Bus Hashiru.
Una raccolta di storie brevi, incentrate sui sentimenti di alcuni personaggi che s’incontrano in autobus, o alla fermata.
Le storie raccontate sono molto piacevoli da leggere anche se un po’ scontate, tranne l’ultima d’impronta fantasy.
Molto bello lo stile di disegno dell’autrice, che riesce a rendere molto vivide le emozioni dei personaggi, attraverso i primi piani e i disegni degli occhi. L’ultima storia ha invece uno stile di disegno un po’ diverso ed è interamente a colori.
I personaggi sono un po’ stereotipati ma la cosa è in funzione alla brevità delle storie, ma è abbastanza da farli risultare comunque credibili nelle azioni che compiono.
La lettura è stata veloce e per nulla noiosa, inoltre alla fine del volume ero in qualche modo rilassato e calmo. Avrei voluto ci fosse ancora altro da leggere.
Lo consiglio ai romantici, che si emozionano anche un po’ facilmente, sicuramente non resterete delusi.
Le storie raccontate sono molto piacevoli da leggere anche se un po’ scontate, tranne l’ultima d’impronta fantasy.
Molto bello lo stile di disegno dell’autrice, che riesce a rendere molto vivide le emozioni dei personaggi, attraverso i primi piani e i disegni degli occhi. L’ultima storia ha invece uno stile di disegno un po’ diverso ed è interamente a colori.
I personaggi sono un po’ stereotipati ma la cosa è in funzione alla brevità delle storie, ma è abbastanza da farli risultare comunque credibili nelle azioni che compiono.
La lettura è stata veloce e per nulla noiosa, inoltre alla fine del volume ero in qualche modo rilassato e calmo. Avrei voluto ci fosse ancora altro da leggere.
Lo consiglio ai romantici, che si emozionano anche un po’ facilmente, sicuramente non resterete delusi.
Un volume unico per Mizu Sahara, conosciuta sopratutto per la versione manga di "La Voce delle Stelle", e l'ottimo slice of life "My Girl". L'autrice ci porta un pugno di storie relativamente brevi, incentrate sui destini e gli intrecci quotidiani di gente comune che si incontra, scontra e ritrova amori perduti presso la fermata di un autobus.
Senza entrare in spoiler specifici, tutte le sei storie presentate (escludendo i toni lievemente fantastici dell'ultima) rientrano a pieno in territorio romantico /slice-of-life, tenere e stereotipate quanto basta per fare vivere momenti malinconicamente piacevoli a tutti noi cuori di panna. Tuttavia la raison d'etre principale per l'opera non e' certo la storia, ma il disegno. Mizu Sahara ha ormai fatto la sua gavetta ed il suo stile inconfondibile, sicuramente shojo ma smussato degli angoli più aspri, è un vero e proprio piacere per gli occhi, piacere decuplicato nei bellissimi, seppure sporadici acquerelli a colori. Come tutte le opere dell'autrice, in sostanza, l'aspetto grafico vale già il prezzo d'acquisto; se poi siete anche degli amanti dei sentimenti forse facili, ma sicuramente eterni, avrete di che pascervi.
Senza entrare in spoiler specifici, tutte le sei storie presentate (escludendo i toni lievemente fantastici dell'ultima) rientrano a pieno in territorio romantico /slice-of-life, tenere e stereotipate quanto basta per fare vivere momenti malinconicamente piacevoli a tutti noi cuori di panna. Tuttavia la raison d'etre principale per l'opera non e' certo la storia, ma il disegno. Mizu Sahara ha ormai fatto la sua gavetta ed il suo stile inconfondibile, sicuramente shojo ma smussato degli angoli più aspri, è un vero e proprio piacere per gli occhi, piacere decuplicato nei bellissimi, seppure sporadici acquerelli a colori. Come tutte le opere dell'autrice, in sostanza, l'aspetto grafico vale già il prezzo d'acquisto; se poi siete anche degli amanti dei sentimenti forse facili, ma sicuramente eterni, avrete di che pascervi.
