MÄR Omega
MAR Omega, realizzato da Koichiro Hoshino (assistente dell'autore originale), è la continuazione di MAR, il manga fantasy di Nobuyuki Anzai.
Ambientato svariati anni dopo la serie originale, vede un nuovo protagonista, Kai, il più classico dei ragazzini da manga fantasy, che vive in un villaggio pacifico col padre adottivo e sogna avventure ed eroismi.
Come per tutti i protagonisti di questo tipo di storie, arriverà per lui il momento della gloria, complice il piano di Unwetter, malefica creatura che brama di dominare il mondo con l'aiuto degli artefatti chiamati Fake Arm che spopolano in ogni dove. Per fortuna, il buon Kai troverà sulla sua strada fidati compagni che lo aiuteranno a salvare il mondo da questa minaccia, primo fra tutti il caro, vecchio, Babbo, il kendama parlante che già aveva accompagnato l'eroe Ginta nella serie originale. Seguono poi Elisa, la sua amica di sempre, e Inga, scontroso discendente del paese delle streghe.
La trama di MAR Omega non è nulla di particolarmente diverso dai classici manga fantasy per ragazzi, di cui ingloba tutti gli elementi. Offre una piacevole variazione sul tema dell'universo narrativo di MAR Heaven, ora percorso da personaggi diversi (ma con saltuarie riapparizioni dei vecchi eroi della prima storia, di cui conosceremo i destini). Il meccanismo del War Game in stile Yuu Yuu Hakusho che aveva caratterizzato quasi tutta la storia originale è qui messo da parte in favore di un più classico viaggio d'esplorazione, che permetterà al lettore di attraversare un paio di location piuttosto simpatiche.
Resta inalterato il meccanismo delle Magic Stone che trasformano Babbo in diversi modi piuttosto particolari inventati dalla fantasia del suo compagno, con la differenza che, mentre Ginta li sviluppava a più riprese nel corso della sua avventura, qui (data la brevità del manga) più della metà di questi vengono scoperti e utilizzati in un paio di vignette nel corso della battaglia finale.
E' un manga breve, piuttosto semplice (tranne per i piani dei cattivi, piuttosto arzigogolati), che mantiene tutte le caratteristiche del fantasy alla giapponese: il ragazzino eroico che parte per un viaggio, i compagni, i combattimenti, i sogni, i potenziamenti, i cattivi redenti, l'importanza data all'amicizia e alla giustizia, i colpi di scena sulla trama. MAR Omega aggiunge dei tasselli al background avvolto nel mistero del simpatico Babbo, ma, per quanto la cosa fili e non disturbi, la sensazione è quella di una sorta di fanfiction, creata apposta per giustificare la presenza di un nuovo protagonista.
Un manga piacevole da leggere ma non particolarmente innovativo, di cui si poteva fare a meno, limitandosi alla serie originale, ma che non disturba e riesce a far passare un po' di tempo in spensieratezza. Chi mastica da diverso tempo il fantasy alla giapponese non vi troverà particolari motivi d'interesse, ma è un fumetto per ragazzi e un lettore che frequenta le elementari o le scuole medie lo potrà trovare molto piacevole, emozionante (grazie ad un paio di momenti molto ben narrati sul piano emozionale) e/o avvincente, identificandosi nel giovane Kai, nei suoi intenti e nei suoi ideali e ottenendo un po' di sogni e di svago dalla grigia vita reale, dalla scuola, dai compiti o da eventuali bulletti che lo infastidiscono.
La prima serie aveva una trama e dei personaggi più originali, ma dare un'occhiata anche a questo sequel-fanfiction, se la si è apprezzata, non è una cattiva idea.
Ambientato svariati anni dopo la serie originale, vede un nuovo protagonista, Kai, il più classico dei ragazzini da manga fantasy, che vive in un villaggio pacifico col padre adottivo e sogna avventure ed eroismi.
Come per tutti i protagonisti di questo tipo di storie, arriverà per lui il momento della gloria, complice il piano di Unwetter, malefica creatura che brama di dominare il mondo con l'aiuto degli artefatti chiamati Fake Arm che spopolano in ogni dove. Per fortuna, il buon Kai troverà sulla sua strada fidati compagni che lo aiuteranno a salvare il mondo da questa minaccia, primo fra tutti il caro, vecchio, Babbo, il kendama parlante che già aveva accompagnato l'eroe Ginta nella serie originale. Seguono poi Elisa, la sua amica di sempre, e Inga, scontroso discendente del paese delle streghe.
La trama di MAR Omega non è nulla di particolarmente diverso dai classici manga fantasy per ragazzi, di cui ingloba tutti gli elementi. Offre una piacevole variazione sul tema dell'universo narrativo di MAR Heaven, ora percorso da personaggi diversi (ma con saltuarie riapparizioni dei vecchi eroi della prima storia, di cui conosceremo i destini). Il meccanismo del War Game in stile Yuu Yuu Hakusho che aveva caratterizzato quasi tutta la storia originale è qui messo da parte in favore di un più classico viaggio d'esplorazione, che permetterà al lettore di attraversare un paio di location piuttosto simpatiche.
Resta inalterato il meccanismo delle Magic Stone che trasformano Babbo in diversi modi piuttosto particolari inventati dalla fantasia del suo compagno, con la differenza che, mentre Ginta li sviluppava a più riprese nel corso della sua avventura, qui (data la brevità del manga) più della metà di questi vengono scoperti e utilizzati in un paio di vignette nel corso della battaglia finale.
E' un manga breve, piuttosto semplice (tranne per i piani dei cattivi, piuttosto arzigogolati), che mantiene tutte le caratteristiche del fantasy alla giapponese: il ragazzino eroico che parte per un viaggio, i compagni, i combattimenti, i sogni, i potenziamenti, i cattivi redenti, l'importanza data all'amicizia e alla giustizia, i colpi di scena sulla trama. MAR Omega aggiunge dei tasselli al background avvolto nel mistero del simpatico Babbo, ma, per quanto la cosa fili e non disturbi, la sensazione è quella di una sorta di fanfiction, creata apposta per giustificare la presenza di un nuovo protagonista.
Un manga piacevole da leggere ma non particolarmente innovativo, di cui si poteva fare a meno, limitandosi alla serie originale, ma che non disturba e riesce a far passare un po' di tempo in spensieratezza. Chi mastica da diverso tempo il fantasy alla giapponese non vi troverà particolari motivi d'interesse, ma è un fumetto per ragazzi e un lettore che frequenta le elementari o le scuole medie lo potrà trovare molto piacevole, emozionante (grazie ad un paio di momenti molto ben narrati sul piano emozionale) e/o avvincente, identificandosi nel giovane Kai, nei suoi intenti e nei suoi ideali e ottenendo un po' di sogni e di svago dalla grigia vita reale, dalla scuola, dai compiti o da eventuali bulletti che lo infastidiscono.
La prima serie aveva una trama e dei personaggi più originali, ma dare un'occhiata anche a questo sequel-fanfiction, se la si è apprezzata, non è una cattiva idea.