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MegaTexy

Volumi letti: 12/12 --- Voto 7,5
BalJak è un manhwa (fumetto di origine coreana), dai tratti puliti e alternativamente, più o meno dettagliati.
La storia tratta argomenti come quelli del bullismo, però rivalutati sotto una luce più nobile, quasi "giusta" che non tutti i lettori condivideranno. Detto ciò, non si può togliere niente alla scorrevolezza delle pagine, che nonostante pecchino di una trama alquanto prevedibile, non può fare a meno di esaltare il lettore per le violente scazzottate e rubare più di un sorriso nelle pseudo scene comiche.
Protagonisti di questa rocambolesca storia, sono: primo tra tutti, nonché capo auto conclamato, è Jo Pae, ragazzo contemporaneo sempre pronto ad alzare le mani, ma con segreti fini nobili;
Ho Ra, inizialmente rivale di Jo, ma che con il tempo, grazie al potente magnetismo che questi trasuda, ne diventa complice e alleato, anche se non sempre molto volentieri, perché Jo Pae sotto certi frangenti è estremamente "fuori" e seguirlo, può diventare un po' imbarazzante. Per finire, ma non meno importante, c'è Han Ryu, il più sensibile del gruppo, ma in certe situazioni, anche il più pericoloso, degno di essere stimato all'inverosimile dal leader del gruppo.

L'avventura si svolge conquistando sempre più il rispetto dei loro coetanei, ma specialmente nell'avanzare della storia, le scazzottate, avranno fini sempre più nobili, in fondo ogni ragazzo su questa terra, merita un po' di importanza e c'è chi rimane passivo allo svolgersi di ciò che succede e chi, come il nostro trio, accompagnato da sempre più seguaci, non vuole stare fermo a guardare, ma afferrare il loro destino per il collo e se non andrà come desiderano, riempirlo di botte.


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Nyx

Volumi letti: 12/12 --- Voto 9
Bal Jak fu il primo manwha che lessi quando agli inizi nutrivo una certa diffidenza verso i manwha, chissà, forse vedendoli come una sorta di "contraffazione" del manga ed invece, pur essendo sempre fumetti asiatici hanno il loro stile e spesso ben poco da invidiare ai loro "cuginetti" giapponesi, anzi, in alcuni casi si tratta di opere persino superiori. Uno di questi casi potrebbe essere proprio il sopracitato Bal Jak, perlomeno per chi, come il sottoscritto, gradisce assai le storie di combattimento - teppistiche.
Ultimamente di opere di questo tipo ne abbiamo viste parecchie, citandone alcune tra le più valide dovremmo senz'altro fare il nome di GTO, Shonan Junai Gumi, Sun Ken Rock, Veritas, Hero e Worst. Tra questi Bal Jak si distingue nettamente grazie ad un clima eccentrico, duro ma al contempo assai demenziale, scenette che non possono non strappare una gran bella risata di gusto. A questo si aggiungono dei personaggi assai carismatici ed imprevedibili, specialmente il protagonista principale che risponde al nome di Jo Pae, un ragazzino teppista con dei propositi di conquista degni di un futuro dominatore del mondo (perlomeno nei suoi sogni) tanta forza fisica e forza di volontà da vendere a palate. Un carattere che, volenti o nolenti, conquisterà l'amicizia e il rispetto di chiunque si incontrerà o scontrerà con lui.
Bal Jak essenzialmente è tutto ciò ma personalmente lo ricordo principalmente come un'opera assurda e assai divertente, appassionante e per niente pesante. E' tra I miei manwha preferiti, unica nota di demerito si può portare al finale che è il classico finale aperto probabilmente in attesa di un ipotetico seguito del quale comunque non si è mai parlato... si vociferava invece (ma niente più che voci di corridoio) di una possibile trasposizione animata. Anche di quella non si è più saputo nulla. Sono ormai passati parecchi anni dalla sua conclusione ma l'esperienza c'insegna che quando si parla di anime e manga le attese possono essere eterne.

Trattasi di un opera by Flashbook quindi edizione di ottima qualità e prezzo sopra la media (perlomeno per quei tempi).
Consigliatissimo a chiunque possa essere interessato a questo genere!


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Takashi Mitsuhashi

Volumi letti: 12/12 --- Voto 10
Questo è l'unico manhwa coreano che ho, ma lo adoro. Narra la storia di Jo Pae, che è letteralmente un pazzo scatenato, di Ho ra e Han Ryu, chiamato dallo stesso Jo Pae "il principe del piercing" se ricordo bene; inizialmente poco inclini a fare amicizia, in seguito matureranno ciascuno un misto di rispetto e ammirazione nei confronti degli altri. Jo Pae vuole diventare il capo del liceo Sang Rock e poi dell'intero quartiere; nel perseguire i suoi obiettivi si si scontra casualmente con l'attuale capo del liceo, Min Soo, e arriva persino a buttarlo giù dal tetto. Dopo questo episodio gli scagnozzi di Min Soo, in particolare Woo Yeol, membro più scaltro della banda, cercheranno di vendicarlo prima attaccando Ho Ra, che riesce a batterli, e poi prendendosela con Han Ryu, ma grazie all'intervento di Joe Pae che si trovava lì per caso saranno sconfitti e la pagheranno. Dopo questo episodio la fama di Jo pae e della sua banda cresce a dismisura, tanto che le altre bande di licei vicini cercheranno di affrontarlo, ma vengono regolarmente sconfitti; inoltre, affascinati dal suo carisma, entreranno nella sua banda altri personaggi, tra cui spicca Tae Jin, centauro amante della velocità.
Comunque il vero scopo di Joe Pae non è solo quello di diventare il capo del quartiere, è riuscire a riunire tutte le bande teppisti dei vari licei e lo sta facendo perché lui vuole cambiare il sistema dall'interno, e per non far succedere più le ingiustizie che ha visto in passato, opinione condivisa da Han Ryu.

Questo manhwa lo consiglio davvero a tutti, per me è un capolavoro. Lo stile dei disegni è molto ispirato a Slam dunk di Takehiko Inoue, lo stesso il protagonista ricorda Hanamichi Sakuragi, anche perchè Jo Pae ha stesso carattere di "pel di carota"; inoltre la storia è anche molto divertente e piena di gag esilaranti e tante scazzottate che ricordano, oltre al citato Slam Dunk, anche Due come noi e GTO, sia per le gag ma anche perché tutto quel che accade vuole sempre illustrarci una morale ed insegnarci qualcosa.
Vi consiglio di acquistarlo e leggerlo tutto d'un fiato, non ve ne pentirete, casomai quando l'avrete letto vi dispiacerà non averlo scoperto prima, quindi che aspettate, andate ad aiutare Joe Pae a conquistare il quartiere!


 2
Francescoseinen

Volumi letti: 12/12 --- Voto 9
In una parola: pazzesco! È la parola esatta per definire questo manhwa.
I protagonisti, specie Jo Pae, sono fenomenali. Jo Pae vuole conquistare il potere e per iniziare ha deciso di assoggettare tutti i licei della città. A partire da Han Ryu e Ho Ra (il mio preferito), altri ragazzi si uniranno alla sua causa.
È un'opera divertentissima e piena di combattimenti all'ultimo sangue, disegnata in maniera magistrale da Kim Young Oh, già autore e disegnatore di Banya; in particolare dal volume 7, allorquando lo sceneggiatore lo abbandona, assistiamo a un'evoluzione incredibile del disegno, se si poteva migliorare.

In conclusione, uno dei picchiaduro più divertenti e appassionanti che mi sia mai capitato di leggere, anche se non mancano dei momenti di riflessione non banali, di profondità d'animo pura e semplice che rendono l'opera completa nel suo insieme. A mio modo di vedere un must per ogni lettore amante del genere.


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Kouga

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Non ho letto molti Manhwa, ma questo titolo è uno dei miei preferiti, senza contare che ha veramente tanto da insegnare a diversi Manga con tema gang di teppisti a sfondo scolastico.

La storia è presto detta: Jo Pae è letteralmente un pazzo esaltato, egocentrico, scaltro come una volpe e dall'incredibile carisma. Questo basterebbe a convincere chiunque a fuggire lontano da lui, eppure, sarà proprio il suo atteggiamento a scatenare l'ira di alcuni, l'ilarità di altri nonché fascino e carisma in coloro che volenti o dolenti, diventeranno poi i suoi seguaci. Ma non si tratta di semplice rivalsa giovanile, bensì di un sogno più grande, quello che vuole portare Jo a diventare il più forte, se non il Re del Mondo intero. Questo permetterà al ragazzo di farsi due compagni che con lui non hanno assolutamente nulla da spartire, ma che tuttavia gli staranno sempre e costantemente accanto: Ho Ra, a sua volta una leggenda nella scuola che frequentava e con l'ossessione per le belle ragazze ed Han Ryu, misterioso e taciturno filosofo immerso in un mondo tutto suo concentrato di tatoo e piercing (e concedetemelo: forse un po' fatto). I tre combatteranno, perderanno, vinceranno, subiranno grosse perdite nel loro gruppo e verseranno lacrime, conquisteranno incredibili vittorie, rideranno e soprattutto cresceranno.

Cos'ha di diverso Bal Jak da altri titoli sul generis? L'incredibile verve dei protagonisti, dei comprimari e la forte caratterizzazione degli stessi sia a livello fisico che caratteriale, che catalizza il lettore nell'opera sin da subito permettendo di affezionarsi ai medesimi in maniera pressoché istantanea, cosa che non ho potuto dalla mia dire per altri titoli come QP e Worst. Ed è il disegno e la sceneggiatura dell'opera che andiamo ad analizzare nel suo svolgimento: cominciata a quattro mani dalla mente di Jeon Sang Young e dal disegno di Kim Young Oh, a metà serie prosegue e viene conclusa solo da quest'ultimo a causa di altri impegni e progetti di Young e per nessuna discrepanza tra i due, è il caso di specificarlo. Questo permette ad Oh di proseguire l'opera con più libertà mettendo le ali ai piedi dei suoi personaggi e ciò che ne verrà fuori è decisamente molto evidente, visto che l'opera stessa tocca temi un po' più profondi e sentimentali, evolvendo ulteriormente lo stile dapprima già particolareggiato e molto gradevole. Proprio nello stile di disegno di Oh è possibile incontrare diverse influenze giapponesi, la più palese parrebbe quella di Takehiko Inoue, visto che tra capigliatura ed espressioni, possiamo notare certe assonanze tra Jo e il più noto Sakuragi di Slam Dunk, sebbene nel tempo ciò vada a distaccarsi prendendo una strada tutta sua. Particolare non indifferente nella sceneggiatura, cominciata da Young e mantenuta salta da Oh, è una voce narrante non ancora ben identificata per tutto l'arco dell'opera che parla al passato, rivelando alcuni particolari inerenti ad un futuro che, ahimè, nella serie non vedremo mai.

Bal Jak sa emozionare, raccontando le vicende di una persona normale che vuole uscire dall'ordinario e per farlo non ha superpoteri del caso ne tanto meno è la reincarnazione di qualcuno o tanto più è stato scelto come predestinato da qualche antica e bizzarra leggenda. È solo un ragazzo completamente anonimo che vuole lasciare un segno nella storia, mettendoci tutto il suo impegno, carisma, entusiasmo e coraggio: questo rende Bal Jak un titolo veramente meritevole della sua lettura. Consigliato agli appassionati del genere e non solo, un buonissimo titolo.

Curiosità: Giorgio Ronchini, secondo classificato alla decima edizione del Grande Fratello, viene soprannominato Jo e nel suo account Facebook, porta il nome di Jo Pae, oltre che alcune foto in cui aveva lo stesso taglio con 'cicatrice' proprio come il protagonista di Bal Jak, a cui si aspira quale modello di vita, essendo un grande appassionato dell'opera.