I guardiani del sigillo
Buone le premesse, spero in un felice seguito. Il manga ci proietta in un periodo storico non perfettamente definito. In un mondo che rischia di essere inghiottito da una dimensione oscura popolata da demoni, solo i gaito possono salvare l'umanità dalla rovina.
La trama, stranamente per uno shojo, è molto più simile a quella di uno shonen ma questa è una sorpresa tanto piacevole quanto ben riuscita. L'elemento fantasy che solitamente negli shojo viene spesso poco approfondito, qui diventa l'inevitabile base di partenza e le tematiche sembrano ricordare molto da vicino il mondo degli eroi dagli strabilianti poteri e le feroci battaglie. Sangue a profusione sgorga nero d'inchiostro schizzando le tavole in cui infuriano gli scontri tra il bene e il male. Altra novità piacevole è che sin dall'inizio il confine tra bene e male è molto più labile del solito e i nostri eroi non sempre sono esenti da macchie e paure. A soli due volumetti dall'inizio, la storia è già interessante, scorre veloce, ci sono piccoli colpi di scena e le nostra attenzione è tutta presa dal tentativo di carpire quante più informazioni possibili su questo strano mondo e sui suoi abitanti. Fortunatamente la confusione non è eccessiva, dato che i personaggi stessi spiegano il funzionamento di parecchie cose e ci sono addirittura delle mini schede, introdotte da Or e Jade tra un capitolo e l'altro, che agevolano la comprensione dei gaito e delle loro funzioni.
Parlando dei personaggi, l'eroina viene introdotta in un secondo momento e anche questo è strano ma la sorpresa non dispiace affatto. Il manga si apre puntando i riflettori sui quattro gaito guardiani in viaggio che per caso capitano in una città di confine. Qui incontrano la bella albina Weiss, la cui età è imprecisata e le cui capacità la rendono famosa, ammirata e ricercata da molti. La nostra ragazza è un personaggio a tutto tondo, lontana dal piattume apatico di molte colleghe shojo, ha carattere, emozioni e sentimenti e non ha paura di esternarli. In sua compagnia i momenti comici si alternano a quelli drammatici ed emozionanti. Ci sono tutte le premesse perché diventi un personaggio in grado di farsi amare.
Or Aile è considerato il leader dei guardiani, biondo e dagli occhi blu, è il più anziano dei quattro, il più saggio e il più astuto. Inoltre, nonostante i suoi 200 anni e più, sembra essere quello più incline alle battute e all'apparente leggerezza con cui sa affrontare ogni situazione.
Jade Zanna, capelli castani e occhi verdi, è il maniaco della situazione e le prime pagine vi spiegheranno perché, facendovi conoscere il suo "amore" per le donne. Personaggio furbo, rissoso, sicuro di sé, in definitiva è quello che viene malmenato più spesso dagli altri per le sue bravate.
Platin Por, capelli d'argento e occhi coperti da una benda, è il più scontroso del gruppo e quello meno incline ad accettare la presenza di Weiss. La sua forza e il senso del dovere però, lo rendono probabilmente il più affidabile dei guardiani.
Atrum Mane, occhi e capelli neri, è il più silenzioso, misterioso e affascinante (ops, parere personale) dei quattro. Il suo attaccamento per Weiss è immediato quanto inaspettato e lo porterà a mettere a repentaglio la sua stessa vita per salvare spesso e volentieri quella di lei.
La descrizione così rende poco, c'è davvero un mondo affascinante dietro ognuno di questi personaggi e spero che i capitoli successivi ci daranno l'opportunità di scavare nella storia di ognuno di loro per comprenderli a pieno ed affezionarci al punto giusto.
Le dinamiche di gruppo sono ben sviluppate e le battute si basano sulle particolari personalità di ognuno. La commedia fa sorridere ma non mancano affatto momenti di tensione arricchiti da un'abbondante dose di sangue e arti mozzati! Anche l'elemento romantico fa capolino tra un rapimento, un agguato e un tentato assassinio.
Il chara design è probabilmente l'elemento che a colpo d'occhio discosta questo manga dal classico shojo. Sembra proprio un tratto shonen. Le ombre sono molto marcate, i muscoli ben delineati, i profili dei personaggi sono più netti e non semplicemente abbozzati, il chiaroscuro fa risaltare i lineamenti del volto, le proporzioni sono fedeli alla realtà, le mani affusolate e spesso presentate in pose molto ben definite, le vesti sono particolareggiate e stessa cosa dicasi per le acconciature. Le scene di lotta sono rappresentate molto bene, con inquadrature dinamiche e varie. C'è quasi dello splatter nel mezzo, visto il sangue che abbonda, teste mozzate, arti troncati e via dicendo ma insomma niente di così traumatizzante. Tutto molto realistico. Sinceramente mi mancava uno shojo disegnato in questo modo e per questo lo apprezzo ancora di più. Il tratto sembra dare spessore all'intero manga facendolo ascendere ad una dimensione più "importante", meno da ragazzine, per intenderci.
Sono molto curiosa di leggere il seguito e spero sinceramente che non ci siano delusioni dietro l'angolo. Per ora mi sento addirittura di consigliarlo non solo alle ragazze ma anche ai ragazzi interessati al genere. (Sorpresa delle sorprese!)
La trama, stranamente per uno shojo, è molto più simile a quella di uno shonen ma questa è una sorpresa tanto piacevole quanto ben riuscita. L'elemento fantasy che solitamente negli shojo viene spesso poco approfondito, qui diventa l'inevitabile base di partenza e le tematiche sembrano ricordare molto da vicino il mondo degli eroi dagli strabilianti poteri e le feroci battaglie. Sangue a profusione sgorga nero d'inchiostro schizzando le tavole in cui infuriano gli scontri tra il bene e il male. Altra novità piacevole è che sin dall'inizio il confine tra bene e male è molto più labile del solito e i nostri eroi non sempre sono esenti da macchie e paure. A soli due volumetti dall'inizio, la storia è già interessante, scorre veloce, ci sono piccoli colpi di scena e le nostra attenzione è tutta presa dal tentativo di carpire quante più informazioni possibili su questo strano mondo e sui suoi abitanti. Fortunatamente la confusione non è eccessiva, dato che i personaggi stessi spiegano il funzionamento di parecchie cose e ci sono addirittura delle mini schede, introdotte da Or e Jade tra un capitolo e l'altro, che agevolano la comprensione dei gaito e delle loro funzioni.
Parlando dei personaggi, l'eroina viene introdotta in un secondo momento e anche questo è strano ma la sorpresa non dispiace affatto. Il manga si apre puntando i riflettori sui quattro gaito guardiani in viaggio che per caso capitano in una città di confine. Qui incontrano la bella albina Weiss, la cui età è imprecisata e le cui capacità la rendono famosa, ammirata e ricercata da molti. La nostra ragazza è un personaggio a tutto tondo, lontana dal piattume apatico di molte colleghe shojo, ha carattere, emozioni e sentimenti e non ha paura di esternarli. In sua compagnia i momenti comici si alternano a quelli drammatici ed emozionanti. Ci sono tutte le premesse perché diventi un personaggio in grado di farsi amare.
Or Aile è considerato il leader dei guardiani, biondo e dagli occhi blu, è il più anziano dei quattro, il più saggio e il più astuto. Inoltre, nonostante i suoi 200 anni e più, sembra essere quello più incline alle battute e all'apparente leggerezza con cui sa affrontare ogni situazione.
Jade Zanna, capelli castani e occhi verdi, è il maniaco della situazione e le prime pagine vi spiegheranno perché, facendovi conoscere il suo "amore" per le donne. Personaggio furbo, rissoso, sicuro di sé, in definitiva è quello che viene malmenato più spesso dagli altri per le sue bravate.
Platin Por, capelli d'argento e occhi coperti da una benda, è il più scontroso del gruppo e quello meno incline ad accettare la presenza di Weiss. La sua forza e il senso del dovere però, lo rendono probabilmente il più affidabile dei guardiani.
Atrum Mane, occhi e capelli neri, è il più silenzioso, misterioso e affascinante (ops, parere personale) dei quattro. Il suo attaccamento per Weiss è immediato quanto inaspettato e lo porterà a mettere a repentaglio la sua stessa vita per salvare spesso e volentieri quella di lei.
La descrizione così rende poco, c'è davvero un mondo affascinante dietro ognuno di questi personaggi e spero che i capitoli successivi ci daranno l'opportunità di scavare nella storia di ognuno di loro per comprenderli a pieno ed affezionarci al punto giusto.
Le dinamiche di gruppo sono ben sviluppate e le battute si basano sulle particolari personalità di ognuno. La commedia fa sorridere ma non mancano affatto momenti di tensione arricchiti da un'abbondante dose di sangue e arti mozzati! Anche l'elemento romantico fa capolino tra un rapimento, un agguato e un tentato assassinio.
Il chara design è probabilmente l'elemento che a colpo d'occhio discosta questo manga dal classico shojo. Sembra proprio un tratto shonen. Le ombre sono molto marcate, i muscoli ben delineati, i profili dei personaggi sono più netti e non semplicemente abbozzati, il chiaroscuro fa risaltare i lineamenti del volto, le proporzioni sono fedeli alla realtà, le mani affusolate e spesso presentate in pose molto ben definite, le vesti sono particolareggiate e stessa cosa dicasi per le acconciature. Le scene di lotta sono rappresentate molto bene, con inquadrature dinamiche e varie. C'è quasi dello splatter nel mezzo, visto il sangue che abbonda, teste mozzate, arti troncati e via dicendo ma insomma niente di così traumatizzante. Tutto molto realistico. Sinceramente mi mancava uno shojo disegnato in questo modo e per questo lo apprezzo ancora di più. Il tratto sembra dare spessore all'intero manga facendolo ascendere ad una dimensione più "importante", meno da ragazzine, per intenderci.
Sono molto curiosa di leggere il seguito e spero sinceramente che non ci siano delusioni dietro l'angolo. Per ora mi sento addirittura di consigliarlo non solo alle ragazze ma anche ai ragazzi interessati al genere. (Sorpresa delle sorprese!)
Non posso dare un voto più alto perché ho letto solo un volumetto, per adesso la trama è gradevole, si ambienta in un futuro lontano nel quale però vestiti, abitazioni e struttura sociale assomigliano molto all'epoca medioevale; in questo ipotetico futuro ovviamente ci sono dei cattivi, chiamati "demoni", che arrivano da un'altra dimensione. Per combattere l'influsso della dimensione maligna e i demoni che arrivano da essa, gli esseri umani creano delle "uova" che, unite agli esseri umani, generano una speciale razza di super-uomini chiamati Gaito.
Ci sono diversi tipi di Gaito, ovvero, in ordine gerarchico: Custode, Cantore, Restauratore, Guaritore, Guardiano. I Guardian, la specie a cui appartengono i quattro protagonisti, sono quelli più in basso nella scala gerarchica e perciò subordinati agli altri.
Poiché il quartetto, composto di soli uomini, non ha un padrone, essi tendono ad accettare vari lavori dagli esseri umani e così facendo si costruiscono la nomea di mercenari, poiché si macchiano della colpa di accettare lavori dagli esseri umani, invece di limitarsi a difendere la Terra dai demoni. Un giorno però i quattro si imbattono in una "rarità", un Gaito donna. Essi sono rari perché le uova si impiantano più difficilmente nelle donne, inoltre la donna in questione è anche albina, e ciò la fa essere così rara da essere considerata una dea dai comuni mortali. La donna è una restauratrice, cioè ha il compito di sigillare la Terra per impedirne l'erosione, i sigilli in generale non durano più di 50 anni, quindi i restauratori sono sempre in viaggio per ripetere il rituale.
Durante la storia si scopre inoltre che i Gaito possono accoppiarsi con gli esseri umani creando degli ibridi, Gaito-umani, anch'essi con delle caratteristiche fuori dal comune, ad esempio una vita più lunga; i Gaito ad esempio vivono dai 300 ai 600 anni, e quando ciò avviene l'uovo non muore, ma ritorna al Gaito custode.
In sostanza la trama non è innovativa, seppure di piacevole lettura. Un difetto che ho notato è che a volte ci si perde dietro a tutti i personaggi e credo che ci voglia qualche volumetto per ambientarsi bene nella trama e nei personaggi.
Ci sono diversi tipi di Gaito, ovvero, in ordine gerarchico: Custode, Cantore, Restauratore, Guaritore, Guardiano. I Guardian, la specie a cui appartengono i quattro protagonisti, sono quelli più in basso nella scala gerarchica e perciò subordinati agli altri.
Poiché il quartetto, composto di soli uomini, non ha un padrone, essi tendono ad accettare vari lavori dagli esseri umani e così facendo si costruiscono la nomea di mercenari, poiché si macchiano della colpa di accettare lavori dagli esseri umani, invece di limitarsi a difendere la Terra dai demoni. Un giorno però i quattro si imbattono in una "rarità", un Gaito donna. Essi sono rari perché le uova si impiantano più difficilmente nelle donne, inoltre la donna in questione è anche albina, e ciò la fa essere così rara da essere considerata una dea dai comuni mortali. La donna è una restauratrice, cioè ha il compito di sigillare la Terra per impedirne l'erosione, i sigilli in generale non durano più di 50 anni, quindi i restauratori sono sempre in viaggio per ripetere il rituale.
Durante la storia si scopre inoltre che i Gaito possono accoppiarsi con gli esseri umani creando degli ibridi, Gaito-umani, anch'essi con delle caratteristiche fuori dal comune, ad esempio una vita più lunga; i Gaito ad esempio vivono dai 300 ai 600 anni, e quando ciò avviene l'uovo non muore, ma ritorna al Gaito custode.
In sostanza la trama non è innovativa, seppure di piacevole lettura. Un difetto che ho notato è che a volte ci si perde dietro a tutti i personaggi e credo che ci voglia qualche volumetto per ambientarsi bene nella trama e nei personaggi.