Three Wolves Mountain
Solitamente non mi aspetto molto da un volume unico, se poi suddetto volume appartiene al genere yaoi la realizzazione di un prodotto soddisfacente, non tanto dal punto di vista grafico, quanto per ciò che concerne la trama e la sceneggiatura, risulta un lavoro affatto semplice.
"Three Wolves Mountain", opera della mangaka Naono Bohra, pubblicato da Libre Shuppan nel 2003 ha a mio parere fallito in questo importante requisito.
La storia ruota intorno al custode di cimitero Susugi e al suo incontro con i fratelli licantropi Jirou e Tarou. I due sono stati cacciati dalla loro città natia e vivono girovagando in cerca di cibo finché non incappano nel cimitero protetto da Susugi che decide di accoglierli a patto che però Jirou, l'unico che possiede la facoltà di trasformarsi in essere umano, lavori. In seguito le vicende dei tre si focalizzeranno sulla gestione del cimitero e sulla misteriosa apparizione in esso di uno spirito che conosce bene Susugi. Si animeranno poi all'arrivo di Aki il compagno, o forse alla luce degli avvenimenti finali sarebbe meglio dire compagna, di Tarou.
Proprio Tarou, l'unico personaggio che resta sempre vincolato alla forma di lupo o lincantropo, risulta alla fine il miglior sviluppato dei tre. Susugi e Jirou d'altra parte in duecento facciate di fumetto mi hanno lasciata decisamente indifferente.
Il lato tecnico rappresentato dal disegno è buono e il character design risulta discreto.
Infine l'edizione della Magic Press è ben realizzata: sovraccoperta, carta di ottima qualità e pagina inziale a colori. Il volume vale tutti i 5,90 € ai quali è venduto, peccato solo per lo scarso contenuto.
"Three Wolves Mountain", opera della mangaka Naono Bohra, pubblicato da Libre Shuppan nel 2003 ha a mio parere fallito in questo importante requisito.
La storia ruota intorno al custode di cimitero Susugi e al suo incontro con i fratelli licantropi Jirou e Tarou. I due sono stati cacciati dalla loro città natia e vivono girovagando in cerca di cibo finché non incappano nel cimitero protetto da Susugi che decide di accoglierli a patto che però Jirou, l'unico che possiede la facoltà di trasformarsi in essere umano, lavori. In seguito le vicende dei tre si focalizzeranno sulla gestione del cimitero e sulla misteriosa apparizione in esso di uno spirito che conosce bene Susugi. Si animeranno poi all'arrivo di Aki il compagno, o forse alla luce degli avvenimenti finali sarebbe meglio dire compagna, di Tarou.
Proprio Tarou, l'unico personaggio che resta sempre vincolato alla forma di lupo o lincantropo, risulta alla fine il miglior sviluppato dei tre. Susugi e Jirou d'altra parte in duecento facciate di fumetto mi hanno lasciata decisamente indifferente.
Il lato tecnico rappresentato dal disegno è buono e il character design risulta discreto.
Infine l'edizione della Magic Press è ben realizzata: sovraccoperta, carta di ottima qualità e pagina inziale a colori. Il volume vale tutti i 5,90 € ai quali è venduto, peccato solo per lo scarso contenuto.
Partiamo dal presupposto che io non sono un grandissimo fan dei volumetti unici, infatti anche questo manga, nonostante lo abbia trovato davvero piacevole e carino, per i miei gusti è un po' troppo veloce. Ci sono circostanze e fatti interessanti che, secondo me, la Bohara avrebbe dovuto diluire in almeno 2 volumi.
Detto questo, considerando la narrazione un po' troppo veloce e certe cose trattate con un po' di superficialità, ho trovato comunque questo manga estremamente carino. Il disegno è bello, a volte un po' grezzo ma rimane comunque molto bello, Jirou è adorabile, assolutamente dolcissimo. Tarou è un figo, e Susugi è un bel personaggio con un passato tormentato che passa <b>*spoiler*</b> da tenebroso e solitario al non riuscire più a esserlo, a sentire che la solitudine non fa più per lui una volta che ha scoperto cosa significa essere amati e amare.
Mi ha lasciato un po' male l'ultima parte del manga dove il ragazzo con i capelli neri è in realtà una ragazza. Odio queste rivelazioni. Mentre ho trovato tanto carino il passaggio di Susugi da attivo a passivo solo per far contento Jirou, soprassedendo ai suoi traumi, anche se in verità è questa la parte che per me ha corso troppo, da non riuscire ad accettarlo a acconsentire, un trauma non passa con lo schiocco delle dita, ed è un peccato perchè la trama sarebbe stata più "piena".
<b>*fine spoiler*</b>
Comunque al di là dei gusti personali, per chi non disdegna il genere lo consiglio caldamente, nonostante, ripeto, la narrazione eccessivamente veloce è una piccola perla che non si può non leggere.
L'edizione MX è bellissima, carta bianca, sovracopertina, buona traduzione. 5,90 a mio avviso ben spesi!
Detto questo, considerando la narrazione un po' troppo veloce e certe cose trattate con un po' di superficialità, ho trovato comunque questo manga estremamente carino. Il disegno è bello, a volte un po' grezzo ma rimane comunque molto bello, Jirou è adorabile, assolutamente dolcissimo. Tarou è un figo, e Susugi è un bel personaggio con un passato tormentato che passa <b>*spoiler*</b> da tenebroso e solitario al non riuscire più a esserlo, a sentire che la solitudine non fa più per lui una volta che ha scoperto cosa significa essere amati e amare.
Mi ha lasciato un po' male l'ultima parte del manga dove il ragazzo con i capelli neri è in realtà una ragazza. Odio queste rivelazioni. Mentre ho trovato tanto carino il passaggio di Susugi da attivo a passivo solo per far contento Jirou, soprassedendo ai suoi traumi, anche se in verità è questa la parte che per me ha corso troppo, da non riuscire ad accettarlo a acconsentire, un trauma non passa con lo schiocco delle dita, ed è un peccato perchè la trama sarebbe stata più "piena".
<b>*fine spoiler*</b>
Comunque al di là dei gusti personali, per chi non disdegna il genere lo consiglio caldamente, nonostante, ripeto, la narrazione eccessivamente veloce è una piccola perla che non si può non leggere.
L'edizione MX è bellissima, carta bianca, sovracopertina, buona traduzione. 5,90 a mio avviso ben spesi!