Hotaru no Hikari
Hotaru è una giovane donna di 27 anni che lavora in un ufficio ed è fidanzata con un collega di tre anni più giovane di lei. Sul lavoro è perfetta, ma in casa è disordinata e trascurata: spende tutto il suo tempo a dormire, mangiare snack, bere birra e leggere manga. Inoltre se ne va in giro in tuta da ginnastica e con in cappelli raccolti a ciuffo. Ha anche un segreto: vive nella casa del suo capoufficio, un uomo di 41 anni che è stato da poco lasciato dalla moglie. Tra i due non c'è nulla, dividono semplicemente l'appartamento, ma il capoufficio è un uomo intelligente e affascinante (se non fosse per la sua ossessione per l'ordine e la pulizia) e tra i due viene a formarsi una sorta di complicità ...
Questa in sintesi è la trama di Hotaru no Hikari. Vista così, non sembra un granché: una tipica commedia romantica con un triangolo sentimentale e finale scontato. I disegni sono piuttosto scarsi e a prima vista questa non sembrerebbe una serie degna di lettura. Eppure, letto il primo volume viene la tentazione di leggere il secondo per vedere se qualcosa si smuove; letto il secondo viene voglia di leggere il terzo, e così via: sono arrivato al sesto volume e non vedo l'ora di leggere gli altri. Il motivo è che la storia tra Hotaru e Takano, il capoufficio, non progredisce come uno si aspetterebbe ed anzi al punto in cui sono arrivato lei sta pensando di sposarsi con il suo insulso ragazzo (che tonta!). Più si va avanti con la lettura e più si apprezzano i lati positivi di questa serie. Qui non ci sono studentesse in uniforme, non ci sono alieni, viaggiatori temporali o esper, non c'è azione, non c'è fan service, non ci sono personaggi sessualmente ambigui, non ci sono drammi più gravi di perdere le chiavi di casa o essere viste in tuta da ginnastica da un collega d'ufficio: tutta la serie è immersa in un area di normalità e forse è proprio questo il segreto del suo successo. Leggere Hotaru no Hikari è riposante perché i personaggi che si incontrano e le loro manie ci sono familiari: quando Hotaru se ne va in giro in casa con il ciuffo mi viene in mente mia moglie, il capoufficio fanatico dell'ordine e della pulizia mi ricorda mio fratello, le paranoie di Hotaru su come vestirsi e su come far calare la pancetta mi ricordano tutte le donne che conosco.
Hotaru no Hikari è una serie puramente sentimentale che non ha pretesa di essere nient'altro: la parte umoristica vuol far sorridere più che ridere, gli aspetti sessuali sono ridotti al minimo (certo la protagonista va a letto con il fidanzato, ma non se ne fa un gran dramma, ci sono due vignette sull'argomento su mille e più pagine). Il manga è ambientata nel 2003 ma sembra che sia stato scritto almeno dieci anni prima e probabilmente sarà apprezzato di più da lettrici/lettori non giovanissimi. In Giappone la serie ha avuto un grande successo e ne è stato tratto un dorama con lo stesso titolo (ne sono state realizzate addirittura due serie) interpretato da Ayase Haruka, di cui ho visto le prime tre puntate. Il dorama è molto più mieloso del manga e Ayase Haruka è troppo giovane e bella per la parte di Hotaru, che dovrebbe essere una "himono onna", ovvero "donna pesce essiccato", una donna trascurata e con una vita sentimentale inesistente (Hotaru è rimasta per 5 anni senza ragazzo prima di sistemarsi con il suo boyfriend attuale).
Raccomandato a chi cerca una storia sentimentale di vecchio stampo con una protagonista un po' timida e imbranata (e anche mezzo alcolizzata a dire il vero: questi giapponesi bevono decisamente troppo!).
Questa in sintesi è la trama di Hotaru no Hikari. Vista così, non sembra un granché: una tipica commedia romantica con un triangolo sentimentale e finale scontato. I disegni sono piuttosto scarsi e a prima vista questa non sembrerebbe una serie degna di lettura. Eppure, letto il primo volume viene la tentazione di leggere il secondo per vedere se qualcosa si smuove; letto il secondo viene voglia di leggere il terzo, e così via: sono arrivato al sesto volume e non vedo l'ora di leggere gli altri. Il motivo è che la storia tra Hotaru e Takano, il capoufficio, non progredisce come uno si aspetterebbe ed anzi al punto in cui sono arrivato lei sta pensando di sposarsi con il suo insulso ragazzo (che tonta!). Più si va avanti con la lettura e più si apprezzano i lati positivi di questa serie. Qui non ci sono studentesse in uniforme, non ci sono alieni, viaggiatori temporali o esper, non c'è azione, non c'è fan service, non ci sono personaggi sessualmente ambigui, non ci sono drammi più gravi di perdere le chiavi di casa o essere viste in tuta da ginnastica da un collega d'ufficio: tutta la serie è immersa in un area di normalità e forse è proprio questo il segreto del suo successo. Leggere Hotaru no Hikari è riposante perché i personaggi che si incontrano e le loro manie ci sono familiari: quando Hotaru se ne va in giro in casa con il ciuffo mi viene in mente mia moglie, il capoufficio fanatico dell'ordine e della pulizia mi ricorda mio fratello, le paranoie di Hotaru su come vestirsi e su come far calare la pancetta mi ricordano tutte le donne che conosco.
Hotaru no Hikari è una serie puramente sentimentale che non ha pretesa di essere nient'altro: la parte umoristica vuol far sorridere più che ridere, gli aspetti sessuali sono ridotti al minimo (certo la protagonista va a letto con il fidanzato, ma non se ne fa un gran dramma, ci sono due vignette sull'argomento su mille e più pagine). Il manga è ambientata nel 2003 ma sembra che sia stato scritto almeno dieci anni prima e probabilmente sarà apprezzato di più da lettrici/lettori non giovanissimi. In Giappone la serie ha avuto un grande successo e ne è stato tratto un dorama con lo stesso titolo (ne sono state realizzate addirittura due serie) interpretato da Ayase Haruka, di cui ho visto le prime tre puntate. Il dorama è molto più mieloso del manga e Ayase Haruka è troppo giovane e bella per la parte di Hotaru, che dovrebbe essere una "himono onna", ovvero "donna pesce essiccato", una donna trascurata e con una vita sentimentale inesistente (Hotaru è rimasta per 5 anni senza ragazzo prima di sistemarsi con il suo boyfriend attuale).
Raccomandato a chi cerca una storia sentimentale di vecchio stampo con una protagonista un po' timida e imbranata (e anche mezzo alcolizzata a dire il vero: questi giapponesi bevono decisamente troppo!).
