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sarti02

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7,5
"Cage of Eden" è (secondo me) un buon manga che, però, durante la lettura dà l'impressione che manchi sempre un qualcosa per far sì che possa essere considerato più che buono.

In seguito ad uno strano incidente aereo veniamo catapultati, insieme ai passeggeri del volo, su di un'isola che sembra all'apparenza deserta, ma che, in breve tempo, scopriremo essere in realtà abitata da animali e piante che dovrebbero essere estinti e che provengono da epoche anche molto diverse tra di loro. Nonostante le vaghe circostanze iniziali, l'autore riesce nel compito di catturare il lettore e fargli continuare senza sforzo la lettura del manga per cercare di scoprire i segreti che gli studenti e gli altri passeggeri dell'aereo cercano di risolvere, mentre sono impegnati, ovviamente, a sopravvivere alle creature ostili che popolano l'isola. Facciamo così la conoscenza di numerosi personaggi, alcuni anche abbastanza caratterizzati e altri invece appena accennati, tant'è che di alcuni ci si dimentica facilmente, e vedremo come ognuno abbia reagito a suo modo alla difficile situazione in cui si sono trovati.
Io personalmente ho preso abbastanza in simpatia i diversi personaggi di cui si farà la conoscenza e sono pochi quelli che mi sono risultati odiosi o addirittura indifferenti.

Come letto anche in altre recensioni trovo che il finale sia uno dei punti più deboli del manga, perché in tutto il viaggio (di 21 volumi) ci vengono messi davanti sempre più situazioni strane e dubbi su cosa possa essere successo, ma, arrivati alla fine, sembra come se ci sia stata una certa fretta di chiudere la questione senza aver voluto approfondire in maniera decente le varie situazioni aperte.
Ultimo punto debole del manga che a me è andato poco giù è la gestione della scomparsa di alcuni personaggi (alcuni anche importanti) che mi è sembrata frettolosa o comunque poco curata, e che personalmente penso potesse essere messa molto più in risalto.

Al netto dei difetti che ho indicato ci tengo comunque a ripetere che "Cage of Eden" è un manga che non annoia mai ed è piacevole da leggere per tutta la sua durata, a chi interessa quindi un manga che mischia bene azione, mistero e anche un po' di morti sanguinose, non posso che consigliarlo perché non ne rimarrà deluso.


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CippyWolf

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7
"Cage of Eden" è una serie composta da 21 volumi, pubblicata in Italia inizialmente da GP manga e portata a conclusione dalla Goen.
Partendo da questi dettagli tecnici, l'edizione non si discosta nell'estetica nel passaggio dei due editori, se non dal logo della casa editrice che ha provveduto a produrre il singolo volume. L'edizione è abbellita con delle sovra-coperte, anche se spesso non esattamente rifinite nella loro lunghezza, rispetto al volume contenuto.

La storia racconta di come i superstiti di un incidente aereo dovranno sopravvivere alle avversità che un'isola deserta e inospitale gli parerà davanti, incentrando il focus del racconto sugli studenti passeggeri del volo, che erano di ritorno dopo una gita all'estero.

L'incipit per quanto banale, riesce a inanellare una fila di misteri, uno incatenato all'altro, che man mano andranno a crescere e con essi crescerà la curiosità e la fame di sapere da parte del lettore.
Oltre al fattore mystery, ci sarà una buona dose di azione che permetterà di ravvivare e velocizzare la lettura, senza mai far pendere in toto lo svolgimento su un genere o sull'altro, trovando un giusto equilibrio tra queste due anime, che concatenandosi riescono a diventare l'una la conseguenza o la causa dell'altra.
Questo continuo bipolarismo di "Cage of Eden" è la sua principale nota vincente, grazie alla quale miscelando sapientemente queste due componenti, l'autore riesce a creare una mistura stupefacente, che non appesantirà o stancherà mai il lettore, neanche dopo 20 e passa volumi.

Il tratto dell'autore l'ho trovato inizialmente molto carente per quanto riguarda i personaggi, mentre molto dettagliato nel rappresentare la fauna e la flora dell'ambientazione, man mano ci sarà uno sgrezzamento dello stile che porterà il disegno a una maggiore raffinatezza e quindi anche nella rappresentazione degli avvenimenti, aumentando l'immersione dei lettori con scene che riescono a ben raffigurare la truculenza o l'aberrazione di certi accadimenti.
Ci tengo particolarmente a ribadire il plauso per l'impegno profuso nella rappresentazione degli animali che sono tanto reali quanto suggestivi, e che spesso ha permesso e facilitato la permeazione vivida del terrore e dell'ansia vissuta dai nostri benamati.

I personaggi purtroppo non godono per una buona parte di una concreta caratterizzazione, gioco forza il loro numero tutt'altro che esiguo, inoltre spesso avranno un mero ruolo di pedina sacrificale, relegandone molti al dimenticatoio. Tale destino sarà la sorte di gran parte del cast, che finirà nell'oblio dopo una breve apparizione man mano che la storia andrà a svilupparsi, anche di personaggi che sembravano avere un ruolo centrale nella storia, diventeranno tutto ad un tratto semplici personaggi corali e di sfondo, di cui non sapremo quasi più nulla.
Gli unici che potranno godere di un degno sviluppo sono i quattro/cinque comprimari, a cui sarà concesso di poter uscire dallo stereotipo iniziale e man mano diventare sempre più concreti e profondi rispetto alle loro scelte e decisioni.

In conclusione, "Cage of Eden" avrebbe tutte le carte in regola per poter essere un buon manga sia d'azione che di mystery, ma purtroppo proprio sul finale si scioglie come neve al sole, lasciando il lettore stupito e a dir poco esterrefatto per la mancanza di un concreto finale, che porterebbe a svelare i pochi ma centrali misteri rimasti, che avrebbero potuto rendere quest'opera ben più di una semplice lettura intrigante, ma di un ottimo esponente nella categoria dei survival, insomma: un'occasione sprecata.


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Focasaggia

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
«Cage of Eden» è la prima opera di successo di Yoshinobu Yamada, che ne cura anche il disegno.
La storia racconta di un aereo che precipita su di un'isola dove vivono animali preistorici e di come i sopravvissuti combattono per la sopravvivenza cercando di risolvere i tanti misteri che li circondano.
I personaggi che vedremo durante la storia sono tanti, alcuni ben caratterizzati, altri lo saranno in maniera superficiale ma, visto che sono veramente tanti, non lo si nota molto.
Il mio preferito è Kouichi Yarai, ma ad esempio mi è piaciuto molto come si è evoluto/approfondito Shirou Mariya.
I tanti misteri allieteranno la lettura, spingeranno chi legge a farsi un'idea e confrontarla con quella decisa dall'autore, per fortuna le spiegazioni non sono mai esageratamente fantascientifiche e/o paranormali. L'unica pecca in questo è che qualche mistero rimarrà tale (mi ero immaginato diverse cose, ma non saprò mai se avessi ragione o meno, peccato).

L'ambiente è molto suggestivo, non solo la fauna ma anche la flora è piena di specie estinte, ogni cosa che vedremo è esistita davvero (nessun mostro immaginario quindi), e questo stuzzica il lettore ad approfondire ciò che vede. Scelta coraggiosa dell'autore è di non rappresentare mai i dinosauri (quindi nessun velociraptor, triceratopo, Tirannosaurus rex, etc).
Il disegno è discreto anche se l'autore indugia troppo sulle bellezze femminili, può piacere, personalmente lo trovo un difetto a lungo andare. Probabilmente vuole compensare la sua non grande abilità nel disegnare scene di combattimento, ma quelle fra umani non saranno tante.

Leggendo notavo anche come la morte di alcuni protagonisti (e chiunque può morire in un attimo) è mostrata in maniera anomala, sappiamo che muoiono, ma non viene mostrata la loro morte, forse l'autore voleva essere meno "splatter" di quanto in realtà lo siano diverse scene, anche se "reali" (un animale preistorico non "accarezza").
Se ne facessero un'opera animata sarei lieto di vederla.

In definitiva lo suggerisco a chi ama il mistero e a chi piace il vero "survival": pieno di personaggi ed eventi inaspettati e improvvisi, tollerando le molte inquadrature spinte e che alcuni misteri rimarranno tali (alla fantasia del lettore).


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Dhynax

Volumi letti: 0/21 --- Voto 7,5
Cage of Eden è il primo manga "horror" che io abbia letto, e devo dire che mi è piaciuto parecchio.
Per come la vedo io, è uno di quei manga da non "sottovalutare" sia come storia che come impatto; i disegni sono eccellenti, dettagliati all'inverosimile, e la storia ha un che di originale nonostante a molti possa venire in mente Lost, ci sono pecche anche qui, ma è sopportabile.
L'unica cosa del manga che non mi ha soddisfatta molto è stata la fine sbrigativa che l'autore gli ha dato; è vero che molti misteri vengono a galla e si capiscono molte cose, soprattutto verso gli ultimi capitoli, ma la fine è parecchio deludente se qualcuno si aspetta -giustamente anche- un po' più di romance e di capire proprio completamente come siano andate le cose quando i ragazzi sono finiti sull'isola.
Inutile dire che mi è piaciuto lo sviluppo dei personaggi, il vedere la loro vera natura una volta che si son trovati in difficoltà, sapere che qualcuno non era come ce lo si aspettava e viceversa, scoprire assieme ai ragazzi i misteri dell'isola.. Insomma, più o meno la stessa tiritera di Lost, con tanto di flashback sparsi, ma con moooolto più sangue e budella in bella vista.
Un manga che trae la sua forza dallo splatter e punta tutto sulla drammaticità con parti divertenti ed ecchi e, a tratti, sentimentale.
Voto 7.5 perchè è oggettivamente bello, ma sul finale gli manca comunque qualcosa che poteva renderlo epico.


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MrFranky

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7
Cage of Eden è un manga shounen pubblicato dal 2008 al 2013, per un totale di 185 capitoli divisi in 21 volumetti. Recensirlo non è un'impresa facile, perché, nonostante alcuni evidenti difetti, mi ha coinvolto fino all'ultimo capitolo. Perché solo 7 a un manga che mi ha fatto mangiare 185 capitoli in due giorni? Lo spiegherò nella parte spoiler, ma sostanzialmente è a causa degli ultimi 4/5 capitoli.

[<b>ATTENZIONE! CONTIENE LIEVI SPOILER SULLA STORIA!</b>]

Trama: La trama ha un forte debito con la serie televisiva Lost, difatti tutto comincia con la caduta di un aereo che sta sorvolando l'Oceano Pacifico, e il suo conseguente atterraggio d'emergenza su di una misteriosa isola. Tra i passeggeri dell'aereo vi è il protagonista Akira Sengoku e la sua classe, di ritorno dalla gita scolastica sull'isola di Guam. Il manga racconta le vicissitudini sulla strana isola dei sopravvissuti all'atterraggio (praticamente la totalità delle persone sull'aereo, fatto già di per sé insolito se consideriamo che di solito la percentuale di sopravvivenza ai disastri aerei è meno dell'uno percento...). Tra attacchi di animali supposti estinti e problemi sia con malattie e veleni sia con persone che, nella lotta per la vita, rivelano la loro malvagità interiore, il gruppo dei protagonisti, che oltre al già citato Akira comprende la sua amica d'infanzia Rion (i due sono innamorati ma non riescono a dichiararsi, come vuole il più classico dei cliché), il genio del computer Mariya e l'hostess Kanako Oomori, cerca di sopravvivere e di svelare il mistero che si cela dietro l'isola sconosciuta.

Personaggi: Akira è il classico eroe shounen, determinato e coraggioso, ma sottovalutato dagli altri all'inizio (nella sua casse è considerato un "pagliaccio"). Il suo pregio principale è, secondo me, la sua crescita caratteriale come "leader" del gruppo dei sopravvissuti, che gli permette di attirare a sé un numero sempre maggiore di persone che a lui si affidano senza remore.
Tuttavia non è esente da difetti, il maggiore è sicuramente una tendenza a sopravvivere a situazioni disperate in maniere assurde che, rispetto al realismo molto crudo che è presente in tutta la storia, stonano parecchio. In secondo luogo ho notato che talvolta alcune delle decisioni più azzardate che prende, e che appaiono assolutamente assurde, sembrano risultare poi corrette non a seguito di un ragionamento o di un piano pensato, ma semplicemente perché, essendo il protagonista, lui deve uscirne bene. Certo è un manga e lui è il protagonista, ma ripeto, il realismo del manga è più da seinen che da shounen, e la morte non succede solo in casi disperatissimi, ma è presente e anche ripetutamente. Di conseguenza, queste situazioni si scostano di parecchio dal tono del racconto.

Rion Akagami, l'amica d'infanzia e grande amore di Akira, è uno dei personaggi migliori del manga. E non lo dico per le tette (sì, è una super maggiorata). Ogni tanto tende a essere un po’ troppo la damigella in pericolo da salvare, ma sostanzialmente è uno dei personaggi che cresce di più e meglio nel corso della storia, e alla fine diventa una spalla fondamentale per Akira.

Shirou Mariya è il genio, il migliore della scuola e il vero cervello del gruppo. Con il suo inseparabile PC portatile è il primo ad accorgersi che l'isola non è segnata sulla cartina ed è colui che riconosce gli animali dell'isola come preistorici. Sarà lui, insieme ad Akira, a ricostruire pian piano la soluzione al grande mistero dietro l'isola.

Ultimo, ma eccezionale, Kouichi Yarai. Il classico solitario violento che si rivela avere un cuore d'oro. Le sue battaglie con gli animali sono epiche, ed è assolutamente il personaggio “badass” della storia. Inizialmente è uno che incute timore e di cui nessuno si fida, ma col susseguirsi degli eventi sarà capace di mostrare come è davvero, anche se non perderà l'atteggiamento strafottente e i modi bruschi.

Ci sono molti altri personaggi maggiori e minori, che però evito di approfondire perché sono davvero tantissimi e non finirei più. Meritano menzione la hostess Oomori, preziosa compagna dei protagonisti, l'amico di Akira, Kouhei Arita, un personaggio dalla complicata psicologia che sarà al centro di alcune delle vicende più macabre, Zaji, il ragazzo che si comporta da scemo ma nasconde grande coraggio e la bambina, nipote di un grande industriale, Miina Itsurugi (con il suo sosia, un bambino che si traveste da lei per proteggerla, uno dei personaggi più divertenti della serie). La lista non finirebbe qui, ma, ripeto, è davvero troppo lunga.

Disegni: Un accenno veloce sui disegni, che non sono niente di eccezionale o di memorabile per quanto riguarda i personaggi, i quali però sono ben caratterizzati ed immediatamente riconoscibili, mentre ho trovato fantastici quelli della quasi totalità degli animali, specialmente la tigre dai denti a sciabola.

Valutazione: premetto che la quantità di sangue, di morti e di violenza, sia reale che psicologica (non aspettatevi ragionamenti da Monster di Urasawa, ma comunque il modo in cui la natura più selvaggia dell'uomo esce è spesso inquietante) lo rende forse più un seinen, ma una certa quantità di ecchi (bagni di ragazze tutte iper-maggiorate) e le scene d'azione possono farlo comunque rientrare negli shounen.
Per i primi 180 capitoli la suspance è evidente, ma l'abilità nello svelare lentamente il grande enigma fa pensare a un manga eccellente. Peccato che gli ultimi capitoli risultino una grande delusione, non vado oltre per non spoilerare (lo farò tra poco nella sezione apposita). La media tra le cose è un onesto 7, non nego che mi ha fatto emozionare e gasare per lunghi tratti, ma la conclusione risulta davvero non all'altezza. Di conseguenza, unendo altri piccoli difetti, il voto non può andare oltre questo.

[<b>ATTENZIONE! DA QUI IN POI CONTIENE IMPORTANTI SPOILER SULLA STORIA!</b>]

Il problema principale di questo manga è che mi ha ingannato, fino all'ultimo ho avuto l'impressione che la carne al fuoco non fosse troppa, perché pian piano alcuni misteri si risolvevano e il grande disegno prendeva forma, tuttavia gli ultimi capitoli, quelli del flashback della madre di Akira, sono più volti a commuovere il lettore (e ci riescono in parte) che a spiegare effettivamente i misteri dell'isola. Abbiamo capito come e perché hanno costruito questa isola, forse ci interessa più come è successo che tutte le persone siano morte e la natura abbia preso il sopravvento (anche se su questa faccenda traspare la volontà dell'autore di mantenere un alone di mistero), e, soprattutto, come hanno fatto i protagonisti a viaggiare tot anni del futuro, e qui mi sono davvero inc@xx@to, perché non esiste di troncare il problema nel momento in cui hanno realizzato la cosa, senza provare neanche a dare una spiegazione o anche solo a fare supposizioni su come sia successo.

Parte il flashback sulla creazione dell'isola, interessante, ma si poteva risolvere in due capitoli e concentrarsi su problemi più interessanti. Inoltre il primo villain che viene introdotto (un personaggio un po "sui generis"), cioè Hades, viene lasciato a una sorte ignota (ma proprio ignota, cioè non sappiamo dove sia andato dopo un'apparizione assolutamente inutile), e insieme a lui Kouehi, altro John Doe della storia... Infine, ultimo e probabilmente non meno importante, nessuna delle coppie riesce ad avere un finale felice: Zaji si dichiara e poco dopo muore, Yarai respinge la ragazza giovane, che aveva raccolto il suo coraggio e si era dichiarata, per andare con la sensei… Rion e Akari dopo una storia che era stata un continuo avvicinamento e ripetuti sottointesi che sarebbero stati ovvietà per chiunque al mondo, e dopo tre anni di salto temporale che difficilmente saranno stati diversi, ancora nel finale non sembrano avere fatto alcun passo in avanti…

Questi erano i difetti principali che necessitavano di spoiler per essere raccontati. Insomma, il manga, nonostante un inizio e uno sviluppo piacevole e intelligente, proprio sul più bello, perde la sua capacità di gestire i molti misteri, ricadendo nel più classico sbaglio della "troppa carne al fuoco". Peccato perché la trama era intrigante, e i personaggi non le solite macchiette. Occasione mancata proprio sulla linea d'arrivo.


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mrodonto

Volumi letti: 11/21 --- Voto 5
E' stato il dipendente della mia fumetteria di fiducia a consigliarmi Cage of Eden in risposta alla mia domanda su che manga della GP valesse la pena comprare, visto che ero rimasto per un po' di tempo lontano dai manga, perdendomi l'esordio di questa casa editrice nel panorama fumettistico italiano. Il consiglio però non è stato particolarmente apprezzato. Mi sono procurato gli arretrati dal numero 1 al 9, ma ogni volta che devo comprare il numero successivo, sono indeciso se riportare piuttosto indietro tutti quelli che ho a casa...
La storia non è sicuramente originale, in quanto l'idea dell'aereo che cade su un'isola si è già vista nel telefilm Lost o letta nel libro "Il signore delle mosche" del premio Nobel William Golding. Il tema del naufragio si è poi visto in Robinson Crusoe o Cast Away. I dinosauri redivivi, invece li abbiamo già visti in Jurassic Park e l'isola misteriosa con i viaggi nel tempo invece sembrano ripresi, di nuovo, da Lost. Ma questo non vorrebbe dire nulla. Angel Voice, ad esempio, copia Slam Dunk e Rookies, ma gli ho dato un 9 in via di revisione a rialzo. L'ambientazione sulle isole ed i naufragi mi piacciono, così come i viaggi nel tempo e le situazioni misteriose. Ma in Cage of Eden, purtroppo, ci troviamo di fronte ad un protagonista privo di spessore e per nulla caratterizzato a livello grafico e a una serie di comprimari stereotipati e poco carismatici. Le protagoniste, invece, sono tutte delle sventole che non perdono occasione per mostrare mutandine o nudità per sopperire alla pochezza dell'intreccio narrativo o per una sorta di fan-service, che alla fine funziona sempre per tenere viva l'attenzione del lettore maschio adolescente a cui è rivolto questo genere di manga. In realtà ho continuato a comprare Cage of Eden nell'attesa che, una volta letti i primi 9 numeri, si svelasse almeno perché i protagonisti si ritrovino catapultati in un mondo abitato da creature preistoriche, sperando che la giustificazione al paradosso temporale e la rivelazione di come i protagonisti potranno tornare a casa nella loro epoca potesse rilanciare un manga in realtà mai decollato. Credo che dopo la lettura del dodicesimo numero, se non ci sarà qualche colpo di scena, Cage of Eden abbandonerà gli scaffali della "mangoteca" per andare a ricolmare quelli del fumettaro che me l'ha consigliato! Prima insufficienza tra le mie recensioni: voto 5!


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fedcjmanga

Volumi letti: 6/21 --- Voto 8
"Yoshinobu Yamada", autore esordiente, entra nel mondo dei manga con un opera chiamata Cage of Eden (o Eden no ori) . Edita in patria dalla casa editrice Kodansha, e qui in Italia dalla ormai famosa GP Publishing.

La storia racconta di una classe di ragazzi, che, ritornando da una gita scolastica in aereo lo vedono schiantarsi su un isola deserta. Ma non sanno ancora che essa non esiste, non è segnata sulle cartine geografiche e dentro ci vivono animali feroci estinti da ormai milioni di anni.
Praticamente per tutti i volumi che ho letto fino ad ora i protagonisti non cercano mai seriamente di scappare da questa isola, ma più che altro cercano di sopravviverci dentro e di cercare i compagni dispersi.
Sinceramente non riesco a vedere questo manga come uno shounen, ma più che altro come un seinen, anche dovuto dalla forte presenza di fanservice e sangue. Ma ti potrebbero ingannare le molto frequenti scene d'azione e avventura.

Premetto che non ho letto tutti i numeri usciti fino ad adesso e quindi non posso dare proprio un giudizio definitivo, ma mi limito a dire che questo manga mi è piaciuto molto per la presenza di scene d'azione ben strutturate, e anche dalle molte emozioni provate dai nostri protagonisti o dalle persone che li circondano, che riescono a far capire quanto sono preoccupati o impauriti anche solo dal movimento del loro corpo. Forse la cosa che non riesco a digerire molto del manga è la presenza continua di fan service messo in parti dove proprio non dovrebbe stare, per il resto si merita ben più della sufficienza, anche perché esso è condito da disegni veramente fantastici, che a molti non piacciono, ma a me fanno emozionare ogni volta che li guardo. E anche da una trama di fondo, se pur all'inizio banale, sviluppata in una maniera veramente magnifica.
Per finire consiglio il manga a delle persone mature e non a dei ragazzi di giovane età, oppure ad altre a cui, o piacciono manga con molte emozioni e pensieri o a quelli a cui è piaciuta la serie televisiva.

luigi

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luigi

Volumi letti: 6/21 --- Voto 9
Ho trovato questo fumetto molto, molto, molto piacevole e scorrevole, dotato com'è di una buonissima godibilità, associata al giallo - che comunque non è mai troppo fumoso né tirato troppo per le lunghe - alla scienza storica paleologica - mai pedante e, al contrario, molto interessante e curiosa - e ad un po' di sensualità (che non dispiace...).
Consiglio questo fumetto a chi ama il mistero, il thriller stile "Lost" e a chi ha un minimo di interesse in ambito "preistorico". Unico limite è che risulta un po' scontato e poco credibile se si pensa che i protagonisti sono ragazzini giapponesi di un'età media di quindici anni, il che non deve stupire, data la tendenza giapponese alle lolita. Buona lettura!


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Juggern@ut

Volumi letti: 6/21 --- Voto 7
Trama: un gruppo di ragazzi appartenenti ad una gita scolastica sta tornando dall'America al Giappone su un aereo, quest'ultimo precipita all'improvviso. Il protagonista del manga (Akira Sengoku) si risveglia dopo l'impatto in mezzo ad una giungla; da questo punto incominciano delle apparizioni di strani mostri (che poi più avanti si scoprirà essere animali provenienti da varie epoche preistoriche) che vogliono attaccarli. Nel proseguimento della storia si vedrà Akira ritrovare altri sopravvissuti conosciuti e non imbarcati nel volo, che decideranno di aggregarsi a lui o invece di dividersi dal gruppo principale e tentare la sorte da soli.

Grafica: Nel complesso molto buona, diciamo che fa il suo dovere (specialmente nel rappresentare le belle ragazze, ed i vari animali) ma a volte è altalenante, per capirci quando viene introdotto un nuovo animale preistorico, questo viene disegnato molto dettagliatamente (segno che l'autore si è documentato bene) ma dopo la presentazione, quando incomincia il combattimento o quando magari c'è da disegnarne un intero branco di animali, ecco che i disegni diventano poco definiti o più semplificati. Stesso discorso (anche se meno presente) sui personaggi (specialmente le ragazze) che vengono disegnate benissimo ma che vengono o semplificate o eliminate direttamente se magari sono troppo difficili da disegnare (su questo è un esempio lampante la protagonista femminile, che ha capelli facilmente disegnabili, come il protagonista maschile, segno di personaggi che devono essere disegnati tante volte, ed portati avanti nella storia).

Valutazione: francamente mi aveva colpito l'incipit, che avevo letto su Anteprima, nel senso che lo avevo trovato molto simile a "Lost" (telefilm che almeno nella prima stagione mi aveva favorevolmente colpito). Il manga si è rivelato un survival e basta senza il suffisso horror che per me non c'è, se non un po' di tensione, in realtà andrebbe chiamato survival/fan service, vista l'abnorme quantità di quest'ultimo (che non fa mai male). Il manga mi ha preso e divertito, anche se appartiene ad un genere che non seguo molto (essendo orientato più sul Seinen), fa venire voglia di essere letto tutto d'un fiato, e compaiono ad ogni nuovo tankabon nuovi personaggi (anche se non tutti sopravvivono a lungo). Certo questo può essere anche un demerito del manga, che in patria da quanto leggo ad ora è arrivato al quindicesimo volumetto e sta ancora proseguendo; non vorrei che vogliano tirare per le lunghe una buona storia solo per vendere qualche copia in più.
Comunque sia non posso far altro che consigliarlo, tra l'altro l'edizione italiana a cura della GP è molto buona.

PRO:
-Fan Service
-Misteri
-Azione e violenza (anche se mai al livello di un seinen)

CONTRO:
-Fan Service (c'è a chi non piace)
-Effetto "Lost"
-Troppa carne al fuoco (leggere la recensione)


 4
Dartes

Volumi letti: 6/21 --- Voto 3
'Cage of Eden' (Eden no Ori) è un manga edito in patria - a partire dal 2008 - sulla rivista Weekly Shounen Magazine, della nota casa editrice locale Kodansha. L'opera in questione porta la firma di Yoshinobu Yamada, autore esordiente. Nei nostri lidi, l'opera è edita dalla casa editrice GP Publishing, che porta un'edizione di alto livello qualitativo. Purtroppo, la qualità della nostra edizione non basta a colmare le numerose lacune del manga e a dimostrarlo valido di lettura.

La trama è banale e poco originale: il classico survival horror che porta poco di nuovo. Narra di Akira Sengoku, giovane ragazzo che - prendendo l'aereo insieme al suo gruppo di compagni scolastici per tornare da una gita d'istruzione - si ritrova misteriosamente su di un'isola apparentemente deserta. Riunitosi con i suo fedeli compagni - tra i quali c'è anche la sua grande "amica" d'infanzia Kouhei Arita - scopre di essere su di un'isola inesistente sulle mappe, contenente animali attualmente scomparsi ed estinti in qualsiasi zona del mondo. Così inizieranno le loro terribili e violente avventure, alle prese con la fauna locale e non solo.

Sono rimasto davvero deluso da questo titolo. Pensavo fosse un survival particolare e colmo di misteri, ma invero si dimostra l'ennesimo tentativo di questo genere mal riuscito, che riuscirà a malapena a coinvolgere lo spettatore perplesso. È totalmente fuori da qualsiasi campo inerente alla realtà, o che si avvicini lontanamente. La narrazione non segue un filo logico, ma si perde totalmente sfociando nella banalità assoluta e in situazioni impossibili da realizzare. Vi sono molti elementi che, nella realtà, non si avvererebbero mai. L'opera approda al tentativo di spaventare il lettore: ma ciò non accade neanche in minor modo. Infatti, le creature nemiche non si dimostrano ricercate o particolari, ma semplicemente brutte e inutili. L'unica cosa decente è la caratterizzazione dei personaggi, che è, tutto sommato, nella norma. La vera pecca è l'ambientazione, che dovrebbe essere invece l'elemento portante in una vicenda di questo tipo. Dovrebbe essere ben realizzata anche nei più piccoli dettagli, ma in realtà è orribile anche in linea generale e dotata di sfondi drasticamente agghiaccianti. I disegni sono pessimi, irregolari e deformi; sicuramente non in grado di invogliare alla lettura.

Nel complesso, è un'opera poco originale e mal realizzata che non vale assolutamente la pena di seguire. Esternamente potrebbe apparire intrigante, ma posso assicurare che non lo sarà affatto al suo interno.


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JotaroStar

Volumi letti: 2/21 --- Voto 4
Questo manga nasce dall'insieme di spunti che probabilmente l'autore si è annotato accendendo la televisione. Una classe di studenti sta viaggiando in aereo quando però si trovano a precipitare con esso su un isola misteriosa, non segnata sulle mappe. Si troveranno ad avere a che fare con animali mai visti da nessun'altra parte e dovranno trovare un modo per sopravvivere.

Questo manga è una fusione tra Lost e Jurassic Park, ma almeno fosse fatto con un minimo di logica! I ragazzi si trovano in questa isola e il secchione della classe riesce a tracciare (chissà come) il percorso fatto dall'aereo. Come se non bastasse il suo portatile è intatto! Ma passiamo al fan service: è messo a caso! Va bene, può piacere, ma metterlo a caso mi sembra un po' troppo! Gli animali che i protagonisti andranno ad incontrare non sono affatto paurosi, anzi quasi "pucciosi" (uccidetemi per averlo detto). Cioè fanno ridere, l'uccello mi pare nel primo volume mi ha fatto veramente sorridere, per non parlare di quel mostro tutto peloso con la linguona, che non farebbe paura neanche ad un bambinetto di 3 anni. Sembra quasi una presa in giro.

Il disegno: gli sfondi sono pessimi, e pessimi è dir poco. La foresta, che dovrebbe essere uno sfondo dei più curati per immedesimare nella perdizione e paura che essa trasmette, è fatta superficialmente (le foglie sono veramente bruttissime). Altra cosa è la mancanza di sfondo in alcune tavole, cielo bianco e erba appena accennata, anche in tavole che dovrebbero essere quelle più incisive, dove si va incontro a colpi di scena. Le figure umane non sono disegnate affatto male e il fan service è disegnato davvero bene (unica cosa buona probabilmente). La caratterizzazione dei personaggi è discreta. L'edizione è buona, le pagine sono bianche, ottima rilegatura e sovraccopertina.

In definitiva, caro Yoshinobu Yamada, il tuo manga non mi è piaciuto affatto, manca di originalità, il disegno è superficiale e quando lo leggevo non sono stato per nulla trasportato dalla narrazione. Non lo consiglio assolutamente, per un manga così mediocre è meglio tenervi i soldi in tasca, personalmente non lo comprerei neanche costasse la metà.


 3
Anubis85

Volumi letti: 2/21 --- Voto 8
Manga interessante, almeno per il momento. Si tratta di un Lost/Jurassic Park dei manga. Sperando che col tempo la storia non diventi "ridicola", questo manga ha del potenziale.
Bei disegni, bella trama e bella caratterizzazione dei personaggi, anche se parlarne così avendo solo letto due volumi potrebbe risultare eccessivo.
La scelta dell'ecchi (da me apprezzata essendo fan di Highschool of the Dead, anche se giustamente non eccessiva quanto in hotd) non può che rendere più leggera e simpatica la lettura di un manga del genere.

Sinceramente spero solo che non diventi una di quelle serie infinite, perché alla lunga una storia del genere potrebbe stancare. Quindi per ora l'8 è secondo me meritato, e spero di non dovermi ricredere in futuro.

anonimo

 6
anonimo

Volumi letti: 2/21 --- Voto 9
Cage of Eden è uno di quei manga che se ti lasci trasportare dagli eventi e dalla storia ti sa dare proprio quello che ci si aspetta da una storia simile, la suspance.
Questo manga mi sta piacendo veramente tanto, la storia la trovo molto originale, esclusa la parte che precipitano in un'isola proprio nel bel mezzo del nulla, sa molto di "Lost", ma trovo interessante che in quest'isola ci siano degli animali estinti da milioni di anni, come ad esempio tigri dai denti a sciabola, dinosauri, dodo e molti altri animali inventati dall'autore, sono più che altro la fusione di 2 animali dei giorni nostri.

Nel manga è stato introdotto anche un pizzico di ecchi che rende il manga più leggero e piacevole per i maschietti. Il primo volume mi è piaciuto particolarmente perché mi ha preso talmente tanto che quando l'ho finito non me ne ero neanche accorto.
Il disegno è veramente ben definito, come un buon ecchi che si rispetti i seni delle ragazze sono spropositati, attirando sicuramente molta attenzione.
Dell'edizione sono molto contento. La GP Publishing ha saputo abbinare una carta di ottima qualità con sovraccoperta, anch'essa buona, ma al prezzo di 5,90, penso però che ce li valga sia per la storia che per l'edizione.

Insomma io consiglio questo manga a tutti gli amanti del genere per la grande originalità della trama, il disegno, ma soprattutto per la grande suspance che sa trasmettere.
Spero che continuerà così.

VOTI
Edizione: 9
Disegno: 10
Trama: 8
Personaggi: 9


 3
GIGIO

Volumi letti: 2/21 --- Voto 7
È da poco uscita la notizia che Cage of Eden è un manga della GP, quindi mi sembra opportuno fare una piccola recensione di questo manga, anche se più che recensione io la chiamo parere personale. Ha ragione la GP ad associare questo manga alla serie TV Lost, perché la trama è praticamente la stessa: un gruppo di studenti precipita durante una gita (che gite fanno in Giappone?) con l'aereo su un isola apparentemente deserta. Dopo aver scampato la morte pensano di essere in salvo, ma si rendono conto che l'isola non è poi tanto deserta ma abitata da animali estintisi qualche milione di anni fa, ossia dinosauri/tigri dai denti a sciabola ecc. Ovviamente sopravvivere è estremamente difficile, e oltre a cercare di fare questo devono anche scoprire che cos'è in realtà l'isola.

Una trama avvincente ma molto poco originale, disegni buoni. A me è piaciuto soprattutto in principio, molto misterioso. Visti i dinosauri un pochino mi ha fatto calare il voto, che comunque resta buono, attendo l'edizione GP per continuarlo perché le scan dopo l'annuncio le ho categoricamente interrotte, voglio vedere come progredirà ma sono fiducioso. Speriamo.