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Aminako

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Shibuya Love Hotel è una raccolta di storie autoconclusive create da Mari Okazaki, autrice nota in Italia anche per lo Josei Supplement. All'interno di questa raccolta l'autrice racconta delle storie autoconclusive che hanno l'intento di presentare al lettore cosa accade nel quartiere dei LOVE Hotel di Shibuya. L'autrice lo fa andando "Oltre" il sipario degli Hotel e prendendo per mano i lettori tra le vie adiacenti, i parchi, le sale dei parrucchieri..
L'autrice sceglie di raccontare questo quartiere con gli occhi di persone che lo vivono, vi lavorano o vi si rifugiano. E' il tentativo di presentare un tessuto sociale variegato e che avverte il bisogno umano di forme di amore anche diverse da quelle alle quali siamo abituati.
L'autrice dà corpo a delle leggende metropolitane attraverso i suoi personaggi (es. il cane Hachiko), sfida degli stereotipi e accompagna il lettore a cogliere degli intrecci tra i personaggi protagonisti delle storie autoconclusive. L'autrice non dimentica nessun target e nessuna emozione: il primo amore, le aspettative, l'attesa, il tradimento, la vergogna, l'incertezza, la ribellione, la precarietà, la soddisfazione. A diversi anni dalla pubblicazione si possono dimenticare i contenuti delle storie ma non le sensazioni trasmesse. Personalmente alla fine di alcune storie ho provato la pelle d'oca, mi ha commossa e stupita la sua capacità di raccontare in così poche pagine una tale altalena di storie ed emozioni. E lo ha fatto con una delicata audacia, che non ha bisogno di dare spazio a scene esplicite che apparirebbero anche fuori contesto.
Credo sia una lettura bella e profonda, la suggerisco a occhi chiusi a un pubblico adulto e sensibile all'esplorazione dei sentimenti.


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Enid

Volumi letti: 3/4 --- Voto 5
"Shibuya Love Hotel" è una serie di racconti realizzata da Mari Okazaki a partire dal 2004. Le vicende del manga si svolgono, come suggerisce il titolo, nel quartiere di Tokyo famoso per i suoi Love Hotel. Peccato che, all'interno dei racconti, i suddetti Love Hotel non appaiano che di sfuggita, tanto da spingere il lettore a domandarsi che necessità avesse l'autrice di inserirli nel lavoro stesso.
I racconti in sè per stessi si alternano tra narrazioni con qualche interessante ispirazione e storie poco conivolgenti che lasciano, dopo averle lette, un retrogusto di indifferenza. Il disegno della Okazaki è piacevole e, ammetto, è stato una delle poche cose che ho apprezzato di questi suoi volumi.
L'edizione della Planet è quella standard, che non giustifica il prezzo iniziale di € 4.30, figurarsi quello di € 5.50 degli ultimi volumi.
Concludendo, consiglio la lettura di "Shibuya Love Hotel" solo ai fan dell'autrice.

anonimo

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anonimo

Volumi letti: 2/4 --- Voto 10
Mi permetto di dissentire completamente da alcune recensioni che, pur essendo accurate, sembrano risentire della delusione di non aver trovato in questo manga "abbastanza" scene di sesso (come se questo fosse un motivo sufficiente per dare cinque a un'ottima raccolta di racconti, per altro molto poetica e autoriale).
Di certo il titolo dell'opera è fuorviante e la stessa Panini Comics all'epoca la pubblicizzò in maniera ambigua, sperando raccogliere l'interesse delle appassionate di smut, ma ciò non toglie che siamo di fronte a un ottimo lavoro, che si difende benissimo anche senza trasudare erotismo da tutti i pori.

La riflessione di Mari Okazaki infatti è ben più interessante e profonda: il quartiere dei love hotel con la sua aria "peccaminosa" cambia volto a seconda dei protagonisti di ogni singolo racconto, incarnando di volta in volta la voglia di crescere tipica degli adolescenti, il dolore di chi in quel quartiere è stato tradito, o una scorciatoia facile per chi vuole riconquistare un amore perduto.

Shibuya Love Hotel vuole infatti essere un contenitore di "istantanee" che colgono donne e ragazze alle prese con momenti particolarmente delicati delle loro relazioni e dei loro sentimenti; in questo intento il manga riesce con una profondità e una leggerezza uniche.
Una grande capacità della Okazaki è infatti quella di porre al lettore riflessioni, anche importanti, senza mai appesantire la lettura o creare contesti eccessivamente drammatici; in questa raccolta di racconti ci riesce meravigliosamente bene.
Un applauso anche ai disegni, semplici ed eleganti, che si rivelano come sempre estremamente efficaci.

L'edizione Panini Comics, infine, non è niente di che, ma i buoni adattamenti e il prezzo contenuto sono sicuramente un valido incentivo all'acquisto.
Consiglio il manga sicuramente alle lettrici di shojo e josei che vogliono leggere un prodotto originale e di qualità, ma anche a tutti coloro che sanno apprezzare delle storie realistiche, profonde e ben scritte.


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CrocifissionePop

Volumi letti: 2/4 --- Voto 5
''Shibuya Love Hotel'' è una raccolta di storie scritte e disegnate dall'autrice Mari Okazaki, la quale conta 5 volumi in patria e soli due volumi in Italia pubblicati nel 2008.

I Love Hotel sono alberghi ad ore molto diffusi in Giappone dove la riservatezza romantica in pubblico viene ben cancellata e dove con imbarazzo le coppie entrano e s'intrattengono senza badare troppo alle moralità.
I volumi come sopra detto sono raccolte di storie ambientate nel quartiere romantico di Shibuya.
A differenza di come viene descritta la "trama", i diversi episodi sono scarni, secchi di quella poesia e velo che si vuole dare al quartiere dei Love Hotel. Gli episodi, infatti, vengono descritti, raccontanti e sviluppati sia graficamente che narrativamente in modo troppo completo e ''pieno''. La loro durata è estesa in modo pacchiano, i particolari sono esagerati. Vengono raccontate storie, con un inizio, uno svolgimento ed una fine, struttura questa non adatta al tema che la Okazaki voleva trattare. Gli episodi mancano di sfumature, di assenze, di sospiri. Ci sono troppe parole. Troppi contorni. E' la tipica situazione dove la frase da dire è sempre la stessa: ''ma l'idea era buona''.

Il problema se non altro potrebbe essere differente, le trame propinate qua e la, prima fra tutte quella della casa editrice, sono mascalzoni imbroglioni, i quali rendono prime aspettative che altro non fanno che nuocere l'opera in sé. Se questa avesse avuto una presentazione meno ricercata e romanticamente descrittiva come invece si trova ad avere, credo proprio che le aspettative del lettore e gli occhi con i quali si andrebbe a leggerla sarebbero totalmente differenti.
Le storie raccontate sembrano inserite a forza nell'ambientazione del particolare quartiere, ed è proprio questa la principale pecca dell'opera, in quanto per storie come questa l'ambientazione poteva essere qualsiasi e l'essere proprio questa porta ad una forzata e assurda conclusione dei diversi episodi.
Il punto di vista è romantico e non passionale, infatti scene di sesso o attimi che lo precedono sono assenti se non timidamente descritti. L'atto sessuale non viene visto affatto, e i Love Hotel vengono presi come luogo dove l'amore è un sentimento e non un'azione.

Disegno: trovo lo stile della Okazaki piacevolmente cattivo. Visivamente bello e decorato, quasi fosse una pittura antica giapponese. Le figure sono snelle e leggermente stereotipate. Nei tratti fisiognomici del volto c'è, nelle tavole inchiostrate, una distratta sproporzione. Gli sfondi sono floreali e poco eccentrici.
Le architetture sono lineari e geometriche e nel loro realismo si trovano ad essere in armonia con le ambientazioni e le figure umane, particolare raro da trovare in altri autori il quale modo di rappresentare le architetture linearmente geometriche ed impersonale crea uno spaccato sgradevole con il resto.
Le copertine sono floreali e trovano d'essere realizzate in modo nettamente migliore che nelle tavole b/n, sopratutto nei soggetti figurativi.
La Okazaki riesce nettamente meglio nelle tavole a colori, particolare notabile nelle diverse illustrazioni dell'autrice.

Edizione italiana: la casa editrice che pubblica l'opera è la Panini che dedica un'edizione morente da edicola con una pubblicazione sotto il punto di vista temporale incerta, infatti, il primo numero uscì nel novembre del 2008, seguito a cadenza mensile dal secondo nel dicembre per poi trovare bloccata la pubblicazione. Personalmente avendo acquistato l'opera nel 2011 non ne conosco i motivi che forse a quel tempo furono spiegati.
Il formato è quello tipico da edicola con tutte le caratteristiche ad esso associate. Trovo che un'opera del genere per la ''particolarità'' che si porta dietro (autrice compresa) avrebbe meritato un'edizione più singolare o quantomeno onorevole.

Impressioni personali: apprezzo moltissimo la Okazaki e trovo d'essere stata particolarmente contenta nel vedere una sua opera pubblicata in Italia ed in particolar modo di questa.
Il voto conferitole è la somma dei diversi racconti, non della loro singolarità ma del loro complesso assemblaggio. Il tema dei Love Hotel dovrebbe avere un voto a sé stante, ma nei racconti questo viene descritto in un modo un po' vago, forse con maggior rilievo la poeticità ed il romanticismo aspro e ''sporco'' di questi luoghi, avrà spazio negli altri volumi ancora non pubblicati.
Quello che si presenta dinanzi agli occhi è un'opera piacevolissima, dolce, che gioca con pedine infantili ed altre più mature. Non un'opera che diverte o che fa riflettere ma un'opera che tiene compagnia, come se realmente stanchi ed annoiati ci si trovi a buttare i propri lembi su di un letto sconosciuto.