio della conquista" a causa della sua bravura con i gal-games, o dating sim, viene contattato nientemeno che dall'inferno, che gli propone di conquistare delle ragazze. Accettando il misterioso invito, dall'inferno giunge una demonietta assistente, tale Elsie, che lo guiderà a conquistare ragazze reali, scacciando dai loro cuori dei demoni che si annidano nelle loro ferite emozionali; avendo accettato le condizioni dell'inferno, sarà costretto ad adempiere al suo compito, pena la decapitazione.
Ecco quello che definisco un vero e proprio reverse-harem, proprio perché in questo caso è lo stesso protagonista a conquistare una per una le proprie ragazze, o come definite da lui stesso "bersagli", e oltre ad essere un idea geniale è anche una sorta di presa in giro a tutti i classici harem, in cui accade esattamente l'opposto. E che dire dei personaggi? Keima è uno dei protagonisti più simpatici e originali che mi siano mai capitati, tanto imprevedibile quanto infallibile nelle sue conquiste, oltre ad essere l'otaku più incallito ed esperto che abbia mai visto in un manga. Elsie, invece, è la classica ragazza svampita che affianca sempre il protagonista, solo che la sua inutilità viene elevata all'ennesima potenza e addirittura le viene rinfacciata dallo stesso Keima, che sottolinea più volte quanto lei sia stata inefficiente per le sue conquiste. E tutte le altre ragazze? Sono state appositamente stereotipate, proprio per darci l'idea di un vero e proprio galgame, con tanto di schema da seguire per ogni tipo di ragazza e di consigli di Keima su come approcciarsi ad ognuna di loro - la tsundere, la kohai, la sportiva, la riservata e tutti le classiche personalità che possiamo ritrovare un po' ovunque. Peccato che qui il loro carattere abbia ragione di essere tale, e chissà perché ho apprezzato infinitamente di più le ragazze conquistate da Keima rispetto alle spasimanti del protagonista di un qualsiasi altro manga harem.
Che dire di tutto il resto? I disegni sono effettivamente un po' moe, ma totalmente adatti a questo tipo di manga. La trama pare inesistente nei primi volumi, visto che ci si dedica solo alle conquiste di Keima, ma andando avanti si delinea un filo narrativo piuttosto coinvolgente, che raggiunge l'apice nella saga che va dal dodicesimo al diciassettesimo volume (l'arco delle divinità, per intenderci). Inoltre, anche dopo qualche volume raramente vi capiterà di annoiarvi o perdere qualche passaggio. E l'umorismo è sempre eccezionale, con diversi riferimenti anche ad opere straniere come i Peanuts, di cui sono rimasto piacevolmente sorpreso, e che denota la cultura in campo fumettistico dell'autore.
Come concludere quindi? The World God Only Knows è un'opera fresca, frizzante, originale, divertente, e a tratti anche coinvolgente, ed è uno di quei manga che possono essere apprezzati da qualsiasi tipo di lettore. Dunque non posso fare a meno che consigliarlo a chiunque. Non vedo una sola ragione per la quale non dargli una chance.
Kami nomi zo shiru sekai, da noi noto come The World God Only Knows, è un manga di Tamiki Wakaki, autore noto principalmente per quest'opera, ed è edito in patria dalla Shogakukan.
Si tratta di una serie abbastanza divertente che unisce elementi sovrannaturali e già utilizzati in precedenti opere (demoni, contratti, assistente il più delle volte inutile ecc...) ad altri tipici degli harem e delle commedie romantiche come si evince dalla trama: Keima Katsuragi è un diciassettenne amante dei gal games, senza alcun interesse né per il mondo reale, né per le persone. La sua vita cambia quando, per errore, stipula un contratto con l'Inferno e si ritrova a dover aiutare Elsie, una giovane demone che ha il compito di catturare i Kaketama, anime fuggite dall'Inferno stesso e che si rifugiano nelle ferite dell'animo delle ragazze. Per farlo Keima dovrà farle innamorare di sé e se si rifiuta subirà la pena di morte.
Indubbiamente l'originalità della serie consiste principalmente in due elementi: il protagonista e l'impostazione delle varie saghe e dei vari capitoli.
Keima Katsuragi, al contrario di molti altri protagonisti del genere shonen e delle commedie romantiche, non è né un tipo imbranato/solare/ma-con-tanta-voglia-di-migliorare, né un indeciso cronico alla Yota Moteuchi e né tantomeno un figo tenebroso dal passato oscuro. Si tratta al contrario di un "nerd", un patito di PFP e videogiochi, in particolare di gal games (che consistono nel conquistare volta per volta una o più ragazze), molto intelligente e perspicace, ma che lascia molto a desiderare sull'aspetto fisico. Keima, inoltre, non ha amici e non prova interesse verso niente e nessuno che non appartenga al mondo dei videogiochi (in cui è considerato un dio). Al contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare, il ragazzo non si pone tanti problemi per questa sua condizione, anzi ne va fiero.
Come scritto in precedenza, l'altro elemento di originalità del manga è l'impostazione delle varie conquiste con il tipico setting dei gal games, ovvero: incontro – conquista - bacio e, in questo caso, sconfitta del Kaketama. Questa caratteristica, però, a mio parere è un'arma a doppio taglio per la serie, in quanto è innovativa e molto ripetitiva al tempo stesso. La ripetitività può anche non essere un problema se si apprezza in maniera sviscerata il tipo di comicità dell'autore; se così non è, può dare molto fastidio. Pressappoco per una decina di volumi, infatti, non c'è traccia di una vera trama solida e portante, e le gag non riescono a sopperire a questa mancanza.
Altro problema sono i personaggi e la loro caratterizzazione. Keima è un personaggio molto originale, ma spesso risulta un po' troppo antipatico e saccente. Inoltre è statico, non matura se non impercettibilmente in undici volumi. Oltre a ciò, almeno la metà delle ragazze che s'incontrano nel corso dell'opera sono troppo bizzarre e irreali (e spesso un tantino stereotipate). È il caso di Sumire la ramen-girl, di Hinoki, di Kanon l'idol, dell'apparente ricca/snob Mio, di Tsukiyo o dell'energica Ayumi. Oltre a essere irritanti, godono anche di più spazio a discapito di altri personaggi ben più interessanti come Shiori, la timida bibliotecaria. Nulla da dire, invece, su Elsie e Hakua, che risultano particolarmente azzeccate per il ruolo che hanno.
Altro difetto riscontrato sono le varie situazioni in cui Keima adopera con successo le sue conoscenze video-ludiche, che risultano essere molte volte troppo da gal game e che possono compromettere la lettura.
Ad episodi con ragazze e conquiste scadenti se ne alternano altri gestiti in maniera ottima, con personaggi simpatici e dolci o alcuni in cui viene approfondita (anche se in maniera leggera) la vera trama portante dell'opera. La qualità del tutto, almeno fin dove ho letto io, risulta quindi altalenante.
Nota di merito, invece, alle numerosissime citazioni presenti (ce n'è una perfino a Picasso e altre anche ad Adachi), che spesso si perdono nell'edizione nostrana. Delle note a fondo pagina da parte dell'editore sarebbero state gradite.
Ultimo appunto per i disegni. Non rientrano sicuramente nei miei parametri - sono un po' troppo moe - ma sempre in costante evoluzione e miglioramento, e particolarmente riusciti durante le gag o i super-deformed. Li trovo invece inadatti nelle scenette pseudo-ecchi o di nudo. Francamente sono un po' ridicoli in questi contesti.
L'opera è edita dalla Star Comics che ci offre un'edizione dal prezzo economico, senza fronzoli come carta di qualità, sovraccoperta e pagine a colori. L'adattamento in certi punti è un po' legnoso, ma pazienza. Nel complesso è un'edizione più che buona.
In conclusione, The World God Only Knows è un manga carino e piuttosto atipico. Pecca però di ripetitività, e la qualità risulta altalenante nel complesso. Se apprezzate la comicità di Wakaki e le storie di questo tipo acquistatelo e non ve ne pentirete, in caso contrario lasciatelo sullo scaffale, anche perché non si tratta certo di un capolavoro.
Lo sconsiglio anche a chi cerca un'opera dalla qualità costante o in crescita e ovviamente ai detrattori delle commedie romantiche.
Si tratta di una serie abbastanza divertente che unisce elementi sovrannaturali e già utilizzati in precedenti opere (demoni, contratti, assistente il più delle volte inutile ecc...) ad altri tipici degli harem e delle commedie romantiche come si evince dalla trama: Keima Katsuragi è un diciassettenne amante dei gal games, senza alcun interesse né per il mondo reale, né per le persone. La sua vita cambia quando, per errore, stipula un contratto con l'Inferno e si ritrova a dover aiutare Elsie, una giovane demone che ha il compito di catturare i Kaketama, anime fuggite dall'Inferno stesso e che si rifugiano nelle ferite dell'animo delle ragazze. Per farlo Keima dovrà farle innamorare di sé e se si rifiuta subirà la pena di morte.
Indubbiamente l'originalità della serie consiste principalmente in due elementi: il protagonista e l'impostazione delle varie saghe e dei vari capitoli.
Keima Katsuragi, al contrario di molti altri protagonisti del genere shonen e delle commedie romantiche, non è né un tipo imbranato/solare/ma-con-tanta-voglia-di-migliorare, né un indeciso cronico alla Yota Moteuchi e né tantomeno un figo tenebroso dal passato oscuro. Si tratta al contrario di un "nerd", un patito di PFP e videogiochi, in particolare di gal games (che consistono nel conquistare volta per volta una o più ragazze), molto intelligente e perspicace, ma che lascia molto a desiderare sull'aspetto fisico. Keima, inoltre, non ha amici e non prova interesse verso niente e nessuno che non appartenga al mondo dei videogiochi (in cui è considerato un dio). Al contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare, il ragazzo non si pone tanti problemi per questa sua condizione, anzi ne va fiero.
Come scritto in precedenza, l'altro elemento di originalità del manga è l'impostazione delle varie conquiste con il tipico setting dei gal games, ovvero: incontro – conquista - bacio e, in questo caso, sconfitta del Kaketama. Questa caratteristica, però, a mio parere è un'arma a doppio taglio per la serie, in quanto è innovativa e molto ripetitiva al tempo stesso. La ripetitività può anche non essere un problema se si apprezza in maniera sviscerata il tipo di comicità dell'autore; se così non è, può dare molto fastidio. Pressappoco per una decina di volumi, infatti, non c'è traccia di una vera trama solida e portante, e le gag non riescono a sopperire a questa mancanza.
Altro problema sono i personaggi e la loro caratterizzazione. Keima è un personaggio molto originale, ma spesso risulta un po' troppo antipatico e saccente. Inoltre è statico, non matura se non impercettibilmente in undici volumi. Oltre a ciò, almeno la metà delle ragazze che s'incontrano nel corso dell'opera sono troppo bizzarre e irreali (e spesso un tantino stereotipate). È il caso di Sumire la ramen-girl, di Hinoki, di Kanon l'idol, dell'apparente ricca/snob Mio, di Tsukiyo o dell'energica Ayumi. Oltre a essere irritanti, godono anche di più spazio a discapito di altri personaggi ben più interessanti come Shiori, la timida bibliotecaria. Nulla da dire, invece, su Elsie e Hakua, che risultano particolarmente azzeccate per il ruolo che hanno.
Altro difetto riscontrato sono le varie situazioni in cui Keima adopera con successo le sue conoscenze video-ludiche, che risultano essere molte volte troppo da gal game e che possono compromettere la lettura.
Ad episodi con ragazze e conquiste scadenti se ne alternano altri gestiti in maniera ottima, con personaggi simpatici e dolci o alcuni in cui viene approfondita (anche se in maniera leggera) la vera trama portante dell'opera. La qualità del tutto, almeno fin dove ho letto io, risulta quindi altalenante.
Nota di merito, invece, alle numerosissime citazioni presenti (ce n'è una perfino a Picasso e altre anche ad Adachi), che spesso si perdono nell'edizione nostrana. Delle note a fondo pagina da parte dell'editore sarebbero state gradite.
Ultimo appunto per i disegni. Non rientrano sicuramente nei miei parametri - sono un po' troppo moe - ma sempre in costante evoluzione e miglioramento, e particolarmente riusciti durante le gag o i super-deformed. Li trovo invece inadatti nelle scenette pseudo-ecchi o di nudo. Francamente sono un po' ridicoli in questi contesti.
L'opera è edita dalla Star Comics che ci offre un'edizione dal prezzo economico, senza fronzoli come carta di qualità, sovraccoperta e pagine a colori. L'adattamento in certi punti è un po' legnoso, ma pazienza. Nel complesso è un'edizione più che buona.
In conclusione, The World God Only Knows è un manga carino e piuttosto atipico. Pecca però di ripetitività, e la qualità risulta altalenante nel complesso. Se apprezzate la comicità di Wakaki e le storie di questo tipo acquistatelo e non ve ne pentirete, in caso contrario lasciatelo sullo scaffale, anche perché non si tratta certo di un capolavoro.
Lo sconsiglio anche a chi cerca un'opera dalla qualità costante o in crescita e ovviamente ai detrattori delle commedie romantiche.
"The world god only knows" è uno shonen molto originale che non segue per niente gli schemi prefissati di quelli un po' più commerciali.
La trama ruota intorno ad un personaggio, Keima, chiamato il "dio della conquista" (nell'ambito di una realtà tutta sua, ovvero quella del mondo 2D della conosciutissima pfp). Proprio per il suo nominativo viene contattato da un demonietto, Elsie, per liberare il cuore delle persone dai Kaketama. Si scoprirà che ci sono diversi modi per poter raggiungere questo fine, ma Keima decide di adottarne uno in particolare: conquistare le ragazze del mondo reale e risolvere i loro problemi di cuore (e catturare così i kaketama) proprio come avrebbe fatto in un gal game popolato da ragazze 2D.
Detto questo approfondiamo un po' le varie caratteristiche di questa serie.
Trama(8 e mezzo): molto originale, ancora devo leggere molti volumi in quanto in Giappone sono arrivati a circa ventesimo, e prevedo a malincuore che la trama diventi un po' ripetitiva. Mi auguro succeda il contrario, ma ecco il motivo del mio 8 e non di un voto più alto.
Personaggi (9+): le ragazze da conquistare hanno tutte un carattere molto originale e fanno la loro comparsa non solo coetanee di Keima, ma anche persone più adulte, come la futura professoressa tirocinante o la più piccola e kawaii ragazzina delle medie. Sarebbe scontato dire che il protagonista è il più originale di tutti, ma ci tengo a sottolinearlo.
Disegni (8 e mezzo): di poco sopra la media, molto curati, in particolare meritano le diverse espressioni di Keima.
Una caratteristica molto importante di questo manga, a mio parere, è la comicità, che merita un bel 9. Non ci sono battute demenziali, anzi, l'umorismo è di buon gusto.
Detto ciò "The world God only knows" merita 9. Molto bello, non scoccia e presenta sempre qualcosa di nuovo e divertente. FForse rispetto a molti altri meriterebbe anche di più, ma non sono il tipo da sbilanciarmi molto facilmente verso gli estremi 1 e 10.
La trama ruota intorno ad un personaggio, Keima, chiamato il "dio della conquista" (nell'ambito di una realtà tutta sua, ovvero quella del mondo 2D della conosciutissima pfp). Proprio per il suo nominativo viene contattato da un demonietto, Elsie, per liberare il cuore delle persone dai Kaketama. Si scoprirà che ci sono diversi modi per poter raggiungere questo fine, ma Keima decide di adottarne uno in particolare: conquistare le ragazze del mondo reale e risolvere i loro problemi di cuore (e catturare così i kaketama) proprio come avrebbe fatto in un gal game popolato da ragazze 2D.
Detto questo approfondiamo un po' le varie caratteristiche di questa serie.
Trama(8 e mezzo): molto originale, ancora devo leggere molti volumi in quanto in Giappone sono arrivati a circa ventesimo, e prevedo a malincuore che la trama diventi un po' ripetitiva. Mi auguro succeda il contrario, ma ecco il motivo del mio 8 e non di un voto più alto.
Personaggi (9+): le ragazze da conquistare hanno tutte un carattere molto originale e fanno la loro comparsa non solo coetanee di Keima, ma anche persone più adulte, come la futura professoressa tirocinante o la più piccola e kawaii ragazzina delle medie. Sarebbe scontato dire che il protagonista è il più originale di tutti, ma ci tengo a sottolinearlo.
Disegni (8 e mezzo): di poco sopra la media, molto curati, in particolare meritano le diverse espressioni di Keima.
Una caratteristica molto importante di questo manga, a mio parere, è la comicità, che merita un bel 9. Non ci sono battute demenziali, anzi, l'umorismo è di buon gusto.
Detto ciò "The world God only knows" merita 9. Molto bello, non scoccia e presenta sempre qualcosa di nuovo e divertente. FForse rispetto a molti altri meriterebbe anche di più, ma non sono il tipo da sbilanciarmi molto facilmente verso gli estremi 1 e 10.
Volete leggere uno shonen manga originale, divertente e leggero, diverso dalle classiche storie di combattimento? Bene, allora questo è ciò che fa per voi.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, ed alcuni, Keima in primis, sono di una profondità sorprendente. Sarà difficile per il lettore non affezionarsi a loro, soprattutto ad Elsie, l'adorabile (e non troppo sveglia) spalla del protagonista, senza la quale tutta la storia non avrebbe mai avuto inizio.
Keima è un protagonista fuori dalle righe, non soltanto perché è, di fatto, un disadattato, ma anche perché nonostante ciò (e nonostante la sua arroganza) riesce comunque a risultare carismatico e ad attirare le simpatie dei lettori : a modo suo è un genio, che però non intende conformarsi alle necessità del mondo reale, da cui vorrebbe tenersi ben alla larga, rinchiuso nel suo universo di perfette ragazze virtuali.
Le ragazze che si ritrova a conquistare sono tutte molte diverse fra loro. Alcune, come Chihiro, non potranno non rimanervi impresse. (Però in alcuni casi l'autore ha esagerato, voglio dire, alcune di loro hanno delle "ferite nell'anima" per motivi abbastanza futili, come la ragazza delle medie : possibile che basti avere anche un solo piccolo problema per far sì che un kaketama si insinui dentro di te?! Ma pazienza...).
Non starò qui a ripetervi la trama del manga, che peraltro è già scritta sopra, ma sta di fatto che a me piaccia molto, la trovo semplice ma brillante.
I disegni invece sono quello che mi piace di meno : troppo "pucciosi" per i miei gusti, con un sacco di ragazze moe, ed il tratto non brilla certo per originalità. Con questo però non voglio dire che non siano di buona fattura. In ogni caso, si adattano bene all'atmosfera spensierata della storia.
I colpi di scena nel manga ci sono eccome, non aspettatevi una storia statica o monotona. Parte come fumetto a episodi, ma poi viene sviluppata la "vera" trama... Eh eh!
Molti considerano questo un manga di nicchia. Io non sono dello stesso parere : un manga come "Liar Game" lo è, non una commedia scolastica come questa, che per quanto inusuale può comunque essere fruibile al grande pubblico.
In definitiva questo è un manga che consiglio a tutti.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, ed alcuni, Keima in primis, sono di una profondità sorprendente. Sarà difficile per il lettore non affezionarsi a loro, soprattutto ad Elsie, l'adorabile (e non troppo sveglia) spalla del protagonista, senza la quale tutta la storia non avrebbe mai avuto inizio.
Keima è un protagonista fuori dalle righe, non soltanto perché è, di fatto, un disadattato, ma anche perché nonostante ciò (e nonostante la sua arroganza) riesce comunque a risultare carismatico e ad attirare le simpatie dei lettori : a modo suo è un genio, che però non intende conformarsi alle necessità del mondo reale, da cui vorrebbe tenersi ben alla larga, rinchiuso nel suo universo di perfette ragazze virtuali.
Le ragazze che si ritrova a conquistare sono tutte molte diverse fra loro. Alcune, come Chihiro, non potranno non rimanervi impresse. (Però in alcuni casi l'autore ha esagerato, voglio dire, alcune di loro hanno delle "ferite nell'anima" per motivi abbastanza futili, come la ragazza delle medie : possibile che basti avere anche un solo piccolo problema per far sì che un kaketama si insinui dentro di te?! Ma pazienza...).
Non starò qui a ripetervi la trama del manga, che peraltro è già scritta sopra, ma sta di fatto che a me piaccia molto, la trovo semplice ma brillante.
I disegni invece sono quello che mi piace di meno : troppo "pucciosi" per i miei gusti, con un sacco di ragazze moe, ed il tratto non brilla certo per originalità. Con questo però non voglio dire che non siano di buona fattura. In ogni caso, si adattano bene all'atmosfera spensierata della storia.
I colpi di scena nel manga ci sono eccome, non aspettatevi una storia statica o monotona. Parte come fumetto a episodi, ma poi viene sviluppata la "vera" trama... Eh eh!
Molti considerano questo un manga di nicchia. Io non sono dello stesso parere : un manga come "Liar Game" lo è, non una commedia scolastica come questa, che per quanto inusuale può comunque essere fruibile al grande pubblico.
In definitiva questo è un manga che consiglio a tutti.
La trama in sé sembra abbastanza semplice. Il protagonista, Katsuragi Keima, un otaku giocatore accanito di gal games (tanto da essere chiamato "Otamega" cioè "Otaku quattrocchi"), è talmente famoso grazie al suo sito che è chiamato dagli altri gal gamers "il Dio della Conquista". Un giorno, rispondendo a una mail sospetta, si ritrova a fare un patto con un demone, Elsie, che gli dice che, da quel momento in poi, il ragazzo dovrà catturare i kaketama insieme a lei. I kaketama sono anime perdute fuggite dall'inferno che si rifugiano nelle ferite dell'animo umano, ma solo nell'animo femminile! Per scacciare queste anime, Keima dovrà far innamorare di sé le ragazze: da quel momento in poi, quindi, non si ritroverà a dover conquistare perfette ragazze virtuali, ma quelle reali, più complicate.
Il disegno è, a mio parere, uno dei punti di forza del manga. Ha delle caratteristiche ecchi, ma non è particolarmente provocatorio (o meglio, nel primo volume c'è più questa "tendenza", ma col tempo inizia a perdersi: già nel quarto volume potremmo dire che è assente). Unico difetto è il profilo dei personaggi, approssimato. In ogni caso, man mano che il manga va avanti, questo problema viene sempre di più corretto.
Diciamo che è un luogo comune su questo manga che i personaggi non siano effettivamente realistici come invece l'autore tenta di far credere. Sbagliato. Certo, c'è un tocco di fantasy in Elsie e gli altri demoni che appaiono, ma il personaggio principale e le ragazze che man mano conquista sono inaspettatamente molto reali! La psicologia di ogni personaggio è curata e il loro carattere è ben formato, partendo dal protagonista. Sono tutti personaggi profondi e in cui il lettore o la lettrice si può ritrovare, da Ayumi fino all'ultima conquista. Ogni ragazza ha una ferita diversa e un motivo diverso per soffrire, c'è una tale varietà che sarà impossibile per il lettore non amare almeno un personaggio escluso il protagonista e la coprotagonista! Sicuramente la personalità di ogni eroina è un altro punto di forza del manga. Senza contare i "nomi parlanti" dati a ognuna di loro: per esempio, la prima, Ayumi, corre molto rapidamente e infatti il suo nome può essere tradotto come "piè veloce"!
Lo svolgimento e il districarsi dell'azione è stata un'altra bella sorpresa. Nel manga c'è molta comicità, le situazioni non si ripetono e ogni capitolo è nuovo ed emozionante. Nonostante per adesso sembri che lo schema "Incontra ragazza-Conquista ragazza-Bacio-Sconfitta del kaketama" si ripeta all'infinito, ci sono i primi segni di un colpo di scena o un cambiamento radicale del modello fino a ora proposto. In generale, è un manga che non annoia mai e che fa fare grandi risate.
Un avvertimento per ogni ragazza è che sarà impossibile non innamorarsi di Keima!
Insomma, un manga assolutamente consigliato a tutti!
Il disegno è, a mio parere, uno dei punti di forza del manga. Ha delle caratteristiche ecchi, ma non è particolarmente provocatorio (o meglio, nel primo volume c'è più questa "tendenza", ma col tempo inizia a perdersi: già nel quarto volume potremmo dire che è assente). Unico difetto è il profilo dei personaggi, approssimato. In ogni caso, man mano che il manga va avanti, questo problema viene sempre di più corretto.
Diciamo che è un luogo comune su questo manga che i personaggi non siano effettivamente realistici come invece l'autore tenta di far credere. Sbagliato. Certo, c'è un tocco di fantasy in Elsie e gli altri demoni che appaiono, ma il personaggio principale e le ragazze che man mano conquista sono inaspettatamente molto reali! La psicologia di ogni personaggio è curata e il loro carattere è ben formato, partendo dal protagonista. Sono tutti personaggi profondi e in cui il lettore o la lettrice si può ritrovare, da Ayumi fino all'ultima conquista. Ogni ragazza ha una ferita diversa e un motivo diverso per soffrire, c'è una tale varietà che sarà impossibile per il lettore non amare almeno un personaggio escluso il protagonista e la coprotagonista! Sicuramente la personalità di ogni eroina è un altro punto di forza del manga. Senza contare i "nomi parlanti" dati a ognuna di loro: per esempio, la prima, Ayumi, corre molto rapidamente e infatti il suo nome può essere tradotto come "piè veloce"!
Lo svolgimento e il districarsi dell'azione è stata un'altra bella sorpresa. Nel manga c'è molta comicità, le situazioni non si ripetono e ogni capitolo è nuovo ed emozionante. Nonostante per adesso sembri che lo schema "Incontra ragazza-Conquista ragazza-Bacio-Sconfitta del kaketama" si ripeta all'infinito, ci sono i primi segni di un colpo di scena o un cambiamento radicale del modello fino a ora proposto. In generale, è un manga che non annoia mai e che fa fare grandi risate.
Un avvertimento per ogni ragazza è che sarà impossibile non innamorarsi di Keima!
Insomma, un manga assolutamente consigliato a tutti!
“The World God Only Knows” è il manga di Tamiki Wakakieditato, edito in Italia dalla Star Comics nel marzo 2012 e tutt'ora in corso.
La storia racconta le vicende di Keima Katsuragi, un ragazzo di 17 anni la cui particolarità è quella di essere un vero asso nella conquista delle ragazze tanto da attribuirgli il nome di "Dio della Conquista". Purtroppo le ragazze che si infatuano di lui sono solo ammassi di dati e immagini virtuali, o per meglio dire sono protagoniste di particolari videogiochi chiamati Gal Games dove bisogna conquistare delle ragazze virtuali. Nella vita reale purtroppo questa sua "dote" è praticamente assente dato che il ragazzo ha alcune difficoltà nel comunicare con le ragazze sopratutto perché loro lo considerano un classico sfigato appassionato di videogiochi che chiamano con l'appellativo di otamegane (letteralmente otaku quattrocchi).
Un giorno la sua vita cambierà quando sulla sua strada si imbatterà con una donna, Elsea, che in seguito si rivelerà essere un demone inviato dall'inferno per cacciare degli esseri chiamati kaketama, con cui stipulerà un contratto. Essi sono delle anime malvagie che scappate dagli inferi si nascondono nelle ferite del cuore delle ragazze umane. Il compito di Elsea sarà quindi di catturarli, dato che l'unico modo per farli uscire dal loro nascondiglio è quello di riuscire a far innamorare o riuscire a baciare le ragazze in cui si nascondono. Dapprima il nostro caro Keima si rifiuterà, ma ben presto sarà costretto a collaborare con Elsea poiché se si ritirasse o fallisse il contratto stipulato con lei lui sarà decapitato da un misterioso collare che gli cinge il collo così come la stessa Elsea.
Inizieranno così le avventure di Keaima che, aiutato da Elsea, dovrà imparare a conquistare le ragazze reali per riuscire a tenere fede al contratto ed evitare così di essere decapitato.
Questa è la trama di “The World God Only Knows”, che si presenta come un classico shonen fantasy-umoristico a tinte "rosa" da una trama di per sé abbastanza originale, anche se non mancano alcune somiglianze con altre opere di questo genere ma ciò che lo renderà un acquisto "obbligato" è la presenza di numerose gag davvero ben congegnate che vi faranno crepare dal ridere ad ogni capitolo che andrete a leggere, facendo sì che il volume si legga che è un piacere!
Inoltre da segnalare la presenza di alcuni elementi ecchi che anche se pochi andranno non sono mai spinti o volgari e aiutano ad arricchire ciò che il manga avrà da offrire al proprio lettore.
Il disegno risulta pulito e molto caratterizzato con personaggi memorabili e scene disegnate in modo ottimo che faranno del manga un vero gioiellino.
L'edizione è la classica Star Comics da fumetteria con nessuna pagina a colori e senza sovraccoperta. La carta è abbastanza buona e tiene molto bene l'inchiostro e la trasparenza è quasi del tutto impercettibile. Un punto a favore per la costina che,come ci ha abituato la Star Comics, risulta davvero ottima e molto resistente.
In definitiva "The World God Only Knows" è un manga consigliatissimo per tutti i genere di lettori che vi farà divertire e allo stesso tempo appassionare ai personaggi e alla storia che ci propone l'autore tra una lettura "seria" e l'altra.
La storia racconta le vicende di Keima Katsuragi, un ragazzo di 17 anni la cui particolarità è quella di essere un vero asso nella conquista delle ragazze tanto da attribuirgli il nome di "Dio della Conquista". Purtroppo le ragazze che si infatuano di lui sono solo ammassi di dati e immagini virtuali, o per meglio dire sono protagoniste di particolari videogiochi chiamati Gal Games dove bisogna conquistare delle ragazze virtuali. Nella vita reale purtroppo questa sua "dote" è praticamente assente dato che il ragazzo ha alcune difficoltà nel comunicare con le ragazze sopratutto perché loro lo considerano un classico sfigato appassionato di videogiochi che chiamano con l'appellativo di otamegane (letteralmente otaku quattrocchi).
Un giorno la sua vita cambierà quando sulla sua strada si imbatterà con una donna, Elsea, che in seguito si rivelerà essere un demone inviato dall'inferno per cacciare degli esseri chiamati kaketama, con cui stipulerà un contratto. Essi sono delle anime malvagie che scappate dagli inferi si nascondono nelle ferite del cuore delle ragazze umane. Il compito di Elsea sarà quindi di catturarli, dato che l'unico modo per farli uscire dal loro nascondiglio è quello di riuscire a far innamorare o riuscire a baciare le ragazze in cui si nascondono. Dapprima il nostro caro Keima si rifiuterà, ma ben presto sarà costretto a collaborare con Elsea poiché se si ritirasse o fallisse il contratto stipulato con lei lui sarà decapitato da un misterioso collare che gli cinge il collo così come la stessa Elsea.
Inizieranno così le avventure di Keaima che, aiutato da Elsea, dovrà imparare a conquistare le ragazze reali per riuscire a tenere fede al contratto ed evitare così di essere decapitato.
Questa è la trama di “The World God Only Knows”, che si presenta come un classico shonen fantasy-umoristico a tinte "rosa" da una trama di per sé abbastanza originale, anche se non mancano alcune somiglianze con altre opere di questo genere ma ciò che lo renderà un acquisto "obbligato" è la presenza di numerose gag davvero ben congegnate che vi faranno crepare dal ridere ad ogni capitolo che andrete a leggere, facendo sì che il volume si legga che è un piacere!
Inoltre da segnalare la presenza di alcuni elementi ecchi che anche se pochi andranno non sono mai spinti o volgari e aiutano ad arricchire ciò che il manga avrà da offrire al proprio lettore.
Il disegno risulta pulito e molto caratterizzato con personaggi memorabili e scene disegnate in modo ottimo che faranno del manga un vero gioiellino.
L'edizione è la classica Star Comics da fumetteria con nessuna pagina a colori e senza sovraccoperta. La carta è abbastanza buona e tiene molto bene l'inchiostro e la trasparenza è quasi del tutto impercettibile. Un punto a favore per la costina che,come ci ha abituato la Star Comics, risulta davvero ottima e molto resistente.
In definitiva "The World God Only Knows" è un manga consigliatissimo per tutti i genere di lettori che vi farà divertire e allo stesso tempo appassionare ai personaggi e alla storia che ci propone l'autore tra una lettura "seria" e l'altra.
Nonostante legga manga da diversi anni è la prima volta che scrivo una recensione. Dopo la cocente delusione di Tu Love Ru mi sono avvicinato con scetticismo a questo manga, consigliatomi dalla mia fumetteria di fiducia: devo dire che è davvero bellissimo e divertente. Non farò il riassunto della trama, che altri hanno già fatto, ma mi limiterò a spiegare perché questo manga mi è piaciuto moltissimo.
In primo luogo per i disegni. Anche se abbastanza semplice, il tratto mi piace molto e si adatta perfettamente alla storia.
Il manga è davvero molto divertente, specie nei primi volumi, ed è interessante per chi conosce un minimo come funzionano questi "simulatori di appuntamento" (come si chiamavano una volta) e vedere come il protagonista conquisti una per una le ragazze che sono proprio lo stereotipo dei sui amati "galge". In proposito mi fa piacere constatare che nonostante le tante ragazze non ci siano scene alla Tu Love Ru, ovvero con mutande al vento e affini, e che tutto si mantenga invece sul divertente "misurato".
Le parti in cui Keima spiega la sua filosofia di vita videoludica ed in cui si fa la parodia di anime/giochi famosi sono molto carine ma, secondo me, rendono molto meglio nell'anime.
La seconda parte del manga (da circa l'ottavo volume in poi) si fa diversa, un po' più "seria", ed anche le conquiste sembrano quasi passare in secondo ordine. La storia prende più una piega un po' più "fantastica". La cosa credo sia normale visto che una storia che si focalizza solo sulle tecniche per catturare le ragazze in stile Galge non penso avrebbe retto a lungo.
Mi è molto piaciuto tutto il lungo arco che si sviluppa fino al volume 20. Devo dire che ho divorato i volumi perché volevo sapere come la storia andasse avanti. Davvero interessante e coinvolgente.
Man mano che la storia si evolve, anche il protagonista cambia (in meglio) il suo atteggiamento verso il mondo reale ,anche se il suo modo di ragionare è sempre quello di un videogiocatore incallito.
Per concludere: lo consiglio davvero moltissimo. Credo sia uno degli shonen più belli che abbia letto ultimamente.
In primo luogo per i disegni. Anche se abbastanza semplice, il tratto mi piace molto e si adatta perfettamente alla storia.
Il manga è davvero molto divertente, specie nei primi volumi, ed è interessante per chi conosce un minimo come funzionano questi "simulatori di appuntamento" (come si chiamavano una volta) e vedere come il protagonista conquisti una per una le ragazze che sono proprio lo stereotipo dei sui amati "galge". In proposito mi fa piacere constatare che nonostante le tante ragazze non ci siano scene alla Tu Love Ru, ovvero con mutande al vento e affini, e che tutto si mantenga invece sul divertente "misurato".
Le parti in cui Keima spiega la sua filosofia di vita videoludica ed in cui si fa la parodia di anime/giochi famosi sono molto carine ma, secondo me, rendono molto meglio nell'anime.
La seconda parte del manga (da circa l'ottavo volume in poi) si fa diversa, un po' più "seria", ed anche le conquiste sembrano quasi passare in secondo ordine. La storia prende più una piega un po' più "fantastica". La cosa credo sia normale visto che una storia che si focalizza solo sulle tecniche per catturare le ragazze in stile Galge non penso avrebbe retto a lungo.
Mi è molto piaciuto tutto il lungo arco che si sviluppa fino al volume 20. Devo dire che ho divorato i volumi perché volevo sapere come la storia andasse avanti. Davvero interessante e coinvolgente.
Man mano che la storia si evolve, anche il protagonista cambia (in meglio) il suo atteggiamento verso il mondo reale ,anche se il suo modo di ragionare è sempre quello di un videogiocatore incallito.
Per concludere: lo consiglio davvero moltissimo. Credo sia uno degli shonen più belli che abbia letto ultimamente.
La trama ormai è chiara a tutti: Keima Katsuragi, uno studente soprannominato "Otamega" (Otaku quattrocchi), appassionato di gal games incontra Elsie, un demone venuto dall'inferno chiedendo l'aiuto di Keima per catturare i Kaketama, spiriti fuggiti dall'inferno e nascosti nei cuori delle ragazze. Il nostro protagonista dovrà conquistare le ragazze in questione per far uscire il kaketama, ma lui non ha mai avuto a che fare con una ragazza in "3D"!
All'inizio ero scettica. Pensavo che alla lunga il fatto di conquistare ragazze in continuazione sarebbe potuto diventare noioso. Invece no. Le ragazze sono sempre diverse, ognuna con un suo carattere e con i suoi problemi. E' divertente osservare Keima che avanza nella sua impresa basandosi sulla sua esperienza di giocatore di gal game, nonostante Eslie cerchi di fargli capire che il mondo reale è diverso. Le scenette comiche non mancano, e alcune sono davvero divertenti.
Infine i disegni sono piuttosto carini, anche se, essendo uno shounen, è parecchio "puccioso".
L'edizione italiana è buona, la Star Comics ha fatto un buon lavoro.
Che dire di questo manga... si tratta sicuramente una lettura piacevole, non impegnativa. Consigliata a chi vuole una lettura scorrevole, semplice e divertente.
Il mio voto è un 8. Se continua così, il mio voto aumenterà.
All'inizio ero scettica. Pensavo che alla lunga il fatto di conquistare ragazze in continuazione sarebbe potuto diventare noioso. Invece no. Le ragazze sono sempre diverse, ognuna con un suo carattere e con i suoi problemi. E' divertente osservare Keima che avanza nella sua impresa basandosi sulla sua esperienza di giocatore di gal game, nonostante Eslie cerchi di fargli capire che il mondo reale è diverso. Le scenette comiche non mancano, e alcune sono davvero divertenti.
Infine i disegni sono piuttosto carini, anche se, essendo uno shounen, è parecchio "puccioso".
L'edizione italiana è buona, la Star Comics ha fatto un buon lavoro.
Che dire di questo manga... si tratta sicuramente una lettura piacevole, non impegnativa. Consigliata a chi vuole una lettura scorrevole, semplice e divertente.
Il mio voto è un 8. Se continua così, il mio voto aumenterà.
Trama
Questo manga parla di Keimam classico otaku molto chiuso in se stesso che però nel mondo virtuale è considerato un dio nella risoluzione dei Gal Game (tipici giochi di appuntamento giapponesi, da noi quasi sconosciuti). Per un imprevisto un demone dell'inferno (Elsie) crede che il suddetto protagonista sia davvero un vero conquistatore di donne (ma quelle reali), e gli affida/lo costringe a una missione: far innamorare delle ragazze che frequentano la sua scuola e in cui si è annidata dentro l'anima di altrettanti demoni. Così Keima, che nella sua vita non vorrebbe frequentare ragazze reali ma solo virtuali, si trova costretto (causa patto demoniaco) a conquistare delle ragazze via via sempre più diverse.
Grafica
C'è poco da dire, la parte grafica di questo manga è molto semplicistica, molto fanciullesca e “puccettosa”, con pochi dettagli soprattutto nei primi piani e negli sfondi; è inutile dire che la forza di questo manga non è nei disegni ma nella trama, che in contrapposizione al tratto è molto più adulta.
Menzione a parte sono le copertine, che sono molto ricercate e con uno stile grafico più computerizzato, infatti sono fatte da un altro studio.
L'edizione invece è buona anche se è la "classica da edicola" (basti vedere cosa è riuscita a fare in peggio la Planet Manga), e a volte le scritte nei balloon sono talmente piccole che non si riesce a leggere che cosa ci sia scritto.
Valutazione
Pensavo che fosse il "solito" manga otaku, ed in buona parte lo è, ma andando avanti con la storia, dopo magari i primi volumi con storie corte, le cose incominciano a ingarbugliarsi, con soggetti da conquistare via via più difficili e quindi con storie più lunghe e complicate. In mezzo a questo ci sono anche vari stralci di vita da otaku, con il protagonista che cerca di spiegare alla coprotagonista la differenza tra le varie edizioni di un gioco, o le terminologie usate dagli otaku, che naturalmente vengono fraintese o sbagliate quasi sempre.
Ma il vero punto forte del titolo sono le dissertazioni Game/Otaku/Filosofiche che il protagonista fa nei confronti dei soggetti femminili da conquistare, che per lui, essendo in carne ed ossa, sono imperfetti, e quindi conquistabili facilmente seguendo le varie strategie usate nei suoi videogiochi, cosa che puntualmente avviene. Nonostante Elsie provi a fargli credere il contrario, Keima non è stato ancora smentito, anzi tutte le sue conquiste non servono altro che a convincerlo di più delle sue idee in fatto di gentil sesso, cosa che esterna sempre con grandissima faccia tosta a tutte le persone che glielo chiedono, anche alle ragazze da conquistare.
I pro:
- manga per otaku;
- il suo genere un po' particolare potrebbe piacere a coloro a cui non piacciono i normali Shounen.
I contro:
- stile di disegno molto infantile e “puccettoso”;
- non è il solito shounen pieno di combattimenti e di battute.
P.S.: Il mio voto sarebbe 7,6 .
Questo manga parla di Keimam classico otaku molto chiuso in se stesso che però nel mondo virtuale è considerato un dio nella risoluzione dei Gal Game (tipici giochi di appuntamento giapponesi, da noi quasi sconosciuti). Per un imprevisto un demone dell'inferno (Elsie) crede che il suddetto protagonista sia davvero un vero conquistatore di donne (ma quelle reali), e gli affida/lo costringe a una missione: far innamorare delle ragazze che frequentano la sua scuola e in cui si è annidata dentro l'anima di altrettanti demoni. Così Keima, che nella sua vita non vorrebbe frequentare ragazze reali ma solo virtuali, si trova costretto (causa patto demoniaco) a conquistare delle ragazze via via sempre più diverse.
Grafica
C'è poco da dire, la parte grafica di questo manga è molto semplicistica, molto fanciullesca e “puccettosa”, con pochi dettagli soprattutto nei primi piani e negli sfondi; è inutile dire che la forza di questo manga non è nei disegni ma nella trama, che in contrapposizione al tratto è molto più adulta.
Menzione a parte sono le copertine, che sono molto ricercate e con uno stile grafico più computerizzato, infatti sono fatte da un altro studio.
L'edizione invece è buona anche se è la "classica da edicola" (basti vedere cosa è riuscita a fare in peggio la Planet Manga), e a volte le scritte nei balloon sono talmente piccole che non si riesce a leggere che cosa ci sia scritto.
Valutazione
Pensavo che fosse il "solito" manga otaku, ed in buona parte lo è, ma andando avanti con la storia, dopo magari i primi volumi con storie corte, le cose incominciano a ingarbugliarsi, con soggetti da conquistare via via più difficili e quindi con storie più lunghe e complicate. In mezzo a questo ci sono anche vari stralci di vita da otaku, con il protagonista che cerca di spiegare alla coprotagonista la differenza tra le varie edizioni di un gioco, o le terminologie usate dagli otaku, che naturalmente vengono fraintese o sbagliate quasi sempre.
Ma il vero punto forte del titolo sono le dissertazioni Game/Otaku/Filosofiche che il protagonista fa nei confronti dei soggetti femminili da conquistare, che per lui, essendo in carne ed ossa, sono imperfetti, e quindi conquistabili facilmente seguendo le varie strategie usate nei suoi videogiochi, cosa che puntualmente avviene. Nonostante Elsie provi a fargli credere il contrario, Keima non è stato ancora smentito, anzi tutte le sue conquiste non servono altro che a convincerlo di più delle sue idee in fatto di gentil sesso, cosa che esterna sempre con grandissima faccia tosta a tutte le persone che glielo chiedono, anche alle ragazze da conquistare.
I pro:
- manga per otaku;
- il suo genere un po' particolare potrebbe piacere a coloro a cui non piacciono i normali Shounen.
I contro:
- stile di disegno molto infantile e “puccettoso”;
- non è il solito shounen pieno di combattimenti e di battute.
P.S.: Il mio voto sarebbe 7,6 .
Lettura: è un manga divertente, fatto soprattutto di gag e scene romantiche surreali. Sempre dinamico nonostante non ci sia azione, difficilmente si perde l'interesse poiché è curioso e esilarante vedere come Keima deciderà di "attaccare" la ragazza/bersaglio di turno, ripensando alle centinaia di videogiochi che ha brillantemente superato.
La disposizione delle vignette è abbastanza classica ma usata bene, in particolare durante gli scambi di sguardi e i dialoghi sempre azzeccati.
Voto alla lettura: 7.5
Personaggi: il protagonista è un personaggio geniale. Menefreghista verso qualunque cosa che non riguardi i Gal Game, passa in pochi secondi dal ragazzo peggiore del mondo a quello che ogni ragazza vorrebbe, dalla persona meno modesta della Terra a quella con meno autostima. Insomma, un personaggio con il quale si è sicuri di non annoiarsi.
Per quanto riguarda Elsie potrei definirla la "spalla comica", che sicuramente alla fine sarà la ragazza della quale Keima si innamorerà sul serio. Il suo character design mi piace molto, ma purtroppo caratterialmente è abbastanza stereotipata.
Voto ai personaggi: 8
Disegni: sono la parte peggiore del manga. Troppo "pucciosi", probabilmente perché le ragazze moe sono le più acclamate e questo manga ne è pieno zeppo. Insomma, uno stile di disegno che dopo un po' finisce per dare la nausea. I dettagli non sono curatissimi e gli sfondi non rimangono impressi, poiché spesso e volentieri non ci sono.
Comunque devo dire che il character design del protagonista, in particolare gli occhi, mi piace molto e nel complesso è uno stile apprezzabile.
Voto ai disegni: 6.5
Media: 7
E' un manga che mi ha divertita molto! Consigliato a chiunque abbia voglia di leggere qualcosa di leggero per rilassarsi e farsi due risate.
L'edizione Star Comics non è male e stranamente non rilascia inchiostro (forse perché in questo manga c'è scarso uso del nero).
“The World God Only Know” è un manga di Tamiki Wakaki di genere shonen.
Il protagonista si chiama Katsuragi, un giovane otamega (otaku quattrocchi) il cui unico scopo nella vita è quello di conquistare più ragazze possibili nei gal-game. Infatti, tanto è alta la sua passione per questi videogiochi, che ama solo le ragazze virtuali e odia quelle reali ritenendole imperfette e illogiche. E' talmente bravo che è conosciuto come il Dio dei videogiochi.
Un giorno, mentre legge le email di altri videogiocatori che gli chiedono aiuto, ne riceve una da uno sconosciuto che gli dice che avrebbe bisogno di lui per conquistare alcune ragazze e che non lo ritiene all'altezza del suo nome. Dunque Katsuragi, sentendosi offeso, accetta e gli compare una "giovane" demone di nome Elsie che gli parla dei kaketama, piccoli demoni che si annidano nell'anima delle ragazze e l' unico modo per farli uscire allo scoperto è quello di farle star male, e gli chiede di aiutarla a catturarli.
Il manga continua con due piccole storie che mostrano la cattura di due kaketama.
Questo manga mi ha colpito e sorpreso molto, dato che a prima vista sembrava essere banale e scontato. Al contrario ci sono vari cameo tra Katsuragi e Elsie che sono molto divertenti, ma al contempo anche le parti in cui il protagonista elabora tattiche per conquistare le ragazze risultano molto interessanti, infatti riapplica le tecniche che ha imparato dai suoi videogiochi sulle ragazze, risultando sempre giuste.
Ora, parlando del disegno, devo ammettere che anche questo è davvero molto bello: certo è nel canone degli shonen, con tratti rotondeggianti e grandi occhi, ma se piace a voi come a me allora risulta fantastico.
I personaggi risultano ben caratterizzati sin dall'inizio, Katsuragi è raccontato come persona solitaria, forse un po' cinica, mentre Elsie è una demone molto simpatica, sempre pronta a scherzare. Al contempo risulta anche un po' timida, ad esempio quando Katsuragi prova delle battute amorose lei si imbarazza e diventa rossa, perché forse in segreto prova amore per il so compagno.
Unica cosa che forse avrei approfondito di più nel primo volume, ma che sicuramente spiegheranno nei prossimi a venire è "L' ufficio delle contromisure spiritiche" comandato dal demone Dokuro, il quale ha inviato Elsie da Katsuragi. Comunque sia, essendo un personaggio di rilievo, sono sicuro che ci verrà spiegato su di lui qualcosa in più sui prossimi numeri.
Consiglio quindi a tutti questo manga, che anche se con una trama strana, può regalare una lettura divertente, in più se vi piacciono i gal-game fa sicuramente al caso vostro. Continuerò sicuramente con i prossimi capitoli.
Buona Lettura :).
Il protagonista si chiama Katsuragi, un giovane otamega (otaku quattrocchi) il cui unico scopo nella vita è quello di conquistare più ragazze possibili nei gal-game. Infatti, tanto è alta la sua passione per questi videogiochi, che ama solo le ragazze virtuali e odia quelle reali ritenendole imperfette e illogiche. E' talmente bravo che è conosciuto come il Dio dei videogiochi.
Un giorno, mentre legge le email di altri videogiocatori che gli chiedono aiuto, ne riceve una da uno sconosciuto che gli dice che avrebbe bisogno di lui per conquistare alcune ragazze e che non lo ritiene all'altezza del suo nome. Dunque Katsuragi, sentendosi offeso, accetta e gli compare una "giovane" demone di nome Elsie che gli parla dei kaketama, piccoli demoni che si annidano nell'anima delle ragazze e l' unico modo per farli uscire allo scoperto è quello di farle star male, e gli chiede di aiutarla a catturarli.
Il manga continua con due piccole storie che mostrano la cattura di due kaketama.
Questo manga mi ha colpito e sorpreso molto, dato che a prima vista sembrava essere banale e scontato. Al contrario ci sono vari cameo tra Katsuragi e Elsie che sono molto divertenti, ma al contempo anche le parti in cui il protagonista elabora tattiche per conquistare le ragazze risultano molto interessanti, infatti riapplica le tecniche che ha imparato dai suoi videogiochi sulle ragazze, risultando sempre giuste.
Ora, parlando del disegno, devo ammettere che anche questo è davvero molto bello: certo è nel canone degli shonen, con tratti rotondeggianti e grandi occhi, ma se piace a voi come a me allora risulta fantastico.
I personaggi risultano ben caratterizzati sin dall'inizio, Katsuragi è raccontato come persona solitaria, forse un po' cinica, mentre Elsie è una demone molto simpatica, sempre pronta a scherzare. Al contempo risulta anche un po' timida, ad esempio quando Katsuragi prova delle battute amorose lei si imbarazza e diventa rossa, perché forse in segreto prova amore per il so compagno.
Unica cosa che forse avrei approfondito di più nel primo volume, ma che sicuramente spiegheranno nei prossimi a venire è "L' ufficio delle contromisure spiritiche" comandato dal demone Dokuro, il quale ha inviato Elsie da Katsuragi. Comunque sia, essendo un personaggio di rilievo, sono sicuro che ci verrà spiegato su di lui qualcosa in più sui prossimi numeri.
Consiglio quindi a tutti questo manga, che anche se con una trama strana, può regalare una lettura divertente, in più se vi piacciono i gal-game fa sicuramente al caso vostro. Continuerò sicuramente con i prossimi capitoli.
Buona Lettura :).
Manga veramente sorprendente! Ho incominciato la sua lettura spinto da commenti positivi presenti in vari siti e per farmi un’idea sull’anime che sarebbe uscito entro poco tempo, ma mai mi sarei aspettato un lavoro così ben fatto.
Kami no mizo shiru sekai (lett: il mondo che solo Dio conosce) lo si può inserire nel genere commedia/ harem ma con il suo svolgimento prende spesso i tratti classici degli shonen generando un piacevole mix per il lettore. La vera novità presentata in questo manga (come anche il suo punto di forza) è la presenza di un protagonista assolutamente inedito: molti al giorno d’oggi lo definirebbero un “nerd”, ma io lo considero un vero e proprio genio.
Mi spiego meglio: Keima Katsuragi è considerato da tutti un vero Dio dei “galge” e dei “playing sim”, non si stacca mai dalla sua PfP (acronimo per PSP) e considera il mondo in due dimensioni l’autentica perfezione. Tutto per lui sarebbe idilliaco se non facesse irruzione nella sua vita una demone, Elsie, che per un fraintendimento lo costringe a dover liberare il cuore degli umani da spiriti malvagi (grazie al solo potere dell’amore visto che i portatori dei cosiddetti Weiss sono ragazze). Keima pur riluttante incomincia a svolgere questo compito ed è qui che la vera essenza del personaggio emerge. Il protagonista vive nel mondo reale pensando e vivendo la “cattura” del cuore delle varie ragazze come in un videogioco!
Veramente esilaranti i continui riferimenti al mondo dei galge e ad una cosiddetta “etica videoludica” che Keima ha creato negli anni (per lui il mondo e soprattutto l’amore devono seguire i dettami e le strategie classiche dei giochi).
È a dir poco limitato definire Keima un vero e proprio “drogato” dei videogiochi (infatti dopo un periodo relativamente corto di astinenza entra nella fase Otoshigami mode in cui può giocare a sei galge contemporaneamente per recuperare il tempo perso), ma in parallelo a ciò, egli è una persona profonda e intelligente, che riesce sempre a scorgere la verità in ogni situazione.
Sull’aspetto tecnico-grafico bisogna fare davvero i complimenti all’autore: i disegni completano e danno vitalità alla storia. I tratti sono decisi e molto lineari (con un buon uso del chiaro-scuro) nella narrazione, mentre risultano quasi bambineschi in presenza delle moltissime gags che Keima genera (non è un aspetto negativo poiché contribuiscono a creare l’effetto “patetico” che il protagonista mette in luce).
In definitiva, il mio voto non può che essere molto elevato. Opera che vi catturerà e che vi terrà incollati alle sue pagine!
Kami no mizo shiru sekai (lett: il mondo che solo Dio conosce) lo si può inserire nel genere commedia/ harem ma con il suo svolgimento prende spesso i tratti classici degli shonen generando un piacevole mix per il lettore. La vera novità presentata in questo manga (come anche il suo punto di forza) è la presenza di un protagonista assolutamente inedito: molti al giorno d’oggi lo definirebbero un “nerd”, ma io lo considero un vero e proprio genio.
Mi spiego meglio: Keima Katsuragi è considerato da tutti un vero Dio dei “galge” e dei “playing sim”, non si stacca mai dalla sua PfP (acronimo per PSP) e considera il mondo in due dimensioni l’autentica perfezione. Tutto per lui sarebbe idilliaco se non facesse irruzione nella sua vita una demone, Elsie, che per un fraintendimento lo costringe a dover liberare il cuore degli umani da spiriti malvagi (grazie al solo potere dell’amore visto che i portatori dei cosiddetti Weiss sono ragazze). Keima pur riluttante incomincia a svolgere questo compito ed è qui che la vera essenza del personaggio emerge. Il protagonista vive nel mondo reale pensando e vivendo la “cattura” del cuore delle varie ragazze come in un videogioco!
Veramente esilaranti i continui riferimenti al mondo dei galge e ad una cosiddetta “etica videoludica” che Keima ha creato negli anni (per lui il mondo e soprattutto l’amore devono seguire i dettami e le strategie classiche dei giochi).
È a dir poco limitato definire Keima un vero e proprio “drogato” dei videogiochi (infatti dopo un periodo relativamente corto di astinenza entra nella fase Otoshigami mode in cui può giocare a sei galge contemporaneamente per recuperare il tempo perso), ma in parallelo a ciò, egli è una persona profonda e intelligente, che riesce sempre a scorgere la verità in ogni situazione.
Sull’aspetto tecnico-grafico bisogna fare davvero i complimenti all’autore: i disegni completano e danno vitalità alla storia. I tratti sono decisi e molto lineari (con un buon uso del chiaro-scuro) nella narrazione, mentre risultano quasi bambineschi in presenza delle moltissime gags che Keima genera (non è un aspetto negativo poiché contribuiscono a creare l’effetto “patetico” che il protagonista mette in luce).
In definitiva, il mio voto non può che essere molto elevato. Opera che vi catturerà e che vi terrà incollati alle sue pagine!
Kami no Mizo Shiru Sekai (The World God Only Knows in inglese) è la tipica serie di nicchia, perché non tutti la leggono ma chi la legge la trova eccezionale (e l'ultima serie di questo calibro è stata Planetes a mio avviso). La storia ruota intorno a Keima Katsuragi, 17 anni, ragazzo che, se non fosse per il suo hobby, sarebbe un figo di livelli cosmici, intelligente e pacato; tutto ciò viene però smontato dalla sua ossessione per i galge, cioè i videogiochi in cui il protagonista in un determinato arco di tempo deve far innamorare di se le eroine del gioco. Con la sua fedele PFP lui gioca sempre e comunque, a casa a scuola in bagno pure in piscina o mentre fa la staffetta, rinchiuso nel suo mondo ideale dove le ragazze sono perfette, senza difetti. Questa suo modo di fare lo ha portato ad avere un odio profondo per le ragazze reali: semplici, comuni e "difettose", che infatti lo hanno soprannominato "otamegane" (otaku+megane). Altro side effect del suo comportamento è il fatto che ora egli è capace di giocare fino a sei giochi contemporaneamente e di finirli tutti perfettamente, e ciò gli è valso il titolo onorifico (su internet) di "Capturing God", colui che tutto può nel mondo dei galge. Ed è proprio qui che inizia la sua dis-avventura, poiché una e-mail (come Capturing God riceve molte richieste di aiuto dagli altri giocatori) sulla sua PFP lo sfida a catturare delle ragazze, e Keima, orgoglioso del suo nome, non si lascia intimidire e accetta la sfida; peccato che alla sua risposta affermativa dal cielo come un fulmine scende un diavolo, Elsea de Lute Irma, soprannominata Elsee, la quale dovrà, insieme a Keima, recuperare le anime dei dannati fuggiti dall'inferno, che nascosti nei gap dei cuori di povere fanciulle aspettano la propria rinascita, e quale miglior modo di chiudere i gap se non riempirli di amore? Keima quindi ora si troverà di fronte a una scelta, collaborare con i demoni e fronteggiare le ragazze in 3D oppure perdere la propria testa. Eh sì, perché quando si contratta con i diavoli i diritti di recessione non esistono...
La storia quindi continua con Keima che ogni volta affronterà la ragazza di turno usando le sue immani conoscenze nel mondo dei galge, aiutando a riempire i cuori delle povere ragazze, a farle crescere e, chissà, forse maturerà anche lui...
Terminata la trama, visto che non sono un critico d'arte, mi limito a dire la mia sulle caratteristiche della serie, e affermo con convinzione che lo stile di disegno, anche se non eccezionale, è godibilissimo, soprattutto per la morbidezza del tratto e dei chiaroscuri. La trama scorre così velocemente che nell'attesa tra un capitolo e l'altro i secondi mi bruciavano come anni di vita, e i personaggi, per quanto siano lo stereotipo dello stereotipo dei cliché, riescono a prendersi sia seriamente sia in giro, generando una lettura della serie pulita e quantomai divertente, con i propri momenti serietà di classe. E poi Elsee e troppo carina, cavoli!
Spero che questa recensione piaccia a chi l'ha letta nonostante l'italiano vergognoso e spero che vi faccia venire voglia di leggere questa serie eccezionale.
La storia quindi continua con Keima che ogni volta affronterà la ragazza di turno usando le sue immani conoscenze nel mondo dei galge, aiutando a riempire i cuori delle povere ragazze, a farle crescere e, chissà, forse maturerà anche lui...
Terminata la trama, visto che non sono un critico d'arte, mi limito a dire la mia sulle caratteristiche della serie, e affermo con convinzione che lo stile di disegno, anche se non eccezionale, è godibilissimo, soprattutto per la morbidezza del tratto e dei chiaroscuri. La trama scorre così velocemente che nell'attesa tra un capitolo e l'altro i secondi mi bruciavano come anni di vita, e i personaggi, per quanto siano lo stereotipo dello stereotipo dei cliché, riescono a prendersi sia seriamente sia in giro, generando una lettura della serie pulita e quantomai divertente, con i propri momenti serietà di classe. E poi Elsee e troppo carina, cavoli!
Spero che questa recensione piaccia a chi l'ha letta nonostante l'italiano vergognoso e spero che vi faccia venire voglia di leggere questa serie eccezionale.