Cat Paradise
Cat Paradise è un manga fantasy in cui i temi principali sono il rapporto uomo-gatto e il rapporto uomo-ambiente, tema quest'ultimo che è trattato molto spesso in manga/anime (basti pensare allo Studio Ghibli).
Il tutto inizia senza troppi dettagli: all'interno di una scuola in cui è permesso tenere dei gatti compare un mostro e la protagonista, insieme al suo gatto, otterranno dei particolari poteri per riuscire a sconfiggerlo. Da qui in poi sarà tutto un crescendo di nuovi personaggi con i rispettivi animali, combattimenti e rivelazioni sull'esistenza di una scuola così particolare, su cosa siano quei mostri, perché esistano e sulla missione finale da compiere.
Come anticipavo, più si va avanti nella lettura più si nota la critica che viene fatta dall'autore all'eccessivo disboscamento e alla distruzione dell'ambiente in cui l'uomo vive e in cui gli animali non trovano più una propria collocazione.
In ogni caso, la storia è semplice e lineare da seguire, tolto qualche importante colpo di scena verso il finale, ed essendo condensata in cinque volumi non da molto spazio a divagazioni. Non mancano i momenti più divertenti così come i momenti in cui non si saprà bene che aspettarsi da determinate situazioni.
Ogni personaggio e ogni gatto sono disegnati in maniera unica, ben distinguibili e sono caratterizzati in maniera ottima, ognuno con una propria particolare abilità che li contraddistingue, ed è stata data parecchia enfasi al rapporto uomo-gatto al legame che li unisce.
In conclusione sono rimasto soddisfatto da questo manga di Iwahara (di cui avevo già letto King of Thorn e con cui ho trovato parecchie analogie, specialmente per il tratto di disegno molto cupo) e visto che è anche molto corto ne consiglio la lettura in primo luogo a chi adora i gatti e disegni di gatti "carini" e poi a chi solitamente legge shonen e cerca un manga fantasy con molta azione e scene di combattimento.
Il tutto inizia senza troppi dettagli: all'interno di una scuola in cui è permesso tenere dei gatti compare un mostro e la protagonista, insieme al suo gatto, otterranno dei particolari poteri per riuscire a sconfiggerlo. Da qui in poi sarà tutto un crescendo di nuovi personaggi con i rispettivi animali, combattimenti e rivelazioni sull'esistenza di una scuola così particolare, su cosa siano quei mostri, perché esistano e sulla missione finale da compiere.
Come anticipavo, più si va avanti nella lettura più si nota la critica che viene fatta dall'autore all'eccessivo disboscamento e alla distruzione dell'ambiente in cui l'uomo vive e in cui gli animali non trovano più una propria collocazione.
In ogni caso, la storia è semplice e lineare da seguire, tolto qualche importante colpo di scena verso il finale, ed essendo condensata in cinque volumi non da molto spazio a divagazioni. Non mancano i momenti più divertenti così come i momenti in cui non si saprà bene che aspettarsi da determinate situazioni.
Ogni personaggio e ogni gatto sono disegnati in maniera unica, ben distinguibili e sono caratterizzati in maniera ottima, ognuno con una propria particolare abilità che li contraddistingue, ed è stata data parecchia enfasi al rapporto uomo-gatto al legame che li unisce.
In conclusione sono rimasto soddisfatto da questo manga di Iwahara (di cui avevo già letto King of Thorn e con cui ho trovato parecchie analogie, specialmente per il tratto di disegno molto cupo) e visto che è anche molto corto ne consiglio la lettura in primo luogo a chi adora i gatti e disegni di gatti "carini" e poi a chi solitamente legge shonen e cerca un manga fantasy con molta azione e scene di combattimento.
Cat Paradise è il terzo titolo edito in Italia di questo autore che ha ottenuto meritatamente un notevole apprezzamento di pubblico con la precedente opera pubblicata nel nostro paese da Flashbook, "King of Thorn" (la terza opera disponibile è "Koudelka", edita dalla Dynamic). Le aspettative erano alte e l'autore purtroppo non le soddisfa a pieno.
Ad un primo approccio sembrerebbe quasi di trovarsi di fronte a qualcosa di completamente nuovo ed inusuale. Uno Yuji Iwahara che a sorpresa si cimenta in uno shounen scolastico che di scolastico, a parte il fatto di essere ambientato in una scuola, non ha assolutamente nulla. Mancano completamente le caratterizzazioni emotive e psicologiche tipiche del genere che sarebbero state sicuramente molto apprezzabili, ma la cui assenza potrebbe essere giustificata dalla piega "fantasy soprannaturale" che l'opera ha sin dal principio. La storia parte bene, un nutrito gruppetto di personaggi umani con relativo compagno felino che stuzzicano la curiosità del lettore. Notevole risulta essere l'interesse per i rapporti che si stabiliscono tra padroncino e gatto oltre che tra le varie coppie di protagonisti. Peccato solo che dopo un iniziale infarinatura questo aspetto si perda per strada per lasciar spazio alla narrazione della storia, che è la grande pecca dell'opera. La sensazione avuta è quella di una storia che nasce un po' così, passo dopo passo senza porre troppa attenzione, con una risoluzione finale degli eventi che non convince. Alcuni passaggi richiedono una rilettura per essere compresi ed ancora risultano confusi.
L'unico aspetto veramente positivo dell'opera è il magnifico stile di disegno dell'autore, così particolare, graffiante, a tratti confusionario ma di una forza espressiva che pochi hanno. Un acquisto di cui non ci si pente se si ama l'autore, ma che non è consigliabile come sua prima opera da leggere, molto meglio il suo predecessore "King of Thorn".
Ad un primo approccio sembrerebbe quasi di trovarsi di fronte a qualcosa di completamente nuovo ed inusuale. Uno Yuji Iwahara che a sorpresa si cimenta in uno shounen scolastico che di scolastico, a parte il fatto di essere ambientato in una scuola, non ha assolutamente nulla. Mancano completamente le caratterizzazioni emotive e psicologiche tipiche del genere che sarebbero state sicuramente molto apprezzabili, ma la cui assenza potrebbe essere giustificata dalla piega "fantasy soprannaturale" che l'opera ha sin dal principio. La storia parte bene, un nutrito gruppetto di personaggi umani con relativo compagno felino che stuzzicano la curiosità del lettore. Notevole risulta essere l'interesse per i rapporti che si stabiliscono tra padroncino e gatto oltre che tra le varie coppie di protagonisti. Peccato solo che dopo un iniziale infarinatura questo aspetto si perda per strada per lasciar spazio alla narrazione della storia, che è la grande pecca dell'opera. La sensazione avuta è quella di una storia che nasce un po' così, passo dopo passo senza porre troppa attenzione, con una risoluzione finale degli eventi che non convince. Alcuni passaggi richiedono una rilettura per essere compresi ed ancora risultano confusi.
L'unico aspetto veramente positivo dell'opera è il magnifico stile di disegno dell'autore, così particolare, graffiante, a tratti confusionario ma di una forza espressiva che pochi hanno. Un acquisto di cui non ci si pente se si ama l'autore, ma che non è consigliabile come sua prima opera da leggere, molto meglio il suo predecessore "King of Thorn".
Cat Paradise si è dimostrato un manga più profondo e articolato di quello che titolo e copertina mi avevano fatto ipotizzare. Inoltre, con il passare delle pagine, diventa pian piano sempre più interessante e riesce anche a concludersi in modo efficace e soddisfacente.
Dello stesso mangaka ho recentemente letto King of Thorn, opera che parte alla grande per poi diventare più confusa e caotica. Fra le due, ho preferito decisamente Cat Paradise, e pensare che non sono nemmeno un grande amante dei gatti!
Cat Paradise inizia in modo abbastanza banale e parte da uno spunto che ho già letto innumerevoli volte: è ambientato in una scuola infestata da ‘creature soprannaturali’ che cercano di distruggere una barriera magica che sigilla un essere terribile e spaventoso. Questa è difesa da un gruppo di studenti che hanno ottenuto le capacità e i poteri per combatterle. Saranno inoltre aiutati dai loro fedeli e sorprendenti amici a quattro zampe, che sono per diversi motivi il fulcro della storia.
Nonostante questo ho trovato un paio di indizi che mi hanno colpito e spinto a proseguire nella lettura: in primis il disegno è piuttosto cupo, cosa che ho trovato curiosa in un manga che avevo erroneamente classificato come un prodotto per un target piuttosto giovane. Gli antagonisti inoltre si dimostrano piuttosto spietati e sembrano seguire un piano piuttosto articolato, elemento che mi ha fatto intuire che le la trama fosse ben più complessa di come poteva sembrare. In effetti immaginavo di trovarmi a leggere la classica storia di una ragazza che inizia una nuova scuola, affascinata dai senpai del comitato studentesco, e trova un gatto, scopre che ha poteri, viene notata e ha così la possibilità di conoscere i ragazzi che tanto ammirava, combattendo al loro fianco. Invece la cose sono ben più articolate e molto meno banali. Gli elementi da me ‘temuti’ sono presenti, ma le vicende assumono contorni difficili da prevedere e ben presto gli elementi futili passano in secondo piano, un mero contorno che fa da sfondo agli agguati che le creature progettano e ad un quadro che ha radici in un passato piuttosto remoto.
L’evoluzione degli antagonisti, che assumono sempre più spessore, e alcuni inaspettati eventi che colpiscono alcuni protagonisti, sfociano in qualcosa che va ben oltre la classica lotta tra bene e male. La corsa verso il finale si tinge infine di tinte ecologiste, che onestamente ho apprezzato.
Cat Paradise è stato per quel che mi riguarda una piacevole sorpresa, ve lo consiglio.
Dello stesso mangaka ho recentemente letto King of Thorn, opera che parte alla grande per poi diventare più confusa e caotica. Fra le due, ho preferito decisamente Cat Paradise, e pensare che non sono nemmeno un grande amante dei gatti!
Cat Paradise inizia in modo abbastanza banale e parte da uno spunto che ho già letto innumerevoli volte: è ambientato in una scuola infestata da ‘creature soprannaturali’ che cercano di distruggere una barriera magica che sigilla un essere terribile e spaventoso. Questa è difesa da un gruppo di studenti che hanno ottenuto le capacità e i poteri per combatterle. Saranno inoltre aiutati dai loro fedeli e sorprendenti amici a quattro zampe, che sono per diversi motivi il fulcro della storia.
Nonostante questo ho trovato un paio di indizi che mi hanno colpito e spinto a proseguire nella lettura: in primis il disegno è piuttosto cupo, cosa che ho trovato curiosa in un manga che avevo erroneamente classificato come un prodotto per un target piuttosto giovane. Gli antagonisti inoltre si dimostrano piuttosto spietati e sembrano seguire un piano piuttosto articolato, elemento che mi ha fatto intuire che le la trama fosse ben più complessa di come poteva sembrare. In effetti immaginavo di trovarmi a leggere la classica storia di una ragazza che inizia una nuova scuola, affascinata dai senpai del comitato studentesco, e trova un gatto, scopre che ha poteri, viene notata e ha così la possibilità di conoscere i ragazzi che tanto ammirava, combattendo al loro fianco. Invece la cose sono ben più articolate e molto meno banali. Gli elementi da me ‘temuti’ sono presenti, ma le vicende assumono contorni difficili da prevedere e ben presto gli elementi futili passano in secondo piano, un mero contorno che fa da sfondo agli agguati che le creature progettano e ad un quadro che ha radici in un passato piuttosto remoto.
L’evoluzione degli antagonisti, che assumono sempre più spessore, e alcuni inaspettati eventi che colpiscono alcuni protagonisti, sfociano in qualcosa che va ben oltre la classica lotta tra bene e male. La corsa verso il finale si tinge infine di tinte ecologiste, che onestamente ho apprezzato.
Cat Paradise è stato per quel che mi riguarda una piacevole sorpresa, ve lo consiglio.
Cat Paradise decreta il ritorno sul mercato italiano e internazionale di Yuji Iwahara, autore già ampiamente apprezzato per il suo seinen "King of Thorn", edito in Italia dalla Flasbook. Rispetto al predecessore Cat Pardise si presenta come un'esperienza del tutto nuova per l'autore, che rappresenta una classica vita scolastica facendo però entrare in scena animali parlanti e rendendo l'atmosfera colorata simile a quella di un anime (che avesse già programmato uno sviluppo come con King of Thorn? È possibile).
La storia infatti si svolge interamente nella prestigiosa scuola Matabi, che a differenza di una scuola normale, consente ai suoi studenti di tenere con sé il proprio gatto ed è proprio in questo clima che conosciamo i protagonisti: l'imbranata e timida (cliché delle storie scolastiche) Yumi Hayakawa e il suo irrequieto gatto Kansuke.
Nel primo volume si nota come la solita e ordinaria vita scolastica viene stravolta dall'apparizione di un gigantesco demone felino chiamato Kaen, che sembra intenzionato a porre fine ad una faida iniziata 1000 anni prima tra quest'ultimo e la principessa di Futakago, l'antica proprietaria della terra sulla quale oggi esiste la scuola Matabi. Tuttavia l'astuta principessa, come anche il primo preside della scuola, non hanno lasciato la terra incustodita, munendola di barriere mistiche per arrestare l'avanzata di Kaen e i demoni al suo seguito, e hanno donato misteriosi poteri a 7 giovani studenti e ai loro gatti parlanti per difendere i propri cari in caso di necessità. La protagonista Yumi verrà coinvolta suo malgrado come ottavo guardiano della scuola e si troverà al centro di una serie di infausti eventi e inusuali combattimenti tra felini e demoni.
La trama è piuttosto semplice in principio ma i risvolti improvvisi della storia, i colpi di scena e l'alone di mistero che circonda i personaggi, uniti alla classica atmosfera di vita di tutti i giorni, ci mostrano la straordinaria capacità di questo autore di costruire un intreccio interessante e di rendere affascinante persino l'ordinario rapporto quotidiano tra un gatto e il suo padrone. Questa capacità è evidente anche dai disegni, che non sono più esclusivamente cupi come in King of Thorn ma sanno essere anche luminosi e sanno mettere in risalto non solo le caratteristiche dei diversi personaggi, ma anche i sentimenti che li muovono ad andare avanti nella storia. Certo da soli 5 volumi non si può pretendere un exursus molto approfondito sui vari personaggi, per cui non vi è modo di affezzionarvisi come non vi è modo a mio parere di odiare profondamente il cattivo di turno, ma è evidente come l'autore abbia preferito soffermarsi di più sul rapporto molto commovente tra la protagonista e il suo gatto al fine di sensibilizzare sull'amicizia tra l'uomo e un animale di compagnia.
L'unica pecca della edizione italiana della GP è a mio parere l'assenza delle pagine a colori così come erano state pubblicate dall'editore giapponese; nell'edizione italiana riportate in bianco e nero.
Concludendo direi che è un'opera che consiglio a tutti coloro che volessero leggere una bella storia, semplice, corta, ma ben costruita e soprattutto direi che è d'obbligo per chi ama i gatti e in generale gli animali di compagnia.
I miei voti:
Disegni:9, Soria:6.5, Personaggi:6.5
La storia infatti si svolge interamente nella prestigiosa scuola Matabi, che a differenza di una scuola normale, consente ai suoi studenti di tenere con sé il proprio gatto ed è proprio in questo clima che conosciamo i protagonisti: l'imbranata e timida (cliché delle storie scolastiche) Yumi Hayakawa e il suo irrequieto gatto Kansuke.
Nel primo volume si nota come la solita e ordinaria vita scolastica viene stravolta dall'apparizione di un gigantesco demone felino chiamato Kaen, che sembra intenzionato a porre fine ad una faida iniziata 1000 anni prima tra quest'ultimo e la principessa di Futakago, l'antica proprietaria della terra sulla quale oggi esiste la scuola Matabi. Tuttavia l'astuta principessa, come anche il primo preside della scuola, non hanno lasciato la terra incustodita, munendola di barriere mistiche per arrestare l'avanzata di Kaen e i demoni al suo seguito, e hanno donato misteriosi poteri a 7 giovani studenti e ai loro gatti parlanti per difendere i propri cari in caso di necessità. La protagonista Yumi verrà coinvolta suo malgrado come ottavo guardiano della scuola e si troverà al centro di una serie di infausti eventi e inusuali combattimenti tra felini e demoni.
La trama è piuttosto semplice in principio ma i risvolti improvvisi della storia, i colpi di scena e l'alone di mistero che circonda i personaggi, uniti alla classica atmosfera di vita di tutti i giorni, ci mostrano la straordinaria capacità di questo autore di costruire un intreccio interessante e di rendere affascinante persino l'ordinario rapporto quotidiano tra un gatto e il suo padrone. Questa capacità è evidente anche dai disegni, che non sono più esclusivamente cupi come in King of Thorn ma sanno essere anche luminosi e sanno mettere in risalto non solo le caratteristiche dei diversi personaggi, ma anche i sentimenti che li muovono ad andare avanti nella storia. Certo da soli 5 volumi non si può pretendere un exursus molto approfondito sui vari personaggi, per cui non vi è modo di affezzionarvisi come non vi è modo a mio parere di odiare profondamente il cattivo di turno, ma è evidente come l'autore abbia preferito soffermarsi di più sul rapporto molto commovente tra la protagonista e il suo gatto al fine di sensibilizzare sull'amicizia tra l'uomo e un animale di compagnia.
L'unica pecca della edizione italiana della GP è a mio parere l'assenza delle pagine a colori così come erano state pubblicate dall'editore giapponese; nell'edizione italiana riportate in bianco e nero.
Concludendo direi che è un'opera che consiglio a tutti coloro che volessero leggere una bella storia, semplice, corta, ma ben costruita e soprattutto direi che è d'obbligo per chi ama i gatti e in generale gli animali di compagnia.
I miei voti:
Disegni:9, Soria:6.5, Personaggi:6.5
Dalla mente di Yuji Iwahara, l’autore già noto al pubblico, italiano e non, per il manga King of Thorn trasposto in film d’animazione, nasce un prodotto che prende molti elementi classici, quale l’avventura scolastica, ragazzi prescelti e animali parlanti, ma li amalgama con molta cura, tanto che alla fine ne esce un prodotto veramente originale che regala anche colpi di scena veramente inaspettati, uno su tutto forse è il messaggio che si diverte a mandare ai lettori.
Yumi, una ragazza molto gentile ed insicura oltre che impacciata, si è appena trasferita alla scuola Matabi, un atipico complesso scolastico dove è permesso agli studenti tenere i loro amici felini all’interno della stessa. Il tutto sembra procedere come una normale vita da studente per Yumi e per il suo Kansuke già impegnato in lotte territoriali, ma ben presto scoprirà una verità celata da mille anni che permette ai prescelti di acquistare poteri speciali insieme ai loro felini per combattere e difendere gli umani dagli spiriti imprigionati nella Barriera di Futakago.
Sin dall’inizio l’opera offre azione e soprattutto risate grazie alla coppia di protagonisti, poi dopo aver buttato il lettore nella storia con la rivelazioni iniziali si nota un certo calo lasciando solo qualche piccola fumosa novità che poco alletta il lettore, l’attrattiva maggiore per continuare la lettura sono i personaggi, ben caratterizzati, che vanno ad offrire un cast ampio e vario ma soprattutto è per i loro poteri che si faranno ricordare, non solo sapranno essere originali in combattimento offrendo così gradevole varietà ma sono stati attentamente creati per rispecchiare al meglio le personalità degli stessi, che per alcuni saranno esplicate direttamente dalla storia con flashback o spiegazioni, mentre per altri basta un piccolo sforzo per comprenderne la simbologia.
La mente di Iwahara torna a stupire nel finale, difatti quando la storia torna a ricoprire il ruolo principale nel finale l’autore si decide a smuovere il tutto con rivelazioni inaspettate e colpi di scena, donando così una giusta fine ma non per questo prevedibile. Questa brusca virata potrebbe far pensare a qualche forzatura, ma non è così, anche perché rileggendo l’opera si notano sin dall’inizio alcuni dettagli come un certo nome in grassetto o alcune inquadrature del panorama teoricamente casuali che invece non lo saranno affatto, il che lascia intuire che Iwahara sapeva fin dall’inizio come chiudere la storia. Una cosa simile avviene anche per la commovente storia di Yumi e Kansuke, viene presto spiegata ma più avanti verrà raccontata in versione estesa (regalando così grasse risate per l’ovvia reazione di Kansuke) e anche in questo caso si nota come alcuni elementi erano presenti nel primo flashback.
Gradevole anche il messaggio che permea l’opera, nel finale sembra vergere sui classici argomenti quale l’umanità fondamentalmente cattiva e l’ecologia, ma si tratta poi di argomenti molto più semplici quali il rispetto per la natura e l’amicizia che lega una persona al proprio amico animale.
I disegni sono ottimi come nel pieno stile dell’autore, che gioca moltissimo con i neri, regalando spesso e volentieri tavole luminose o atmosfere cupe.
Il charachter design è vario, sia per quanto riguarda i ragazzi ed i loro gatti, ovviamente tutti pelosi e soprattutto dalla sensazione “morbidosa”, che per i nemici, che sapranno avere aspetti veramente agghiaccianti, una su tutti lo spirito del ragno, che grazie alla matita spigolosa dell’autore acquista cattiveria e personalità, senza dimenticare i neri applicati con grande maestria.
Altro fiore all’occhiello dell’autore è l’espressività, sia degli umani che degli animali, che spesso e volentieri vale più di mille parole e permette di comprenderne immediatamente lo stato d’animo.
In Italia l’opera arriva sotto l’etichetta della GP Publishing, in un’edizione tutto sommato discreta, è presente l’ormai immancabile sovraccoperta e il manga è stampata con buona qualità su carta bianca dalla discreta grammatura con poche trasparenze. L’unica nota che fa calare il rapporto qualità/prezzo è l’assenza di pagine a colori, che spesso aiuta a giustificare il costo elevato.
Prendete quindi “Allevare un cane” di Jiro Taniguchi, trasportatelo in un’ambientazione scolastica e metteteci tantissimo fantasy e altrettanti combattimenti (oltre che ai gatti) ed otterrete Cat Paradise, un’opera che offre una trama altalenante, un ottimo cast di personaggi e soprattutto un gradevole messaggio che si basa sulla natura e sul tacito rapporto tra padrone ed animale che diventano quasi un tutt’uno.
Se siete alla ricerca di una miniserie ricca d’azione e ben costruita Cat Paradise potrebbe regalarvi non poche soddisfazioni, ma se amate i gatti questa lettura è imperdibile.
Yumi, una ragazza molto gentile ed insicura oltre che impacciata, si è appena trasferita alla scuola Matabi, un atipico complesso scolastico dove è permesso agli studenti tenere i loro amici felini all’interno della stessa. Il tutto sembra procedere come una normale vita da studente per Yumi e per il suo Kansuke già impegnato in lotte territoriali, ma ben presto scoprirà una verità celata da mille anni che permette ai prescelti di acquistare poteri speciali insieme ai loro felini per combattere e difendere gli umani dagli spiriti imprigionati nella Barriera di Futakago.
Sin dall’inizio l’opera offre azione e soprattutto risate grazie alla coppia di protagonisti, poi dopo aver buttato il lettore nella storia con la rivelazioni iniziali si nota un certo calo lasciando solo qualche piccola fumosa novità che poco alletta il lettore, l’attrattiva maggiore per continuare la lettura sono i personaggi, ben caratterizzati, che vanno ad offrire un cast ampio e vario ma soprattutto è per i loro poteri che si faranno ricordare, non solo sapranno essere originali in combattimento offrendo così gradevole varietà ma sono stati attentamente creati per rispecchiare al meglio le personalità degli stessi, che per alcuni saranno esplicate direttamente dalla storia con flashback o spiegazioni, mentre per altri basta un piccolo sforzo per comprenderne la simbologia.
La mente di Iwahara torna a stupire nel finale, difatti quando la storia torna a ricoprire il ruolo principale nel finale l’autore si decide a smuovere il tutto con rivelazioni inaspettate e colpi di scena, donando così una giusta fine ma non per questo prevedibile. Questa brusca virata potrebbe far pensare a qualche forzatura, ma non è così, anche perché rileggendo l’opera si notano sin dall’inizio alcuni dettagli come un certo nome in grassetto o alcune inquadrature del panorama teoricamente casuali che invece non lo saranno affatto, il che lascia intuire che Iwahara sapeva fin dall’inizio come chiudere la storia. Una cosa simile avviene anche per la commovente storia di Yumi e Kansuke, viene presto spiegata ma più avanti verrà raccontata in versione estesa (regalando così grasse risate per l’ovvia reazione di Kansuke) e anche in questo caso si nota come alcuni elementi erano presenti nel primo flashback.
Gradevole anche il messaggio che permea l’opera, nel finale sembra vergere sui classici argomenti quale l’umanità fondamentalmente cattiva e l’ecologia, ma si tratta poi di argomenti molto più semplici quali il rispetto per la natura e l’amicizia che lega una persona al proprio amico animale.
I disegni sono ottimi come nel pieno stile dell’autore, che gioca moltissimo con i neri, regalando spesso e volentieri tavole luminose o atmosfere cupe.
Il charachter design è vario, sia per quanto riguarda i ragazzi ed i loro gatti, ovviamente tutti pelosi e soprattutto dalla sensazione “morbidosa”, che per i nemici, che sapranno avere aspetti veramente agghiaccianti, una su tutti lo spirito del ragno, che grazie alla matita spigolosa dell’autore acquista cattiveria e personalità, senza dimenticare i neri applicati con grande maestria.
Altro fiore all’occhiello dell’autore è l’espressività, sia degli umani che degli animali, che spesso e volentieri vale più di mille parole e permette di comprenderne immediatamente lo stato d’animo.
In Italia l’opera arriva sotto l’etichetta della GP Publishing, in un’edizione tutto sommato discreta, è presente l’ormai immancabile sovraccoperta e il manga è stampata con buona qualità su carta bianca dalla discreta grammatura con poche trasparenze. L’unica nota che fa calare il rapporto qualità/prezzo è l’assenza di pagine a colori, che spesso aiuta a giustificare il costo elevato.
Prendete quindi “Allevare un cane” di Jiro Taniguchi, trasportatelo in un’ambientazione scolastica e metteteci tantissimo fantasy e altrettanti combattimenti (oltre che ai gatti) ed otterrete Cat Paradise, un’opera che offre una trama altalenante, un ottimo cast di personaggi e soprattutto un gradevole messaggio che si basa sulla natura e sul tacito rapporto tra padrone ed animale che diventano quasi un tutt’uno.
Se siete alla ricerca di una miniserie ricca d’azione e ben costruita Cat Paradise potrebbe regalarvi non poche soddisfazioni, ma se amate i gatti questa lettura è imperdibile.
Un manga molto carino, poco da dire riguardo a questo.
Un po' confusionario per quanto riguarda i disegni, capita di non capire bene cosa sta succedendo in determinati momenti, per questo ho messo un voto un pochino più basso.
La storia promette bene, dalla trama accennata sul manga stesso potrebbe sembrare una storiella scema, invece devo dire che non mi è dispiaciuta.
Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi volumi, sento di dargli fiducia e si merita un bel 7.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Kaen è veramente inquietante e alla fine del primo volume si rimane abbastanza col fiato sospeso in attesa del secondo per sapere cosa accadrà ai 7 (ops, 8) prescelti per combattere contro Kaen. Yumi non capisce bene le sue potenzialità e Kansuke che racconta la sua storia è commovente.
Un po' confusionario per quanto riguarda i disegni, capita di non capire bene cosa sta succedendo in determinati momenti, per questo ho messo un voto un pochino più basso.
La storia promette bene, dalla trama accennata sul manga stesso potrebbe sembrare una storiella scema, invece devo dire che non mi è dispiaciuta.
Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi volumi, sento di dargli fiducia e si merita un bel 7.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Kaen è veramente inquietante e alla fine del primo volume si rimane abbastanza col fiato sospeso in attesa del secondo per sapere cosa accadrà ai 7 (ops, 8) prescelti per combattere contro Kaen. Yumi non capisce bene le sue potenzialità e Kansuke che racconta la sua storia è commovente.