Piercing
Recensire questo manga è un po’ difficile, per via della sua brevità. Si tratta, infatti, di un racconto autoconclusivo della lunghezza di un normale capitolo standard.
I due protagonisti sono due adolescenti, il ragazzo sta in una grotta su una scogliera a guardare il mare nel suo rifugio segreto, mentre la ragazza tira un pacchetto in mare. Il ragazzo si tuffa e lo recupera e dopo tira un ceffone alla ragazzina perché ha inquinato il mare, per tutta risposta lei ricambia il ceffone, e i due iniziano a picchiarsi. Solo dopo decideranno di parlare, di confidarsi, di dirsi i motivi della loro presenza in quel luogo e le loro paure.
Per essere un racconto breve è senza dubbio interessante. L’autore racconta di questi due adolescenti in maniera diretta, senza fare troppa psicoanalisi, e diretti sono appunto anche i due protagonisti, tutte le azioni svolte sono, infatti, molto impulsive, come quella che dà il titolo al volume. Alla fine però è una storia semplice, che lascia poco, fa giusto riflettere un po’.
I disegni invece sono molto belli, stiamo parlando di Inoue dopotutto, che anche in poche pagine, si dà davvero da fare e non si risparmia.
Consiglio comunque la lettura solo ai fan più fanatici che vogliono leggere tutto quello creato dal loro mangaka preferito.
Infine bisogna spendere un po’ di parole per la particolarissima edizione italiana di Planet Manga.
Infatti, Piercing è il primo volume (e credo anche l’ultimo) di una raccolta intitolata Manga Artist, con cui la Planet aveva intenzione di pubblicare racconti brevi degli autori della propria scuderia, capitoli, one shot che difficilmente sarebbero usciti dal Giappone, senza essere inclusi in altri volumi.
Il formato è quindi quello spillato da comics americano, stessa grandezza, quasi stesso numero di pagine, e anche le prime pagine a colori, proposto a un prezzo conveniente. Evidentemente la cosa non ha riscosso il successo sperato, un peccato davvero.
Da segnalare inoltre che il volume contiene una lunga intervista di sette pagine all’autore, non più attuale adesso visto che è del 1998, ma comunque interessante da leggere, a mio parere questo da solo giustificherebbe l’acquisto del volume in questione.
I due protagonisti sono due adolescenti, il ragazzo sta in una grotta su una scogliera a guardare il mare nel suo rifugio segreto, mentre la ragazza tira un pacchetto in mare. Il ragazzo si tuffa e lo recupera e dopo tira un ceffone alla ragazzina perché ha inquinato il mare, per tutta risposta lei ricambia il ceffone, e i due iniziano a picchiarsi. Solo dopo decideranno di parlare, di confidarsi, di dirsi i motivi della loro presenza in quel luogo e le loro paure.
Per essere un racconto breve è senza dubbio interessante. L’autore racconta di questi due adolescenti in maniera diretta, senza fare troppa psicoanalisi, e diretti sono appunto anche i due protagonisti, tutte le azioni svolte sono, infatti, molto impulsive, come quella che dà il titolo al volume. Alla fine però è una storia semplice, che lascia poco, fa giusto riflettere un po’.
I disegni invece sono molto belli, stiamo parlando di Inoue dopotutto, che anche in poche pagine, si dà davvero da fare e non si risparmia.
Consiglio comunque la lettura solo ai fan più fanatici che vogliono leggere tutto quello creato dal loro mangaka preferito.
Infine bisogna spendere un po’ di parole per la particolarissima edizione italiana di Planet Manga.
Infatti, Piercing è il primo volume (e credo anche l’ultimo) di una raccolta intitolata Manga Artist, con cui la Planet aveva intenzione di pubblicare racconti brevi degli autori della propria scuderia, capitoli, one shot che difficilmente sarebbero usciti dal Giappone, senza essere inclusi in altri volumi.
Il formato è quindi quello spillato da comics americano, stessa grandezza, quasi stesso numero di pagine, e anche le prime pagine a colori, proposto a un prezzo conveniente. Evidentemente la cosa non ha riscosso il successo sperato, un peccato davvero.
Da segnalare inoltre che il volume contiene una lunga intervista di sette pagine all’autore, non più attuale adesso visto che è del 1998, ma comunque interessante da leggere, a mio parere questo da solo giustificherebbe l’acquisto del volume in questione.
